Are
you a dream?
- Aspetta Ginny, ti accompagno!- - Dove vorresti andare a quest’ora Ginny?- -Cosa stai scrivendo Ginny? Vuoi una mano?-
nessuno vuole capire che io possiedo due mani, due gambe e
un cervello. Forse perché questi elementi mancano proprio a chi crede che io
non li possieda. Sono stanca di essere sempre protetta e sono pienamente
cosciente di non poter neanche prendere una scelta da sola, dovendo passare
prima al setaccio di tutta la mia famiglia. Già, la mia famiglia. Ad Hogwarts i
miei fratelli mi hanno sempre tenuta sotto controllo, prima Percy, poi Fred
& George e infine Ron. Ma nessuno di loro poteva immaginare come sperassi
di arrivare in fretta al settimo anno. Finalmente lì non ci sarebbe stato
nessun Ronald Weasley a farmi la predica sulla mia ultima conquista. Finalmente
avrei potuto giocare a Quidditch ogni maledetta volta che mi andava e avrei
potuto conquistare il cuore dell’unico ragazzo che io amo. Bene, che ci
crediate o no, io al settimo anno ci sono arrivata. Ma non sono proprio in vena
di fare la ribelle. Mio fratello Ron è morto quest’estate. Ma anche Voldemort è
caduto, portando con sé tutti i suoi seguaci; compreso il mio Draco a cui non
potrò mai più rivelare i miei sentimenti. Com’è triste quando sogni una cosa,
la immagini in un certo modo, pregusti il momento in cui accada e poi… pouf! Ti
accorgi che niente è come lo vuoi tu e non puoi fare assolutamente nulla per
impedirlo. Harry ed Hermione si sono iscritti alla scuola di Auror ed io sono
qui, con il ricordo di mio fratello e del mio amore. A volte mi chiedo cosa mi
rimane e chi mi da la forza di andare avanti, ma non so perché trovo sempre
dentro di me la convinzione che qualcosa succederà. Mercoledì verranno a scuola
dei diplomati al M.A.G.O. e non so cosa mettermi. Bel dilemma. In verità, se
della morte di Ron ne sono certa, della morte di Draco non ho prove. Gira voce
che sia così, visto che entrambi i suoi genitori non sono sopravvissuti.
Nessuno l’ha più visto dal giorno della caduta di Voldemort, nessuno ha saputo
più niente e alla Gazzetta del Profeta, nella lista dei Mangiamorte fatti fuori
c’era anche il suo nome, con un punto interrogativo al lato, però. Come si
dice, la speranza è l’ultima a morire.
***
sono le sette e nel mio dormitorio è in atto un tumulto.
Le mie compagne litigano ferocemente su non so cosa, mentre io cerco di
infilarmi un vestito abbastanza guardabile. Appena riesco a rendermi
accettabile scendo lasciandole litigare.
Entro nella Sala Grande: un enorme lampadario illumina
l’intera sala, tutto brilla sotto quell’immenso pezzo di cristallo. Io guardo
il tutto ammirata, con un espressione da pesce lesso. Dopo pochi minuti,
Silente ci ordina di sederci e annuncia l’imminente arrivo dei diplomati. Io mi
rosicchio le unghie e getto uno sguardo disperato alle salsicce che sono nel
mio piatto. “muovetevi” è il mio unico pensiero.
Le porte della Sala si aprono lasciando spazio a una
decina di ragazzi dell’anno scorso: riconosco subito Hermione, Harry, Neveille
e Dean. Seguono altri ex-alunni, che conosco solo di vista. Le porte della Sala
stanno per richiudersi, ma con un colpo di bacchetta qualcuno le riapre per
entrare. E quel qualcuno, che ci crediate o no, è proprio quel Draco Malfoy.
Con un sorriso sbeffeggiante e uno sguardo divertito passa in rassegna le
espressioni di tutti i presenti in Sala mentre nel mio cervello cominciano a
risvegliarsi mille istinti misti a voci della nonna che mi dicono “quando ci
credi, qualsiasi cosa si avvera”. Perfino Silente si mostra vagamente
incuriosito. Il ragazzo prende posto alla tavolata preparata per l’occasione,
mentre Harry ed Hermione si scambiano sguardi di puro terrore misti a
curiosità. Silente si alza come da copione: -Bene, diamo il benvenuto ai nostri
ospiti con un bell’applauso!-. Chissà per quali arcani motivi l’applauso
risulta essere un completo fallimento al tentativo di Silente di far
distogliere l’attenzione da Draco che nel frattempo comincia a guardarmi. Io
non riesco a fare nulla, solo ad arrossire e a ringraziare mentalmente tutte le
divinità di cui sono a conoscenza. Silente riprende fiato e si gira verso
Draco: - sono contento di averti qui, Draco. Da molti mesi ti consideravamo
morto. Ecco giustificati tutti questi sguardi incuriositi-. Incuriositi è voler
sminuire la situazione: molti infatti sono terrorizzati all’idea di un
Mangiamorte superstite. Draco non tarda a rispondere a Silente:- grazie della
calorosa accoglienza. Capisco benissimo il motivo di tanto terrore… bè, non
credete che se io facessi ancora parte dei Mangiamorte non sarei venuto qui?-
il suo tono è scherzoso, ma esso mette ancora più sotto pressione i presenti.
Non posso impedire al mio cervello di formulare questo pensiero: “madonna, vedi
com’è bello, ha un fisico da Dio, un volto da angelo, due gambe da svenire…”
Silente tossicchia, visibilmente divertito. La serata sta
prendendo una piega a dir poco ridicola. – Draco, io prendo come verità quello
che hai appena detto…-
Draco scoppia in
una risata:- certo Silente, e poi sarebbe inutile fare l’eroe… se capisce cosa
intendo…- sembra che Draco e Silente siano da soli nella stanza, con un
bicchierino di whisky, intenti a chiacchierare amichevolmente. Una cosa però è
certa: Draco Malfoy è cambiato.
I diplomati non si perdono una sola sillaba del discorso,
gli studenti più giovani, si scambiano sguardi investigatori. Silente non
indaga oltre, raccomanda solo a Draco di farsi una capatina nel suo ufficio, a
festa finita e dà inizio al banchetto. Inutile dire che il mio appetito è stato
rimpiazzato da una sproporzionata dose di attrazione fisica, che mi impedisce
di staccare gli occhi dal biondino che aveva occupato i miei sogni ed era stato
la causa delle mie lacrime per tutta l’estate. La festa sembra volare e, per
mia sfortuna, a mezzanotte dobbiamo tornare – volenti o nolenti- tutti nei
nostri dormitori. Le mie compagne ciarlano tutta la notte, ma a me non importa.
***
Penso a lui la mattina, il pomeriggio, la sera e me lo
sogno la notte. Non ne posso più! Sono tre giorni che ci scambiamo sguardi
idioti ma oltre a questo niente di niente. Sembra così cretino il fatto che lui
sia resuscitato dal nulla,che tutto questo mi sembra un gigantesco sogno, oh,
bè, spero che non lo sia!
Sto andando a Trasfigurazione, ma qualcuno all’improvviso
mi chiama:- Ginevra.- è una voce calda, sensuale e profonda. Draco. Mi giro di
scatto e lo vedo lì, appoggiato al muro. Mi viene voglia di saltargli addosso.
Fallo, penso. Fallo, prima che il sogno finisca. Mi avvicino a lui e lo bacio
sulle labbra. Sono pazza. Sono folle. Le sue labbra sono morbide e dolci, ma
lui è troppo stupito per ricambiare. Mi stacco da lui e corro via senza
girarmi. Non so dirvi che faccia abbia fatto quando l’ho baciato. Ancora una
volta mi sembra di vivere nell’irreale. Io ho baciato lui. Ma come ho fatto?
Non lo so. So solo che la situazione diventa sempre più ridicola. Non riesco a
non pensare alle sua labbra. A pranzo ci ritroviamo faccia a faccia. Lui mi
guarda come fa sempre, ma io abbasso lo sguardo, incapace di sostenere il peso
dei suoi occhi immensi (che cavolo, sono pur sempre un umana e un po’ di
dignità ce l’ho! Mista a momenti di pura follia, ma c’è!).
Il mio cuore diventa ogni ora più pesante. Sembra un
grosso macigno alimentato in continuazione da altre pietre. All’uscita da
Incantesimi lo vedo ancora, nella stessa posizione di stamattina, ma stavolta
tengo a bada il mio istinto. Gli passo accanto sforzandomi di non guardarlo, ma
lui mi ferma, tenendomi per un braccio. Io mi giro e prendo fuoco. Penso a un
secchio pieno d’acqua, poi penso che lui mi ha fermato. Neanche mi accorgo che
mi porta in un aula vuota. – Il nuovo Draco Malfoy ha bisogno di Ginevra
Weasley-. Io sono intontita, mi sento le orecchie ovattate, ma riesco a
cogliere il senso della frase. Ma che cavolo di sogno è mai questo??? Penso,
prima di posare una mia mano sulla guancia fredda di lui. Il mio corpo si muove
autonomamente. Draco, sappi che non sono consapevole delle mie azioni. Lui
aspetta una risposta, ma la mia lingua è in ferie. Emetto un verso, a metà tra
un ehm e un ti amo. Lui non capisce. Non potrebbe. –Ginevra, dimmi che vuoi
essere mia, perché il nuovo Draco senza di te non è nessuno.- che paroloni! Mai
e poi mai avevo sognato una dichiarazione così esplicita. –dammi un
pizzicotto.- dico. Ginevra sei una scema, lui ti confessa il suo amore e tu?
Dammi un pizzicotto. Bella risposta. Draco ride e mi bacia – credo che questo
sia un buon rimpiazzo al pizzicotto.- Dio, quant’è spiritoso! E bello! Ma sì,
Ginevra, se questo è un sogno, vivilo fino in fondo!!! Abbraccio Draco e lo
bacio cercando un contatto che desideravo da tanto. - Questa è la mia
risposta-. Dico, prima che lui mi accarezzi i capelli, trascinandomi in una
spirale di emozioni indescrivibili.
Nota dell’autrice: eh? Che ve ne pare? Questo è quello che la mia mente ha buttato fuori alle nove meno un quarto, dopo che il mio cervello era stato fritto dai mondi climatici. Spero vi piaccia, l’ho buttata giù senza riflettere, quindi fatemi sapere se ci sono errori.
p.s. secondo voi Ginny stava sognando o era tutto vero??????????? Ditemi un po’ che ne pensate!
Commentate per me è importante: mi aiuta a crescere!
Un bacione
Ely91