Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: halfbloood    24/11/2013    3 recensioni
Mi chiamo Clara, ho 17 anni e tra un mese ne compirò 18. A Milano, non è sempre stato facile, ho avuto problemi psitici.. o almeno così credevano i miei e il mio psicologo.. Vedevo cose che altri non vedevano.. qualcuno mi disturbava fisicamente e psicologicamente ma.. nessuno mi ha mai creduto. Ormai sono passati diversi anni e l'unica cosa che voglio è dimenticarmi del passato. Proprio oggi partirò con la mia migliore amica Alessia per Londra. Quale modo migliore per dimenticare?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                                           
 

#CAPITOLO 10.

Corsi su velocemente, aprì la porta e... Oh. Mio. Dio.

"S-Scusate.. N-Non volev.."
Presi il cappotto e chiusi la porta imbarazzata.

Avevo appena beccato Kevin e Liam baciarsi. 
Ma era una mia impressione o.. Si stavano nascondendo? E Liam? Liam ha la ragazza! Sembrava così innamorato di lei... Bah. Meglio se mi faccio i cavoli miei che campo cent'anni.

Scendo dalle scale fingendo che non sia successo niente, e stranamente, nessuno se ne accorge.

*** *** 
Eccomi di nuovo a casuccia, nelle mie calde copertine. Sono sfinita, ma comunque non riesco a dormire. Ho ancora in mente la scena del bacio con Harry. Le sue mani calde sul mio corpo. Mi sale un brivido su per la schiena. Ma cosa mi sta succedendo? Ho voglia di vedere Harry. Ho voglia di abbracciarlo, baciarlo.. I suoi occhi poi.. La fine del mondo.. OKAY BASTA! Sennò non riesco più a dormire. 

Presi il cellulare in mano e proprio in quel momento arrivò un messaggio: Harry. Cos'è, gli fischiano le orecchie? 

"Adesso sei mia."

Strinsi il cellulare tra le mani e lo portai al cuore.
Eravamo forse un.. NOI?

*** ***

il weekand era già terminato. 
Io, alessia e Sam eravamo sedute nel cortile della scuola per l'ora di pranzo. Era davvero splendido. Erba curata, fiori di colori splendenti che emanavano un profumo delizioso, cespugli di un verde smeraldo... Davvero magnifico. A quanto pare, non tutte la pensavano come me. Mary e le sue oche avevano schifo anche solo a toccare il prato con i piedi. Sempre le solite. 
Quando finimmo di gustarci il nostro pranzo ci alzammo e ci incamminammo verso la classe per le ultime 2 ore di lezione: Fisica e Letteratura. SPARATEMI.

Percorsi il corridoio insieme a Sam. Dalla mia ultima sclerata contro tutti quei ragazzi e ragazze, nessuno osava più neanche toccarla. Forse avevo esagerato quel pomeriggio, ma almeno è servito a qualcosa.
Le due ore furono più lunghe del previsto. Specialmente l'ultima. Sarà per il fatto che la materia è noiosa o che la Professoressa è... ehm...logorroica?

All'uscita della scuola vidi Harry da lontano. Accellerai il passo. 

"Clara! Dove stai andando? Rallenta" 
sentii la voce affannata di Alessia chiamarmi.

Mi girai verso alessia e le sussurrai "C'è Harry"
lei mi sorrise e mi fece segno di andare, le feci l'occhiolino e mi girai. Aspetta un attimo...Cosa ci fa Mary con Harry? 
Aggrottii la fronte e rallentai. Ormai ero vicina. 

"Ehi Clara"  disse Mary prendendo a braccetto Harry.

Mi sforzai a far uscire un mega sorriso finto sulle mie labbra. Poi spostai lo sguardo su Harry. Mi guardava serio...forse aspettava un mio saluto, un mio sorriso, un abbraccio. Così scelsi la prima. Alzai la mano e lo salutai sorridendo. Lui ricambiò lasciando il braccio di Mary. 
A quanto pare era infastidito dal suo comportamento. 
Mary interruppe il nostro scambio di sguardi con la sua vocina odiosa:

"Sei felice Harry?" disse mettendo le sue unghie smaltate sulla giacca del MIO Harold.

"Si Mary, SIAMO davvero felici" disse evidenziando il "siamo", riferendosi a gli altri della band.

"Felici per cosa?" chiesi curiosa

"Non l'hai saputo?" rispose Mary "Il mio paparino ha convinto i ragazzi per suonare al mio compeanno domani sera"

Ah giusto. Oggi nella lezione di Matematica si è messa a distribuire alcuni degli inviti nella classe e naturalmente io non sono stata invitata. 

"Oh, spero vi divertiate allora" dissi chiudendo il discorso "Ci si vede" continuai per poi girarmi per intraprendere la strada per casa.

"Ehi no, aspetta" Sentii la voce di Harry. Successivamente si rivolse a Mary "Lei non l'hai invitata? E per quale motivo?"

"Certo che l'ho invitata" rispose mentendo "Vero Clara?" 

Mi girai ancora verso di loro e la scrutai per bene. 

"Ma prima mi hai dett.." mi tappò la bocca con la sua mano destra e continuò dicendo "La festa inizia alle 21:30, non tardare eh" 

Harry mi sorrise e aggiunse "Va bene, adesso però io e te dobbiamo andare a studiare matematica, vero Clara?" uh giusto! Matematica, me n'ero completamente dimenticata. "Ti aspetto in macchina okay?" annuii e lo guardai salire sulla sua automobile.

"Miraccomando, porta anche le tue amiche" mi disse Mary sorridendo.

COSA?! Mary che mi sorride, mi invita alla sua festa e mi dice di portare addirittura le mie amiche al suo compleanno? Ma che storia è mia questa.
C'era sotto sicuramente qualcosa; Me lo sentivo.

"Mary, ora puoi anche smettere di recitare. Harry è in macchina e non può sentirti" risposi seria.

"Mi meraviglio di te Clara. Perchè mai dovrei recitare?"
Annuii e le sorrisi. Magari le era caduto il phone sulla testa ed era diventata buona d'un tratto o magari semplicemente aveva capito che essere cattiva non le sarebbe servito a nulla.
Così accettai l'invito e salii sulla macchina di Harold.

*** ***
Dopo aver studiato matematica ci sedemmo sul divano e guardammo la tv.
Harry si avvicinò a me e mi tirò una cuscinata. Scoppiammo a ridere entrambi e ricambiai la cuscinata che a quanto pare gli aveva fatto male. Aveva entrambe le mani sulla faccia e si era allontanato da me. Tutta preoccupata mi avvicinai continuando a scusarmi. 

"Mi dispiace Harry, non l'ho fatto apposta, non volevo... davvero" 

ma lui niente, non rispondeva. Mi avvicinai toccando le sue mani con le mie.

"Dai, fammi vedere..." insistetti "Dai Harry... fammi vedere"

ci furono dei secondi di silenzio...

"Har..." 

Lui fece uno scatto e mi buttò a terra facendomi il solletico. Allora non gli avevo fatto male, che sollievo.
Cercai di liberarmi ma ahime... la sua forza era maggiore della mia.

"Basta Harry!" cercai di apparire seria

"La smetto solo se mi dai in cambio..."

"Cosa? cooosa?!" chiesi continuando a piangere dal ridere

"Un bacio" disse fermandosi e guardandomi negli occhi.
Io feci di no con la testa.

"Ah davvero? molto bene" mi rispose ricominciando con il solletico.

"Va bene! va bene!" urlai "Mi arrendo!"

"E quindi?" continuò lui

"Ti do un bacio, va bene!" dissi liberandomi da lui.
Mi avvicinai pian piano a lui. Le sue labbra erano sempre piu vicine alle mie. I suoi occhi scrutavano i miei movimenti. Mi prese le mani e le incastrò alle sue. 
Finalmente le nostre labbra si toccavano. le farfalle nello stomaco iniziarono ad agitarsi come non mai. Le sue labbra così morbide... Non volevo più staccarmi... Però lo feci. Insomma, dovevo pur respirare.
Mi avvicinai di nuovo e proposi un gioco: NASCONDINO. Ho sempre amato quel gioco.
Lui sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. Così ci alzammo. 

"Io conto e tu ti nascondi, va bene?" proposi.

"E se mi trovi?" chiese lui con tono malizioso.

"Se ti trovo..." continuai fingendomi vaga "Ti bacio" finii decisa.

Lui annuì e dopo essersi avvicinato a me, mi sussurrò 
"Comunque, se non mi trovi...Sono dietro la porta della cucina" ...

*** ***

Ed eccoci qui... mancano solo 4 ore alla festa di Mary e non sono ancora pronta. Devo farmi una doccia, truccarmi, scegliere il vestito e le scarpe... 
Mary mi aveva detto di chiamare Harry per sapere il luogo della festa.
Così decisi di fare come diceva lei.

"Pronto Harry"

"Ehi dolcezza, che succede?"

"No, nulla. Volevo solo sapere il luogo della festa, la via... tutto qui"
"Conduit Street" rispose "Ci vediamo lì"

"Certo! a dopo"

"A dopo!" finì lui.
Spensi il cellulare e andai a farmi la doccia. 

*** *** HARRY'S POV *** ***

Questa sera avremmo dovuto suonare al compleanno di Mary Holsen.
Eravamo quasi arrivati al luogo della festa.

"Ragazzi, siamo arrivati" Ci avvisò il nostro autista, Peter.

"Arrivati? Come arrivati? Il luogo della festa è a Conduit Street" chiesi spiegazioni.

"No, ti sbagli. E' a Maddox Street..." continuò lui.

"E' impossibile. Mary mi ha dett..."

Proprio in quel momento arrivò Mary.

"Che succede ragazzi?"

"Succede che ho detto a Clara il luogo sbagliato della festa e non posso neanche chiamarla al cellulare" dissi in modo scocciato

"Stai tranquillo, la avviso io... tu vai a prepararti per la mia festa"

"Va bene, ricordati pero eh" risposi per poi entrare nell'edificio.

*** *** MARY'S POV*** ***

E cosi, il mio piano è riuscito alla perfezione. Clara non verrà alla mia festa ed Harry starà tutto il tempo con me. I giornalisti e fotografi ci starannò addosso e finiremo in prima pagina. E' ANDATO TUTTO SECONDO I MIEI PIANI. 



To be continued..


SPAZIO DELL'AUTRICE

Ehy  ragazzeeeeeeeee! Da quanto tempo!
scusate il mio immenso ritardo, davvero. E' abbastanza corto come capitolo... spero comunque che vi piaccia.
Se vi va lasciate recensioni con i vostri commenti. 

bye bye 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: halfbloood