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Autore: black_eyes    21/11/2013    3 recensioni
Una giornata al mare. Seblaine, tanto fluff e tanta carie.
dal testo: -Era una luminosa e calda giornata di agosto; Sebastian e Blaine erano riusciti a liberarsi entrambi dal lavoro per un paio di settimane, quindi avevano prenotato un modesto albergo vicino a una piccola spiaggia di Los Angeles solo per loro.-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oh well, si sta avvicinando Natale e io che faccio?
Scrivo di Seblaine Summer!
Se non scrivo cose senza senso io non sono felice -.-'
Comunque questa piccola OS è molto fluff, molto cariosa e leggermente demenziale ... e novità delle novità è anche betata dalla dolcissima Erica  **

 

Era una luminosa e calda giornata di agosto; Sebastian e Blaine erano riusciti a liberarsi entrambi dal lavoro per un paio di settimane, quindi avevano prenotato un modesto albergo vicino a una piccola spiaggia di Los Angeles solo per loro.

 

"Papàààààà!" Una voce allegra e cristallina li svegliò dal loro riposo pomeridiano in spiaggia.

 

Ovviamente, avevano prenotato il tutto, per loro e per la loro bambina di cinque anni. Lei era un diavoletto con una faccia da angelo, i capelli castani pieni di boccoli e un paio di occhi verdi come quelli del padre naturale.

"Che c'è, cucciola?" Chiese Blaine aprendo un occhio e sporgendosi verso la bambina che giocava con la sabbia.

"Andiamo in acqua?" Gli chiese lei facendo gli occhioni dolci e supplicandolo con lo sguardo. "Ti prego! Daddy dorme sempre." E lo indicò facendo sporgere in fuori il labbro inferiore.

"Va bene Emily, ma daddy è un pò stanco ..." Le fece l'occhiolino e si mise l'indice sulle labbra carnose, poi prese il secchiello di plastica che Emily aveva di fianco. Si alzò dalla sdraio e prendendole la mano andarono in acqua.

"Ma che stai facendo papy?" La bambina sgranò gli occhi stupita, vedendo il padre riempire il secchielo con un pò di acqua di mare. "Per fare i castelli di sabbia non si inizia a fare così. Daddy me lo ha detto."

Blaine ridacchiò osservando il punto in cui Sebasian era appisolato sulla sdraio. I capelli si erano schiariti leggermente in quei pochi giorni e i nei si vedevano più chiaramente in contrasto con il colorito della pelle che si era scurito leggermente.

Blaine si inumidì le labbra: nonostante fossero passati dieci anni dal giorno del loro matrimonio, per lui era bello e perfetto come il primo giorno.

"Mi fai una promessa?" Emily annuì convinta. "Bene, dato che daddy dorme sempre lo faremo svegliare con una bella secchiata di acqua bella fresca." Un lieve ghigno comparve sul suo volto. "Che ne dici cucciola?"

"Facciamolo svegliare! Sìì!" Battè le manine la bimba, che poi però si mordicchiò il labbro inferiore, portandosi un ditino al mento "Ma non è che dopo daddy si arrabbia con noi?"

Blaine scosse il capo. "Ci ama troppo, e poi è quasi ora del bagno, non vogliamo farlo abbrustolire come un granchio, no?"

Emily scosse il capo furiosamente. "No, daddy dopo diventa come quel Sebashhhian del cartone della Sirenetta. E se dopo vogliono cucinarlo? Nononono," replicò la bambina spalancando gli occhi.

"Non preoccuparti amore, non accadrà." E, mano nella mano, i due uscirono dall'acqua.

Facendo piano piano si avvicinarono a Sebastian che dormiva profondamente.

Blaine prese il secchiello con entrambe le mani e ridacchiando gettò sul petto del proprio marito l'acqua del mare.

La suddetta vittima si svegliò gridando stupita; si udì un "Ma che diavol-?" provenire dalle sue labbra, prima che si voltasse verso Blaine, schizzando acqua da tutte le parti."TU!" Sibilò poi infuriato, puntando un dito verso il suo petto.

Emily si coprì la bocca con entrambe le mani per rendere più silenziosa la propria risata.

"Sei buffo!" Scoppiò infine buttandosi tra le braccia del padre. "Dato che sei già bagnato ci accompagni dentro in acqua? Si sta bene! E poi papy ha detto che se stai troppo al sole diventi un granchio." Disse questa frase tutta d'un fiato, agitando le mani e fissando Sebastian negli occhi.

Mentre la figlia e il marito – non passava giorno in cui non sospirasse e sorridesse come un bambino al ricordo del giorno che li aveva resi uniti per la vita – parlottavano tra loro, Blaine poggiò il secchiello a terra e prese la crema protettiva per rimetterla a tutti e tre.

 

"Allora, vogliamo stare tutto il giorno qui o andiamo in acqua?" Chiese Sebastian prendendo in braccio sua figlia per poi alzarsi in piedi. "Questa piccola birbantella mi ha fatto proprio un bello scherzetto, e ora ne pagherà le conseguenze!" E mentre diceva l'ultima parola iniziò a sbaciucchiare le guance della bambina la quale cominciò a ridere felice.

Strinse poi sua figlia al petto e si gettò in acqua sollevando vari spruzzi nell'aria.

Il membro mancante di quell'allegra combriccola li seguì a ruota, sollevando però meno gocce di quel demente di suo marito Anderson-Smythe.

Emily rideva mentre il francese la baciava sulle guancie facendola di tanto in tanto roteare su loro stessi.

In mare vi erano molte altre famiglie, molte altre persone, ma per Blaine in quel momento vi erano solo loro tre: una famiglia un po' pazza ma completamente unita.

Sebastian lasciò andare la loro bambina – la quale cominciò a nuotare attorno ai due uomini – per poi avvicinarsi al suo bel morettino.

"Emily è mia figlia ma non avrebbe mai pensato a un'idea del genere. L'unico sadico non tanto sano di mente che avrebbe potuto farlo sei tu." Disse passandogli una mano fra i capelli ricci.

"Lo so, ti amo anche io, Bas." E dicendo questo lo baciò dolcemente sull labbra.

"Papààà! Daddyyyy!" Emily li fece voltare verso di lei "Va bene se vado dalla famiglia di Kyle? Sono appena a tre ombrelloni di distanza dal nostro.. – con l'indice puntò verso la madre del bambino che alzò una mano per salutarli – .. per favoooore!" Congiunse le manine pregandoli anche gli occhi. "Farò la brava; promesso!"

"Questo trucchetto l'ha preso da te, io di sicuro pregare con gli occhi non ne sono capace." Sussurrò Sebastian nell'orecchio di Blaine, per poi fare un cenno di assenso con il capo alla loro bimba. "E va bene, ma voglio tenerti d'occhio, intesi? E Kyle deve tenere le sue zampe lontano da te o io ... mppfsss.."

"Daddy sta dicendo che va bene e ti augura di divertirti," lo interruppe Blaine tenendo la mano costantemente appoggiata alle labbra del marito.

Quando Emily se ne fu andata assieme alla mamma del bambino, i due adulti andarono al bar, ove restarono a parlare del più e del meno: delle vacanze, della famiglia e dei loro progetti che volevano ancora esaudire, di come allargare la famiglia un pò di più.

 

"La mia bambina, l'hai lasciata andare con quel Kyle ... Kyle O' Connor ... Tu ... perchè?" Iniziò a borbottare, ordinando da bere per antrambi.

"Ok, Bas, amore, calmati. Emily è con un amico, non è scappata di casa, e ha appena cinque anni, ce ne vorranno altri tredici prima che lei decida di uscire e farsi una vita sua ..."

"Cosa? A diciotto anni? La mia bambina? No! La mia cucciola starà a casa con il suo Daddy fino all'età dei trent'anni, e poi – forse – troverà un amico."

"Sebby, lo sai che non puoi mettere in prigione la nostra bambina, vero?" Lo fermò il compagno alzando un indice al cielo.

"Ma io non la metto in prigione; la proteggo dai maschi, che sono dei bastardi." Spiegò bevendo l'analcolico e sogghignando.

"Anche noi siamo maschi, eh." Blaine alzò le spalle ridacchiando.

"Noi siamo diversi, noi siamo i suoi papà." Replicò Sebastian muovendo una mano come per scacciare una mosca. "E poi Emily sarà sempre la mia bambina."

"Crescerà." Lo ammonì il moro.

"Solo quando lo deciderò io!" Il biondo si voltò per vedere la sdraio della famiglia di Kyle, socchiudendo gli occhi nel vedere Emily ridere felice di fronte al castello di sabbia che entrambi i bambini erano riusciti a costruire.

"Resterà bambina ancora per molto, vedrai." Lo rassicurò il minore baciandolo dolcemente sulla tempia "Sarai sempre il suo Daddy."

Il marito borbottò qualcosa sotto voce e finì di bere la bevanda. "Lo so."

Blaine sorrise passando una mano fra i suoi capelli chiari. "Andiamo dalla tua principessa. È ora di tornare in albergo."

Sebastian sentendo quella frase saltò giù dallo sgabellino, e tirando suo marito per il braccio andò a prendere la sua piccola stella che stava giocando tranquillamente con il bambino degli O' Connor.

Quando Emily vide che i suoi genitori erano arrivati si alzò e saltò tra le braccia di Sebastian che ringraziò la mamma di Kyle.

"Non c'è di che signor Smythe, Emily è un angioletto e poi il mio bambino si trova così bene con lei. Comunque quando vorrete stare soli e avere anche solo un paio di ore per voi sapete che potete contare su di noi." La madre del bambino iniziò a prepare il borsone per il rientro in hotel.

Blaine annuì stringendole la mano. "Grazie ancora Felicity. Sia tu che Oliver siete molto gentili con noi. Ne terremo conto. In ogni caso, anche se voi avrete bisogno di tempo, sappiate che anche noi siamo presenti."

Poco dopo si congedò e assieme alla sua famiglia se ne tornarono al loro ombrellone.

"Hai passato una bella giornata cucciola?" Chiese Blaine prendendo il borsone con tutti i loro teli per la spiaggia.

"Sì! Mi sono divertita con Kyle, che è simpaticissimo e conosce tante belle cose. Lo sai che sua mamma e suo papà si sono conosciuti quando lei gli ha salvato la vita?" Aggrottò la fronte. "Anche se non mi ha raccontato proprio tutto tutto eh ..." Cominciò a parlare senza freni.

"Ok, ok terremoto." Rise Sebastian stringendola a sè. "Però meglio che adesso torniamo in hotel, ok?" Le baciò una guancia. "Dopo una bella doccia potrai raccontarci tutto tutto, ma adesso sistemiamoci per tornare in camera." Disse sistemandosela tra le braccia.

Quando Blaine raccolse il borsone iniziarono a incamminarsi verso l'hotel e intanto passeggiavano sul lungo mare. Erano tutti felici e tranquilli, soprattutto il francese che amava la sua vita perfetta: aveva un marito che lo aveva cambiato in meglio, facendogli cadere tutte quelle barriere e armature che si era costruito per tenere fuori dal proprio cuore chiunque, e da cinque anni era diventato padre di quel terremoto che teneva in braccio.

Fissò suo figlia che si stava addormentando pacifica sulla sua spalla e non si trattenne nel darle un bacio sulla testa.

Blaine notò quel gesto e gli sorrise. "Guarda che bel papà protettivo che è diventato il mio maritino."

"Zitto, hobbit." Sibilò Bas dandogli una leggera gomitata "Io sono sempre stato così."

"Ceeerto." Ridacchiò il più basso volgendo lo sguardo verso suo marito. Notò che lo stava fissando un pò troppo intensamente. "Cosa c'è, Sebashian?"

"Ti amo." Scosse le spalle il francese. "E davvero, ero serio prima, mi piacerebbe avere un secondo figlio ... che prenda da te però." Sorrise genuinamente prima di baciarlo dolcemente.

Il moretto arrossì; nonostante quei dieci anni passati assieme non si era ancora abituato a sentirsi dire "ti amo", e ogni volta era un colpo al cuore che lo faceva sentire come un adolescente al suo primo amore.

"Ti amo anche io – si allungò per baciarlo dolcemente –e non sai quanto."


E via di carie e fluff!
Spero vi sia piaciuta! Lasciatemi almeno un commento ç_ç PLS
Comunque grazie che avete letto e che siete passati!
See ya e kiss&hugs :)
  
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