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Autore: _Rainy_    24/11/2013    7 recensioni
Un pub poco affollato, un gioco pericoloso con la fortuna e con la morte, undici proiettili e una rivoltella ancora scarica appoggiati su un tavolo. Chi sarà il primo a morire? Chi sarà il primo a rivelare i suoi segreti?
Undici ragazzi dal passato oscuro e una vendetta, sottile come la lama di un pugnale, che si tesse nelle tenebre...
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale
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N RUSSIAN ROULETTE N

Prologo

Il pub era poco affollato e le poche persone presenti non erano esattamente gli amici della domenica con cui sorseggiare una birra chiacchierando amabilmente e raccontandosi barzellette. Al massimo con loro si sarebbe potuta avere una simpatica scazzottata.

Erano tutti lì per un motivo: la convocazione. Dopo l’Incidente erano passati anni, e non si erano più rivisti, quando improvvisamente il loro ex capo li aveva convocati “alla vecchia maniera” per chissà cosa.
E ora erano tutti lì, a squadrarsi diffidenti l’uno con l’altro, intorno ad un tavolo di legno scuro.

D’un tratto la porta si spalancò e vi entrò lei: il capo. Lisci capelli neri, fisico perfetto, occhi di ghiaccio… Che altro serviva per riconoscere Heather? Agli occhi di molti era una ragazza qualunque, molto bella e forse un po’ competitiva, ma solo loro sapevano cos’era realmente…

- Buongiorno ragazzi, vedo che non siete cambiati di una virgola…

Si avvicinò al tavolo e vi posò al centro una rivoltella, semplice, con esattamente 11 proiettili che distribuì ai 10 ragazzi seduti intorno al tavolo; si tenne l’ultimo per sé. I ragazzi la guardarono straniti.

- Heather, cosa vuoi? Cosa significa questa rivoltella?
- Oh, assolutamente niente – Un ghigno attraversò la faccia della ragazza – A meno che non vogliate dare prova di coraggio…

Una ragazza bionda, seduta in fondo al tavolo sbottò:

- Heather avanti, chi credi di prendere in giro?! Cosa vuoi da noi, ancora?!

Un moto di approvazione percorse i ragazzi, Heather rimase impassibile.

- Oh, niente… Ho solo saputo che uno di voi mi ha tradito, anzi, più di uno… E’ a causa loro se siamo qui, con la nostra associazione sciolta e le nostre carriere a pezzi… Sono qui solo per fare un salto nel passato, come ai vecchi tempi e giocare al nostro gioco preferito… Ma stavolta davvero…

Tutti sussultarono. Un tipo dall’aria superba e menefreghista ridacchiò:

- Stai scherzando?! Perché dovremmo fare una cosa del genere con te?!
- Mio caro, perché non avete nulla da perdere! Consideratelo un gioco innocente… E non penso che a nessuno di voi dispiaccia lasciare questo mondo, d’altronde, a cosa rinuncerebbe? A letti caldi? A camerieri? Ne dubito… Quindi perché non giocare?

Il ragazzo la guardò, scettico e scrollò le spalle:
- Io ci sto, la considero una sorta di ricostruzione dei bei vecchi tempi, quando tutti sapevamo che il tamburo* era vuoto… Ma a quali condizioni?

Heather ghignò.
- Sapevo che ci saresti arrivato punk… Questo non sarà un gioco qualsiasi… Questo sarà IL gioco! Prima di premere il grilletto dovrete fare una confessione o raccontare un episodio della vostra vita, ma non un evento qualsiasi: qualcosa che scotti, che lasci tutti a bocca aperta… E poi sparare. Così vedremo se la vita vi vuole punire per i vostri peccati…

I ragazzi si guardarono l’un l’altro e qualcuno si mise a ridere.
- No, tu sei pazza: fuori discussione…

Heather ridacchiò:
- Avete paura, eh? Molto bene, me ne vado… - E fece per afferrare la rivoltella e voltare le spalle ai ragazzi quando un giovane dai lisci capelli neri si alzò e le rispose:

- Cos’era, una provocazione?! Ascolta, se vuoi fare questo gioco facciamolo, così poi chiudiamo con te per il resto della nostra vita, contenta?
- Ma quale coraggio, mio caro! Sapevo che dietro alla facciata da bravo ragazzo avevi anche il cuore di un leone… Ma basterà a sfuggire alla morte? Chi dunque gioca e chi no?

Nessuno scosse la testa.

- Molto bene, quindi, a chi tocca il primo giro?

Di nuovo nessuno si mosse. Heather ghignò:

- Bene, tiriamo a sorte allora… Che la più grande Roulette Russa della storia abbia inizio!


tamburo*: In questa ficcy, basata sul gioco della Roulette Russa (se non sapete cosa sia chiedete, ve lo spiegherò con piacere ;D), userò spesso il termine “tamburo”, che può sembrare strano o essere frainteso da chi non si intende di armi (perché magari non gli interessano eheh…), quindi, cos’è? Semplice, è il “posto” nelle rivoltelle dove si mettono i proiettili, poi lo si fa ruotare velocemente spingendolo e la pistola viene caricata… In realtà si potrebbe anche non farlo girare, ma nel gioco è d’obbligo, ovviamente… Spero di essere stata d’aiuto ^^




-PAUSA CIAMBELLE-
Si, lo so che ho altre due long in corso, ma questa sarà una shortina con 11/12 capitoli, facile facile, venuta fuori da una canzone di Rihanna (guarda caso Russian Roulette, eheh, che genio… No.) che metterà a nudo i nostri protagonisti sotto una luce più dark…
Woah! Sono emozionata *-*
Ok, mi dileguo, così potete liberarvi della mia presenza…
TUTTI: Aleeeee ^-^ Se ne va, yuppiiiiii!!
Sigh… Lo so… Ciauuuu e baciotti a tutti! Ditemi cosa pensate di questo prologo, le vostre aspettative e quello che pensate abbiano da dire i personaggi… Tutto! E lasciate correre la vostra fantasia *-*
_Rainy_
PS: Il rating potrebbe alzarsi ad arancione nel corso della vicenda, ma non so ancora... 

   
 
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