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Autore: GD_foREVer    29/11/2013    5 recensioni
Ero sola, ancora una volta. E intorno a me non c'erano parole amiche ma solo uno spesso muro di silenzio, un assordante silenzio che inghiottiva tutto, me compresa.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HIDE MY HEAD I WANT TO DROWN MY SORROW

 
All around me are familiar faces,
Worn out places,
Worn out faces.
Bright and early for their daily races,
Going nowhere,
Going nowhere.
Their tears are filling up their glasses,
No expression,
No expression.

(Mad World - Covered by Gary Jules)
vi consiglio di ascoltare questa canzone mentre leggete ----> 
http://www.youtube.com/watch?v=Oa-ae6_okmg

 

Adrienne's Pov.
2 giorni dopo; 23 Settembre ore 9:45

Indossai la camicetta nera, abbottonandomi velocemente i lucidi bottoni scuri, e poi mi passai le mani sui pantaloni, anch’essi scuri, togliendo le pieghe.
Prima di uscire dalla nostra camera mi diedi una rapida occhiata: i capelli scuri misti ai dread erano raccolti in una specie di coda e gli occhi neri erano lucidi. Meglio coprirli… dovevo essere forte; essere forte anche per lui.
Inforcai così gli occhiali ed uscì, chiudendomi la porta alle spalle.
A breve saremo dovuti andare da… lei.
Percorsi il corridoio e mi bloccai davanti alla porta del bagno: Billie si era barricato li dentro e non dava segni di voler uscire; ma non gli avrei permesso di arrivare tardi quel giorno. Non poteva. Altrimenti le cose sarebbero solo che peggiorate, lo sapevo fin troppo bene.
Allungai la mano e bussai alla porta, senza ricevere risposta.
Ripetei l’azione, questa volta picchiettando il pugno più insistentemente: ancora nulla.
-Billie… dobbiamo andare…- dissi, avvicinando il viso.
Silenzio totale.
-Ti prego… sono già le 9:45.- continuai.
-Non me ne importa nulla.- una voce roca risuonò al di là della porta di legno, tinteggiata di bianco.
-No Billie. Non puoi fare così.- gli dissi.
Non gli avrei permesso che sprofondasse in un vortice, chiudendosi poi in se stesso.
-Oh, si che posso. Lo sto facendo.- rispose monocorda.
-Ti supplico. Esci da quel bagno e reagisci. Hai capito?- dissi con voce decisa.
-Non me ne importa più un cazzo. Ti prego, vai. Lasciami qui, lasciami dormire; ritorna quando sarà Ottobre. Svegliami quando finisce Settembre.-


Billie’s Pov

-Svegliami quando finisce Settembre.-

Non avrei pensato che quelle parole sarebbero uscite la seconda volta dalla mia bocca al di fuori di una canzone.
E oh, se facevano male, se bruciavano, se stringevano il mio cuore in una morsa d’acciaio che non lasciava scampo.
Adrienne era ancora li fuori dalla porta, che batteva i pugni contro la superficie bianca e di legno.
Mi stava dicendo qualcosa, ma io non la sentivo, non potevo sentire mia moglie. Non volevo sentire mia moglie.
Mi lasciai sfuggire un singhiozzo sommesso, buttando la testa indietro e poggiandola contro il muro freddo; mi ero lasciato scivolare li a terra ormai ore prima.
Strinsi forte le palpebre come per convincermi che tutto fosse solo un incubo, che tutto si sarebbe dissolto nell’aria non appena avrei aperto quei fottuti occhi.
Ma nulla; non succedeva nulla.
Io mi trovavo sempre e comunque nel bagno, la mia piccola era sempre e comunque dentro ad una fottutissima bara, il suo corpo era sempre e comunque freddo, fra qualche ora lei sarebbe sempre e comunque stata sommersa da un paio di metri di terra.
Dio, quanto avrei voluto urlare… ma non riuscivo, dalla mia bocca non proveniva alcun suono. Forse ci pensavano già le lacrime a dire tutto ciò che c’era.
-Billie Joe Armstrong, ora apri questa porta ed esci. Altrimenti la sfondo. Ti avviso.- adesso pure Mike era qui.
Dannazione, quanto ci voleva a capire di lasciarmi in pace? Quanto?
-Vai via Michael. E anche tu, Frank. Scommetto che c’è pure lui qui.- risposi sentendo un qualcosa di umido percorrermi di nuovo la guancia.
-Noi non ci muoviamo, Billie.- rispose Frank.
Bene, che facciano quel che gli pare. Io non sarei andato a quel fottuto funerale; non ci potevo andare.
-Okay. Come volete.- risposi alzandomi.
-Okay niente, Billie. Tu devi uscire. Devi vedere con i tuoi occhi, devi accettare che lei non ci sia. Io… io non saprei cosa farei se succedesse qualche cosa ai miei figli, ma cazzo, costruendomi un pianeta tutto mio e fingendo che tutto sia come prima non farei altro che del male a me stesso. E tu te ne sei già fatto abbastanza. Ti ricordi quando da piccoli, al funerale di tuo padre, giurai che ci sarei sempre stato, e che ti avrei aiutato in tutto e per tutto? Te lo ricordi che ti dissi quanto eri forte e che non saresti mai stato da solo, che avremo superato tutto assieme? Ricordi? Beh, io ci sono. Noi ci siamo. E sarà fottutamente difficile, logorante, doloroso, non ti prenderò in giro; ma non sei solo. Questo è il primo passo che devi compiere, per quanto difficile possa essere.- concluse Mike.
Bom.
Colpito ed affondato.
Mi mossi velocemente verso la porta girando la chiave e la spalancai, trovando subito un abbraccio.
-Io non ce la faccio… non ci riesco ad andare li!- dissi piano, piangendo.
Odiavo farmi vedere così vulnerabile, senza corazza.
-E invece si che ce la fai.- Mike sciolse l’abbraccio guardandomi e penetrandomi con lo sguardo.
-Esatto Billie.- disse Adie prendendomi il viso tra le mani.
-Puoi dirlo forte.- aggiunse Tre mettendomi una mano sulla spalla.
Ed ora… ora avrei affrontato la mia disperazione.

*******


Eccoci qui, mezz’ora dopo, davanti ad una chiesa dove non avrei voluto essere.
Scesi dall’auto poco convinto, con al mio fianco i miei amici e mia moglie; cominciammo a camminare in mezzo in un prato d’erba verdissima e tagliata corta, dove ancora si vedevano le goccioline d’acqua brillare.
In lontananza si scorgeva un uomo dalla tunica bianca, intento a dire qualcosa tenendo in mano un libro; esso diventava sempre più vicino, e in relazione cresceva anche la mia voglia di scappare e di tornare a rinchiudermi in bagno.
Ma non potevo.
Era troppo tardi, avevo oltrepassato il punto di non ritorno.
Ci mettemmo in piedi, di fianco alla bara a cui non osai avvicinarmi e nemmeno guardare; non riuscivo ad immaginare.
Il prete stava ancora li a parlare, e nell’aria, oltre le parole, si udiva solo una ragazzina dai capelli azzurri singhiozzare, stretta ad un ragazzo dai capelli marroncini.
Mi sedetti su delle sedie bianche quasi come un’ automa, seguendo quello che facevano gli altri.
Il tutto che era attorno a me non esisteva più, sentivo solo un brusio di sottofondo. O erano forse i miei pensieri ad ovattare il tutto?

Ti voglio bene, papà.
Ti voglio bene, papà.
Ti voglio bene, papà.

Ecco l’unica frase che martellava sulla testa.
Mi aveva chiamato “papà”, quelle erano state le sue ultime parole, e mi avevano reso più felice che mai.
Ma la nota che restava ora era solo rabbia. Tanta rabbia.
Perché era stata portata via troppo presto, era solo una bambina, aveva tutta la vita davanti… l’avevo appena ritrovata e già le volevo un fottuto bene… e poi? Poi l’ospedale chiama dicendo che c’era una complicazione e di arrivare il prima possibile. Arrivo e trovo un dottore che mi fa “mi spiace veramente molto, signore. Le faccio le mie condoglianze ma sua figlia è morta per un’emorragia interna.”
Vaffanculo.
Il mondo mi era crollato addosso, e adesso ero sepolto dalle macere, altre macerie, che non sarebbero mai state tolte completamente.
Avrei voluto stringerla in quel momento, ma non potevo. E mai più avrei potuto.
-Billie? Tutto… a posto? La cerimonia è finita.- venni scosso e riportato brutalmente alla realtà; quella che faceva tanto male, che ti dilaniava.
-Ah… o-okay…- risposi, passandomi una mano negli occhi. –Voi andate. Vi raggiungo. Vorrei stare solo.- dissi guardando Adie che mi aveva tenuto la mano per tutto il tempo.
-Certo Billie.- rispose Mike, quello che prima mi aveva parlato.
Si alzarono, e con loro anch’io.
Solo che loro si diressero al parcheggio, mentre io da quella ragazza.
-Ciao.- dissi rivolto a lei.
-Salve.- mi rispose cercando di ricomporsi.
-Io sono… ero…- cominciai, per poi venire interrotto.
-Suo padre. Lo so. Io ero riuscita a vederla prima che… beh… lo sappiamo tutti. Non c’è bisogno che lo dica.- annunciò sospirando.
-Io sono Helen. Era come una sorella per me.- continuò, guardandomi con sguardo vitreo, assente.
La guardai con occhi lucidi.
-Ti prego. Raccontami di lei. Dimmi di com'era. Parlami di cosa le piaceva fare; di cosa pensava. Finché vivrà nei nostri ricordi, lei ci sarà. Ci sarà sempre.-

FINE.

 

___________Giada's______________________________________________________________________________________________________________
Heylà gente! :D
Come avete visto sono ritornata presto con l'ultimo capitolo della Fic... fino al penultimo postato non lo sapevo neppure io che la Fiction sarebbe finita oggi!
Comunque, spero che questo finale non propriamente classico vi sia piaciuto, volevo fare qualcosa di diverso dal "felici e contenti trotterellarono in un verde prato di trifogli con tanti unicorni (?)" e si, insomma... spero che sia piaciuto =) 
Vi ringrazio veramente molto, tutti quanti! Le vostre recensioni mi sono servite molto e mi avete fatta davvero molto felice :D quindi di nuovo un enorme CRAZI <3
Anyway, come sempre passo al ringraziamento delle persone che hanno recensito lo scorso capitolo:
- greenday_americanidiot
- Prescelta di Poseidone
- MorticiaDisapperaing_Girl 

Chi ha seguito la Fic
Billie Joe Armstrong 
EricaPerry 
gigiola 
Giulia White 
giulialalala 
Gloria Roach 
Gordies Groupie 
greenday1749 
greendayy44 
itwasworthallthewhile 
KeatykatsMcCartney 
KeepCalm_And_RageAndLove 
kirarmstrong 
- Lally_Weasley 
MorticiaDisappearing_Girl 
paul126 
she_scream_in_silence 
Vantjess 
WelcomeToHell6661
whatsername of suburbia
_rgtd_

Chi tra le preferite:
-Angel Blue
Billie Joe Armstrong 
DisappearingGirlxx 
DreamSere
giulialalala
greendaymyidols 
greendayy44
greenday_americandidiot
Killer Chicken 
Kleiner Vacuum 
Moiki_Gerood 
-Prescel
ta di Poseidone 
Shes_a_rebel 
Stuck_in_GreenDay 
- _Nightrain

E tra le ricordate:
Moiki_Gerood

Grazie mille per l'ennesima volta! 
Un po' mi dispiacerà vedere la scritta "completa" perché era la mia prima Fic è mi ci ero affezionata! Ma dopo un po' avrebbe stancato, sarebbe diventata monotona e boh, ho deciso di dare libero sfogo al mio sadismo.
Spero di incontrarvi ancora in giro tra il mio PC (?) e poi... non so che latro dire, faccio schifo a fatto di conclusioni -come si può notare-.
Ciao! :D
Rage&Nutella,
Giada.

 
 
  
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