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Autore: finnicksahero    21/11/2013    5 recensioni
Dal testo:
'Il primo bacio, sapeva di tristezza e rassegnazione, quello che all'ora non sapevo è che era l'ultimo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Faccia di Volpe
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The Fox Life

-Fox?- chiamò la voce del ragazzo vicino a me, non mi chiamavo Fox ovvio ma era così che mi chiamava, per via dei miei linemaneti volpini anche per la mia intelligenza e la furbizia, lo fissai mentre finivo di creare la trappola -Dimmi  Jem- replicai -Sei preoccupata per i giochi?- chiede, mi giro furente verso di lui, la rabbai esplodeva dentro ogni vena del mio corpo, la tristezza si faceva largo tra i miei occhi, voleva far scendere le sue orribili amiche argentee, mantenni il controllo di me stessa, ricaccia le emozioni nell'angolo più interno del mio corpo. 
Lo guardai dritto negli occhi, quei occhi d'oro che mi facevano battere il cuore sempre più veloce -No, se deve succedere, succederà- dissi con voce ferma e decisa, mi voltai per finire la mia opera mi tolsi una ciocca rossa dal viso, le mani tremavano ma non gli davo caso, quando centravano gli Hunger Games ero sempre così.
-Marissa- inizia, non mi chiamava mai con il mio nome, usava sempre e solo il nomignolo che lui mi aveva affibbiato anni prima, mi prende per un braccio e mi fa voltare verso di lui, gemetti per protesta, il suo sguardo era dolce -Solo perché l'anno passato è toccato alla tua gemmella non significa che quest'anno succeda a te- dice lui con voce calda e melodiosa, sorrisi amaramente -Jem, vogliono spettacolo, nient'altro, è chiaro che quest'anno io entrerò è scritto- dico io scrollando le spalle, la sua prese alle mie spalle si fa salda, il cuore mi batteva forte solo per quel minimo contatto -Foxy, sei furba e intelligente, torneresti sicuramente a casa- dice io abbasso lo sguardo con fare timido -E da te- dissi  a bassa voce, alzai lo sguardo di nuovo e lo vidi sorridere si chino su di me e mi baciò. 
Il primo bacio, sapeva di tristezza e rassegnazione, ma quello che all'ora non sapevo è che era l'ultimo.


L'esplosione copri il mio urlo.
Stavo aspettando Jem, mentre immaginavo la forma delle sue labbra e il loro sapore quando un bagliore arancione squarcio il cielo azzurro, gli allarmi partirono in sigultanea con i miei urli, poi l'eplosione, il boato tremendo che segnava la fine, per tutto e per tutti.
Urlai forte mentre le ginocchia mi cedettero, caddi a terra mi rovinai le mani, ma non me ne curai, piansi quelle linee argentee che avevo lasciato dentro di me troppo allungo. Mentre il fuoco si alzava vidi il suo volto all'interno delle fiamme che l'avevano strappato via da me, vidi i suoi occhi d'oro i suoi bei capelli castani lunghi e il sorriso bello che illuminava sempre tutti, ironia della sorte era morto per un'illuminazione. 
Mi rialzai mentre tutti si raccoglievano intorno alla fabbrica, moglie piangevano i mariti, figli i genitori e gli alcuni di quest'ultimi i propri figli, mi asciugai le lacrime salate dalle mi guancie dolci, presi una decisione.
Se fossi entrata negli Hunger Games non sarei tornata indietro.
Perchè io non avevo più nulla a cui tornare.

L'arena, parte finale.

Vidi le bacche e ancora prima di toccarle le rammentai, erano i Morsi della Notte, bacche velonossime, solo una poteva ucciderti, le presi in mano, le toccai e il liquido di un rosso troppo simile al sangue per non paragonarcele mi sporco le mani perlacee. 
Eravamo in pochi, avrei potuto vincere, lo sapevo benissimo, ma a che scopo? Perché avrei dovuto tornare a casa? Non avevo nessuno, non ci pensai più scaccia quei pensieri dalla mente quando buttai in bocca le bacche. 
Il loro sapore mi riempi la bocca, erano buonissime, come nettare, ma mortali, senti tutto confuso caddi a terra, sentii la morte chiamarmi con la sua voce suadente, calda e tranquilla, mi lascia cullare finchè il buio non mi assali, in un minuto non esistevo più.



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