Primo dicembre: c’è ancora tempo per addobbare l’albero.
(-24)
Le carole cantate
a squarciagola echeggiano
nell’imperlato silenzio dei viali,
geme il vento
tra alberi nudi e morti,
rabbrividiscono i passanti;
è il primo tramonto di dicembre e ogni cosa rimbomba
nelle sfumature tiepide dall’aroma pepato,
guance gelide sepolte in sciarpe di ruvida lana.
“E’ un grande gelo, no?”
“Mhm, più freddo del solito”
“Forse dovremo rientrare”
“O forse no. Il cielo è così caldo”
“C’è ancora l’abete d’addobbare ed io sto gelando”
“E’ ancora il primo dicembre, non preoccuparti. C’è tempo”
“Mhm, più freddo del solito”
“Forse dovremo rientrare”
“O forse no. Il cielo è così caldo”
“C’è ancora l’abete d’addobbare ed io sto gelando”
“E’ ancora il primo dicembre, non preoccuparti. C’è tempo”
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