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Autore: xX__Eli_Sev__Xx    25/11/2013    5 recensioni
Quando tutto sembra andare per il meglio, si sa, le difficoltà arrivano, prima o poi.
Io, Lena Taylor, lo so bene. Ho perso i miei genitori e mio fratello e ho scoperto che colui che credevo mio zio era in realtà mio padre. Adesso vivo a New York, ho un ragazzo che mi ama e vado al college. Ma qui nella Grande Mela i problemi sono sempre dietro l'angolo, pronti a venir fuori per sconvolgere le nostre vite e far crollare le nostre certezze...
Seguito di "Little pieces of my life".
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Don Flack, Mac Taylor, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Like a Phoenix'
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Always and forever
 
 
CAPITOLO 1
 
Respiro l’aria di New York attraverso il finestrino dell’autobus. Sono le due del pomeriggio di un sabato di aprile e sono appena cominciate le vacanze Pasquali. Al college a cui mi sono iscritta, Queens College, potrei tornare a casa praticamente tutti i week-end, perché è  molto vicino a dove abito. Dato che mio padre lavora praticamente ogni domenica, torno a casa solo per le vacanze e per i fine settimana in cui è a casa dal lavoro. È circa cinque mesi che non torno, ma adesso, per due settimane, potrò rimanere qui. Al college studio Lingue straniere e devo dire che adoro, per la prima volta, ogni materia che studio. Ho anche potuto sviluppare la mia passione per la scrittura, anche grazie ad un professore di scrittura creativa che mi incentiva dandomi sempre nuovi esercizi, anche se non frequento il suo corso.
 
L’autobus mi lascia davanti a Central Park. Scendo con la borsa e il pesante zaino e attraverso la strada, diretta verso il laboratorio della scientifica.
Prima di entrare al laboratorio, decido di passare per la stazione di polizia a salutare Don. Stiamo insieme da tre anni e tra due giorni sarà il nostro anniversario, dato che non lo vedo da un po’ volevo fagli una sorpresa tornando due giorni prima. Entro nella centrale e saluto due agenti, che vedendomi e riconoscendomi si fermano per domandarmi come procede la mia vita al college. Rispondo che è tutto bellissimo e chiedo se Flack è qui o se sta facendo un giro di pattuglia. Non sarebbe strano, si offre sempre volontario, preferisce l’azione al lavoro in ufficio.
Entrambi mi indicano l’enorme salone oltre la porta. Quando mi sporgo lo vedo seduto alla sua scrivania. Mi dà la schiena, perciò ne approfitto per fargli uno scherzo. Mi avvicino e quando sono a pochi centimetri da lui, gli copro gli occhi con le mani. Lui poggi la penna sulla scrivania.
«Mani in alto.» dico dolcemente. Sento che sul suo volto si dipinge un sorriso. Quando si volta e io scosto le mani dai suoi occhi, si alza e mi abbraccia, sollevandomi da terra.
«Lena!» dice, visibilmente felice di vedermi.
«Ciao, Don.» lo saluto. Appoggio le mie labbra alle sue, che si chiudono in un bacio.
«Che ci fai qui?» mi domanda. Io sorrido.
«Volevo farti una sorpresa, così sono tornata con due giorni di anticipo.» spiego sorridendo, credo di esserci riuscita.
«Sono così felice.» mi dice abbracciandomi ancora. Vorrei restare qui, ma vedo che sta entrando un uomo ammanettato. È lui che si occupa degli interrogatori, perciò decido di salutarlo e lasciarlo al suo lavoro.
«A che ora finisce il tuo turno?» chiedo.
«Alle nove.»
«Passi da me?» domando speranzosa, voglio passare del tempo con lui. Annuisce e mi dà un bacio sulla guancia.
«Vai da Mac, sarà contento di vederti.» mi consiglia. Annuisco, poi lo saluto e mi dirigo alla scientifica. Non è lontano da lì, perciò cammino lentamente per assaporare l’aria di New York.
Quando entro saluto la ragazza della reception che mi porge il mio tesserino visitatori. La ringrazio e dopo una breve conversazione sul college, dal quale tutti sembrano ossessionati, salgo al secondo piano prendendo le scale. Decido di andare nell’ufficio di Jo, lasciando quello di mio padre per ultimo.
Nel tragitto incontro tutti i miei amici, Danny, Sheldon, Adam e Lindsay. Ci scambiamo abbracci e baci veloci, prima che loro debbano tornare al lavoro. Promettono che se dovessero incontrare Mac, non diranno di avermi visto, così che la mia sorpresa “funzioni”.
Quando arrivo davanti all’ufficio di Jo, busso. Quando mi vede, sul suo viso si dipinge un enorme sorriso, mi fa cenno di entrare e poi mi viene incontro.
«Lena! Cosa fai qui?» mi domanda stritolandomi in un abbraccio «Non dovevi arrivare lunedì?»
«Sì, ma ho deciso di farvi una sorpresa.» spiego, facendole l’occhiolino. Lei annuisce e poi scioglie la stretta.
«Ma guardati!» esclama «Sei cresciuta e sei cambiata tantissimo.»  mi dice osservandomi meglio.
Ed è vero, in parte. I capelli si sono allungati parecchio, così li ho raccolti in una lunga treccia e sono anche cresciuta di qualche centimetro, adesso accentuato del fatto che porto degli stivali con qualche centimetro di tacco, regalo di Jo. Porto sempre l’apparecchio per l’udito all’orecchio destro, che adesso è molto visibile, dato che ho i capelli raccolti. Mi capita di non sentirci bene, ma ormai ci sono abituata.
Inoltre, da qualche mese ho ricominciato a truccarmi. Non la considero una cosa fondamentale, ma per il ritorno ho deciso che fosse una cosa carina. Non pensavo lo notasse, ma forse ho sottovalutato la perspicacia della detective che mi sta davanti, infatti mi ricopre di complimenti e domande sul college per circa cinque minuti, fino a che non la interrompo.
«Mac è in ufficio?» domando.
«Si, come sempre.» conferma. La saluto, promettendole che a cena risponderò a tutte le sue domande. Salgo al piano di sopra. Raggiungo a grandi passi l’ufficio di Mac, salutando alcuni sui colleghi, di cui non ricordo il nome, che mi sorridono calorosamente.
Busso. Con la testa china su un fascicolo, com’è solito fare, mi invita ad entrare. Quando mi richiudo la porta alle spalle, alza la testa per vedere chi ha varcato la soglia del suo ufficio.
Quando mi vede sorride e si alza dalla sedia venendomi incontro. Mi abbraccia forte e mi scocca un bacio sulla guancia. Io rido, felice di poterlo riabbracciare.
«Lena! Ti aspettavo lunedì.» esclama felice. Mentre mi abbraccia mi solleva da terra e mi fa fare una piccola giravolta: adoro quando lo fa, mi fa sentire speciale.
«Lo so, ma volevo farti una sorpresa.» dico.
«Ci sei riuscita.» mi assicura, mettendomi a terra. Mi sorride ancora e non posso fare a meno di ricambiare. Mi accarezza la guancia e i nostri sguardi si incatenano. Jo mi ricorda spesso che prima che io e mio fratello James, morto ormai da due anni, arrivassimo qui, Mac non sorrideva quasi mai. Ha cominciato a farlo dopo aver scoperto che ero sua figlia. E, sinceramente, la cosa ha reso felice anche me. Ci separiamo e poso lo zaino e la borsa accanto al divanetto. Mi siedo e dopo aver risposto ad altre domande sul college, aspetto che finisca il suo lavoro, per poter tornare a casa. Non vedo l’ora di dormire nel mio letto.
 
Io e mio padre decidiamo di uscire a cena con Jo e Don. Ci avviamo verso la pizzeria, dove Flack ci aspetta, alle 19.30. Arriviamo e lui è già davanti all’ingresso. Quando ci vede ci sorride e saluta con un cenno della mano. Gli vado incontro, superando mio padre e Jo. Lo abbraccio e gli scocco un bacio sulle labbra.
«Ehi.» mi saluta.
«Ehi.»
«Sei bellissima.» mi sussurra all’orecchio. Io lo bacio sulle labbra.
«Mi sei mancato.» sussurro.
«Adesso basta, ragazzi.» ci rimprovera mio padre.
Io e Don sorridiamo, ci scambiamo uno sguardo complice e con le dita intrecciate entriamo in pizzeria, seguendo Mac e Jo, anche loro mano nella mano.
Entriamo e durante la cena mi raccontano ciò che mi sono persa durante la mia assenza. Lindsay è incinta e Lucy è felicissima dell’arrivo di un nuovo fratellino o sorellina. Adam ha trovato una ragazza, lavora al laboratorio e adesso sono sempre insieme. Sono davvero felice per lui. Tutti gli altri stanno bene. Spero di rivederli presto e di riuscire a parlare con loro per più di due minuti.
«Come va la tua vita al college?» mi chiede Jo.
Io annuisco. «Bene. Adoro le lezioni e i compagni sono simpatici.»
Racconto delle lezioni, dei miei amici della mia compagna di stanza, Margaret, che ormai è diventata la mia migliore amica. Alla fine della serata, mi sembra di non essere mai partita. Mi piace il college, ma essere di nuovo a casa è davvero bellissimo.
 
Quando torniamo a casa, chiedo a Mac se il giorno dopo potremo andare al cimitero, da mio fratello. Lui annuisce e mi sorride. Sa quanto mi manca. Mi prende la mano e insieme saliamo le scale. Quando entriamo nell’appartamento vedo che ci sono degli scatoloni accatastati per tutta la casa. Mi volto stupita verso mio padre. Che Jo abbia deciso di venire a vivere qui? Poi noto che molti soprammobili sono spariti.
Ok, sono perplessa.
Mi volto e gli rivolgo uno sguardo interrogativo.
«Ascolta…» comincia, schiarendosi la voce «Io e Jo abbiamo deciso di trasferirci.» mi dice. Continuo a non capire.
«Quindi avete deciso di andare a vivere insieme, finalmente?» ribatto, ironica.
Lui mi guarda e poi scoppia a ridere. «Come sarebbe a dire finalmente?» chiede, facendo finta di essere offeso.
«Bè, considerando che state insieme da almeno due anni, era ora.» esclamo.
Lui annuisce. «Ok, forse hai ragione.»
Per un momento credo che vogliano abbandonarmi qui e andarsene, poi, per fortuna, mio padre continua.
«Ovviamente, avrai una stanza tutta per te.» mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo e lo abbraccio di slancio. «Abbiamo pensato che dopo tutto ciò che è successo fosse meglio andarsene da qui. Ovviamente doveva essere una sorpresa. Lunedì ti avrei portata alla villetta che abbiamo scelto. Ma il mio piano è saltato.» io rido e anche lui fa lo stesso. «Dato che sei qui, puoi inscatolare tu stessa la tua roba.» mi dice. Sorrido ancora e mi avvio verso la mia camera. Vari scatoloni sono già pieni, non avrò molto lavoro da fare, comunque, comincio.
La roba di James l’avevo già inscatolata dopo la sua morte, perciò non resta che portarla via.
Immagino che questo sia il segno che un nuovo capitolo della mia vita sta per cominciare.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti! Rieccomi qui. Dopo aver superato blocchi dello scrittore, mancanza di idee e carichi di compiti, finalmente riesco a pubblicare il primo capitolo della mia storia, seguito di “Little pieces of my life”.
Spero tanto che vi piaccia!
Fatemi sapere!
Un bacio, Izzy, xX__Eli_Sev__Xx
   
 
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