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Autore: Oldwhatsername_24    23/11/2013    6 recensioni
In questa storia non arriverà una ragazza dal nulla per cambiare la vita di tutti. No, questa è la storia di Billie. La storia di Mike. La storia di Trè. La storia di Whatsername. Si, perché lei c'è sempre stata.
[dal testo] "E tu, Billie Joe? cosa hai scelto di fare?"
"Farò l'unica cosa che so fare, musica! E viaggerò per il mondo, voglio vedere qualsiasi cosa valga la pena vedere! E tu...verrai con me. Vivremo in un furgone e ogni notte ti prometto che ascolteremo Ramones e Elvis fino alla nausea. Faremo capire che anche noi dei bassifondi abbiamo una possibilità...un po' come Gesù, un Gesù di periferia!"
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tré Cool, Whatsername
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Now I wonder how Whatsername has been.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-W-
 
Il mio nome.
Ha detto proprio il mio nome.
Continua a ripeterlo, di continuo.
Tutti i suoni intorno a me sono attutiti, non sento più nient’altro, non vedo più nient’altro, c’è solo lui e la sua voce che continua a chiamarmi.
Sembra vicina ma allo stesso modo lontana, e continuo a correrci contro cercando di raggiungerla.
Strano, perché solo poco tempo prima invece volevo correre via da lui.
Nemmeno ricordo il perché.
Ricordo solo tanta luce, tanto rumore e Billie Joe che chiama il mio nome.
Si, la sua voce che pronuncia il mio nome la ricordo chiara e tonda.
Apro gli occhi.
È tutto bianco, troppo bianco, ma dove diamine sono? E soprattutto, come ci sono arrivata qui dal concerto?
Faccio mente locale guardandomi intorno, sono in un letto bianco in una stanza bianca, una finestra, un divano, alcune sedie e un monitor attaccato al mio braccio.
Sono… in ospedale? Sono svenuta durante il concerto?!
Poi lo vedo, inginocchiato ai piedi del mio letto, con il viso rigato dalle lacrime, le mani in posizione di preghiera, ancora scosso dai singhiozzi e da alcune preghiere sussurrate insieme al mio nome, c’è Billie Joe.
No, non è Billie, non può essere lui.
Oh almeno si, è lui ma….. più giovane. Questo Billie Joe avrà al massimo diciassette anni!
Sento il cuore che accellera, il respiro si fa più corto e comincio ad avere paura, Billie Joe alza lo sguardo.
“W! W, sei sveglia ! Grazie a Dio” Billie mi abbraccia forte, io sono sempre più confusa.
“Bill…dove…ma cosa…dov’è Andrea?”
“Dov’è chi…Chi è Andrea?”
“La bambina!”
“Di che bambina stai parlando, W?”
“Di…”
Poi un pensiero attraversa il mio cervello, che sia…
“Dove siamo?”
“In ospedale, W”
“…ma… perché?”
“L’incidente, sei finita in coma per due settimane, credevano non ti saresti più svegliata, ma io l’ho sempre detto che si sbagliavano!”
Il sospetto che avevo, ma alla quale non volevo credere, si fa improvvisamente una certezza.
Non vivo a New York, non lavoro per Rolling Stones, i Green Day non sono ancora famosi e io non ho una figlia.
Era solo un sogno.
Istintivamente le mie mani si posano sul ventre.
Ricordo che il ritardo c’era già prima dell’incidente, forse…
Guardo Billie, i suoi occhi si posano sulle mie mani, poggiate sulla pancia, poi alza lo sguardo su di me.
“…lo sapevi?”
“Io… l’ho sognata, credo”
La porta si apre, ne entra un uomo alto con indosso un camice bianco e i capelli dello stesso colore.
“Non mi sorprende affatto, Miss Rose”
“…cosa?”
“In queste situazioni, quando una donna sospetta una gravidanza e finisce in coma, è quasi abituale che lei sogni i suoi futuri figli”
Si, ma non è normale che sogni anche tutti i successivi cinque anni, penso tra me e me.
Billie mi guarda mordendosi le labbra, mentre il dottore, stupito dal mio risveglio, comincia a farmi alcuni esami per accertarsi che sia tutto a posto, per poi andare a chiamare i miei genitori che intanto erano tornati a casa a riposare.
“Quindi… avremo un bambino” dice Billie gettando il viso tra le mani.
“Bambina” sussurro accarezzandomi la pancia e pensando ad Andrea, ai suoi occhi verdi, e al desiderio incessante che ho di conoscerla di nuovo.
“e…” la voce di Billie è tremante, ma non appena sente che è una femmina alza gli occhi su di me, quasi curioso oltre che assolutamente spaventato “e…tu l’hai vista?lei com’è?”
“Identica a suo padre”
Billie sorride e mi abbraccia, all’improvviso la porta si spalanca e ne entrano due Mike e Trè diciassettenni con in braccio una marea di palloncini, fiori e peluche.
“Lo sanno anche loro?!” rido contro Billie Joe, mentre Trè lascia un palloncino a forma di cicogna accanto al mio letto, insieme a un orso alto almeno un metro e mezzo.
“Ero sconvolto!”
“Come stai? E come sta il pupo?” Trè si precipita fino a letto quasi inciampando in se stesso.
“Sto bene, ragazzi, e anche “la pupa” sta benissimo”
“Ooooh, una femmina”
“I miei lo sanno?”
“Si, e anche i miei, hanno già avuto modo di dirmene contro di tutti i colori mentre tu eri in questo stato, ma suppongo non volessero calcare troppo la mano”
“Anche perché BJ ti ha in un certo modo salvato la vita” aggiunge Mike guardandosi le unghie.
“Cosa?”
“Ha fatto una manovra degna di Niki Lauda! Se non avesse girato la macchina all’ultimo, tu sarebbero venuti addosso e non avresti avuto speranze”
Guardo Billie e sorrido leggermente, forse non è la prima volta che ci salviamo la vita a vicenda.
“Grazie”
 
 
 
-Giugno-
 
“Cento su cento! Ma non ti vergogni ogni tanto, W?”
“Oh, ma sta zitto Trè, tu hai preso novantotto!”
Mi sfilo di dosso la toga del diploma, lanciando nel portabagagli della book mobile le mie valigie.
Billie, Mike e Trè fanno lo stesso, mentre Jhon e Sienna ci abbracciano ad uno ad uno per salutarci, in partenza per la nostra avventura estiva.
Effettivamente abbracciare me è un tantino più complesso, considerando che sono al quinto mese di gravidanza.
Passeremo l’estate in tour in giro per l’America, poi a settembre andrò a Princeton e la bambina nascerà, i ragazzi a quel punto avranno già registrato il loro disco e potranno rimanermi vicini, Billie potrà rimanermi vicino.
Forse quel sogno è stata la mia seconda possibilità, la chance in più che mi è stata data per cambiare le cose e farle andare esattamente come sarebbero dovute andare fin dal principio.
I miei hanno capito, dopo tutto l’università la frequenterò comunque, dopo l’estate.
Saliamo dei sedili posteriori della macchina, il padre di Trè è alla guida, seduto accanto al figlio.
Billie mi circonda le spalle con un braccio, posando l’altra mano sulla pancia ormai tremendamente visibile.
“Non abbiamo ancora pensato al nome” mi dice baciandomi una guancia.
“Billina!” suggerisce Trè girandosi verso di noi.
“Whatsername” dice Mike ridacchiando.
“Chiamatela Franka”
“Piuttosto la chiamo Billina, guarda!”
Sorrido tra me e me, pensando che il nome di nostra figlia è stato deciso da un sacco di tempo.
“A me piacerebbe Andrea” sussurro poi, tutti rimangono in silenzio e mi guardano, Billie e Mike sorridono.
“Perfetto”
L’auto parte, allontanandosi da Oakland, Berkeley, e dalla vita che conosciamo fin troppo bene, verso un futuro che forse io conosco già.
La bambina scalcia, e io penso che non potrei desiderare nient’altro in questo momento.
“Allora W, parlaci ancora del sogno dove noi eravamo superfamosi e Mike aveva una ragazza!”
“Non se ne parla, vi toccherà viverlo!”
“Oh, ma dai! “
“Sono irremovibile!”
Imbocchiamo l’autostrada.
“Tra le tappe potremmo metterci il Minnesota, che ne pensate?”
“No!” mi viene istintivamente da urlare, ma poi mi ricordo che in questa versione della storia Billie non è un triste single che ha appena perso la sua ragazza, ma ha una fidanzata incinta, e poi non posso nemmeno sapere se questa Adrienne esiste davvero.
“Perché no?”
“Nulla, scherzavo, è una bella idea. Però sapete, un po’ mi dispiace stare lontana da casa, cambierà tutto”
Billie mi bacia e si apre in un luminoso sorriso.
“Oh, W, ma tu non puoi essere triste”
“E perché?”
“Come perché!?” interviene Trè.
“Perché questo è il primo giorno!” continua Mike.
“Ma il primo giorno di cosa?!”
Billie mi guarda con i suoi occhi verdi, la sua malachite.
“Il primo giorno del resto della nostra vita”
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE.
E anche quest’avventura è finita, vorrei ringraziarvi tutti ad uno ad uno per il sostegno, le recensioni positive e la vostra assiduità, siete fantastici J
Lo so, il finale è assurdo, ma ho detto che volevo rimanere fedele alla storia ed effettivamente nella storia vera le cose sono un tantino diverse :P
Ho già detto che ho in mente un seguito sul periodo di 21th century brakedown, che però sarà solo leggermente collegato a questo, visto che ci sono personaggio nuovi, e poi un ultima storia di un solo capitolo per concludere :D
Spero davvero che vi sia piaciuta, a e volevo dire che io non ho mai deciso un vero e proprio nome per W, ho detto cinque lettere come un numero a casaccio XD

A presto e alla prossima J
Rage & Lol J
  
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