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Autore: nananime    19/11/2013    3 recensioni
(storia momentaneamente interrotta per problemi con internet)
Sono Aurora è questa è la storia di come ho conosciuto la persona più importante per me.
la storia è ambientata tra 2 anni.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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caro diario,
 oggi  quado sono andata a prendere il treno per tornare a casa sono finita addosso a un ragazzo. Era molto carino. Gli ho chiesto scusa e per lui faceva lo stesso. Poi uno lo chiama dicendo “Maknae”, poi cosa vuol dire?, e di lasciarmi in pace, ma non dava fastidio anzi... scesi la fermata dopo. Ma il tipo che lo aveva chiamato aveva un accento strano. Come al solito faccio una brutta figura...

Da quel incontro sono diversi anni ed ero cambiata ora ascoltavo k-pop.
I miei preferiti erano i B.A.P.  e Zelo era il mio bias.
Oggi si sarebbe avverato un mio desiderio andare in Corea del Sud con le mie amiche. Avevo 18anni. ero la più giovane del gruppo ed quella che lo ascoltava da meno tempo. Nella sua testa era ancora rimasto il ragazzo che aveva incontrato sul treno.
Tutta la notte non avevo dormito da quanto ero entusiasta.
 Le mie amiche sarebbero arrivate verso le 7:30 non vedevo l’ora.
Mentre facevo colazione canticchiavo Warrior dei B.A.P.
Secondo lei aveva una brutta voce anche se gli altri le dicevano il contrario.
Arrivi a finire il pezzo di Zelo che mia mamma grido “Aurora la smetti sono le 5”.
Io in risposta “mamma sono le 7”
Mia mamma “sono in ritardo…caccio…corri. Corri”
Pensai che mi sarebbe mancato tanto quel atteggiamento di mia madre solo lei poteva farlo.
Oggi avrei preso l’aereo per andare in Corea ed era anche la prima volta avrei preso un aereo.
Il rumore del citofono sormonto il borbottio di mia madre. Corsi a vedere chi era.
Io chiesi “chi è?”
Una voce rispose “Baka chi vuoi che sia?”
Io e le mie amiche eravamo otaku. Filai giù per le scale per aprirle la porta. Sofia e Gabriella entrarono in casa mia mamma era già pronta.
Mamma “dobbiamo partire seno perdete l’aereo”
Sul aereo ero troppo emozionata a guardare la terra allontanarsi ma poi non vidi più nulla.
 Il cielo era coperto da nuvole.
Mi addormentai.
Arrivata a destinazione fui svegliata dalle mie amiche.
Passeggiando per l’aeroporto mi persi subito.
Mi stavo guardando attorno per cercare le mie amiche e caddi su una valigia. La mia testa fece un tonfo sul pavimento. La testa mi faceva davvero male.
Senti un suono  “ehi tu ti sei fatta male?”
Io “no non mi sono fatta male” mentii aggiunsi “hai visto i miei occhiali?”.
Lui disse di no.
Uffa era l’ennesima volta che succedeva.
Stava per andarsene ma gli chiesi se aveva visto le mie amiche perché senza occhiali non vedevo nulla. Ielle descrissi.
Disse di no ma se volevo mi aiutava a trovarle.
Io domandai incuriosita “come ti chiami?”
Lui con un accenno di arroganza rispose “se te lo dico non urlerai, vero?”
Io con più arroganza di lui gli risposi “perché dovrei?”
Sorrise e li rispose “sono Choi Jun Hong”
Non gli credevo e gli dissi “si come no”
Questa volta rise “ti accompagno dalle tue amiche…” non fece in tempo a finire la frase che il cellulare suono.
Erano le mie amiche erano già arrivate a casa le chiesi come si chiamava la via. Era la via xxx. Sari arrivata tra poco le risposi e che ero ancora al aeroporto.
Lo ringraziai e mi diressi verso l’uscita. Almeno pensavo che fosse l’uscita. Jun grido “quello è il bagno”.
 Mi volle accompagnare fino a casa,. Quando usci un vento gelido mi piombo addosso. Lo stesso vento scompigliava i capelli d’oro del ragazzo.
Mi distrai che quasi venni investita lui mi si avvicino e divertito disse “stai più attenta”.
 Mi veniva il nervoso io potevo schiattarci e lui rideva. Mi prese il braccio e mi trascino fino ad una via.
 Si fermo e disse “siamo arrivati”.
 Mi porse qualcosa i miei occhiali. Meli misi davanti a me c’era il più bel ragazzo che avessi visto. Era il mio bias Zelo. Lui si aspettava che urlassi invece gli tirai un calcio e arrabbiata urlai “vafanculo a te e ai tuoi modi”.
Fece una smorfia di dolore e poi ci rimase male non se lo aspettava.
Divertita sorrisi e dissi “grazie per la compagnia…Zelo”.
Quando senti il suo nome gli torno il sorriso. Era pulcioso. Mentre stavo per varcare la soglia zelo mi chiese “ come ti chiami?”.
 Io risposi “Aurora”.
Mentre ero girata qualcuno apri porta e fini nuovamente addosso a zelo.
lui  mi alzo.
Era rosso in faccia. Io scappai dalla vergogna.
 Mentre salivo le scale senti chiamarmi mi affacciai al giro scale.
Era zelo disse “buona notte aurora” e fece il suo cuore.
Era cosi carino che nono potei non sorridergli. “buona notte anche a te” .
Arrivai in salotto e depositai tutto sul pavimento.
Pensai che erano 2 volte che gli andavo addosso poi pensai al ragazzo del treno gli assomigliava tanto. Gli occhi erano vivaci uguali. Solo ora collegai era sempre lui. Lasciai un biglietto per le mie amiche
Torno tra poco non preoccupatevi mi faro accompagnare e poi vi devo raccontare un sacco di cose
Aurora
 Presi la giacca e corsi verso la sede della TS Entertainment. Incomincio a piovere. Diventai ben presto un pulcino. Dopo ore sotto la pioggia la trovai.
 Quando arrivai, alla fermata c’era un autobus. Da li provenivano urli di alcune ragazze se fosse stato per me le avrei fucilate.
Dal autobus scese Zelo e una ragazza. Non so il perché ma scappai.
Mentre correvo sentivo dei passi seguirmi allora corsi più veloce. “Aurora fermati sono Zelo” disse qualcuno.
Io enunciai “no”.
Detto questo corsi ancora per poco.
Mi fermai scioccata. La tipa di prima era con Bang Yong Guk detto anche Yongguk. Si stavano baciando.
 Zelo urlo il mio nome e mi raggiunse era sorpreso almeno quanto me.
 Loro alzarono lo sguardo e si accorsero di noi.
 Zelo mi trascino nel loro dormitorio per farmi asciugare almeno un po’.
Dissi farfugliando “scusa sono 3 volte che ti vengo addosso”
Zelo mi guardò stupito “ 3 volte? Mi sembrano solo due”.
Io espressi “qualche anno fa eravate i Italia. Su un treno una tipa ti fini addosso. Ero io la tipa”.
Guardai il pavimento in disagio.
Zelo “quindi eri sempre tu. sei rimasta goffa.  Anche se è passato tanto tempo i tuoi occhi non si possono dimenticare. Non ne ho mia visti altri verde-grigio chiaro.” Disse divertito.
Come risposta gli tirai un pungo. Lo ammetto era manesca ma ero cresciuta insieme a 3 fratelli più grandi, cosi diventai un maschiaccio.
Incominciammo a giocare alla lotta come facevo da piccola mai io ero 165 cm e lui 184 cm, non potevo vincere. Poi soffrivo il solletico.
Himchan ci guardava e sorrideva. Tutti gli altri ridevano.
 Zelo di solito non si comportava cosi.
velocemente mi arresi a Zelo.
La tipa di prima era la sorella di Himchan e stava insieme  a Yongguk.
I BAP mi chiesero quanti anni aveva gli risposi 18. Loro dissero 1 in meno di Zelo.
Dopo un ciacolata con loro erano le 23 dovevo tornare a casa, era ora.
Domandai “qualcuno mi potrebbe accompagnare fino a casa?”
Zelo si affretto a dare risposta entusiasta “io”.
I membri si guardarono sorridendo.  Non capivo il perché.
Zelo “ vado a prendere la moto”.
Rimasi in salotto ad aspettarlo finche non mi chiamo.
La moto era blu come il mio colore preferito. Era nuova.
Montai sulla moto con Zelo. Sembrava molto sicuro di se. Mi pregò di aggrapparmi a lui. Io non volevo farlo ma poi lo feci. Mentre ero stretta a lui sentivo il suo cuore battere sempre più veloce.
“Tieniti forte a me che partiamo” mi pronunciò. La sua voce era strana ma forse era la mia immaginazione.
Mentre scendevo mi sentivo strana.ci salutammo poi lui riparti.
Raccontai tutto alle mie amiche loro erano incredule volevano essere al mio posto.
Ma sofia avrebbe preferito al posto di Zelo.. Himchan, Gabriella invece Daehyun.
 
  
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