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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    30/11/2013    0 recensioni
[Partecipante alla Fluff Fest Challenge indetta da Kim_92 sul forum di EFP, Tabella Inverno]
Marvelous e compagni hanno battuto gli Zangyack e hanno ripreso il loro viaggio attraverso l'Universo.
Quando su di un pianeta rivedono finalmente la neve, a Marvelous viene un'idea.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tabella: Inverno

01.Maglione di lana

02.Regalo

03."Buon Natale, idiota"

04.Neve

05.Capelli spettinati

06.Labbra fredde

Progressi: 4/6

Nuova pagina 1

Titolo: Snowball Battle
Autore: SHUN DI ANDROMEDA/KungFuCharlie
Fandom: Kaizoku Sentai Gokaiger
Personaggi: Un Po' Tutti, AkaRed
Pairing: Marvelous/Joe, Luka/Ahim, Gai/Don
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice Of Life
Rating: Verde
Disclaimer: “Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono ma sono di proprietà di Toei Animation, che ne detiene tutti i diritti. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e, viceversa, gli elementi di mia invenzione, non esistenti in Kaizoku Sentai Gokaiger, appartengono solo a me.”
Tabella: Inverno
Prompt: 4) Neve

SNOWBALL BATTLE

Ai suoi compagni piaceva giocare con la neve.

Marvelous si era accorto di quella particolare predilezione durante l'ultimo Natale - si chiamava così, vero? - che avevano trascorso sulla Terra, quando avevano infine ottenuto il Grande Potere dei Battle Fever J, quando la guerra con Zangyack era al suo culmine.

E quando, quella mattina di ormai un anno dopo, il Capitano era stato il primo a scivolare fuori dalla sua cabina, la stessa che divideva con Joe, e aveva visto la neve brillare sotto il Sole oltre gli oblò affacciati sulla superficie di quel pianeta lontano nell'Universo...

Beh...

Non aveva potuto non sorridere furbescamente.

Navi alzò la testa, librandosi in volo sopra il trono del comandante, e lo osservò curiosamente: “Marvelous, cosa fai già in piedi?” chiese il piccolo uccellino robotico.

Il capitano scrollò le spalle e afferrò la giacca dall'attaccapanni prima di mettersela addosso: “Esco!” annunciò pomposamente, indossando le armi, “Vado a saggiare il terreno per una battaglia a palle di neve.” concluse.

Mentre il capitano scendeva a precipizio le scale che portavano nella stiva, Navi ne fissava la sagoma che si allontanava, allarmato dalla fretta che questi aveva e per la presenza delle armi; il piccolo essere robotico non sapeva la differenza e per lui “battaglia a palle di neve” significava davvero una battaglia!

Oh! E se qualche sopravvissuto di Zangyack ci avesse individuato?!” esclamò spaventato lui, volando forsennatamente in tondo per tutta la stanza: “Devo avvertire gli altri!”.

Lanciatosi giù per la scala e volando attraverso il corridoio buio, Navi raggiunse la stanza del capitano e del suo primo ufficiale; spinse la porta socchiusa ed entrò a razzo all'interno, gridando: “Joe! Joe!” gridò il robottino con voce stridula, “Marvelous è nei guai! Marvelous è nei guai!”.

GokaiBlue cadde giù dal letto per la sveglia improvvisa e, confuso, si rialzò barcollando da terra: frastornato, osservò Navi roteare in tondo nella semioscurità sopra la sua testa; il piccolo abat-jour accanto al letto a castello venne acceso subito dopo.

Cosa succede?” chiese il primo ufficiale.

Marvelous è nei guai!” strillò ancora Navi.

Che genere di guai?” Joe aveva subito notato la mancanza del suo comandante e compagno nella parte di cuccetta che solitamente occupava lui: “Dov'è?”

E' fuori!” piagnucolò il volatile meccanico: “Ha detto che andava a saggiare il terreno per una battaglia!”.

Preoccupato, Joe si rivestì in fretta, agganciò spada e pistola al cinturone e prese il Mobirates: “Vado a raggiungerlo, tu sveglia gli altri.” disse con tono serio.

Le loro strade si separarono nel corridoio e Joe scese di volata le scale che conducevano all'hangar.

Quando uscì venne accolto da un Sole accecante che faceva risplendere come diamanti la distesa innevata e non gli fu difficile vedere le impronte di Marvelous allontanarsi verso sud.

Joe prese a correre: indosso aveva solamente la giacca di pelle azzurra solita, il respiro faticava a uscire e si condensava in vapore ad ogni ansimo ma non voleva né poteva fermarsi: era preoccupato per Marvelous e non avrebbe mai potuto perdonarsi la sua perdita dopo aver vinto la guerra contro Zangyack.

All'improvviso, con la coda dell'occhio vide un proiettile bianco lanciato contro di sé: spaventato, reagì d'istinto e tagliò con la propria lama una palla di neve perfettamente sagomata, le cui metà caddero a terra con un tonfo attutito.

Perplesso, il vice-capitano restò immobile sul posto, poi sentì qualcuno ridere alla sua destra e, da un cumulo di neve, uscì un Marvelous imbiancato da capo a piedi e con le guance arrossate: “Benvenuto Joe!” rise il capitano, in mano aveva un'altra palla di neve, “Finalmente vi siete svegliati!”.

Gibken lo studiò attentamente: non sembrava ferito e neppure impegnato in qualche combattimento; pareva piuttosto un bambino intento a giocare e a fare dispetti.

Navi ha detto qualcosa su di una battaglia.”

A palle di neve.” lo corresse Marvelous, con un ghigno: “Pensavo ve lo avesse specificato.” aggiunse, guardandosi poi attorno, “E gli altri?”.

Ho mandato Navi a svegliarli... Io sono corso qui.”

Preoccupato?” chiese Marvelous.

Che dici?” borbottò Joe, rinfoderando la spada: “Vengo svegliato all'improvviso da un robot isterico che dice che il mio capitano è uscito in battaglia...”

MARVELOUS!”

MARVELOUS-SAN!”

Le voci dei loro compagni riecheggiarono nella pianura altrimenti deserta e il resto della ciurma fece capannello attorno ai due: erano vestiti di tutto punto, ben coperti e armati, a differenza del capitano e del suo secondo.

Che è successo?! State bene?!” chiese ansiosamente Hakase, che ansimava per riprendere il fiato con Navi in spalla e Gai affianco mentre si guardava attorno inquieto: “Dov'è il nemico?” chiese Luka, che copriva istintivamente le spalle ad Ahim col proprio corpo; la ragazza aveva la pistola in pugno, pronta ad attaccare.

Marvelous sospirò, colpendo con il dorso della mano Gai sulla nuca, Gai che si era appolipato a lui appena giunto a tiro, e aveva squadrato tutti i suoi compagni: “Uccellaccio...” bofonchiò il capitano, fulminando Navi con lo sguardo, “Non c'è nessun pericolo.” gli venne in aiuto Joe, rinfoderando la spada, “Sono un capitano con tanta voglia di fare il bambino.”.

L'interpellato sogghignò e, tuffatosi dietro la sua trincea di neve, risbucò fuori dopo qualche secondo armato di palle di neve: “Provate a evitare queste!” gridò, prima di cominciare a bersagliarli.

Ridendo, Luka e Ahim si tuffarono dietro una montagnola a loro volta mentre Gai e Don, rotolando e inciampando, trovavano rifugio a poca distanza dai due schieramenti opposti assieme a Navi.

Joe saltò invece al di là della trincea e si accomodò accanto al Capitano: “Sei venuto a dare una mano?” chiese Marvelous, sbirciando i loro avversari; sentì una pressione sulle spalle e sulla schiena, accorgendosi che il calore del corpo di Joe stretto al suo era piacevole contrapposto al gelo della giornata.

Per qualche istante, rimasero così, poi la voce argentina di Luka, in piedi col busto che spuntava da dietro la loro barriera, ruppe il silenzio: “Capitano, non credi faccia un po' freddo per fare cosacce con Joe?!” gridò lei divertita: “Luka-san!” la rimproverò Ahim, cercando di tirarla giù, “Non sono cose da dire!”.

Ma è vero!” si difese lei, accucciandosi al suo fianco per evitare una pioggia di neve gentilmente offerta da un Gai e un Hakase ridacchianti e allegri prima di rubarle un bacio sulle labbra: “Facciamogliela vedere ai quei quattro!” esclamò, abbracciandola mentre Ahim arrossiva.

Don-san!” piagnucolò GokaiSilver, colpito in pieno da un proiettile di Marvelous: “Ti sei esposto troppo,” lo rimproverò questi, passandogli però un fazzoletto non appena egli cominciò a starnutire, “PRESO!” sentì dire ad un GokaiRed piuttosto divertito; dalla sua posizione, il capitano poteva colpire chiunque senza troppa fatica.

Vi siete arresi?!” gridò quest'ultimo.

MAI!” ribattè Luka piccata: “Hai voluto tu la guerra!” replicò a propria volta Gai, agitando il pugno.

Allora dimostratemelo!”

§§§

Quando Marvelous uscì dal bagno dopo essersi fatto un bel bagno caldo, trovò il resto dell'equipaggio nella sala principale del quadro ufficiali: scompostamente distesi sul divano, con i resti del tè e dei dolci sul tavolino, sembravano assonnati.

Sfregandosi i capelli con l'asciugamano, il capitano entrò nella stanza a passo felpato: niente, Luka e Ahim, accoccolate in un angolo del divano, erano totalmente andate, Gai era mezzo appisolato sulla pancia di Hakase che a propria volta era disteso con la testa sulle gambe di Joe.

E sopra di loro, svolazzante, Navi tirava la coperta di modo da coprirli tutti e cinque.

Bravo Uccellaccio!” disse Marvelous a bassa voce per non svegliarli: “Mentre eri in bagno non hanno smesso un attimo di parlare e ridere.” lo avvertì il robottino, appollaiandosi poi sullo schienale della sedia del Capitano, “Erano proprio contenti.”.

GokaiRed sorrise e si accomodò al proprio posto, davanti alla cassa delle Ranger Key ormai vuota se non per le loro sei: “La neve è fredda.” disse lui, con lo sguardo che vagava sui volti arrossati ma sereni dei compagni, “Però porta il calore più bello...” concluse Navi, mettendo la testolina sotto l'ala.

Nel silenzio che avvolgeva il GokaiGalleon, il capitano avrebbe potuto anche addormentarsi: nessun pericolo, solo una stanza calda e una pace che donava a tutti un sonno ristoratore ma l'euforia della giornata, il poter stare assieme senza paura, l'avere un universo ai propri piedi da esplorare godendo di una libertà immensa e senza fine...

Anche dopo un anno, GokaiRed faticava a comprendere le reali implicazioni di quelle possibilità: si era ripromesso di viverle ogni giorno che passava, costruendo ricordi con la sua famiglia nata non per scelta ma per volere del Destino, eppure era tutto così meraviglioso, enorme...

Marvelous, vieni qui...”

La voce di Joe lo raggiunse, assonnata, e lui fu svelto a balzare in piedi per raggiungere il proprio secondo, il cui occhio era leggermente aperto a fissarlo; come per magia, al fianco di GokaiBlue, si era materializzato un posto: “Siediti...” bofonchiò lui, alzando la coperta per fargli spazio.

GokaiRed non se lo fece dire due volte e, stretto tra le due ragazze e il suo vice-capitano, con la testa poggiata contro quella del suo compagno e le loro mani intrecciate strettamente, chiuse gli occhi, addormentandosi subito dopo.

   
 
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