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Autore: Pichan    20/11/2013    1 recensioni
AND THE PAIN INVADES THE EYES
1# Quegli occhi di bambino divorati dalla paura, erano ben concentrati ad osservare le macerie di ciò che restava di quel paese.
2#Yahiko e Konan lo accolsero sin dal primo istante, lo fecero entrare subito nella loro piccola famiglia, una famiglia nuova.
3#Un sogno che li legava, proprio come l’affetto che nutrivano gli uni verso gli altri.
4#Jiraya aveva esplicitamente detto di aver terminato il tempo e che li avrebbe lasciati, ma mai dimenticati.
5#L’Organizzazione Alba era stata formata, era pronta, aveva degli obbiettivi chiari.
6#E con l’aiuto della ragazza, decise di portare la pace nel mondo… arrecando dolore.
7#E piano piano, prendendo il controllo delle abilità fisiche di Yahiko, Nagato creò Pain.
8#Entrambi erano stati tasselli importanti nella sua vita e malgrado il dolore che aveva sparso, non poteva fare a meno di amare Pain, l’esatta fusione dei due ninja.
9#Anche lei avrebbe voluto portare la pace... con loro.
Buona lettura! :)
SPOILER!
Genere: Avventura, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jiraya, Konan, Nagato Uzumaki, Pain, Yahiko
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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And the pain invades the eyes

 

1#

Quegli occhi di bambino divorati dalla paura, erano ben concentrati ad osservare le macerie di ciò che restava di quel paese. La pioggia scendeva lenta, alzava la polvere, ma non riusciva a spegnere alcuni incendi che invadevano le rovine di case e negozi, non era abbastanza per placare le fiamme. Era abbastanza però per confondere le lacrime che colavano sul volto di quel bambino dai capelli rossi, sporco di fango, sopravvissuto per miracolo all’ennesimo scontro, che vedeva coinvolta la Pioggia. Quegli occhi di bambino, colmi di disperazione, cercavano, senza perdere la speranza, qualcuno in mezzo a quel caos, qualcuno che conoscesse, qualcuno da aiutare, qualcuno al quale almeno avrebbe potuto affidarsi. Non sapeva chi fosse rimasto. Non sapeva chi non fosse rimasto. Era solo, nel suo dolore.

 

2#

Da giorni, ormai, non mangiava niente più che piccoli frutti che trovava in giro, sugli alberi o nei cespugli: aveva fame. Quegli occhi di bambino, pensierosi, puntati sul cielo offuscato dalle nuvole, vennero attirati su due figure minute e malgrado non sapesse di chi si trattasse fu un sollievo sapere di non essere rimasto completamente da solo. Due bambini proprio come lui, gli si avvicinarono: sporchi come lui, feriti come lui, soli come lui. Yahiko e Konan lo accolsero sin dal primo istante, lo fecero entrare subito nella loro piccola famiglia, una famiglia nuova. In quegli occhi di bambino, non splendeva più la paura e la disperazione: non era più solo, in quel mare di dolore.

 

3#

Lungo ogni cammino s’incontrano ostacoli da superare e sembrava che loro tre, erano fatti per sopravvivere, per riprovare, per credere. Per combattere quegli ostacoli. Avevano pianto, avevano condiviso il loro dolore, erano cresciuti. Erano pronti a superare altri ostacoli, ma non sarebbero più stati soli. Quell’uomo dai bianchi capelli lunghi, si era prestato per aiutarli, per insegnare loro le tecniche ninja di base. Ed era grazie a lui, se finalmente poterono ripiegare un sogno nel cassetto, un sogno grande, un sogno comune. Un sogno che li legava, proprio come l’affetto che nutrivano gli uni verso gli altri.

 

4#

La pioggia cadeva quel giorno. Jiraya aveva esplicitamente detto di aver terminato il tempo e che li avrebbe lasciati, ma mai dimenticati. Nagato guardò le nubi che lasciavano cadere l’acqua su di lui, lasciando che quella sorta di malinconia prendesse il possesso del suo cuore. Era difficile, dopo tutto quello che aveva e avevano passato, lasciare il loro maestro. Ma lentamente la malinconia si trasformava in coraggio, il coraggio in forza. Loro tre, avrebbero cambiato quel mondo. Avrebbero fatto cessare tutte quelle guerre. Mai più nessun bambino, avrebbe dovuto assistere agli stessi strazianti e drammatici scenari, che a lui si erano parati di fronte. E mentre stringeva la mano in un pugno, sentiva Yahiko piangere e Konan rincuorarlo, cercando di dargli forza. Nessuno, sarebbe più rimasto solo, ora erano loro tre contro il male.

 

5#

Erano cresciuti i piccoli orfani della Pioggia. Erano maturati ed avevano cominciato a gettare le basi per il loro sogno. L’Organizzazione Alba era stata formata, era pronta, aveva degli obbiettivi chiari. Yahiko, Nagato e Konan, legati dallo stesso desiderio di pace, avrebbero reso il mondo, un posto migliore, facendo cessare ogni guerra ed ogni battaglia senza utilizzare la violenza. La pensavano in grande, erano ambiziosi e fiduciosi. Se ne stava sotto la pioggia, Nagato. Aveva lasciato Yahiko alle cure di Konan, consapevole delle ferite che aveva riportato nell'ultima missione. Sorrideva mentre i suoi capelli rossi e bagnati gli incorniciavano i volto. Sapeva perfettamente che in quella casa in cui erano cresciuti, il suo migliore amico stava guardando Konan con occhi interessati e l'imbarazzo di chi è innamorato. Sapeva anche che lentamente si erano avvicinati e lentamente si erano scambiati un bacio. Nagato sorrideva felice per il suo compagno.

 

6#

Da tempo ormai l'organizzazione Alba si era mobilitata. Era entrata in gioco, stava placando le guerre e i conflitti. Erano diventati potenti, troppo potenti, tanto da mettere paura al capo della Foglia e della Pioggia. Erano potenti, ma caddero nella trappola di Hando e di Danzo. Rapirono Konan, portando così Yahiko a sacrificarsi per lei, in nome di capo dell’organizzazione, ma soprattutto per amore, facendosi trafiggere dal kunai che aveva Nagato in mano. Nel cuore di Nagato qualcosa cambiò. Vedere il suo migliore amico morto, vinto, mentre gli sussurrava di realizzare il loro sogno comune, fece scattare qualcosa nel suo cuore. Vedere Konan piangere nel dolore, essere attaccati e derisi da Hanzo e gli AMBU non gli fu d'aiuto. Nagato li uccise, rivelò il suo vero e grande potere, rivelò il Rinnegan, rivelò di essere una divinità. E con l’aiuto della ragazza, decise di portare la pace nel mondo… arrecando dolore.

 

7#

E piano piano, prendendo il controllo delle abilità fisiche di Yahiko, Nagato creò Pain. Era come avere sempre lui, sempre il suo migliore amico a capo dell’organizzazione, era come un modo per non far soffrire Konan, era come un modo per non soffrire. I migliori ninja traditori furono raggruppati, dando così vita alla nuova Alba, quella spietata, quella violenta. Troppo, troppo dolore aveva sopportato il suo cuore, ma mentre pensava di alleviare quello della ragazza che lo affiancava, uno spiraglio di luce, illuminava il vecchio Nagato, il vecchio Pain. Konan lo ascoltava, era totale la sua sottomissione, lui era come un Dio del male. Ma seppur spietato e violento, in un angolo, il timido sentimento verso la donna dai capelli azzurri se ne stava silenzioso, quasi soffocato. La amava e da proteggeva come avrebbe fatto Yahiko.

 

8#

Uccidere. Uccidere per poi credere e dare fiducia. Aveva fatto fuori Jiraya, il suo maestro, aveva tentato di intrappolare quella stessa forza portante che l’aveva battuto. Pain era morto, era finito. Aveva ucciso, ma Naruto l'aveva cambiato. Utilizzò tutti i suoi poteri, la vita e la morte erano nelle sue mani proprio come un Dio, per riportare in vita gli abitanti della Foglia, vittime del dolore e della violenza di Pain. Quegli occhi, ormai non più di bambino, poco prima di chiudersi per sempre, ripiegarono il loro sogno nel ragazzo che l’aveva trovato, che l’aveva battuto. Credeva in lui, credeva che sarebbe riuscito a portare la pace, in un modo o nell’altro. E quando finalmente si chiusero, dopo quel lento dolore, Konan prese quei due corpi senza vita, riportandoli dalla Foglia, alla Pioggia, distendendoli su un letto di rose bianche, sicura che avrebbero riposato in pace per sempre. E non potè fare a meno di piangere. Non poteva fare a meno di amare Nagato, di amare Yahiko. Entrambi erano stati tasselli importanti nella sua vita e malgrado il dolore che aveva sparso, non poteva fare a meno di amare Pain, l’esatta fusione dei due ninja.

 

9#

Era rimasta sola. Yahiko era morto da anni e anche Nagato l'aveva lasciata. Stava a lei portare la pace, stava a lei difendere l'onore dei suoi due compagni. Come Nagato, aveva riposto tutte le sue speranze in Naruto e combattendo contro Tobi, anche se era stata trafitta mortalmente e perdeva sangue, non si perse d'animo, provò ancora a batterlo, per essere il ponte verso la pace di Naruto, per essere un po' più vicina ai suoi due compagni. Tutti gli sforzi le furono inutili quando prendendola per la gola, Tobi la stangolò, lasciandola poi in acqua, mentre i suoi occhi si chiudevano con la vista di un arcobaleno. Anche Konan aveva lasciato quel mondo, l'aveva lasciato provando fino all'ultimo istante, perchè ci credeva. Anche lei aveva lo stesso sogno di Nagato e Yahiko. Anche lei avrebbe voluto portare la pace... con loro.


«L'amore alimenta il sacrificio, che alimenta a sua volta l'odio... sembra che tu conosca il dolore... mi odi?

Bene! Ma sappi che il mio dolore è più grande del tuo.»


_________________________

Buonsalve amici di EFP!

Mi sono buttata e innamorata di Yahiko, Nagato e Konan e quindi ecco qua questa raccolta di Fash tutta dedicata a loro e alla loro storia stupenda, perchè Pain, non è solo dolore, è anche sacrificio, fratellanza, affetto e amore.

Sono poetica eh?

Eppure questi tre mi piacciono e credo di scrivere ancora su di loro!

Vi lascio alle recensioni, alla prossima!

   
 
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