Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: irwin_wife    20/11/2013    2 recensioni
Tratto dalla storia:
Ero li che lo guardavo, non so perché mi trovassi li, in quel preciso momento. Ma io ero lì.
-Che vuoi?-
Mi chiese abbastanza irritato dalla mia presenza. Mi strinsi nelle spalle e abbassai lo sguardo.
-Che vuoi?-
Richiese urlandomi in faccia. Non resistetti e lo abbracciai.. non ebbe la reazione che mi aspettavo. Lei: Una ragazza fragile e facile da manovrare all'apparenza, ma dentro di se ne sta subendo troppe Lui: Un ragazzo freddo e indipendente all'apparenza, ma dentro nasconde un cuore grande
Entrate se vi ho incuriosito. Lasciate anche una piccola recensioncina se vi fa piacere e ditemi cosa ne pensate, visto che è la mia prima ff:)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Drin! Drin! Drin!-
Mi strofino gli occhi e guardo la sveglia sopra al mio comodino. Il suono di quella cosa mi fa saltare i nervi. Mi alzo contro voglia dal mio migliore amico, il materasso e mi direggo verso l'armadio. Lo apro e prendo una maietta bianca a maniche lunghe e un paio di pantaloni azzurri a cavallotto basso. Come dice il mio idolo "non lasciare che i pantaloni ti indossino, indossa i pantaloni". Vado in bagno e mi cambio. Mi faccio un treccia di lato con i miei capelli castani. Finito di prepararmi scendo in cucina e do un bacio a mia mamma e bevo una tazza di latte. Finito di fare colazione mi infilo le scarpe e il giubbino. Afferro il mio zaino ed esco diretta verso scuola. Fuori si gela, mi scaldo le mani soffiandoci sopra. Pultroppo ho lasciato a casa il cellulare e non posso ascoltarmi la musica. Fortunatamente il tragitto casa-scuola non è molto lungo e dopo poco sono arrivata. Prima di entrare mi fermo a guardare la mia scuola. E' orribile, sia fuori che dentro. Sembra un carcere. E' tutta grigia con un cancello enorme, sempre grigio. Dentro, le aule son o spoglie e sporche, per non parlare dei bagni. Faccio un bel respiro ed entro. Mi dirigo verso la mia aula, la 3°a, e mi siedo al mio posto, ultima fila a sinistra. Il mio compagno di banco è sempre in ritardo, lo odio. E' di un'antipatia unica. E' solo colpa sua se io ho dei tagli sul braccio e sulla pancia.Ed è anche colpa sua se io devo frequentare una stupida spicologa che crede di aiutarmi. Lo odio con tutto il cuore, ma da un lato lo capisco, anche io mi prenderei in giro. Dopo un quarto d'ora, la porta della classe si apre.
-Signorino Smith. Vedo che lei è talmente affascinato dalla mia lezione da entrare addirittura quindici minuti dopo. Le mie congratulazioni.-
Dice la professoressa di latino rivolta al mio compagno di banco. Tutta la classe ride, tutta la classe tranne me.
-Non rompa le palle.-
Risponde Kyle rivolto verso la professoressa.
-Kyle Smith mi dia il suo libretto!-
Kyle obbidisce dando il libretto alla prof che gli scrive.. be' non so cosa. Poco dopo me lo ritrovo affianco. Mi faccio piccola e mi appoggio al muro, lo guardo per un po' e poi mi rigiro.
All'ultima ora, mi arriva un biglietto, lo apro e noto un disegno che mi ritrae con scritto "è troppo grassa fra poco esploderà", "è insulsa", "farebbe vomitare anche un morto" e altre ancora, Lo stropiccio e lancio nel cestino. Mi mordo la guancia e cerco di non piangere. 
-Ma sei scemo? Non glielo dovevi passare idiota.-
Sento Kyle che si lamenta con quello dietro di me. La campanella suona in fretta e corro uscendo dall'aula.
Non sto guardando dove sto andando, ho gli occhi appannati a causa delle lacrime. Qualcosa mi viene addosso e mi ritrovo a terra.
-Stai più attento la prossima volta!-
Urlo a caso e mi rialzo. Lo sento mandarmi a quel paese, ma non me ne frega nulla. Continuo a correre verso casa. Mamma non c'è a quest'ora, meglio. Corro in bagno e mi tolgo i pantaloni, appoggio la gamba alla vasca da bagno. Prendo la lametta da dentro il mio bustino e la spingo sulla coscia. Aspetto che il sangue si asciughi e mi rimetto i pantaloni. E' molto meglio così. E' molto meglio sentire il dolore che quei tagli mi provocano piùttosto di quello che ho dentro. 
Il resto della giornata lo passo guardando la tv e facendo i compiti. Vado a letto verso le dieci con le cuffiette nelle orecchie e mi addormento con mille pensieri in testa.


 SPAZIO AUTRICE: eccomiiii!! ciao ragazze/i questa è la mia prima ff spero tanto che vi piaccia.. recensite e ditemi cosa ne pensate! grazie in anticipo
  
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