Anime & Manga > Cyborg 009
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Autore: michiredfox    29/04/2008    0 recensioni
Gli anni sono trascorsi... i cyborg stanno per affrontare una nuova missione... forse la più difficile finora...
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Parte 11

Ebbene… sei mesi sono ormai trascorsi dal giorno in cui, svegliandomi dal mio sonno, ho potuto abbracciare di nuovo mio fratello…

La vita mi ha sorriso ancora una volta; spesso penso di essere stata molto fortunata della mia conversione in cyborg… può sembrare assurdo, ma è così. Se non fosse accaduto, adesso probabilmente non sarei felice…

Joe è tornato quello di prima, mi vizia un po’ più del solito… ma credo sia normale nelle mie condizioni e poi… adoro essere coccolata da mio marito…

Jean non mi lascia sola un istante da quando ci siamo ritrovati… sta prendendo molto seriamente il ruolo di fratello maggiore, continua a ripetermi che deve recuperare il tempo perduto…

Finalmente abbiamo chiarito tutto ciò che è accaduto ed io ho capito i motivi che lo hanno spinto ad agire contro la sua volontà… non posso biasimarlo… se fossi stata al suo posto mi sarei comportata nello stesso modo…

Da quando hanno scoperto che sono incinta, i miei amici stanno letteralmente incollati a me, seguendo un preciso ordine di 007 che recitava più o meno così: “Ehi, noi siamo gli zii del pargolo! Quindi non ci perderemo neanche un secondo della sua vita pre e post parto!”

Il sole era ormai calato sulla mia città… Parigi… non è cambiata affatto… al contrario di me: sono una persona nuova ora, molto più matura della ragazzina che una volta poteva solo sognare quello che possiede adesso…

Istintivamente porto le mani sul mio pancione… La mia bambina nascerà qui, perché in fondo io sono parte di Parigi ed anche lei lo sarà…

“Sento il rumore dei tuoi pensieri…” dissi, volgendomi verso mio marito dal balcone della nostra camera.

Joe si avvicinò a me e mi abbracciò… o almeno tentò di farlo…

“Accipicchia… sono diventata una balena…”

Lui baciò la punta del mio naso poi rimase un momento con la fronte poggiata sulla mia “Stai scherzando? Amore mio… non sei mai stata così bella…”

Sorrisi… Joe continuò “Dovremmo riposare… è molto tardi sai?”

“Sì, ma adoro guardare la città di notte… e poi… anche tua figlia deve imparare a conoscerla…”

Joe alzò un sopracciglio “Ma come fai ad essere così sicura che sarà una femmina? Non hai mai voluto fare neanche un’ecografia…”

“E’ solo che… lo so ecco… lo sento…” Ne ero certa… grazie a mia madre… la mia creatura sarebbe stata una bellissima bambina…

Mio marito sorrise “Non ci resterai male se sarà il contrario?”

“Oh no! Ci mancherebbe altro! Però… ti ripeto… sarà una bambina”.

“Ok mi sta bene” disse, prendendomi per mano e conducendomi verso il letto “adesso però a nanna… tutt’e due!”

Mi lasciai avvolgere dal caldo abbraccio di Joe e, pian piano, caddi in un sonno profondo e tranquillo…

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Mi svegliai di soprassalto, con una strana sensazione di caldo-umido al basso ventre… compresi immediatamente ed iniziai a scuotere mio marito, che dormiva beatamente accanto a me…

“Tesoro… tesoro… apri gli occhi, presto…”

Niente…

“Amore… mi si sono rotte le acque…”

Un bofonchio incomprensibile “Non preoccuparti, pulirò io domani mattina…”

“Joseph Shimamura! Svegliati subito!” gridai.

Joe scattò a sedere sul letto, ancora stravolto dal sonno, con i capelli scomposti e gli occhi socchiusi…

Riuscii a stento a contenere le risate “Dobbiamo andare subito in ospedale… ahia!” una contrazione ed il dolore che seguì mi impedirono di continuare a parlare…

“Accidenti!” si alzò come un razzo, raccogliendo la valigetta già pronta per l’occasione e correndo a chiamare gli altri…

Intanto, seppur con fatica, mi alzai ed infilai una lunga vestaglia da notte sopra il pigiama; scesi al piano sottostante, dove mi accolsero le facce confuse dei miei coinquilini… incredibile, e pensare che dovrei essere io quella in preda al panico!

Ivan disse “Posso teletrasportarvi tutti…”

“No!” esclamai “sei impazzito? Vuoi farmi partorire in mezzo allo spazio tridimensionale?”

“Scusa… non ci avevo pensato…”

Joe intervenne “Ok… noi due andremo con la mia macchina… voi raggiungeteci pure come preferite…” non terminò neanche la frase che mi trovavo già seduta in auto… mio marito partì a tutta birra…

“Ehm… amore… vorrei arrivarci viva in clinica, se non ti dispiace…”

“Ma sì tranquilla, sono pur sempre un pilota di Formula Uno, ricordi?”

Così, tra sgommate e curve varie, finalmente giungemmo all’ospedale della dottoressa Fourier che, nel frattempo, era già stata avvisata del nostro arrivo dal Professor Gilmoure e ci attendeva sulla porta d’ingresso, insieme a due infermiere.

Alla vista di mio marito in preda al panico, mi strizzò un occhio in cenno d’intesa “Ma non sei tu quella che deve partorire cara?”

Cercai di sorridere, ma le contrazioni aumentavano ed il mio sorriso si trasformò presto in una smorfia di dolore…

“Oh… sembra che il nostro piccolino abbia fretta di vedere il mondo” disse “diamoci da fare allora!”

Mi portarono velocemente in sala parto, dove la dottoressa Fourier mi depose semisdraiata sopra un lettino ed ordinò a Joe di posizionarsi dietro di me per sostenermi la schiena, dopodichè tolse i pantaloni del mio pigiama e sollevò la vestaglia…

“Ehi… ma qui vedo già una bella testolina…” esclamò.

Intanto provavo dolori sempre più forti e lancinanti, non mi ero neanche resa conto di stritolare letteralmente le dita di Joe che, stoicamente, non fiatò neppure; tuttavia, la dottoressa, notando che il suo volto stava diventando viola, disse ridendo “Cara… sarà meglio che tu lasci la mano di tuo marito se vuoi rivederlo vivo più tardi…”

“Scu… scusate” allentai la presa… non resistevo davvero più…

“Coraggio Françoise… un ultimo sforzo e ci siamo…”

“Avanti tesoro… avanti…” la voce di Joe al mio orecchio mi spronava a non mollare…

Gridai con tutta la voce che avevo in corpo… una spinta… sentii qualcosa sgusciare via da me… poi… il vagito di un neonato…

La dottoressa Fourier teneva tra le braccia una piccola creatura… mi sentii mancare…

“Eccola qui… una bellissima e sanissima signorina!”

Udii la voce rotta dall’emozione di mio marito che diceva “Avevi ragione amore mio…”

Non risposi… era accaduto tutto così velocemente… ero stanchissima ma dentro provavo una grande felicità, quella felicità che ti spacca il cuore e ti fa sentire al settimo cielo… tesi le mani e la dottoressa poggiò la mia bambina sul mio petto… era semplicemente perfetta, meravigliosa… le sue manine, i suoi piedini, i suoi capelli chiari…

Non riuscii più a contenermi… piansi… piansi a lungo fino a sciogliere tutto il dolore che avevo sempre portato con me per lasciare il posto ad un’immensa gioia.

La dottoressa Fourier disse “Allora, ragazzi… avete scelto il nome da darle?”

Mi resi conto di non averci mai neanche pensato un attimo in tutti questi lunghi nove mesi, ma… un barlume si accese nella mia mente e prima che Joe potesse parlare, esclamai “Sì… la chiameremo Caroline… vero tesoro?”

Mio marito annuì sorridendo… la donna di fronte a me era visibilmente commossa… “Oh santo cielo… non so che dire… se non… grazie… ne sono molto onorata… grazie davvero…”

Joe prese in braccio sua figlia, cullandola dolcemente, come solo l’amore di un padre può dimostrare…

Rimasi a guardarli non so per quanto tempo… le mie due ragioni di vita…

Ecco… questa è la mia storia finora… questo è ciò che il fato ha riservato per me… un destino che non ringrazierò mai abbastanza… ciò che il futuro ha in serbo per le nostre esistenze non mi è concesso sapere adesso… da parte mia cercherò di vivere il presente, giorno per giorno, vicino alla mia famiglia e alle persone a me care… in fondo non sono così diversa da tutte le donne di questa terra… come loro ho sofferto, ho lottato, ho amato e come loro continuerò forse a soffrire, probabilmente a lottare, sicuramente ad amare… perché sono io… Françoise… sono 003… sono un cyborg… sono un essere umano…

 

 

Nota dell’autrice: Salve! Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che hanno seguito, letto e commentato questa fanfic. Inoltre, ringrazio tutti i membri del meraviglioso forum dei Cyborg (www.cyborg009.it), in particolare Nicoletta, Lucia e Laura che mi hanno sempre sostenuta ed incoraggiata. Grazie davvero ragazze e grazie ancora a chi vorrà seguirmi nelle mie prossime storie. Con affetto – Michi.

  
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