N.D.R Per gentile concessione de nostro amigo Leopardi A RIKY Riky, rimembri ancora quel tempo della tua vita animale, quando beltà (no stemo esagerar deso...) splendea negli occhi tuoi orbi ed ebeti, e tu, lieto e pensoso (seeee…), il limitare mentale superavi (o almeno ci provavi). Sonavan le quiete stanze e le vie dintorno, alle tue emmissioni corporee, allor che all’opre pippaiolo intento sedevi, assai contento di quel vuoto totale che in mente avevi. Era il 28 aprile del 93 sfigato: e tu nascevi o’ sventura di tutti i popoli. Tu gli studi leggiadri (5 min massimo) sempre lasciando le sudate carte (delle canne) ove il tempo tuo primo e di te si spendeva la miglior parte (il culo). Al suon bifolco della voce tua e alla man veloce che percorreva… (lasciamo star va…) guardavi il ciel sereno e le vie ammuffite della tua mente percorrevi. Lingua mortale non dici poiché la tua lingua è animale.