Eravamo tutti e quattro li, difronte al grande cartellone che indicava l'entrata al Campo Mezzosangue, o meglio, che indicava l'entrata in un mondo nuovo, un mondo dove non avremi mai voluto far parte, che mi spaventava solo al pensiero del mio futuro. Ma quale era il mio futuro? E valeva la pena scoprirlo? Mi chiesi per tutto il tempo. Pochi metri ci dividevano dal Campo. Sotto di me il terreno iniziò a tremare, sempre piu forte e velocemente. Alzai lo sguardo verso i miei compagni. Luke, il piu grande era li, con la sua spada in mano con il suo solito atteggiamento di difesa nei nostri confronti. Poi trasferii lo sguardo piu in alto e indietreggiando con orrore vidi un mostro di circa dieci metri camminare verso di noi.
<< Annabeth, Grover Luke, ci penso io! >> Gridò Thalia. Io l'aferrai per il polso.
<< Che dici Thalia, scappiamo! >> Cercai di farla ragionare.
<< Annabeth, fai quello che ti dico! >> Mi sgridò. Non potevo contraddirla troppo, lei era piu grande di me ed era figlia di Zeus, e in un secondo avrebbe potuto fulminarmi. Poi con un colpo secco sfilò il suo braccio dalla mia presa e con il suo pugnale prtì all'attacco. 
Io cercai di seguirla tenendo con una stretta particolarmente forte il mio coltello, che pochi giorni fa Luke mi aveva regalato. Una persona normale e responsabile non regalerebbe mai un coltello ad una bambina di otto anni, ma per quello che ero riuscita a capire i semidei sono tipi di cui fidarsi... 
Mi mossi tra gli alberi cercando di guardare avanti a me tra quell'oscurità, poi mi sentii improvvisamente tirare il braccio ed io caddi all'indietro. 
<< Annabeth! Vieni! >> Mi urlò Luke tenendomi il braccio. Io scossi la testa incapace di rispondere in quel caos.
<< Io... Thalia... >> Balbettai
<< Sei ancora piccola per combattere! Vieni! >> Mi urlò contro. Poi ancora una volta il terreno iniziò a muoversi sotto i nostri piedi piu forte di prima. Ci girammo verso Thalia, che ormai era circondata da quei bestioni di dieci metri.
<< Per tutti gli Déi dell'Olimpo...>> Commentò Grover.
Luke si morse il labbro e gli lanciò uno sguardo, poi ne lanciò uno a me.
<< Non possiamo fare niente! >> Decise e ci spinse entrambi verso l'entrata del Campo Mezzosangue. Poi un rumore secco ci fece gelare il sangue. Un'urlo di Thalia si sentì per tutto il bosco, e avemmo soltanto il tempo di vedere il suo corpo volare addosso un grande albero. 
<< Thalia!!! >> Gridai attirando verso di me l'attenzione dei giganti. Ormai il corpo della mia amica divenne bianco cadaverico. Thalia era morta. Un lampo squarciò le nuvole notturne e finì su di lei, illuminando il volto orribile dei mostri. Un solo occhio che emanava un'aura di crudeltà.
''Ciclopi.'' Dissi guardandoli con odio, poi il cadavere di Thalia divenne un'albero. Un'albero altissimo, un pino, proprio accanto all'entrata del Campo. Zeus aveva regalato una seconda vita, una seconda chance a sua figlia.