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Autore: _haribooinlove    22/11/2013    22 recensioni
-ciao, sono Harry-
Afferrai la sua mano un po’ seccata. –Lily-
-tanto piacere, Lily- sorrise.
-il piacere è tutto tuo..- borbottai.
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-mi sposo!- annunciò May di botto.
-oh mio dio. E’ magnifico..- sussurrai -e me lo fai vedere o no il tuo futuro marito?- chiesi divertita.
-si chiama Harry Styles-
Un momento.. Harry Styles?
Risi.
-che buffo.. quando ero piccola il mio vicino di casa si chiamava Harry Styles. Era una vera rottura.. Eravamo ‘amici’ però poi tutto d’un tratto traslocò, da quel giorno non lo vidi mai più-
May sorrise, però non facendo molto caso alle mie parole. –ti faccio vedere una sua foto-
Mi porse il suo cellulare e ammirai lo sfondo.
(...)
-May non capisci, lui è Harry, il mio vicino di casa rompiscatole!-
Restammo qualche secondo in silenzio, lei perplessa ed io con la bocca aperta che fissavo Harry.
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Cioè, avevo capito bene? Una lunghissima settimana in compagnia (forzata) di testa di cespuglio?!
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-Mi hai stufato Lily!-
Rimasi atrofizzata, rovinata da quelle quattro parole che mi erosero dentro.
______________________________________________________________
Mi prese la testa nelle mani e mi costrinse a guardarlo negli occhi, non sapendo che fu in quel momento che cambiai tutte le certezze che avevo su di lui.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 CAPITOLO 1
-Mochoo scendi! Dai scendi di lì!-
Sentii una voce sconosciuta oltre il muretto che divideva la mia casa dall’abitazione accanto.
Percorsi il viale del giardino e mi affacciai sul cortile del mio vicino di casa.
-che succede?- chiesi perplessa ad un bambino con un nido di rondini al posto dei capelli, intento a parlare con la grande quercia che si estendeva su gran parte del suo giardino.
-il mio gatto non vuole scendere dall’albero-
Annuii e mi avvicinai alla grande quercia.
Su uno dei rami più alti era appollaiato un gattino bianco e nero che ci guardava sconcertato.
-prova così-
Spezzai un boccone di sandwich al prosciutto che stavo mangiucchiando e lo sventolai di fronte al gatto, che subito lo guardò ammaliato.
-ecco gattino, vieni giù e ti do questo.-
L’esserino si spostò di ramo in ramo e scese dall’albero tenendo gli occhi fissi sul bocconcino.
Lo presi in braccio e gli diedi il pezzo di tramezzino, poi mi rivolsi allo strano bambino.
-il gatto è sano e salvo- glielo porsi.
Lo afferrò e lo strinse tra le sue esili braccia tanto che il povero essere fece uno strano verso e si liberò dalla presa di testa di cespuglio.
-penso che quel poverino volesse scappare da te- affermai divertita.
Mi porse la sua minuta mano destra.
-ciao, sono Harry-
L’afferrai un po’ seccata. – Lily-
-tanto piacere, Lily- sorrise.
-il piacere è tutto tuo..- borbottai.
Non mi piaceva quel bambino, puzzava di strano.
-quanti anni hai?- domandò.
-nove..-
-io otto. Che bello essere vicini di casa- sorrise di nuovo e ammiccò.
Comparirono nel suo volto due fossette.
Ahh, piccoli sciupafemmine crescono.
-sento che traslocherò- dissi ironica per poi girare i tacchi e rientrare in casa.
Circa dieci minuti dopo trovai fuori la porta d’ingresso un mazzo di margheritine gialle e bianche, su una di queste era poggiato un foglietto scritto a mano.
Mi piacciono le bambine difficili.
Maledetta testa di cespuglio, quella sarà solo la prima delle taaante torture che dovrò subire da quell’individuo.
 
 
 
 
14 ANNI DOPO..
-quindi penso che sia più conveniente per noi e per il nostro cliente se abbattessimo il capitale del 50%, applicassimo in luogo del tasso d’interesse moratorio, quello legale e comunque solo a decorrere dalla data di stipulazione del contratto-
Tre ore in quella sala conferenze, tre ore con quei trampoli che mi fracassavano i piedi, tre ore con affianco Finnh-alitosi che m’inebriava con il suo “meraviglioso” alito. L’inferno non può essere molto peggio.
-molto bene, la conferenza è finita. A lunedì- annunciò Mark Russell, il mio capo.
Partì lo stridulo rumore delle sedie che strisciano sul parquet e il tintinnio dei tacchi varcare la porta dell’aula.
Uscii in fretta dal grande palazzo e partii in direzione di ‘Hakkasan’, un ristorantino davvero grazioso in cui dovevo pranzare con la mia amica May.
Lei è una ragazza molto bella: alta, formosa, capelli molto scuri, pelle pallidissima e occhi castani che col sole assumono sfumature verdognole.
Ci conosciamo da circa cinque anni.
Prima lavoravamo insieme qui a New York, ma poi ha ricevuto una promozione e si è traferita a Sacramento, California.
Oh..io non mi sono nemmeno presentata.
Sono Lily, Lily Dixon. Neo-avvocato, laureata a Stanford lo scorso anno.
Sono un metro e sessantasette di acidità (nei giorni in cui sono più allegra), il lavoro mi stressa parecchio.
Ho i capelli rossi molto chiari, che tendono al biondo e occhi verdi.
Sono abbastanza minuta, ma ho le mie forme.
Appena arrivata a destinazione, parcheggiai la mia Mini Cooper ed entrai nel ristorante.
-Salve, ha prenotato?- mi chiese un uomo appena varcata la soglia.
Spostavo lo sguardo a destra e a manca, in cerca di May.
-sono Lily Dixon, dovrei vedermi con un’amica..-
-nome?-
-May Turner-
Fece un sorriso e m’invitò a seguirlo.
-da questa parte, prego-
Ci spostammo in un’altra stanza e riconobbi subito la zazzera della mia amica, seduta ad un tavolo che dava sulla grande vetrata.
-Mayyyyy- mi fiondai su di lei.
-Lily!- ci abbracciammo calorosamente.
Mi sedetti di fronte a lei.
-beh? Come vanno le cose?- domandai elettrizzata.
-bene, anzi benissimo! Ho una cosa importante da dirti- disse sorridente.
Feci una faccia interrogativa.
-mi sposo!- annunciò di botto.
Emisi un urlò tanto che partì dai tavoli accanto una serie di ‘shh’.
May, una delle mie più care amiche, si sposa!
-scusate!- dissi secca per poi rivolgermi a May.
-congratulazioni! Sono felicissima per voi! Lui chi è? Come te l’ha chiesto? Da quanto state insieme? RACCONTAMI.TUTTO- sparai a raffica esaltata.
-Stiamo insieme da un anno e mezzo, è un dottore, ci siamo conosciuti a una festa sulla spiaggia. Da quando l’ho visto mi sono persa nei suoi occhi! Ci siamo fidanzati circa tre mesi dopo il nostro primo incontro e la settimana scorsa me l’ha chiesto-  raccontò entusiasta.
Le afferrai la mano sinistra come fanno i bambini quando giocano ad ‘acchiappa la bandiera’.
Aveva all’anulare un bellissimo diamante da tre carati, intorno al quale c’erano cinque piccoli topazi perfettamente allineati.
-oh mio dio. E’ magnifico..- sussurrai.
-Lily, c’è altro..- disse la mia amica.
Subito alzai lo sguardo dalla sua mano e le rivolsi un ‘mh-mh’
-vorrei che fossi la mia damigella d’onore-
Sorrisi ampiamente alla sua strabiliante richiesta e l’abbracciai.
-certo!!- le bisbigliai all’orecchio.
Ci mettemmo a ridere senza motivo.
-e dove vi sposerete? Quando?-
-uhm..pensavamo di farlo qui a New York , fra un mese circa-
-e me lo fai vedere o no il tuo futuro marito?- chiesi divertita.
Dopo aver sorseggiato un po’ di vino, May parlò.
-si chiama Harry Styles-
Un momento.. Harry Styles?
Risi.
-che buffo.. quando ero piccola il mio vicino di casa si chiamava Harry Styles. Era una vera rottura.. Eravamo ‘amici’ però poi tutto d’un tratto  traslocò, da quel giorno non lo vidi mai più-
Dissi immersa nei miei ricordi infantili.
May sorrise, però non facendo molto caso alle mie parole. –ti faccio vedere una sua foto-
Afferrò la borsa appesa alla sedia e ci frugò dentro.
-ma dove l’ho messo?!- borbottò impaziente.
 -l’eterna disordinata, non sei cambiata affatto- ridacchiai.
-trovato!- afferrò il suo i-phone e qualche secondo dopo me lo porse.
Nella foto era ritratta lei, tutta sorridente, con una coda sbarazzina, un paio di shorts di jeans,una t-shirt ed un ragazzo alto, capelli ricci occhi verdi e sorriso beffardo. Un ragazzo fin troppo familiare.
-io questo tipo lo conosco- parlottai cercando di ricordare il viso tanto conosciuto.
May corrugò la fronte e fece spallucce.
-lui è Harry- disse confusa.
Trasalii. –GIUSTO! LUI E’ HARRY!- sgolai, continuando a picchiettare l’indice sulla figura del bel ragazzo.
-si, lo so! Lui è Harry!- continuò lei.
-no! Lui è Harry!-
-si, Lily! Lui è Harry, il mio ragazzo, Harry.-
-May non capisci, lui è Harry, il mio vicino di casa rompiscatole!-
Restammo qualche secondo in silenzio, lei perplessa ed io con la bocca aperta che fissavo Harry.
La mia migliore amica stava per sposare Harry Styles, il mio vecchio vicino di casa, il ragazzo che mi aveva fatto la corte per due anni per poi sparire.
Sembra una cosa stupida ma lei non lo può sposare!
Quell’individuo non è normale!
Certo, avevamo otto anni ma quando uno nasce pazzo non può diventare normale di punto in bianco.
Mi ha traumatizzata! La prima volta che l’ho visto stava parlando con un albero.
Quel nido di rondini ambulante strangolava il suo povero gatto!
Mochoo scappava sempre nel mio giardino per sfuggire alle torture di quel bambino iperattivo.
-nonononono- sbottai tutto d’un fiato –non può essere-
May in tutta risposta scoppiò in una fragorosa risata.
-che cosa bellina!-
Che cosa bellina?
-ragazza, credo che la California ti abbia stordita un po’, troppo sole c’è laggiù, già. Oppure è stato Harry! Sono sicura che sia stato lui a rovinarti!-
-Lily, tu ed Harry eravate vicini di casa, e allora? Qual è il problema? Se da piccoli non vi sopportavate..- la interruppi.
-IO non lo sopportavo.-
-Lily, non capisco quale sia il problema-
-il..il problema è che..-
-vedi? Non sai neanche tu quale sia. Ah, dimenticavo che qui a New York vi fanno lavorare come muli. Troppo stress-
-ma..-
Continuò a parlare, ignorando le mie proteste.
-perché non provi un po’ di coca?- domandò.
Sbarrai gli occhi. –MAY?!-
Partì una risatina da parte sua.
-dai scherzavo!-
Levai gli occhi al cielo e guardai l’orologio sul mio polso.
-devi andare via?- domandò la mora di fronte a me.
-oh..ehm, si dovrei. Devo aiutare un..un mio amico a fare una.. cosa-
Mentii.
In verità volevo solo andare a casa, levare quella trappola per piedi e meditare sul matrimonio di May e testa di cespuglio.
Insomma, io ero la damigella d’onore, il che significa che dovevo occuparmi di gran parte del matrimonio, alias passare molto tempo con gli sposi, ergo con Harry.
May annuì.
Pagammo e uscimmo da Hakkasan.
-oh Lily, domani sera si cena al Plaza. Arriva Harry e alcuni suoi amici. Non devi mancare-
-certo- dissi a denti stretti.
May sorrise, prima di sfrecciare via con la sua scarlatta audi r8.
-sarà il mese più bello della mia vita- borbottai ironica.
 
Parcheggiai nel vialetto e spensi la macchina.
Entrai frettolosamente in casa tenendo in bilico le mille scartoffie che mi procuravo a lavoro per poi “adagiarle delicatamente” sul tavolo della cucina.
Mi buttai a peso morto sul divano levandomi giacca e scarpe.
-che stanchezza- mugugnai con le mani sul viso.
Non ci posso credere May ed Harry..Harry e May.. Marry..Hay!
Non è possibile.
-sono sicura di averle ancora..- sussurrai pensante.
Mi alzai a fatica e mi diressi verso la mia camera.
Aprii lentamente il grande baule affiancato al letto, facendo alzare un mucchio di polvere e presi una piccola scatolina sulla quale c’era attaccato un foglietto ingiallito dall’umidità e dagl’anni.
‘tanti ricordi’ c’era scritto.
Mi sedetti a gambe incrociate sulla moquette color panna e aprii il piccolo scrigno.
Ammiravo le tante foto scattate nel corso degli anni.
Foto con mia madre, con mio padre, foto con i miei nonni, amici..dov’era?
-testa di cespuglio, dove sei?!- sbottai seccata.
Sfogliavo le varie foto velocemente con la speranza di trovare un nido di rondini ambulante.
Niente.
Corrugai la fronte.
Giocherellavo impazientemente con il gancetto di chiusura del cofanetto che tenevo in grembo, quando mi accorsi di un mucchietto di venti foto circa in fondo alla scatola.
Corrugai la fronte e le presi.
Era lui, eravamo noi. Io ed Harry.
Foto in cui lo prendevo per capelli, foto in cui ero sull’altalena e lui mi spingeva da dietro.
Sorrisi osservando una foto in cui Harry tirava la coda al povero Mochoo al quale si drizzarono i peli ed io che tiravo la maglietta a testa di cespuglio per farlo smettere di maltrattare il povero gatto.

And we gonna let it burn, burn, burn, burn
We gonna let it burn, burn, burn, burn
Gonna let it burn, burn, burn, burn 
We gonna let it burn, burn, burn, burn’


La suoneria del mio cellulare mi fece sobbalzare e ritornare alla realtà.
Lo afferrai un po’ sconcertata.
-p-pronto?- risposi.
-Lily, sono Haven-
-Ehi… dimmi tutto- strofinai gl’occhi.
-ho visto un completo da Victoria’s Secret da non lasciarsi scappare! Dopo ci facciamo un salto così lo prendo?-
-uhm..oh..si ok-
-ci vediamo fra un’ora in centro?-
Sospirai –va bene, a dopo-
-un bacio- chiuse la chiamata e mi ritrovai di nuovo immersa in tutte quelle foto, in tutti quei ricordi.
 
Saltellavo giù per le scale con l’intento di infilare l’altro stivale al piede.
Afferrai la borsa, le chiavi e uscii di casa.
Parcheggiai a circa due isolati dal centro, che avrei fatto a piedi.
Vidi la mia amica Haven incantata avanti alla vetrina di Prada, con la fronte letteralmente appiccicata al vetro e gli occhi sognanti.
-sogna sogna..- la salutai divertita.
-Questa borsa costa $ 750,00! Ti rendi conto?- proferì col dito spiaccicato sulla vetrina, indicante una borsa bordeaux con delle borchie sul manico. Heven ama le borchie.
-l’hai letta l’insegna? Non credo che ci sia scritto ‘borse a tre dollari’-
dissi sarcastica.
Sbuffò per poi rivolgere tristamente lo sguardo verso di me.
Ci abbracciammo e ci avviammo alla tanta stimata boutique di Victoria’s Secret.
La mia amica Haven Morris è la tipica bellezza: alta, capelli biondi e occhi azzurri.
Ma lei ha qualcosa di particolare.. saranno le labbra? No, credo che sia merito del suo frizzante carattere peperino.
Non riesce mai a star ferma, tutto il contrario di me che ogni volta che vedo qualcosa su cui posso sedermi, appisolarmi o solo anche appoggiarmi io ne approfitto.
Alcune volte penso di farle da babysitter.
E’ uno dei più stimati giornalisti di New York..se non di tutta la East Coast, lavora per New York Times.
-novità?- mi domandò mentre percorrevamo la 37esima strada con un fumante bicchierone  di cappuccino tra le mani .
Era il momento di sfogarsi.
-in realtà sì..-
-spara-
Annuii. –ti ricordi la mia amica May? L’hai incontra un paio di volte..-
Corrugò la fronte –quella di Los Angeles?-
Feci un cenno con la mano. –Sacramento,  ma sì, lei-
-beh?-
-si sta sposando e..-
Fece un ‘aww’ molto sdolcinato.
-felicitazioni!-
Roteai gli occhi. –quando la incontri gliele dai, fammi continuare!-
Fece un gesto di assenso.
-Lei si sposa fra circa un mese ed io sarò la damigella d’onore-
-e..quindi? chiese.
-ed è fidanzata con Harry! Harry Styles!-
Le apparve un punto interrogativo in viso.
-Te ne ho parlato un milione di volte!- sbottai irascibile.
-beh, non ho idea di chi sia!-
Feci un mugugnato. –Harry Styles! Il bambino strano che abitava di fianco casa mia all’età di nove anni!- cercai di ricordarle.
-Harry chi?-
-il bambino strano! Quello che parlava con gli alberi e torturava il gatto!-
-ehm..non credo di riuscire a capire di chi tu stia parlando-
disse Haven, gettando il bicchiere di caffè nel cestino dei rifiuti di fronte alla nostra destinazione.
Sospirai. –testa di cespuglio- sbottai.
Le si illuminò il viso. –ohh si! Ora ricordo! Com’è che lo chiamavi…nido di aquila ambulante?-
Rise.
-in realtà era nido di rondini ambulante e comunque lo chiamo ancora così- Feci un cenno con la mano per ritornare al discorso –il punto è che May si sposa con lui!-
Fece una faccia perplessa.
-chi è May?-
Mi stampai un mano in faccia.
-io ci rinuncio!-
La presi per il polso e la trascinai nel negozio.
 
 
Dopo un’ora e mezza in quel benedetto negozio, perché Haven ha litigato con una quarantenne sul completino intimo che voleva acquistare, finalmente sono tornata a casa sana e salva.
Era stata una giornata parecchio insolita e io volevo fare solo una cosa: dormire.
Misi il mio comodo pigiamino di seta e sprofondai sotto il piumone.
Sistemai il cuscino cosicché potessi stare comoda e non svegliarmi con un torcicollo micidiale e spensi la luce dell’abatjour di fianco al letto.
Non riuscii a contare nemmeno dieci pecorelle che già vagavo nei miei sogni più profondi.




CIAOOOO BELLE!
NUOVA FANFICTION!
NON SO COSA DIRE!!! MI STA PRENDENDO MOLTO QUESTA NUOVA STORIA.
SPERO VERAMENTE CHE VI PIACCIA TANTO.
VORREI PRESENTARVI I PERSONAGGI.. O ALMENO COME GLI HO IMMAGINATI IO ^.^
LILY DIXON:


HO PENSATO AD EMMA STONE PERCHE' SECONDO ME E' UNA RAGAZZA MOLTO SEMPLICE ED E' MERAVIGLIOSA.
MAY TURNER:



CREDO CHE ODETTE YUSTMAN SIA PERFETTA PER LA PARTE DI MAY.
HAVEN MORRIS:


E LA BELLA HILARY DUFF E' MOLTO SIMILE A COME HO IMMAGINATO HAV. 
BENEEEEE. SPERO VERAMENTE CHE QUESTA NUOVA STORIA VI PIACCIA!!!!!
LASCIATEMI TANTE RECENSIONIIII VI PREGO.
BACIONIII
KIKKA XX.
ECCO IL TRAILER DELLA STORIA:
trailer
   
 
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