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Autore: Kimmy_chan    19/11/2013    2 recensioni
Il trapianto di organi.
La medicina conta molto sul trapianto per salvare vite umane ma ormai c'è un grave calo nelle donazioni.
Alice, giovane studentessa di medicina, aspetta un fegato compatibile con la madre.
Marco, un padre di famiglia rimasto vedevo, deve decide se donare gli organi della moglie.
Con questa storia vorrei spiegare almeno un po' i sentimenti di una famiglia ricevente e di una di donatori.
Alla fine dopo tutte le avversità si va avanti a testa alta lottando contro ogni avversità...
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                Capitolo 04

Scritto dal punto di vista della Signorina Martini Alice
 
Quella mattina verso l'una e mezza venni svegliata da un'infermiera che mi disse che c'erano novità sullo stato di salute di mia madre.
Mi allarmai all'istante. Negli ultimi giorni vomitava sangue sempre più frequentemente; si stava aggravando.
Venni invitata dal Dottor Alander nel suo ufficio.
 
La stanza era più piccola della camera di mia madre; le pareti erano arancioni, il pavimento era coperto da moquette nera, all'angolo destro c'era un appendi abiti in legno, a ridosso del muro che dava ad est c'era un divanetto nero di pelle, al lato opposto ad esso c'era una grande scrivania di quercia e seduto dietro di essa c'era il dottore.
-Mi scusi, posso entrare?- chiesi sulla soglia della porta.
-Certo venga pure- rispose il medico.
-Come mai mi ha fatta venire nel suo ufficio? Ci sono notizie gravi? Mia madre sta peggiorando vero?- chiesi ansiosamente.
-Sì, sua madre è peggiorata. Ma c'è una speranza; un donatore compatibile-
-Davvero?- riposi speranzosa.
Sembrava che finalmente tutto stesse andando bene. Mamma sarebbe tornata ad essere la donna allegra e piena di via di sempre.
-Sì. Ma dobbiamo aspettare l'ok dal centro di coordinamento nazionale per prendere il fegato e darlo a sua madre-
-Cioè non è ancora stato destinato a lei? Potrebbe non ottenerlo?- chiesi ansimante. 
No, non potevamo andarci così vicine e poi farcelo sfuggire dalle mani...No!
-Ci sono buone probabilità che venga destinato a sua madre; nelle condizioni in cui è ora non so se ce la farà a reggere se non avrà al più presto un trapianto di fegato...-
-Dottore la prego chiami il centro di coordinamento e si faccia dire al più presto cosa hanno deciso. La scongiuro. Salvi mia madre!- esclamai con le lacrime che cadevano una dopo l'altra sulle mie mani strette a pugni chiusi.
-Farò il possibile lo sa bene Signorina Alice. Posso solo dirle di pregare e sperare-
 
Tornai a passi leggeri nella camera; quando fui in prossimità della stanza sentii qualcuno parlare con mia madre...
-Sa che dovrebbe dire a sua figlia che sta peggiorando vero?- disse la voce sconosciuta.
-Come se non se ne fosse accorta; fa medicina ed è intelligente sicuramente se n’è accor...- mamma non riuscì a  finire la frase a causa del vomito. 
Stava peggiorando era evidente. Ed io lo sapevo bene.
Aspettai che finisse di parlare con quella donna e poi entrai.
-Mamma, come stai? Perchè ti sei svegliata a quest'ora? Non ti senti bene? Hai bisogno di qualcosa?- chiesi dirigendomi verso di lei.
-Oh, Alice. Tranquilla sto bene. E' solo che avevo voglia di un bicchiere d'acqua e l'infermiera qui.- rispose facendo cenno alla donna che era accanto a lei di passarle un'altro bicchiere d'acqua e dopo aver bevuto un sorso aggiunse -Tu più che altro, che ci fai in giro a quest'ora?-
-Ero andata a prendere un bicchiere di cioccolata calda al distributore, ma era finita- mentii.
-Ah, dai domani ce ne prenderemo uno per uno.- rispose con un sorriso dolce sul volto la donna.
-Ok. Però ora dormiamo un po' va bene?-
L'infermiera si diresse verso la soglia della porta e disse -Io ora vado; se vi servisse altro sapete dov'è il pulsante-
-Va bene, la ringrazio- rispose mia madre prima di raggomitolarsi nuovamente tra le calde coperte del letto.
 
Dopo poco la mamma si addormentò ma io non ce la facevo, avevo troppi pensieri nella mente; così decisi di mettermi a leggere un libro.
Alle 3 ero ancora sveglia quando un'infermiera passò per il controllo; dopo pochi minuti dalla prima ronda passò un'altra infermiera che mi disse di svegliare mia madre e comunicarle che era arrivato un fegato per lei...
 
 
Finalmente era arrivato il momento. 
Mia madre stava per essere portata in sala operatoria; era stata preparata e tutte le formalità erano state eseguite. 
 
-Alice, ti ringrazio per essermi stata accanto in ogni momento. Sai che tua madre ti ama vero? Non vorrei lasciarti, ma se per caso succedesse qualcosa ricordati queste mie parole...Tu sei la cosa più bella che mi sia capitata nella mia vita. Ricordalo- disse un istante prima di essere portata via. Non ebbi nemmeno il tempo di risponderle...
-Ti voglio tanto bene anche io, mamma...- sussurrai davanti alla porta che si era chiusa di fronte ai miei occhi. Ora lei era lì dentro e stavano per trapiantarle un fegato funzionante. Speravo e pregavo per la buona riuscita dell'intervento.
L'operazione durò 10 ore. Tutto era andato come previsto. Ora si sperava soltanto che il corpo non lo rigettasse...
 
 
                                                                                                          *   *   *
 
 
6 mesi dopo...
 
-Ospedale Cardarelli, buongiorno, come posso esserle utile?- rispose al telefono della reception, una giovane infermiera.
-Buongiorno, sono il Signor Franchi Marco. 6 mesi fa, all'incirca, sono stati donati gli organi di mia moglie. Marta Franchi–Linati . Vorrei sapere come stanno i riceventi- 
-Attenda un momento che apro il file-
-Aspetto-
-Stanno tutti bene, svolgono tutti una vita serena e normale, per fortuna-
-C'è stata qualche complicanza per qualcuno?-
-No, è andato tutto nel migliore dei modi-
-La ringrazio. Sono felice che almeno loro stiano bene e vivano una vita felice-
-Signore...lei come sta?- chiese un po’ in pensiero per l'uomo la giovane; ricordava la storia della sua famiglia raccontata dal telegiornale mesi prima.
 
-Beh... io cerco di andare avanti; cerco di non buttarmi giù. Dopo mesi di preparazione due settimane fa ho aperto un'associazione per le persone che come me, hanno perso un loro caro in un incidente d'auto; mi aiuta stare con persone che capiscono il mio dolore. Almeno mi rincuoro un po' pensando che dalla morte di mia moglie è nato qualcosa di buono. Da una cosa cosi distruttiva è nata la vita... Sono fiero di aver acconsentito alla donazione e penso che mia moglie sia felice per la scelta che ho preso. Se no poi si vedrà. Chissà che quando giunga il mio momento la trovi lì su una nuvoletta, che mi vuole fare una bella ramanzina- aggiunse con tono spiritoso venato di malinconia.
-Ha fatto un gesto molto nobile. Tutte quelle persone la ringraziano ogni giorno; se ne ricordi... Lei ha cambiato le loro vite-
-Grazie per queste belle parole e buon proseguimento della giornata- rispose cortesemente Marco.
 
-Come mai sei rimasta così tanto al telefono? Di solito è solo uno smistamento di telefonate o controllo delle visite quando chiamano...- chiese un'infermiera sulla quarantina.
-Ti  ricordi quell'incidente di qualche mese fa, in cui due macchine si sono scontrate contro un tir, in una notte di pioggia?- chiese la giovane infermiera.
-Sì, come dimenticarselo. Il bambino di 12 anni è morto sul colpo, il padre è rimasto paralizzato dalla vita in giù perchè ha provato a proteggere il figlio e la madre è morta a causa delle gravi ferite. Una storia molto triste...-
-Ebbene, il signore che ha appena chiamato era l'uomo che ha perso figlio e moglie pochi mesi fa... Dopo la morte cerebrale della moglie ha deciso di donare gli organi ed ha chiamato per sapere come stessero i riceventi e come andasse la loro vita...-
-Ah... e come stanno? Chi ha ricevuto gli organi?-
-Stanno tutti bene. Quell'uomo acconsentendo alla donazione ha salvato innumerevoli vite...Ad esempio il pancreas è andato ad una madre single, rimasta vedova da meno di un anno, con 3 figli a carico. Un rene ad una donna di Brescia e l'altro ad una che vive a Modena. I polmoni ad donna malata di cancro che era rimasta attaccata ai macchinari per mesi. Il fegato ad una malata di Epatite B a Roma che aspettava da tempo un donatore compatibile; il suo tempo era quasi scaduto, ma grazie al trapianto ora vive con la figlia che sta studiando medicina-
 
-Io non so come reagirei se mi chiedessero di donare gli organi di mio marito, per carità non gliela sto tirando; ma non so se sarei cosi lucida dal riuscire a pensare che con la scomparsa di Gaspare potrei risparmiare a tante altre famiglie il dolore che mi affligge. Quell'uomo è stato forte- aggiunse la più anziana.
-Sai, penso che chi riesce a compiere un gesto come questo, così grande e di buon cuore, può essere solo una persona buona, coraggiosa e che pensa al prossimo; non egoisticamente come fanno tutti ormai...- concluse la giovane donna -Prima o poi la gente capirà che un semplice "Sì" alla donazione può cambiare molte vite...O almeno, lo spero...-
 
 
 
 
 
 
Angolino di Kimmy_chan
Ok, siamo alla fine T_T 
Amo questa storia... non ditemi che sono l'unica :(
L'ho fatta leggere ad un'amica e si è commossa... per caso, ha pianto per quanto è brutta? ^^" ditemi voi <3 
Non ho messo il POV perchè è voluto (lo ripeto non si sa mai) 
Considerazioni e giudizi?!
 
 
                                                                                         
  
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