Diventerai
uno studente
“Diventerai
uno studente” gli diceva sempre sua
madre.
Lui
lo era diventato. Preferiva centinaia di volte
di più stare sui libri di matematica a studiare equazioni e
farsi avanti col
programma della scuola più che stare a combattere contro
mostri crudeli e farsi
fare a pezzi, facendo preoccupare sua madre. C’era
già suo padre che rischiava,
non aveva senso che anche lui lasciasse sua madre, no?
In
fondo, a metterlo al mondo, era stata solo
Chichi.
Ritornò
con la mente sul manuale di storia della
matematica che la madre gli aveva regalato il giorno prima. Doveva
arrivare al
punto che si era prefissato. Poi avrebbe chiesto alla madre di fare un
giro nel
bosco per osservare gli insetti nel loro ambiente naturale. Si sarebbe
portato
dietro il libro di biologia, e sotto un grosso albero, avrebbe letto.
Imparando
tante nozioni, memorizzandole, facendo
felice la sua mamma. Lui amava il corpo umano, ma anche gli insetti.
Così aveva
deciso di dire a sua madre che da grande sarebbe diventato un medico, e
che nel
tempo libero invece, sarebbe stato un entomologo.
“Gohan!
Il pranzo è pronto!” lo chiamò sua
madre.
“Arrivo,
Mamma!” e scese le scale.
“Mamma,
volevo chiederti una cosa” esordì.
“Si?
Dimmi, Gohan”
“Ecco,
io volevo diventare un ottimo studente. Sai
di qualche ottima università?”
“Di
questo non preoccuparti, amore. Pensa a studiare
e a crescere, ti aiuterò io a scegliere
l’università migliore, quando sarà il
momento.”
“Va
bene, mamma”.
“Su,
ora mangia. Buon appetito!”
“Grazie!”
Ed
ora era lì, sotto quella sua grande quercia, che
leggeva il suo libro di biologia, quando sentì un rumore, ed
alzò lo sguardo.
Una
bellissima rondine arcobaleno
stava volando proprio a pochi metri da lui. E lui la guardò,
incantato,
godendosi il sole sulla pelle lattea ed il vento sui capelli corvini.