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Autore: K_POPforlife    28/11/2013    1 recensioni
“Yah,ragazza semplice vieni qua!” ed ecco il solito Siwon rompiscatole che mi chiama come se fossi il suo cagnolino,ormai ci ho fatto l’abitudine,se la prende sempre con me.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Choi Siwon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mrs. Simple








“Yah,ragazza semplice vieni qua!” ed ecco il solito Siwon rompiscatole che mi chiama come se fossi il suo cagnolino,ormai ci ho fatto l’abitudine,se la prende sempre con me.
“Arrivo,SIGNORE” pronuncio l’ultima parola in tono ironico.

Sono July,una ragazza di origine americana nata in Corea; minuta di statura,occhi azzurri e capelli castano chiaro.
Da quattro anni vivo a casa del signor Choi: un signore molto anziano, padre di Choi Siwon.
Mi ha aiutata molto da quando i miei genitori sono morti in un incidente stradale, ma mi ha sempre trattata severamente, comunque gli sono molto riconoscente, infatti,per sdebitarmi della sua gentilezza sono diventata una domestica, per essere precisa la domestica del suo figliolo.
Ogni giorno lavo e stiro la sua divisa scolastica e i vari vestiti che usa durante il fine settima, gli preparo il pranzo e la cena e gli rifaccio il letto tutte le mattine; un lavoro duro,certo, ma Siwon lo fa pesare il meno possibile.
Apparentemente può sembrare un ragazzaccio,uno di quelli da evitare, ma più lo si conosce più si capisce che è uno alla buona: scherza sempre e, anche in occasioni non opportune, ha la battuta pronta.
Davanti a suo padre mi tratta con polso per non farlo insospettire, ma appena volta le spalle mi tortura nei modi più immaginabili, ovviamente in senso positivo.
Il mio soprannome è ‘ragazza semplice’,perché quando mi ha conosciuto ero proprio così: una ragazza semplice. Afferma che con gli anni sono cambiata, ma credo mi stia solo prendendo in giro, lo fa sempre.

“Che vuole, signorino Choi?” chiedo gentilmente, vista la presenza del padre di Siwon.
“Potrebbe – si schiarisce la voce- mi porti un bicchiere d’acqua!” dice alzando leggermente il tono di voce.
“Subito, signorino Choi” faccio un breve inchino e mi avvio verso la cucina.
Queste scarpe mi torturano i piedi, sono strettissime. Non che la divisa sia meglio,ma perlomeno è leggermente più comoda, se tralasciamo l’orribile bandana bianca che sono costretta ad indossare e che, ogni volta che faccio un movimento, finisce sui miei occhi impedendomi di vedere.
Entrata nella stanza prendo la bottiglia e verso il suo contenuto in un bicchiere e lo porto dritto al destinatario che mi ringrazia sorridendo.
“Bene! Adesso posso ritirarmi” e detto ciò il signor Choi torna nella sua stanza.
“FINALMENTE! – urla Siwon appena il padre varca la soglia- non ce la facevo più!”
Ridacchio. È davvero buffo.
L’unica cosa che mi chiedo è perché deve trattarmi diversamente quando c’è suo padre, qual è il motivo? Gliel’ho chiesto ripetute volte, ma niente, nessuna risposta, non capisco …
“Siwon,io esco!” dico mettendomi il cappotto.
In risposta lui annuisce.
Appena fuori il freddo dell’inverno di Seul mi assale. Infilo in fretta le mani in tasca e cammino a buon passo.

*

“July,July, sono qua” qualcuno mi chiama. Mi volto verso la voce e vedo la mia amica Amber correre verso di me.
“Ehi ciao – dico avvicinandomi- da quanto aspetti?”
“Non ti preoccupare,non è molto” sorride e, prendendomi per mano, ci avviamo verso il centro commerciale.
Se devo essere sincera fare shopping non è proprio nel mio stile,ma a Amber piace e quindi l’accompagno; sempre meglio che restare rinchiusi in quella casa.
“Allora, da dove iniziamo?”
“Amber, dai! Un negozio vale l’altro!” sbuffo.
“Va bene, va bene.”
Detto ciò entriamo nel primo negozio che ci capita.

Dopo una mezz’ora passata  a guardare la mia amica che cambiava abito ogni secondo, finalmente, usciamo da quello strazio di centro commerciale. Amber ha un sacco di borse e quasi fa fatica a camminare, ma il suo autista le prende subito.
Esatto, ha un’autista privato, ha una famiglia molto ricca e se lo può permettere, forse è anche per questa immensa differenza che non possiamo essere amiche normalmente.
Infatti non mi ha mai invitato a casa sua, e viceversa, perché la sua famiglia mi riteneva ‘inferiore’ a loro.
Che
schifo. È proprio uno schifo, come si può giudicare una persona per il conto in banca?
È per questo che ho represso i miei sentimenti per Siwon.
Fa male e tanto.


*

“Siwon! Yah, dove sei? Sono a casa!” urlo aprendo qualsiasi porta.
“Ti sei sempre rivolta così al mio unico figlio?” la voce del signor Choi riecheggia nella stanza.
“N-non è come sembra s-signore” dico con un filo di voce.
“Non dire cazzate!” mi prende per il colletto della maglia e mi sbatte contro il muro mettendomi una mano intorno al collo.
“M-mi dispiace …”
“Ah, ti dispiace? Adesso? Dovevo pensarci prima di far innamorare mio figlio di te!” mi urla contro.
“I-innamorare?”
“Si, ti ama – si allontana- tsk! Che sciocchezza l’amore!”
Mi ama? Perché? Perché adesso e non prima? Ora che finalmente iniziavo a dimenticarlo, perché?
Mi appoggio di schiena al muro e scivolo fino a sedermi e resto lì, con le lacrime che mi offuscano la vista.

*

“July, sei qui?” una voce mi riporta al presente.
“Siwon, che vuoi? Se ci scopre tuo padre ci ammazza – faccio una pausa- nel vero senso della parola” dico a bassa voce.
“Non ti preoccupare, ora è uscito” sorride.
Mi avvicino, ma mi ritornano in mente le parole del signor Choi, così mi blocco … Siwon mi ama, come devo comportarmi? Dovrei essere felice, è vero, ma sua padre è molto pericoloso e non voglio che succeda niente a Siwon, niente di brutto.
“Ti ha per caso minacciata?”
“Minacciata? No, ma credo lo farà presto se continuiamo a vederci …”
“Io non posso stare lontano da te” i suoi occhi sono tristi, quanto vorrei abbracciarlo.
Stoc.
Un rumore attira la nostra attenzione.
“Mio padre è qui, scappo!” mi dà un bacio veloce sulla fronte e corre fuori dalla stanza, in chissà quale posto nascosto di quest’enorme casa.
“July, sei ancora qui?” la voce del signor Choi è inquietante.
“S-si”
“Bene, perché prima mi sono dimenticato di avvertirti.”
“A-avvertirmi d-di c-cosa?” balbetto.
Mi tira un pugno dritto nello stomaco facendomi accasciare a terra.
“Ti fa male? – ridacchia- sappi che se non lascerai in pace mio figlio ne riceverai altri, e più forti!” detto ciò esce,ma prima aggiunge “Ah! Potrei anche ammazzarti di botte … “
Ecco! Siwon non ha fatto in tempo a parlare che è arrivato a minacciarmi, ma per me è un sollievo: non farà del male a Siwon.
Sinceramente di quello che può succedermi mi importa assai poco, quello che mi interessa è che Siwon stia bene.

*

“Siwon, ehi! Esci fuori!”
Sono davanti alla stanza di Siwon da un’ora,a chiamarlo e richiamarlo, ma non mi risponde.
Sono sicura che sia dentro perché il signor Choi gli ha vietato di uscire, quindi mi sta ignorando.
Si vede che il suo amore non era poi così forte se per una minaccia del padre si caga addosso. Che bambino.
“Siwon! Hai paura di tuo padre?” lo stuzzico, ma ancora niente.
Sbatto i pugni contro la porta e, finalmente, qualcuno esce. Più che qualcuno, “qualcosa”.
Mi ritrovo una pistola puntata sulla fronte. Alzo d’istinto le braccia e indietreggio di qualche passo.
Sono terrorizzata. Mi tremano le gambe e sudo freddo.
“Ti avevo avvertito di non avvicinarti più a Siwon, che ci fai qui?”
Non gli rispondo, non posso , ora la mia attenzione è rivolta altrove, a Siwon. È proprio dietro suo padre e gli ha messo una mano sulla spalla come se approvasse quello che sta facendo. Che mi sta facendo.
Sposto bruscamente l’arma. “Come puoi dire di amare qualcuno, se non lotti nemmeno per lui?” mi rivolgo a Siwon urlando.
“Amare? Tsk, che cos’è l’amore? È solo un motivo in più per soffrire, non serve a niente!” urla anche lui.
“Può anche non servire a niente, ma se ricambiato fa stare bene, come se ci si trovasse in paradiso!”
“Se ricambiato … appunto!”
Che voleva dire con quella frase? Non sa che sono innamorata di lui? Il padre non gli ha detto niente?
“Ma io ti a-“ il signor Choi mi tappa la bocca.
“Non ascoltarla, racconta solo frottole. Ricordi quello che ti ho detto?” sorride malizioso.
“Si papà, non vale la pena perdere tempo con persone del genere

*

Persone del genere.
Persone del genere.
Persone del genere.


Le parole di Siwon continuano a rimbombarmi in testa, cosa voleva insinuare con quel ‘persone del genere’?  Possibile che suo padre sia riuscito a fargli il lavaggio del cervello?

“Volo per New York in partenza” l’annunciatore dell’aeroporto mi chiama, cioè chiama il mio volo.
Pochi giorni dopo quell’ “incidente” un signore a me sconosciuto, che dice di chiamarsi LeeMinHae, mi ha preso sotto la sua custodia e ha deciso di andare a vivere con la sottoscritta a New York, la grande mela.
Prendo le mie modeste valige e mi dirigo verso l’imbarco.
“July! July, fermati!”

Questa voce. È famigliare, troppo famigliare per potermi sbagliare.

Mi volto e trovo Siwon. Quel Siwon. Il mio Siwon.
Scuoto il capo e mi rigiro. Non dimentico così facilmente ciò che mi ha fatto. Non posso.
“Scusami” cerca di attirare la mia attenzione, ma non demordo e riprendo a camminare.
“Mio padre mi aveva ingannato, aveva detto che volevi stare con me solo per soldi!”
Mi volto e corro da lui.
“ E tu gli hai creduto?”
“Inizialmente si ma -“ non gli faccio nemmeno concludere la frase e gli do uno schiaffo, lasciandogli il segno delle cinque dita.
“Questa è solo per aver creduto che mi interessassero i soldi!”
“Scusami” si inginocchia.
“Ehi! Alzati, è imbarazzante!” mi guardo intorno.
“Non finché non mi perdoni! Io ho capito che tu non potevi essere interessata ai soldi e ho affrontato mio padre, per favore perd-“ lo interrompo ancora, ma stavolta non per tirargli uno schiaffo, bensì per appoggiare le mie labbra sulle sue. Su quelle labbra che ho bramato per anni e che, finalmente, sono mie; solo mie.
“Quindi mi perdoni?”
“Yah,Siwon! Un bacio non ti basta come risposta?” rido.
“Si, scusa”
“E basta scusarti, credo tu l’abbia fatto già abbastanza”
“Si, scu- -si interrompe- grazie” sorride dolcemente. Finalmente posso rivedere quel sorriso che mi ha fatto innamorare. Lo bacio di nuovo, quasi istintivamente. Stavolta un bacio più passionale.
“Ti amo”.
“Anche io, principessa ” .

 

Salve a tutti, eccomi qui con un’altra one shot. Questa storia per me è alquanto insolita, non mi piace particolarmente Siwon, ma ho preso carta e penna e il nome è uscito da solo.
Questa ff la dedico a mia sorella che voleva a tutti i costi una storia in cui Siwon fosse il protagonista e non il terzo incomodo stronzo. Quindi Giorgia QUESTA È PER TE!
Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere.
Auri.


 
  
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