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Autore: sherry21    30/11/2013    8 recensioni
A tutti i fan di Ace & Sherry, la coppia più buffa e litigiosa che esista sul pianeta terra, ecco a voi i retroscena tagliati della fanfiction "Fonendi, camici e ... amore"!
Cosa potrà mai nascondere dietro le quinte questa coppia tanto stravagante?
Auguro a tutti voi buona lettura!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Amori quasi impossibili'
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Il loro vero primo incontro
L’appartamentino vicino a quello di Ace era disabitato da tre anni ormai.
Il condominio dove alloggiava era situato in una zona abbastanza nascosta di Bridgeport e, sempre ammesso che qualcuno non dovesse proprio stringere la cinghia per arrivare alla fine del mese, era normale che non attirasse l’attenzione di eventuali acquirenti.
Lui non aveva problemi economici, ma per essere sicuro di non spendere un solo centesimo dei suoi risparmi avrebbe continuato ad abitare in una catapecchia vecchia e fredda come quella.
Entrò con l’auto nel parcheggio riservato a lui, la spense, tirò il freno a mano e si lasciò andare in un sospiro sconsolato.
Doveva ammettere a se stesso che continuare a vivere in una palazzina di soli vecchietti che gli chiedevano consigli per purghe e sonniferi lo stavano facendo sentire alquanto triste e fuori luogo.
Aveva bisogno di cambiare qualcosa nella sua vita e, forse, avrebbe dovuto incominciare proprio dalla casa.
Scese dalla macchina prendendosi il giubbino di pelle che aveva posato sul sedile accanto e si fermò ad ammirare la palazzina.
In fondo non era bruttissima, era bianca, un po’ anonima ma con un bel giardinetto sul retro.
Sbuffò grattandosi il capo, se non era la casa a non andar bene, che cos’era che lo rendeva così irrequieto e malinconico?
Non appena varcò la hall del condominio, un pensiero alquanto bizzarro lo fece risvegliare … gli mancava la compagnia di una persona che lo amasse.
Sorrise beffardo, dandosi subito dello stupido.
Lui non aveva proprio bisogno di nessuno, aveva tutto quello che desiderava dalla vita e solo i più deboli perdevano tempo a trovare l’anima gemella, ma in seguito ricordò l’ultima cena che aveva avuto con suo padre.
Suo padre adottivo, il famoso Edward Newgate, aveva compreso al volo il problema che stava affliggendo l’animo del figliolo.
Infatti, nelle sue ultime visite, Edward non faceva altro che lanciargli frecciatine sul fatto che avrebbe dovuto trovarsi una ragazza decente che fosse capace di esaudire le esigenze del suo palato “sopraffino” in cucina, anziché accontentarsi delle patate bruciate che riusciva a sfornare ogni volta che si incontravano a mangiare insieme.
Newgate sapeva che fino a quel momento Ace aveva preferito avere solo delle piccole avventure di una notte e che il pensiero di doversi impegnare seriamente con qualcuna non lo aveva nemmeno sfiorato, ma vedere suo figlio così solo gli faceva stringere il cuore dalla scontentezza.
Lui non sarebbe rimasto per sempre in vita e, prima di lasciare quel mondo, avrebbe voluto vedere Ace sistemato.
Poco prima di salire le scale, un brivido gelido attraversò la schiena del moro … perché suo padre continuava a stuzzicarlo con quelle battute?
Ricominciò a grattarsi la testa per trovare una risposta plausibile, ma ormai il suo cervellino aveva deciso di mettersi in standby per i troppi ragionamenti.
Non riusciva più a capire che cosa stesse succedendo alla sua vita.
“Che cosa ti manca Ace?” si domandava imperterrito.
-Buongiorno Ace … oggi è una giornata SUUPER, non trovi?-.
I pensieri del giovane medico furono interrotti dall’allegria travolgente del custode del condominio.
Quell’uomo lo metteva sempre di buon umore. La sua euforia era contagiosa, ma anche quella stava diventando piuttosto monotona negli ultimi tempi.
-Buongiorno Franky … direi che la mia giornata procede uguale alle altre, nulla di particolare … -
-Colpa tua che non senti tuo padre! Dovresti trovare anche tu una donna super!- lo riprese facendo delle strane movenze con le braccia e con il bacino.
Il ragazzo sentì le guance bollire dall’imbarazzo: -Di che cosa discutete tu e mio padre in mia assenza?-
-Mi dispiace, ma le mie labbra sono cucite dal segreto professionale del custode … non lo trovi suuuperrr?- domandò Franky sistemandosi un paio di occhiali da sole sul naso.
Portgas lo guardò divertito e scuotendo la testa si congedò: -Ci vediamo Franky, avvisami quando vuoi degli stabilizzatori dell’umore.- lo stuzzicò salendo le scale.
-Non so cosa tu abbia detto, comunque sei sempre super fratello!- rispose alzandogli un pollice.
 
Mise la chiave nella toppa di casa, ma prima di entrare si voltò a guardare l’appartamento vicino … stranamente era aperto.
Inizialmente pensò a qualche vagabondo che era riuscito a eludere la vigilanza di Franky per trovarsi un rifugio momentaneo dal crudele mondo esterno, ma dovette ricredersi non appena vide uscire due agenti immobiliari: -Signorina Sterling, le piace l’appartamento? È il più economico che abbiamo per il momento. – domandò un signore alto con i capelli blu straripanti di brillantina.
Ace si nascose immediatamente dietro la porta di casa.
Quale persona squattrinata sarebbe andata a vivere accanto a lui?
Appena vide uscire una giovane donna alta un metro e settanta, con gli occhi grigi e dai lunghi capelli castani, sgranò gli occhi.
Aveva poco più di vent’anni ed era vestita con una camicia bianca e una gonna nera a vita alta lunga fino al ginocchio, la cui fasciatura evidenziava le forme dolci e graziose dei suoi fianchi.
-È perfetto, lo compro molto volentieri. – sorrise smagliante.
Ace guardò attentamente gli agenti immobiliari, erano il signor Iceberg e Pauli.
Conoscendo Iceberg, il capo del “Water seven’s Home” di Bridgeport, era certo che avesse deciso di accompagnare il suo sottoposto di fiducia solo per corteggiare la giovane ma, da quanto poteva capire, non era l’unico ad avere quell’intenzione.
Entrambi gli agenti non le staccavano gli occhi di dosso per un solo secondo e non appena la ragazza si voltava a rimirare l’interno dell’appartamento, i due si lanciavano dei messaggi d’apprezzamento molto chiari, se la stavano mangiando con gli occhi.
-Signorina Sterling, la posso invitare a cena per discutere delle ultime firme da mettere sui contratti?- domandò Iceberg porgendole una rosa rossa.
-Ma da dove l’ha tirata fuori? … - bisbigliò Ace irritato, quasi geloso, per poi tornare a guardare il volto solare della sua futura vicina.
La ragazza era arrossita e con una grazia del tutto naturale prese la rosa fra le sue piccole dita affusolate: -Penso che farò un salto nel vostro ufficio, non credo che sia una cosa che richieda tanto tempo. – rispose imbarazzata.
Da bravo gentiluomo, Iceberg si limitò a baciarle la mano rispondendo: -Come desidera, madamoiselle. -.
Pauli invece si schiaffò una mano sulla fronte dalla vergogna, ringhiando: -Capo … perché deve fare sempre queste figure?!-
-Sei solo invidioso perché io sono riuscito a chiedere a questa bella donna di uscire mentre tu ti limiti solo a guardarla. – rispose pacato l’uomo, sistemandosi il colletto della giacca.
-Se, come no … - sbuffò il biondo - … bellezza, dove andrai a lavorare?- le domandò chiudendo a chiave l’appartamento.
-Al Bridgeport’s Hospital, inizio la prossima settimana come infermiera in terapia intensiva. – ridacchiò la giovane.
Sul volto di Ace si allargò un sorriso a trentadue denti.
Quella donna gli ispirava un’insolita simpatia e una voglia incredibile di farle dispetti per la sua compostezza a dir poco eccessiva.
Non appena si accertò che la signorina Sterling avesse lasciato il suo pianerottolo, si affacciò alla tromba delle scale seguendola con uno sguardo birichino.
Aveva la netta sensazione che da quel momento vivere in quella palazzina sarebbe stato più divertente di prima.
-Ho la netta sensazione che non traslocherò molto presto.- ridacchiò chiudendosi la porta dietro le spalle.

 
 
Salve a tutti! :3
… sarò sincera, non so che dire riguardo a questa mia idea pazzoide! XD
L’idea di pubblicare questa raccolta di momenti, nasce dai tanti pezzi scritti della fan fiction “Fonendi, camice e … amore” che taglio di continuo nelle pubblicazioni per non appesantire la lettura, quindi mi sembrava carino creare questa piccola area di “svago” dalla trama originale, se la possiamo definire come tale XD
Icerberg e Pauli mi sembravano tanto carini nelle vesti di agenti immobiliari XD spero di non aver scandalizzato nessuno e che siate del mio stesso parere U///U
Per quanto riguarda l’introduzione fa pietà, lo so U.U ma vedrò di porre rimedio in qualche modo e al più presto, promesso! ;3
Per il resto … cosa mi dite del “primo incontro” di Ace & Sherry?
Il testo era scorrevole e chiaro?
Ditemi che cosa ne pensate, così posso capire se cestinare questa storia o portarla avanti, per me è molto importante saperlo U.U
Spero di avere presto dei vostri pareri! UwU
A presto!
Un mega abbraccione!
Sherry21 =^w^=

Questa storia non è stata scritta a scopro di lucro ed eccezion fatta per i personaggi di mia invenzione, gli altri non mi appartengono e sono stati usati nel rispetto dei relativi copyright.
  
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