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Autore: Pecsi_Jeevas    25/11/2013    1 recensioni
Dalla storia: Sono un autolesionista. Non come i classici emo depressi che smontano temperamatite per avere una lametta con cui “tagliarsi”, sia chiaro. Io sono un vero autolesionista.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sono un autolesionista. Non come i classici emo depressi che smontano temperamatite per avere una lametta con cui “tagliarsi”, sia chiaro. Io sono un vero autolesionista. Ho iniziato tagliandomi i polsi circa 5 anni fa. In quel periodo mi sembrava che il mondo mi stesse crollando addosso, mi sentivo fuori posto e l'università – ero al primo anno – andava malissimo.

Avevo 19 anni quando presi per la prima volta una lametta e l'affondai nella carne del mio polso sinistro, lacerando strati di pelle fino allo sgorgare delle prime gocce di sangue che si accumulavano tra i lembi della ferita.

Da quel giorno lo feci quasi tutti i giorni.

Quando superai quel periodo così difficile, però, non smisi di farmi del male.

Dopo 6 mesi dalla prima volta, iniziai a provare una strana sensazione quando affondavo la lametta nella carne e vedevo il sangue scorrere, non era dolore, o meglio, lo era ma proprio quel dolore mi faceva sentire bene, mi piaceva.

Solo più tardi capii che provavo piacere nel tagliarmi. Iniziai così a ferirmi anche la pancia e le gambe. Tutti i lembi di pelle che potessero essere coperti. Non mi interessava se la gente vedesse o meno, solo volevo evitare che le persone, soprattutto quelle pettegole delle mie colleghe di università, mi facessero domande. Era già capitato una volta, per una piccola distrazione mi ero sollevato le maniche della felpa che indossavo e una ragazza, vedendomi le braccia, mi aveva consigliato di andare da uno psicologo. La cosa che più mi infastidì non fu ciò che disse, ma il tono di compassione che utilizzò.

Diavolo quanto odiavo quelle puttanelle che mi parlavano come fossi un malato mentale.

Io non sono pazzo.

Sono solo un ragazzo fuori dal comune.

Provo piacere nel sentire la lametta che incide la mia pelle, nel vedere il sangue scorrere lungo le braccia.

Ormai, dopo 5 anni, ho le braccia ricoperte di cicatrici e tagli freschi, le gambe e la pancia sono coperte solo di incisioni cicatrizzate da ormai due anni. Ho smesso di ferirmi il ventre e le cosce poiché quando lo facevo provavo solo dolore, mentre quando mi incido i polsi e le braccia provo dolore misto ad un piacere malato.

Forse non sono così sano come penso.

 

Voglio smettere...Devo smettere...So che questo vizio mi porterà alla morte...

 

17 Febbraio 2013

Ragazzo di 24 anni trovato morto dissanguato nella sua abitazione.

 

 

...non sono riuscito a fermarmi...






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Buonsalve gente!
Questa è la prima fic che pubblico..sono certa che non sarà nulla di speciale...Perciò siate clementi nelle recensioni >.<
Pecsi_Jeevas

  
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