Film > Thor
Ricorda la storia  |      
Autore: ryuga hideki    30/11/2013    3 recensioni
-Come hai fatto a venire qui? Come hai fatto a lasciare la cella?-
-Davvero me lo stai chiedendo?- gli rispose con un'altra domanda, assumendo uno sguardo perplesso a cui Thor rispose, alzando le spalle. -Non importa, Thor...- sospirò ed aggiunse con un filo di voce e saltandogli addosso con lo sguardo -Avvicinati...-
Senza farselo ripetere due volte, si avvicinò e si sedette vicino a lui.
-Che ci fai qui?- gli chiese guardandogli le labbra.
-Ti stavo aspettando, che domande...-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frigga, Loki, Thor
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Era appena calata la notte e al palazzo non c'era anima viva, così Loki se ne approfittò, uscì dalla cella ed andò nella stanza di Thor assumendo altre spoglie per non essere visto. Non appena fu dentro, si guardò in giro e non vide nessuno. Suo fratello non era ancora rientrato, troppo impegnato a fare baldoria con gli altri cavalieri. Si mise seduto sul letto con le gambe accavallate, riacquistò le sue sembianze e si sbottonò appena la camicia per lasciare intravedere la candida e morbida pelle. Qualche minuto dopo entrò rumorosamente Thor con il naso rosso per il troppo bere e, quando voltò lo sguardo verso il suo letto, vide Loki che lo stava guardando con uno sguardo sensuale mentre si mordeva il labbro. Thor sussultò nel vedere tanta bellezza, ma era anche confuso perchè non capiva se fosse un illusione.

-Come hai fatto a venire qui? Come hai fatto a lasciare la cella?-

-Davvero me lo stai chiedendo?- gli rispose con un'altra domanda, assumendo uno sguardo perplesso a cui Thor rispose, alzando le spalle. -Non importa, Thor...- sospirò ed aggiunse con un filo di voce e saltandogli addosso con lo sguardo -Avvicinati...-

Senza farselo ripetere due volte, si avvicinò e si sedette vicino a lui.

-Che ci fai qui?- gli chiese guardandogli le labbra.

-Ti stavo aspettando, che domande...- gli si avvicinò col viso tenendo gli occhi fissi sui suoi.

-Aspetti da molto?- spostò il viso leggermente in avanti per poter sentire il suo respiro sulla pelle.

-No...- gli mise una mano sul petto, l'altra sulla guancia e gli sfiorò le labbra. Thor iniziò ad ansimare leggermente, con il cuore che gli batteva contro il petto sempre più veloce.

-Non saresti dovuto...venire...ti potrei fare male...-

-Fallo...- gli rispose provocandolo e mentre gli leccava il labbro inferiore. Il Dio del Tuono, a quel punto, non capì più nulla e sbatté l'esile corpo del fratello sul letto senza fargli davvero male. Lo baciò con foga ed estrema passione, lasciandosi trasportare dalle emozioni. Incominciò a spogliarsi con l'aiuto del fratello, tenendo sempre le labbra sulle sue. Non appena si fu liberato della maglia, prese a spogliare Loki con ardore, sentiva le mani fremere dal desiderio di voler toccare la morbida e liscia pelle di colui amava. Gli sembrava di vivere una delle sue fantasie erotiche che era solito fare prima di addormentarsi, eppure era tutto vero, stava succedendo per davvero. Loki, la creatura più bella che camminava sulle terre di Asgard, era lì, sotto di lui pronto a lasciarsi amare. Solo a tale pensiero, perse completamente la ragione ed esplose come una bomba piena di lussuria e passione ardente che celava dentro da parecchi anni. Strappò ogni tessuto che ostacolava il contatto dei loro corpi e, non appena furono entrambi nudi, si staccò dalle sue labbra e lo guardò per qualche istante. Loki era lì che sorrideva sensualmente con uno sguardo sereno e allo stesso tempo commosso, sembrava che fosse sul punto di piangere. Riprese a baciarlo, ma questa volta con dolcezza, per poi spostare le labbra sul suo esile collo. Senza nemmeno aspettare, gli allargò le gambe e lo penetrò.

Loki gemette per il dolore e strinse forte a sé il corpo muscoloso del fratello, ansimò e boccheggiò cercando di regolarizzare il respiro e sopprimere il dolore. Si sentiva come se fosse in paradiso, dopo tutti quegli anni passati nell'odio e l'ostilità che Thor provava per lui, come biasimarlo dopo tuto quello che aveva combinato, ora gli sembrava di aver trovato la pace. Quella pace che desiderava da troppo tempo e che pensava di poterla raggiungere solo dopo la morte. Tutto il dolore che provava era scomparso; non sentiva più l'odio crescere dentro di sé, non sentiva più l'oscurità annidarsi nel suo cuore facendolo comportare in quel modo crudele che odiava. Era tornato il vecchio Loki di sempre, quello fragile e sognatore, quello furbo e innocente, intelligente ma che non si mostrava mai superiore a nessuno. Quel Loki che era cresciuto al fianco del fratello Thor e non all'ombra della sua grandezza. Si sentiva completo; averlo dentro di sé lo faceva sentire un tutt'uno con l'intero universo e ad ogni spinta riusciva a vedere l'animo e il cuore di Thor, riusciva a sentire i suoi sentimenti come se fossero i propri.

Quando tutto finì, Thor abbracciò Loki appoggiando la testa sulla sua spalla. Respirò più e più volte il suo profumo, delicato e dolce come la primavera, sorrise sereno come non faceva da lungo tempo e chiuse gli occhi.

-Loki...- sussurrò con un filo di voce per poi cadere nel sonno.

Era quasi l'alba, ormai, e per Loki era giunto il momento di andarsene e tornare nella sua fredda e solitaria cella. Guardò Thor che dormiva beato sulla sua spalla, mentre gli accarezzava i capelli. Avrebbe voluto rimanere lì al suo fianco per il resto della giornata, ma non poteva, se padre li avesse scoperti insieme li avrebbe uccisi per alto tradimento. Non poteva farsi trovare fuori dalla sua cella, avrebbe messo in pericolo tutti e due ed era l'ultima cosa che voleva accadesse. Lo guardò ancora per qualche minuto con tanto amore ed un sorriso dolce sul viso.

-Non immagini quanto mi addolora dovermi staccare da te... Non immagini quanto mi spezza il cuore doverti stare lontano, quando eravamo soliti fare ogni cosa insieme. Mi spiace per quello che ho fatto, ma sono diventato figlio dell'oscurità e non riesco più a tornare indietro da te... Vorrei restare qui fino al tuo risveglio, ma se non mi trovano in cella finiamo nei guai entrambi e...l'ultima cosa che voglio è vederti in pericolo...- gli disse con un filo di voce, come se fosse un sussurro del vento che è impercettibile all'orecchio umano. Non voleva svegliarlo e, sopratutto, non voleva farsi sentire. -Non immagini quanto mi abbia reso felice conoscere i tuoi sentimenti...Addio mio amato fratello...- aggiunse con uno sguardo sempre più malinconico.

Lentamente e delicatamente si alzò dal letto e si rivestì; le prime luci dell'alba iniziavano a farsi vedere nel cielo e lui doveva sbrigarsi. Si abbassò verso il fratello e gli diede un piccolo e casto bacio sulle labbra, dopo di che se ne andò via.

 

 

 

Erano passati cinque mesi da quella notte e di tanto in tanto Thor faceva visita al fratello nei sotterranei, ma erano passati tre mesi dall'ultima volta che si fece vedere. Sapeva che le truppe di Asgard erano in battaglia o per lo meno così aveva sentito dire dalle guardie delle celle e quindi sapeva che Thor era impegnato a riportare la pace tra i regni. Non era preoccupato per la sorte del fratello, anzi era tranquillissimo sapeva che se la sarebbe cavata benissimo, l'unica cosa di cui aveva timore riguardava se stesso. Non era certo che sarebbe sopravvissuto ancora a lungo. Era da parecchio tempo che manteneva intatto un illusione per proteggersi da eventuali complicazioni, ma col passare dei mesi le forze lo stavano abbandonando, non riusciva più a mantenere intatta l'illusione. Aveva bisogno di Thor, strano da ammettere, ma aveva bisogno di lui.

-Il principe Thor è tornato!- avvertì una guardia gli altri due che erano nei sotterranei.

Fu come un miracolo, proprio quando Loki aveva deciso di mollare tutto e accettare le conseguenze, Thor era tornato. Con un piccolo sforzo creò una copia che assunse le sembianze di una guardia ed andò a cercare Thor. Aveva appena varcato la soglia della stanza del trono per fare rapporto al Padre degli Dei, quando la copia lo fermò e gli comunicò di raggiungere al più presto le celle.

Quando ebbe finito il colloquio con Odino, si andò a cambiare e scese nei sotterranei, si avvicinò alla cella di Loki e lo guardò.

-Volevi vedermi?-

-Nemmeno un saluto! Ma che caro fratello!- detto ciò, Thor capì che si trattava di un incantesimo. Si voltò verso le guardie e diede l'ordine di lasciarli soli per qualche minuto.

-Mostrati, Loki. Non sono più qui...è sicuro...-

L'incantesimo si spezzò e mostrò il vero volto del prigioniero. Era seduto sul letto con le mani sul ventre. Indossava una leggera maglia verde e dei pantaloni neri e sbottonati. Si voltò verso di lui mostrandogli uno sguardo preoccupato e allo stesso tempo irritato. Thor rimase stupito da ciò che vide e non riusciva a credere ciò che aveva davanti a sé.

-Ma cosa? Che..? Quand..? Ma è? Tu? Cos...?- non riusciva a formulare una domanda come si deve per la troppa sorpresa.

-Eh sì!, caro fratello...tutto ciò che vedi è tutto vero...- disse con il suo solito sorrisetto da stronzo mentre si accarezzava la pancia. -Stai per diventare padre... avrei voluto dirtelo prima, ma eri in guerra...-

-Quando è? Quella notte lì?-

-Ma buongiorno! Il Dio del Tuono ha fatto capolinea su Asgard ed è di nuovo in mezzo a noi!- disse ironico nascondendo la paura che aveva addosso. -Non posso stare qui! Se padre lo venisse a sapere ci ucciderebbe...- si alzò un po' a fatica e si avvicinò a lui. -Non riesco ad usare per troppo tempo la magia, non in questo stato...- abbassò la testa per non mostrargli il suo sguardo terrorizzato.

-Non ti farà del male! Ci parlerò io!-

-Thor! Non essere ingenuo! Mi ucciderebbe per essere scappato dalla cella!- si mise le mani tra i capelli.

-Ti proteggerò io... se reagirà male, allora scapperemo. Non ti lascio solo...-

Loki lo guardò sgranando gli occhi, incredulo per ciò che aveva sentito. Il biondo gli sorrise affettuosamente per poi riprendere a parlare. -Siediti, vado a parlare con padre e madre...- il prigioniero si sedette sul letto ed aspettò. Non sapeva per quale motivo stesse dando retta a Thor, non era solito farlo, ma dopotutto doveva dargli un minimo di importanza, aveva il diritto di dire la sua. Per Thor era stato facile convincere Loki dato che aveva gli ormoni sottosopra e non riusciva ad essere pienamente lucido.

Non dovette aspettare molto il ritorno del fratello maggiore che tornò assieme a padre e madre con tanto di guardie, il tentativo di Thor era fallito, sarebbero dovuti scappare.

-Allora non mentivi!!!- esclamò Odino con un tono di voce potente e rabbioso.

-No...-

Loki li guardò con uno sguardo impaurito, iniziando a tremare come una foglia.

-Dovrei farti uccidere per aver disonorato ad un mio ordine!!!- si rivolse al figlio prigioniero.

-Beh, allora perchè non mi uccidete, padre?- gli chiese con tono superbo mentre si alzava dal letto.

-Non sono quell'animale che ti ostini a credere che io sia! Ma rimarrai qui lo stesso! E la tua creatura vivrà qui insieme a te!-

A quell'esito avrebbe preferito morire anziché sapere che suo figlio avrebbe passato il resto della sua vita in gabbia come un animale.

-Non può restare qui! Mio nipote non marcirà rinchiuso in una gabbia!- si oppose Frigga in difesa di suo figlio e nipote.

-Avrebbe dovuto pensarci prima di combinare tutto quel casino che ha fatto!-

Non sopportando più quanto sentiva dire dal padre, Thor spaccò con il martello la parete che lo divideva da Loki e lo raggiunse, mettendosi davanti a lui.

-Bene! Allora io resto al suo fianco! Il bambino è anche mio e non posso lasciarli da soli!- il minore lo guardò arrossendo e si sentì più al sicuro con suo fratello al suo fianco. Frigga sorrise orgogliosa guardando i suoi figli e poi si voltò verso Odino che stava perdendo la pazienza.

-Allora vi farò uccidere entrambi!-

-E così sia! Non m'importa di quello che pensate, padre! Io starò con lui perchè è giusto farlo! Perchè il mio cuore dice che devo stare al suo fianco! Non sopprimerò ciò che mi dice solo per farvi onore! Non lo farò ancora una volta!-

-Thor...- sussurrò il moro.

-Non ucciderai i nostri figli! Non davanti a me! Né ora, né mai!-

-E cosa vuoi che faccia?- le chiese irritato alzando la voce.

All'improvviso tutto si fece ovattato, Loki non riusciva a sentire più le voci di chi aveva intorno. Sentiva la testa leggera e allo stesso tempo pesante; aveva freddo, non riusciva a respirare e come se nulla fosse, cadde a terra svenuto.

-LOKI!- esclamò preoccupato Thor, prendendolo in braccio e cercando di risvegliarlo. -Chiamate un medico!!!-

 

 

 

Qualche ora dopo si risvegliò, aprì lentamente gli occhi e vide Thor che era al suo fianco e gli stringeva la mano. Non riusciva a capire bene dove si trovasse per via della vista ancora offuscata.

-Ben sveglio!-

-Dove mi trovo?- gli chiese con voce flebile.

-Sei nella mia stanza, padre ha concesso di farti rimanere qui. Sarai prigioniero nella mia camera...-

-Retrogusto erotico, direi...-disse sorridendo.

-Sempre il solito...Stai bene?-

-Sì...- si mise seduto accarezzandosi la pancia.

-Vado ad avvisare madre!- uscì dalla stanza.

Loki si alzò, si mise il soprabito del fratello e andò ad affacciarsi fuori dal balcone. Appoggiò le mani sul davanzale ed ammirò il panorama che Asgard offriva. Il bambino scalciò costringendo Loki a spostare una mano sulla pancia. L'accarezzò dolcemente, accennando un sorriso.

-Non farmi troppo male, te ne prego...-

Qualche istante dopo lo raggiunse Thor che lo abbracciò da dietro appoggiando le mani sulla sua. Posò il mento sulla sua spalla e gli diede un bacio sul collo.

-Fa male?- gli chiese curioso.

-No, per ora no...- aveva un tono di voce dolce e quasi materno. Era strano vederlo così, ma ciò non dispiaceva al maggiore che lo trovata adorabile.

-Mi hai reso felice... Sono felice per tutto quello che ci sta succedendo. Non vedo l'ora di vedere nostro figlio...sarà sicuramente stupendo!- rivelò con aria da sognatore.

-Anche io...ma ho paura...-

-Di cosa?-

-Ho paura che possa assomigliare a me! Che possa avere le sembianze di uno Jötunn e che Odino possa ucciderlo!- scoppiò a piangere, trattenendo a stento i singhiozzi.

-Ehi...- lo fece voltare e lo abbracciò. -Non essere precipitoso! Anche se è blu con tutto il resto non ha alcuna importanza! E' mio figlio, non permetterò a nessuno di fargli del male-lo consolò dandogli piccoli bacini sulla testa. -Andrà tutto bene...- il bimbo scalciò ancora una volta, venendo sentito anche dal padre Thor.

-Ohi!-

-Ahah! Accidenti che potenza!- gli accarezzò la pancia, poi si mise in ginocchio e appoggiò un orecchio su di essa per sentire il bambino. -Piccolino, mi senti? Sono papà!- alzò lo sguardo verso Loki, che stava sorridendo, guardandolo con lo stesso sguardo che ha un bambino davanti ad un regalo. Poi tornò con l'orecchio sulla pancia e riprese a parlare. -Oddio, sono papà! Ahah! Beh, tuo papà non vede l'ora di spupazzarti e riempirti di baci! Non vede l'ora di vederti...- il moro gli mise una mano tra i capelli guardandolo teneramente. -Nel frattempo, però, non fare male alla mamma Loki, se no diventa isterico! Ahah!- si alzò. -Sei una mamma! Ahah!-

-Ah ah! Spiritoso! Io non sono isterico! Ed è anche colpa tua se sono ridotto così!- mise il broncio, incrociando le braccia.

-Non l'avrei fatto, se tu non fossi così tanto sexy...- lo prese dai fianchi e lo avvicinò di più a sé.

-Lo dici tanto per dire...-

-No, lo dico perchè ti amo...-

Loki lo guardò arrossendo, sentendosi un po' in imbarazzo.

-Cos...?-

-Ti amo, Loki di Asgard....- lo baciò dolcemente stringendolo tra le sue braccia.

 

 

 

 

Passarono veloci i mesi restanti, ormai il bambino sarebbe nato a momenti e Thor, molto probabilmente, si sarebbe perso tutto quanto perchè impegnato a difendere Asgard. Non era infastidito Loki, per questo, sapeva che tutto ciò che faceva era anche per il bene della sua famiglia, però gli dispiaceva non averlo accanto proprio in quel momento che temeva da qualche mese.

Era in balcone, proprio come quel giorno, stava guardando fuori sperando di avvistare il suo amato principe tornare a casa. Sospirò malinconico senza vederlo, guardò il cielo e sussurrò il suo nome e poco dopo sentì delle fitte al ventre e capì che era giunto il momento. Iniziò ad urlare dal dolore e sudare freddo. S'incamminò verso il letto e si sedette.

-MADRE!!!- urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. Le guardie lo sentirono e preoccupati entrarono a vedere cosa stesse succedendo. -CHIAMATEMI FRIGGA!!!- piangeva e gemeva per il dolore, mentre si stringeva la pancia con la mano.

Una guardia, che andò a chiamare Frigga, tornò seguito da alcuni medici.

-Oh, figlio mio! Sdraiati e continua a respirare, fra poco sarà tutto finito- lo aiutò a stendersi, stringendogli la mano. -Andrà tutto bene!-

-Madre...- strinse i denti e gli occhi trattenendo i gemiti. Iniziò a spingere involontariamente, seguendo gli stimoli che gli suggerivano il corpo.

-Va tutto bene, respira!-

-Thor...? Dov'è Thor?- le chiese guardandola con le lacrime agli occhi.

-Non c'è, tesoro, è ancora in battaglia...-

-THOR!!!- urlò di dolore mentre spingeva e stringeva la mano della madre, e come se fosse riuscito a sentirlo, Thor tornò ad Asgard e raggiunse la sua stanza.

-Oh mio dio! Ci siamo!- gli andò vicino e gli accarezzò la fronte.

-La battaglia?- chiese Frigga un po' confusa.

-E' finita! Avevamo appena finito quando ho avvertito che Loki stava male...-

-Thor...Thor...!- non faceva altro che ripetere per via del dolore.

-Sono qui...sii forte ancora un pochettino!-

-Sei qui...- gli sorrise affaticato.

-Su forza! Spingiamo insieme!- lo incitò il maggiore che respirò e spinse insieme a lui per dargli sostegno morale.

Qualche ora dopo tutto finì, i medici presero il bambino, lo avvolsero in un asciugamano e glielo porsero al moro.

-Oh...- lo guardò con uno sguardo materno ed intenerito, coccolandolo e dandogli bacini sulla testolina.

-E' fatta... è bellissimo!- esclamò Thor sul punto di piangere. Avvolse Loki con un braccio e lo strinse al suo petto. -Siamo genitori!- si commosse ridendo.

Frigga li guardò commossa, mandando un bacio con la mano al figlio adottivo che la stava guardando come era solito fare, con uno sguardo dolce e pieno di affetto.

-Sono fiera di voi! Vado ad avvisare Odino!- corse, entusiasta, fuori dalla stanza.

-Come lo chiamiamo?- gli chiese Thor senza togliere gli occhi dal figlioletto.

-Ullinn...-

-Mi piace! È un nome da duro!-

Il piccolo Ullinn sbadigliò e aprì gli occhi mostrando due piccoli zaffiri contornati di rosso lucente. Era un bellissimo bambino molto simile a Thor ad eccetto della bocca e forma degli occhi. Rimasero a guardarlo per molto tempo, fino a che il piccolo non si addormentò.

-Sono felice...- disse Loki guardando il figlio e poi Thor. -Mi sento di appartenere a qualcosa, adesso... Sono felice di sapere che mi ami, perchè non sopportavo più di tenermi dentro quello che provavo per te... Sono felice di amarti...-

-E io sono felice di essere amato da te...- lo baciò con passione, mettendo una mano sulla testolina del bimbo.

 

Quella notte tutta Asgard fu in festa. Tutto il popolo festeggiò la nascita del principe Ullinn con balli, cibo, fuochi d'artificio e caos più totale. Stessa cosa si fece al palazzo, dove erano tutti riuniti a festeggiare il nascituro e i genitori, sotto la benedizione di Odino. Tutti fecero i complimenti a Thor e Loki, che sedevano l'uno affianco all'altro, augurandogli lunga vita e prosperità, continuando a fare baldoria fino al mattino seguente.



Salve gente! Spero che la storia vi sia piaciuta, se ci sono errori chiedo scusa, ma non ho riletto perchè i miei occhi implorano pietà e anche la mia testa! Prometto che rileggerò e correggerò! Avviso anche che arriverà una altra Thorki (a capitoli, ma non troppi massimo 5) e spero di scriverne molte altre oltre che 2!
Spero di sapere na vosta opinione!

A presto!!!

Ryuga


 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: ryuga hideki