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Autore: Firefly137    22/11/2013    0 recensioni
Forse questa non è la categoria più opportuna per inserire questa storia, ma se ne leggerete tutti i capitoli capirete quanto questa storia non abbia un genere, ma meriti di essere raccontata.
Giulia è diversa da tutti, eppure guardando dentro di noi tutti ci accorgeremmo di avere almeno un pezzo di lei. Alessandro è quel pezzo mancante per completare il puzzle della sua esistenza ed insieme il collante per tenere tutto unito. Acconsentirà il destino a lasciare che tutto resti unito o deciderà di distruggere ogni cosa?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il cortile era illuminato da un sole che sembrava voler annunciare:
<< L’estate non è finita! Uscite da questo posto!>>
Avevo ceduto.
Alessandro mi aveva convinta a fare qualcosa che per me era sempre stata impossibile: conoscere nuove persone.
In realtà quando ero piccola la situazione era leggermente migliore.
Tutti mi definivano una bambina timida, ma riuscivo a trovare degli amici perché alle elementari tutto è più facile. Non c’è cattiveria, almeno fino agli ultimi anni.
Poi quando morì mio padre tutto il mio mondo crollò a pezzi.
Mi chiusi in me stessa. Troncai ogni contatto.
Gli ultimi anni delle elementari amici e amiche tentarono di farmi tornare la Giulia di prima, ma quella bambina dalle trecce castane non esisteva più.
Alle medie nessuno conosceva la mia storia ed io non avevo alcuna voglia di raccontarla, così divenni in breve tempo semplicemente la ragazzina silenziosa ed asociale. Infondo è sempre più facile giudicare un persona che provare a comprendere le cause del suo comportamento.
Invece ora ero lì.
Mi stavo avvicinando al bar della scuola.
Il piccolo edificio riusciva a dare un po’ di ombra, che valeva veramente oro in quella giornata ardente.
Allora lo vidi.
Era appoggiato al muro del bar e stava parlando e ridendo con un gruppetto di ragazze e ragazzi.
Probabilmente erano tutti più grandi di me.
“Bene. Ora me ne ritorno in classe.” dissi fra me.
Purtroppo era troppo tardi.
<< Ciao Giulia.>> l’urlo di Alessandro si sentì ad un chilometro di distanza e la sua mano che mi salutava non lasciava scampo.
Ora anche i suoi amici mi stavano fissando.
Avevo voglia di dissolvermi nell'aria afosa di quella mattina.
Alla fine arrivai accanto a lui.
<< Ragazzi lei è Giulia. Non so nient’altro su di lei perché per ora sono ancora un estraneo.>>
Mi  si parò davanti una bellissima ragazza: era poco più alta di me, castana, snella, belle forme ed occhi nocciola.
<< Piacere, mi chiamo Eleonora, ma tutti mi chiamano Elly. Sono sua cugina, anche se non ci somigliamo per niente.>>
<< Per mia fortuna.>> commentò Alessandro.
Elly gli si avvicinò e gli diede un pugno amichevole sul braccio.
<< Sei proprio un coglione.>>
<< Ci possiamo presentare anche noi?>> domandò un ragazzo dai capelli all'altezza delle spalle lisci e castani, quasi dorati.
<< Certo, basta che non la traumatizzate.>> rispose Alessandro.
<< Io sono Riccardo. Detto Tab.>> disse quello stesso ragazzo.
<< Perché il tuo sopranome e Tab?>> non potei fare a meno di chiedere.
<< Un giorno te lo racconterò.>>
<< Fai anche il misterioso, ma va…>> gli urlò una ragazza bassina, robusta, dai ricci bruni e gli occhi verdi che prosegui << Comunque io sono Victoria, ma non provare mai a chiamarmi così, perché lo detesto. Puoi chiamarmi Vic.>>
<< Io sono Chiara. Puoi chiamarmi Chiara.>> si presentò scherzando così una ragazza alta quasi un metro e settantacinque dai capelli biondo miele più corti di quelli del ragazzo di prima e degli occhiali dalla montatura molto larga.
<< E l’ultimo sfigato sono io, Walter.>>
Quest’ultimo era un ragazzo dai capelli bruni e scompigliati , piuttosto robusto e brufoloso.
<< Questi sono i miei migliori amici. Spero che ti stiano simpatici.>>
Alessandro mi guardava sorridendo come al solito e forse si aspettava che dicessi qualcosa.
Io ero lì bloccata a pensare a quale incidente potevo aver subito per finire in coma ad immaginarmi tutto quello.
Erano tutti così sorridenti, felici, come se fossero contenti di conoscermi. Assurdo, semplicemente assurdo.
<< Stasera noi usciamo. Vuoi venire.>>
L’invito di Alessandro mi paralizzò ancora di più.
Fortunatamente il mondo iniziò a girare nel giusto verso e qualcuno ebbe qualcosa da ridire.
<< Ma se neanche la conosciamo. Non abbiamo fatto entrare nel gruppo neanche Kevin che vediamo ogni giorno e sta a tutti simpatico.>> a parlare era stata Vic.
<< A me non sta molto simpatico.>> replicò Walter.
<< A te non sta simpatica alcuna forma di vita. >> commentò Tab.
Walter stava per replicare, ma Elly li interruppe  facendomi intendere di essere la saggia del gruppo.
<< Ragazzi possiamo tornare in argomento. Ho parlato con Alessandro stamattina mentre venivamo a scuola. Lui vorrebbe farci conoscere meglio Giulia, perché a lui è sembrata una ragazza molto simpatica ed interessante che ha molte caratteristiche in comune con noi.>>
<< Fai il primo?>> mi chiese Walter.
<< Si, ma questo non importa.>> rispose Alessandro per me << Solo perché vai al terzo non significa che perdi punti ad uscire con una del primo, no?>>
<< Infondo non ne abbiamo proprio di punti, cosa dovremmo perdere?>> scherzò Chiara.
Mi piacevano quelle conversazioni disordinate e caotiche fatte in gruppo.
La campanella squillò. La ricreazione era terminata.
<< Ci vediamo in quella piazzetta di ieri alle sei, d’accordo?>> disse Alessandro mentre se ne andava in classe, senza ovviamente aspettarsi da me una risposta.
Perché mi ero comportata da celebro lesa? La solita stupida.
Era incredibile, ma per la prima volta in vita mia avevo voglia di uscire.
 


Angolo scrittrice… Spero che la storia vi piaccia. Una piccola recensione? :-/ 
  
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