Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Francesca_3107    24/11/2013    12 recensioni
La mia visione di vita da qualche anno è un pò distorta. Da quando mia madre è morta tutto è cambiato. Mio padre si è risposato con una donna orribile, Jade. A causa sua sono stata rinchiusa in un collegio dal quale non si puó uscire se non per le vacanze estive, fortunatamente questo sarà il mio ultimo anno.
*---------
Xx: Sono Leon e tu?
Leon, che bel nome, ma quanto è bello lui! Ma dove ti eri nascosto?
Violetta: Violetta.
Sento improvvisamente caldo e le mie guance diventano rosse. Oddio, io che arrossisco, ma dove si è vista na cosa del genere? Non è da me !
Leon: Sai, hai proprio un nome bellissimo.. Ma tu lo sei di più *mi sorride*
*---------------
Come avrete capito questa è una fan fiction LEONETTOSA *---*
Spero vi piaccia :)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Violetta: Cosa? No, non può essere! Io non ne sapevo niente.. *le lacrime iniziano a bagnare il mio viso*.
Alexis: Sono anni che lo sappiamo. Ha un tumore maligno al cervello. È stato operato due anni fa, ma il male non è stato asportato del tutto. Potrebbe fare un'altra operazione, ma non ne vuole sapere. 
Violetta: Perché non mi ha detto nulla?
Alexis: Non voleva farti soffrire. 
Violetta: Devo andare da lui! 
Mi alzo dal letto e accompagnata da Alexis arrivo nel reparto delle malattie terminali. Con decisione arrivo alla porta della sua stanza.
Alexis: Entra, io ti aspetto qui.
Faccio un cenno col capo ed entro. Davanti a me trovo una finestra che illumina l'ambiente, sulla destra c'è un letto, con l'amore della mia vita sdraiato, dormiente. Mi avvicino in silenzio e l'osservo. È dimagrito tantissimo, occhiaie violacee contornano i suoi splendidi occhi e la sua pelle è bianchissima. Gli accarezzo una guancia e improvvisamente apre gli occhi, così mi ritrovo in quel verde che mi è mancato come l'aria. 
Leon: E tu cosa ci fai qui? *sorprendendosi*
Violetta: Perché non me lo hai detto? L'avremmo affrontata insieme.
Leon: Violetta ti prego va via.
Violetta: No. Io non vado da nessuna parte. Resto qui, con te.
Lo sento sospirare, con fatica si volta verso la parete, dandomi le spalle.
Violetta: Posso farti una domanda?
Leon: Dimmi. 
Violetta: Perché hai preferito sparire invece di parlarmene?
Leon: *continuando a darmi le spalle* Una mattina il dottore mi ha chiamato e mi ha comunicato che dovevo fare dei controlli, il risultato non è stato buono, quindi sono dovuto rimanere qui. Ho preferito tagliare i ponti con te, non volevo che mi vedessi morire. Soprattutto, dopo tutto quello che hai passato. Non volevo che, questa volta, la causa del tuo dolore fossi io. Stando con te ho vissuto più di quanto non abbia mai fatto. Quando venni a conoscenza della malattia mi rinchiusi in me stesso, non avevo più voglia di andare avanti, soprattutto dopo il fallimento dell'operazione. Avevo accettato l'idea di morire. Quando i miei amici mi hanno convinto ad andare con loro in California, non avrei mai pensato che la mia vita sarebbe cambiata così repentinamente. Ti ho vista lì, in discoteca, bella come un angelo. Pensavo fossi un miracolo. Poi ti ho rincontrata in collegio e lì ho capito che era destino, ma allo stesso tempo avevo paura. Paura d'iniziare qualcosa che inevitabilmente sarebbe finito. Ma come hai visto, per quanto ci abbia provato, non ce l'ho fatta a resisterti, ed ho vissuto i mesi più belli della mia vita. Grazie a te, ho ricominciato a vivere. Ma adesso..
Si volta verso di me, le lacrime bagnano il suo volto, iniziano ad uscire anche dai miei occhi. Mi slancio ad abbracciarlo..
Violetta: Leon, ti prego operati.
Leon: No.
Violetta: perché?
Leon: potrei rimanere paralizzato o addirittura non riconoscerti! A cosa servirebbe se poi dimentico tutto? *abbassa lo sguardo e si guarda le mani*.
Violetta: Ricorderò io per entrambi. Almeno sarai vivo.. Ti prego.
Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, che a me sembra un'eternità.
Leon: *alza lo sguardo* Ok. Ma promettimi che se muoio, tu non ti abbatterai e continuerai a vivere, come hai sempre fatto. Portando, quello che hai dato a me, nella vita di qualcun altro..
Violetta: Si, te lo prometto. 
Con il viso pieno di lacrime mi avvicino al suo e lo bacio.
Leon: Ti amo, Vilu.
Violetta: Anch'io, Leon.

Un anno dopo.
Finalmente sono uscita dal collegio, e ho preso quel fottuto diploma. Vado fuori casa sua. Eccolo, bellissimo come sempre. C'è una strada a dividerci. Lui mi vede e si ferma a guardarmi. Da quanto tempo i miei occhi non si scontravano con quel verde intenso e bellissimo? 
Come se si riprendesse da un ipnosi mi sorride e attraversa la strada, venendomi incontro.
Rimango a guardarlo finché, non é a pochi passi da me.
Leon: Scusa, ti è caduto questo dalla borsa.
Si china e prende qualcosa da terra per poi porgermela. 
Leon: Ecco, deve essere il tuo cellulare. Stai attenta. 
Prendo il cellulare dalle sue mani e per un attimo ci sfioriamo. Una scossa elettrica mi percuote il corpo, da quanto non provavo questa sensazione?
Violetta: Grazie mille. 
Gli sorrido e lui ricambia.
Leon: Bhè, allora ciao.
Violetta: Ciao.
Mi oltrepassa e va per la sua strada. Stringo forte il cellulare tra le mani e inizio a piangere.. Fortunatamente l'operazione è andata bene, lui è ancora vivo. Ma come temeva, ha dimenticato tutto. Durante quest'ultimo anno, mi sono tenuta in contatto con Alexis, che ogni giorno mi aggiornava riguardo alla sua salute e al suo recupero. Piano piano sta recuperando i ricordi, ma di me non sembra voler ricordare. 
Qualcuno mi tocca il braccio, e velocemente mi volto con le lacrime che mi rigano le guance, è lui.
Leon: Scusami, è che da quando ti ho vista, qualcosa si è risvegliato in me, non so cosa. Sento che non posso assolutamente lasciarti andare, mi prenderai per pazzo, ma..
Non lo lascio finire di parlare e gli butto le braccia al collo, singhiozzando sulla sua spalla, lui ricambia l'abbraccio e mi tiene stretta a sé.
Lentamente, calmandomi, sciolgo l'abbraccio.
Leon: Noi ci conosciamo già, vero?
Violetta: Si.
Leon: Ti prego, aiutami a ricordarti. 
Annuisco e sorridendogli gli porgo la mano.
Violetta: Io sono Violetta.
Leon: Leon. Ma lo sai già. *mi stringe la mano sorridendo*. Bhè, ti va un caffè?
Violetta: Si.
Asciugo le mie lacrime e, al suo fianco, m'incammino nella caffetteria più vicina. Questi saranno i primi piccoli passi affinché ricordi il nostro amore.


Nota autrice:

Eccoci qui, siamo arrivati alla fine della storia. Come abbiamo visto, nonstante la perdita di memoria del nostro Leon, tutto ci lascia sperare in un futuro roseo per i nostri protagonisti. Insieme, riusciranno a recuperare il loro amore..
Volevo ringraziare tutti coloro che hanno recensito. Ma anche a tutti colore che hanno inserito la storia tra le preferite, da ricordare e seguite, davvero grazie di cuore *-*
Volevo anche dirvi che a breve, inizierò un'altra storia sui nostri amati Leonetta, se vi fa piacere vi aspetto! 
Grazie mille ancora, un bacione a tutti! Alla prossima :*

 
  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Francesca_3107