Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Madness in me    28/11/2013    1 recensioni
“Va tutto bene, va tutto bene. Butteremo la cenere di quei quaderni in qualche secchione, più tardi. Quel mostro non può uscire da lì, Hope, quante volte ancora dovrò ripeterlo ? Lui non ti farà del male. Te l’ho promesso. Ti ho promesso che non ti avrebbe toccato, che non sarebbe mai uscito fuori da quelle pagine e così sarà."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Avenged Sevenfold, My Chemical Romance, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter Seventeen.

 

Zafira POV

Quando sentii la risata agghiacciante di Mary, mi alzai dal letto e rimasi ad attendere qualche segnale di Helena, o Nate.
Puntai subito su Nate, sulla bestia formata da me, che mi sorrise, creando in me sensazioni di rabbia e tristezza quasi tangibili.
Mentre mi avviavo per raggiungere Helly, sentii una mano prendere la mia. 'Ehi, Zafi, ti rivoglio intera dopo.' Zacky mi sorrise, con quel filo di tristezza che in pochi riuscivano a percepire.
'Con chi credi di avere a che fare?' sorrisi e lo baciai, stringendogli la mano più forte che potevo e poi mi incamminai verso Helena.
Arrivai di fronte Nate, che si mise a ridere.
'Cos'hai da ridere?' chiesi, quasi incuriosita.
'Oh, niente amore mio. Mi fa ridere il fatto che tu sia così tanto ardua da venirmi ad affrontare.' rispose, freddo come al solito.
'Se hai paura, puoi anche andartene.'
'Non sono io qui quello che puzza di paura.' Rispose.
Ridacchiai.
Helena ruppe le conversazioni che stavamo avendo, saltando addosso a Mary, scaraventandola contro il muro. Stavo per girarmi verso di Lui, quando mi tirò un pugno sulla guancia facendomi cadere a terra.
'Debole come sempre, vedo.' disse.
'STAI ZITTO.' urlai.
'Ti dà fastidio che qualcuno dica le cose come stanno, eh?' Mi alzai e con aria minacciosa gli andai davanti.
'Mi dà fastidio che qualcuno come te parli di me come se mi conoscesse, Nate.' specificai. Stava per parlare, ma non gli diedi il tempo necessario a fiatare che gli sferrai una ginocchiata nello stomaco, facendolo piegare in due. Mi guardai un attimo intorno per cercare Helena, se la stava cavando piuttosto bene, un attimo dopo vidi arrivare Selene con Jess che la sbattè al muro con una forza inaudita non appena varcò l'entrata della stanza in cui ci trovavamo tutti quanti. 'SELENE!' urlai, in sincrono con Matt.
Rivolsi la mia attenzione di nuovo a Nate, che mi guardava con due occhi rosso sangue.
'Che c'è adesso, per caso ti ho fatto la bua e ti sei arrabbiato? Povera bestiolina.' esclamai.
'Oh, sì, ti prego, continua, non sai a cosa stai andando in contro istigandomi.' rispose.
Ringhiai e gli saltai addosso, iniziandogli a mordere il collo con tutta la cattiveria che potevo utilizzare in quel momento. Mi prese per la gola, io riuscii a strappargli un pezzo di carne dal suo collo prima che mi sbattesse al muro. Sputai il pezzo di carne che avevo in bocca in faccia a Nate, sentivo il sapore del suo sangue e lo sentivo scorrere lungo il mio collo. Il mostro si passò una mano sulla parte morsicata, lasciando i suoi occhi ormai rossi fissati nei miei, ricolmi di paura e rabbia. Passò la sua mano sporca di sangue sul mio petto. Io cercai di far allentare la presa, stavo soffocando, sentivo che sarei svenuta da un momento o l'altro.
'REAGISCI, PORCA PUTTANA, REAGISCI ZAFIRA!' Questa era la voce di Zacky. Sì. Era lui.
La fonte di forza, quando parlava, quando mi parlava mi dava forza.
Mi dava la giusta carica per fare le cose. Nate mi spingeva sempre di più contro il muro.
Lasciai una delle mie mani attaccate al suo braccio per sorreggermi, allungai la mia mano e gli presi i capelli per poi tirare in giù la sua testa facendolo scontrare con il mio ginocchio. Si staccò dal mio collo ed io caddi a terra, passai la mia mano sul mio collo, la sua stretta era abbastanza forte.
Quando Nate alzò la testa, vidi che dal suo naso usciva del sangue. Non potei fare altro che ridere. Dietro di lui vidi volare via letteralmente Jess.
'Ehi, Zafira.' guardai Nate perplessa, stava ridendo. Ad un certo punto sentii il mio braccio andare quasi in fiamme. Lo guardai, ed avevo quattro graffi profondi. Iniziai ad urlare dal dolore come una pazza.
'Ti stai per caso chiedendo come ho fatto?'
'VAFFANCULO PEZZO DI MERDA!'
'Ohoh, che domande amore mio, ti ricordo che io sono parte di te. Se penso a qualcosa, posso farlo senza troppi problemi.' Iniziai a stringere il braccio con la mano. Il mio braccio sinistro era fuori uso.
'BRUTTO BASTARDO' gli strillai, lanciandomi senza pensarci contro di lui. Lo buttai a terra, lui rideva, io con la rabbia che mis tava mangiando viva, lo massacrai di botte con tutta la forza che avevo in corpo. Calci, pugni, gomitate, morsi. Dato che era per terra, me ne approfittai per 'mettermi comoda', salii su di lui, lo guardai, risi istericamente, bloccai il suo braccio con il mio destro ancora sano, e l'alrto con il braccio malconcio. Lo guardai dritto negli occhi ed iniziai a prenderlo a testate. ogni testata era più forte, iniziò ad uscire del sangue, non capivo se era il mio od il suo, fatto sta che c'era del sangue. E mi piaceva. Amavo il colore del sangue, amavo il suo sapore e amavo il rumore lento e appiccicoso che aveva quando usciva. Il corpo di Nate non reagiva. Nemmeno una piega. Continuai a prenderlo a testate quando sentii una mano toccare la mia spalla.
'Zafi, basta così.' disse decisa Selene, grondante sangue con accanto Helena nelle stesse condizioni. Le fissai per qualche secondo e poi ripresi a battere la testa contro quella di Nate, sempre con meno forza, tenendo sempre ferme le braccia.
Sentivo delle voci, capii subito che erano loro dietro di me che parlavano, non capivo di cosa stessero discutendo, ma sapevo che erano loro. Dopo un po' mi sentii sollevare e poggiare a terra, sentii una mano passare tra i miei capelli scombinati.
'Ehi, ehi. Basta così. E' finita, okay? E' finito tutto.' Mi prese il mento e mi fece alzare la testa, facendo in modo che i nostri sguardo si incrociassero.
'Zacky..' dissi.
'Come stai?' mi chiese quasi subito.
'Non ne ho idea.' La mia voce era come inespressiva, mi girai verso Selene ed Helena, erano intorno a me. Perché erano intorno a me? Mi guardai le mani, erano completamente rosse.
Guardai subito Selene ed iniziai ad allontanarmi per evitare che si sentisse male alla vista di tanto sangue, dirigendomi verso il bagno con Zacky che mi sorreggeva, dato che non mi reggevo in piedi.
'Cos'è successo?' chiesi un po' preoccupata.
'..?'
'No, nulla, lascia stare. Mi fa male la testa.'
Lo spostai per asciugarmi la faccia e le mani. Mi guardai un momento allo specchio e quasi non mi riconoscevo. Ero ancora un po' sporca di sangue, ma nemmeno si capiva, per cui ero tranquilla. Mi appoggiai di nuovo a Zacky, non si staccava nemmeno un minuto da me, e me ne tornai di là dagli altri. Trovai Helena appoggiata a Brian e Selene rannicchiata accanto a Matt che si coccolavano. Mi guardai intorno e vidi gli altri con un mezzo sorriso, quasi da disperati.
'Ehi, gente, che ne dite di aspettare che i corpi svaniscano nel nulla e poi andare a mangiare una pizza?' proposi.
'Sì, dai, sembra un'ottima proposta.' rispose Mikey.
'Bene, allora attendiamo. Ho un certo languorino!' esclamò Jimmy.
Zacky si sedette a terra e mi fece segno di sedermi in braccio a lui e così feci. Il suo abbraccio era l'abbraccio più caloroso del mondo, le sue braccia così morbide che ti stringevano delicatamente tenendoti al sicuro e al caldo. Mi appoggiai al suo petto, mi guardai intorno per vedere come stessero Sally ed Helly e poi chiusi gli occhi, stringendomi sempre di più nell'abbraccio di Zacky.
Ebbi un orribile sensazione, come se stesse per accadere qualcosa di orribile, ma non mi ci soffermai più di tanto, pensavo che magari era per tutto il trambusto di prima.
Mi risvegliai dopo un po', tutta dolorante, perché Helena mi chiamava disperata.
'Porca puttana, che cazzo è successo?!' chiesi allarmata.
'Non ne ho idea..ho sentito vari botti e ho visto loro a terra.' rispose Helena, indicando tutta la famiglia a terra svenuta.
Gli unici coscienti eravamo io, Zacky, Helena, Brian, Matt e Sally.
'Non riesco ad alzarmi, come se le poche forze che mi erano rimaste mi fossero state risucchiate via.' dissi.
Cercai di alzarmi da Zacky, ma era inutile. Non riuscivo a fare niente. Ero debole da fare schifo.
Sentii Sally sbuffare.
'Che succede?' ci chiedevamo noi ancora coscienti.
'Ho capito. Ora basta. Nate, Jess, Mary. Vi avevo chiesto di non portarmi a tanto, ma come al solito non mi date mai retta. Non mi date altre opportunità. Fine delle corse, adesso.' disse senza battere ciglio Sally.
'..Selene, di cosa stai parlando?' disse con un po' di disperazione Matt.
'Non ti preoccupare, amore. So quello che faccio.'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Selene POV

 

Mi alzai.
Le cose stavano andando proprio come avevo temuto tempo prima.
Nessuno, a parte me, riusciva a muoversi dalla posizione in cui si trovava.
Era il momento, non avevo scelte.
Mi incamminai, non senza fatica, verso i tre mostri che erano in piedi e ridevano.
“SELENE, CHE DIAVOLO DEVI FARE ?” gridò Helena, ma io la ignorai.
“Jess, Nate, Mary, credete che io stia scherzando ?” dissi “perché se è questo che credete, state sbagliando di grosso.”
I tre smisero di ridere, si guardarono e poi cambiarono espressione, tutto ciò che c’era nei loro volti era paura.
“Non lo farai.” Disse Jess.
“Non lo farò ? Jess, non ti rendi conto, tu proprio non vuoi capire. Ti avevo chiesto, implorato, supplicato di non metterti tra me e la mia famiglia, ti avevo detto che potevi prendertela con me, sarebbe andata bene, ma non con loro. Ma non mi hai ascoltata, o sbaglio, Jess ?” continuavo ad avvicinarmi e i tre indietreggiavano.
“ORA BASTA! SONO STANCA DI TE, RAGAZZINA!” gridò Nate, lanciandosi contro di me.
“SELENE!” sentii gridare alle mie spalle, ma non mi voltai.
Nell’istante stesso in cui Nate mi fu a pochi centimetri di distanza allungai un braccio, gli toccai la fronte e lui sparì, “Ora basta.” Sussurrai.
“Che diavolo- ?” chiese Zafira.
“Vi avevo detto che io conoscevo il modo per farvi fuori, vi avevo detto che lo avrei fatto, vi avevo pregati di lasciar stare la mia fottuta famiglia. Io ve lo avevo detto.” Continuai, come posseduta.
“Non sono debole come quel coglione di Nate, non mi avrai, ragazzina!” gridò Mary e prese a correre verso la porta.
Allungai un braccio verso destra e appena la toccai anche lei, sparì “Ora basta.” Ripetei, a voce un po’ più alta.
Poi continuai il mio cammino verso Jess che ormai era schiacciata contro il muro.
“Che diavolo sta facendo ? Perché sono spariti ? Che cosa succede ?” continuava a chiedere Brian.
Arrivai davanti a Jess e le sorrisi “Ora, basta.” Le dissi, poi le accarezzai una guancia e appena la toccai anche lei sparì, con una lacrima che le rigava il volto.
Mi girai dagli altri e sorrisi.
Loro non sapevano, non potevano sapere che ora tutti e tre i mostri erano nella mia testa.
Non sapevano che l’unico modo che avrei potuto avere per salvarli tutti era uccidere tutti e tre quei mostri e che per farlo avrei dovuto pagare un altissimo prezzo.
Mikey alzò improvvisamente la testa dal pavimento e mi guardò, io gli sorrisi con una lacrima che iniziava a rigarmi il volto “Hope.. no.. no. NO! HOPE, NO, TI SCONGIURO! NO!” iniziò a gridare.
‘Mi dispiace’ mimai con le labbra.
Mi avvicinai, a fatica, a Mikey e lo guardai sorridendo tra le lacrime.
“C’è una lettera nel cassetto della mia stanza, l’ho scritta la scorsa notte, quando sarete pronti leggetela. Io starò bene, Mik, te l’ho promesso. Voi sarete al sicuro e io starò bene.” Gli lasciai un bacio sulla fronte poi mi diressi da Zacky e Zafira “Prenditi cura di lei, Vee, giurami solennemente che ti prenderai cura di lei, che la difenderai a costo della vita e che starai bene anche tu. E tu, Zafira mia, sorella mia, mi perdonerai.”
Mi alzai e, tra le lacrime, arrivai da Brian ed Helena “Scricciolo-“ provò a parlare Brian ma lo interruppi “Ti prego, Brì, non rendere tutto questo più difficile di quanto già non sia. Per te valgono le stesse cose che ho detto a Vee, prenditi cura di questa testona e anche di te stesso, mi mancherai cazzone. Helly, amore, anche tu, sorella mia, mi perdonerai, forse, un giorno.” Sorrisi e poi mi diressi verso Matt, mi accucciai davanti a lui e piangendo lo baciai, con foga, amore, paura, bisogno, disperazione.
Poi mi staccai, lentamente. “Ti amo, davvero. Davvero tanto, Matt. Non amerò mai, mai più nessuno come ho amato te, mai, neppure in un’altra vita. Continua a vivere, fallo per me, fallo perché ti amo.”
“Sally che cazzo stai dicendo ?” disse.
“Ti amo.” Ripetei.
“Ti amo anche io, più di ogni altra cosa. Ma ora spiegami.” Mi supplicò Matt.
“Non c’è tempo, amore mio, purtroppo non più.”
Mi alzai e mi misi al centro della stanza e guardai tutta la mia famiglia, uno ad uno.
“Mi mancherete” sussurrai.
Era giunto il momento.
“Vuoi farlo davvero ?” sussurrò Jess da dentro la mia testa.
“Devo.” Le risposi.
“Andiamo via insieme, principessa.” Mi sussurrò ancora.
“Andiamo via insieme, regina.” Le risposi.
L’unico modo che avevo di uccidere Jess, Nate e Mary era chiuderli nella mia anima tagliando tutti i legami che Mary e Nate avevano con Helene e Zafira e poi uccidere me stessa.
Per qualche strana ragione solo io potevo farlo.
Jess me lo disse mesi prima, quando ancora era in sé, quando Nate non l’aveva ancora fatta impazzire.
“Se mai impazzirò” mi disse “Dovrai chiudere me, Mary e Nate nella tua testa, legarci alla tua anima e ucciderti. Sarà la tua unica via di fuga, se vorrai salvare gli altri da noi.”
E così lo feci.
Tirai fuori dalla tasca un coltello che avevo preparato sere prima e me lo puntai alla gola, guardai l’ultima volta tutti i volti dei membri della mia famiglia e poi feci scorrere il coltello.
“NO!” sentii gridare all’unisono, poi caddi a terra, le forze andavano via, la vista si annebbiava.
“SELENE TI PREGO NON LASCIARMI, NON VIVO SENZA DI TE, SELENE TI PREGO!” gridava Matt.
Sentivo pianti, urla, mani che mi toccavano, poi più niente.
Il buio.
Dopo svariati minuti di un’infinita caduta nel buio più assoluto una mano afferrò la mia.
“Andiamo via insieme, principessa” mi disse Jess.
Presi la sua mano, sorrisi e continuai a camminare nel buio con lei.
Ero morta, ma la mia famiglia ora era al sicuro.
Jess era tornata in sé e Nate e Mary erano spariti, per sempre, tutto sarebbe andato bene.
Avevo un’eternità da passare con Jess e l’avrei saputa sfruttare.
“L’abbiamo appena fatto, regina.” Risposi, sorridendo.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Madness in me