THE DOOR
OF
DREAMS
CAPITOLO
23
Mi
svegliai di scatto,
sudata.
La
mia camera aveva assunto
un colore più acceso e per terra, c’erano decine e
decine di vestiti.
Ricordavo
ogni singola cosa
del sogno ma, continuavo ad avere una strana sensazione.
Mi
fiondai al piano di sotto
dove mia madre preparava dei pancake.
‹‹
‘Giorno tesoro. ›› mi
sorrise.
‹‹
Buongiorno. ››
‹‹
Sbrigati o farai tardi! ››
‹‹
Certo. ›› addentai
qualche biscotto, prima di bere il mio caffè-latte.
Dopo
un buon quarto d’ora
ero davanti alla mia scuola e mi guardavo in giro, confusa.
Il
mondo reale era molto più
colorato rispetto a quello del mio sogno.
‹‹
Ehi!! ›› mi sentii
chiamare e quando mi voltai, sorrisi.
Veronica
correva in modo
piuttosto goffo verso la sottoscritta.
‹‹
Ho una notizia
importantissima! Prima, però... si può sapere
dove hai preso questa felpa? È
incantevole, anche se sembra da maschio! Dì la
verità chi è il fortunato?
››
Scossi
la testa. Sempre la
solita macchinetta automatica.
Guardai
la mia felpa e quasi
mi spaventai nel vederla... Era di Harry.
‹‹
Questa felpa l’ho trovata
nell’armadio... dimmi qual è la notizia!
›› dissi, con finto entusiasmo.
‹‹
Bene. Sai la band che
piace a me? ››
‹‹
No. ››
‹‹
Ma ne parlo sempre! Mi
dici in che razza di mondo vivi?! ››
sbottò, con il sorriso sulle labbra.
‹‹
Dai, dimmelo!! ›› le
urlai in un orecchio.
‹‹
Basta che non mi sfondi
un timpano, però. ›› si
poggiò una mano sull’orecchio in cui le avevo
urlato,
prima.
Annuii.
‹‹
Beh sai gli One
Direction? Ho vinto dei biglietti per il loro concerto, stasera!!!!
›› sta
volta, fu lei ad urlarmi nell’orecchio anche se io, avevo
smesso di ascoltare a
One Direction.
Era
impossibile.
Ok,
che mi avevano detto che
erano una band di successo ma, non pensavo di rincontrarli cosi presto.
‹‹
Ohi, ci sei? ›› mi
domandò Veronica, sorridendo.
‹‹
Si... e allora? ››
‹‹
Stasera verrai con me! ››
esclamò, trascinandomi all’interno della scuola.
‹‹
Stasera? Ne sei sicura?
Io non so neanche una loro canzone! ›› mentii.
Le
loro canzoni le sapevo a
memoria, ormai.
‹‹
Non importa. Verrai lo
stesso con me... Ora però sbrigati che oggi la professoressa
di matematica mi
interroga!!! ›› corse all’interno della
classe mentre io, alzai gli occhi al
cielo e sospirai.
Li
avrei rivisti...
O
forse avrei dovuto dire ‘Lo
avrei rivisto’.
Passai
la mia giornata
scolastica a fantasticare su quella stessa sera.
Probabilmente
non mi
avrebbero neanche notato, ci sarebbe stata molta gente.
Veronica
continuava a fare
discorsi su quanto fossero capaci e bellissimi per poi aggiungere che,
mi
sarebbe passata a prendere verso le sei del pomeriggio.
Annuii
senza accorgermene e
al suono della campanella schizzai, come un fulmine, dritta a casa.
Avvisai
mia madre del
concerto e cominciai a girare in tondo nella mia stanza, scegliendo
vestiti e
preparandomi psicologicamente alle urla di decine di migliaia di
ragazze, alla
vista dei propri idoli.
Quando
venne l’ora, entrai
nella macchina di Veronica con una faccia da funerale.
‹‹
Hai una faccia... si può
sapere che cosa c’è che non va? Ci sono io con te,
è tutto a posto! ›› cercò
di
tranquillizzarmi.
Feci
un sorriso molto tirato
e mi sistemai comodamente sul sedile dell’auto che sfrecciava
ad una velocità
inaudita, verso il posto in cui si sarebbe tenuto il concerto.
***
Eravamo
dentro da un’ora
buona ed ancora, non erano arrivati.
Le
ragazze piangevano, urlavano,
ballavano e si abbracciavano tra loro.
Io
fissavo paralizzata, il
palco.
Eravamo
molto vicine ed
iniziai a sentire l’ansia, salirmi.
Veronica
era alle prese con
una discussione molto importante sulle canzoni dei ragazzi con alcune
persone
che aveva conosciuto mentre, facevamo la fila.
Cercava
di rendermi
partecipe della conversazione anche se a me non importava molto.
Lo
aveva capito anche lei,
dato che mi inviava occhiatine sospettose.
Quando
le luci si spensero
ed uscì del fumo dal palco, si alzarono tutte le urla
accanite delle fans.
Partì
immediatamente una
delle loro canzoni e loro,
piombarono
sul palco sorridenti come non mai.
Mi
venne quasi da piangere a
vederli lì, quando nemmeno dodici ore fa erano con me dentro
ad un sogno.
Il
tempo passò in un modo
assurdo, come se tutti gli orologi si fossero improvvisamente rotti.
Li
vidi scherzare sul palco,
rispondere ad alcune domande e cantare con una vitalità
impressionante.
Corrugai
la fronte quando,
ad un certo punto, Niall diede una gomitata a Zayn che poi la diede ad
Harry.
Li
vidi bisbigliarsi
qualcosa prima che il riccio iniziasse a guardarsi intorno, cercando
qualcuno.
Si
fece tutto il giro del
palco, da destra a sinistra, scrutando attentamente tutte le ragazze
sotto di
lui.
Una
volta che si fu
avvicinato dalla nostra parte, inclinò la testa e sorrise.
Quando
mi accorsi che stava
fissando me, avvampai.
Si
piegò e chiese qualcosa
all’uomo della sicurezza che, era sotto il palco con noi.
Quello
annuì e venne verso
me.
Harry
continuava a
sorridere, accovacciato a terra.
Tutte
le fans che prima
sembravano volersi strappare i capelli, accanto a me e a Veronica,
guardarono l’uomo
della sicurezza curiose.
‹‹
Vieni con me. ›› mi
sorrise calorosamente, l’uomo.
Annuii
ed attraversai la
folla di ragazze, notando i loro sguardi sospettosi.
Una
volta arrivata davanti
ad Harry, o almeno quasi, sorrisi.
‹‹
Ti avevo detto che ci
saremo rincontrati presto. ›› disse.
‹‹
Come facevi a saperlo? ››
chiesi, mentre le fans urlavano.
‹‹
Non lo sapevo. ›› scoppiò
a ridere, alzandosi.
‹‹
Aspetta. ›› aggiunse poi,
dirigendosi dall’altra parte, scendendo una scaletta per
raggiungermi.
Mi
prese la mano e mi portò con
lui sul palco, davanti a tutte quelle ragazze che non sapevano chi
fossi e che
cosa facessi lì.
I
ragazzi, quando si
accorsero di me, vennero ad abbracciarmi.
‹‹
Ci sei mancata! ››
urlarono.
Risi,
felice.
Quando
si staccarono dall’abbraccio,
Harry mi prese per mano.
‹‹
Buonanotte a tutti!!! ››
urlò, correndo via e trascinandosi me, dietro.
Mi
fece appoggiare al muro
del backstage e mi guardò negli occhi.
‹‹
Dici che posso? ›› mi
chiese.
Lo
guardai divertita, ‹‹ E
chi ti ha detto di no? ›› risposi.
Alzò
gli occhi al cielo
prima di baciarmi.
Il
bacio che desideravo da
più di dodici ore.
Avvolsi
le mani intorno alle
sue spalle e interrompendo il bacio, lo abbracciai.
‹‹
Ti amo. ›› sussurrai.
‹‹
Io ti amo e ti amerò, per
sempre. ›› disse, baciandomi la testa.
‹‹
Grazie di tutto, Harry. ››
lo guardai negli occhi.
Sorrise,
mostrandomi le sue
fossette.
Poi,
partì un bacio che non
seppi descrivere...E sorrisi, sorrisi grata alla mia vita che di meglio
non
sapeva darmi.
*THE
END*
Ok, ho fatto tardi ma ho finito. Finalmente!
Questa storia mi ha aiutato a capire che sono una frana nello scrivere e che quindi mi serve molto allenamento.
Ringrazio tutti voi che state leggendo, chi ha messo la storia nelle seguite/preferite/ricordate e...
Boh, non so più che dirvi. mi dispiace che la storia non abbia preso tanto e che agli ultimi capitoli non ci sia stata neanche una recensione ma, vabbe.
Sono una drogata di Midnight Memories, lo ascolto giorno e notte!!! Ahahahah.
Sappiate che non sparirò cosi facilmente dalla circolazione, anzi tornerò con una nuova fan fiction demenziale :)
Che poi questa, mi è uscita proprio da un sogno. Una notte mi sono ritrovata sognare di salire sul palco dei miei idoli e, da lì, ho sviluppato la storia.
Spero che almeno una recensione all'ultimo capitolo me la lasciate!
Sapete mi sono accorta di aver fatto questo spazio autrice senza un senso logico...
Credo che uno psicologo non me lo tolga nessuno ;)
Ancora grazie di tutto.
Ciaooooo =P