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Autore: Lonely soul    20/11/2013    4 recensioni
Questa è solo una mia riflessione sulla vita umana. Se pensate di non amare la vostra vita vi sconsiglio di leggerla. Le ideologie di questa flashfic mi accompagnano giorno dopo giorno e non penso possa farvi piacere stare come me.
Vi siete mai chiesti a cosa serva tutto ciò che fate nelle vostre patetiche vite? Studiare, lavorare... Non è tutto un po' inutile?
Scusate questo sfogo...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Being an human being




 

Svegliati.
Studia.
Dormi.
Svegliati. Studia Dormi.
Svegliati, studia, dormi.
Svegliati lavora dormi.
SVEGLIATI LAVORA DORMI!
La tua vita è un susseguirsi di doveri, uomo.
Svegliati. Svegliati consapevole che il tuo svegliarti non è altro che un dare inizio alla tua giornata fatta di doveri e sofferenze.
Studia. Consapevole che il tuo studiare è solo una fase propiziatoria, ciò che ti permetterà di entrare nel mondo del lavoro. Studia per lavorare.
Dormi. Dormi per chiudere così la tua giornata, anche stavolta ce l’hai fatta. Puoi aspettare con ansia il domani, che sarà uguale allo ieri, uguale al giorno prima.
Svegliati. Svegliati ora, consapevole che hai portato a termine la tua giovinezza e il fiore degli anni sta sfiorendo piano piano, giorno dopo giorno.
Lavora. Lavora, ora che ne sei in grado, per mantenerti la tua stupida casa con il tuo stupido televisore, il tuo stupido divano ed il tuo stupido frigorifero che hai pagato con il frutto del tuo lavoro. Lavora per accaparrarti una pensione.
Dormi. Dormi consapevole che un altro oggi è stato sprecato come un altro ieri. Come il tuo prossimo domani. Dormi consapevole che quello che stai facendo è reprimere i tuoi anni migliori in giorni sempre uguali.
Sei vecchio, e cos’hai?
La tua memoria fa cilecca e delle nozioni che hai imparato nei tuoi anni d’oro non c’è traccia.
Hai i tuoi bei soldini della pensione, te li sei guadagnati spaccandoti le ossa giorno dopo giorno, mentre consumavi la tua vita correndo appresso ad un futuro che la società ha deciso per te.
Ti resta solo il tuo svegliarti la mattina.  Solo, fragile, inutile.
Ti resta solo il tuo  addormentarti la notte. Solo,  fragile ed inutile.
Che ne è dei tuoi giorni? Li hai sprecati tutti a costruirti questo futuro.  Solo, fragile ed inutile.
Guardi fuori dalla finestra su quella luna grande, che fredda non si cura di te.
Che ricordi hai di quegli anni passati? Cos’hai fatto di tua spontanea volontà? Cosa ti è stato invece imposto da un mondo che non ti appartiene, da persone che hanno deciso della tua vita all’interno di una società che non ti gratifica, di una vita che non faceva per te?
Non hai nulla, uomo, sei solo nel mondo e non hai più nulla.
Non puoi più fare nulla, ma solo adesso ne hai il tempo.
Solo ora sei libero da quella società che ti ha oppresso e ti ha sfruttato e ti ha lanciato in un baratro di doveri l’uno conseguente all’altro. L’uno più inutile dell’altro.
Sei felice, ora, di come hai passato la tua vita?
Recuperala, adesso, se ne sei in grado. Ne sei in grado?
Vecchio, solo, stanco, libero… Libero di fare quello che vuoi.
Ormai incapace di fare quello che vuoi.

Giorno dopo giorno vedo la mia vita passarmi davanti come un film. Sono solo una spettatrice di una vita che è stata scelta per me da persone che mi sono superiori, superiori in cosa?
E’ davvero questa la vita che devo affrontare giorno dopo giorno, in qualità di essere umano?
Posso accettare che la mia vita vada in frantumi, posso accettare di poter essere libera solo quando ormai sarò troppo vecchia e stanca per fare qualcosa?
Dio, se qualcuno c’è lassù, uno qualsiasi, che questa mia vita possa cambiare. Ti prego!
Non sono più in grado di svegliarmi ogni giorno della mia vita e sprecarlo pensando ad un futuro che mi porterà altra frustrazione, altri doveri. Non sono più motivata…
Non posso continuare così.
Non posso.
E vorrei fuggire, fuggire da questa vita, ma per andare dove?
L’intero mondo è ormai sorretto da queste regole, da queste leggi che giorno dopo giorno ti consumano nel corpo e nell’anima rendendoti schiavo dei tuoi doveri.
Dove posso fuggire?
Dio Santo! Voglio fuggire….
E l’unica cosa che mi viene in mente, è prendere quella maledetta pistola e piantarmela alla tempia.
Ancora guardo la luna.
Nella notte gelida, scura e silenziosa un solo colpo si sente, ma io sono libera.

 
  
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