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Autore: Hika Uchiha    01/12/2013    2 recensioni
"[...] Ma il calore che emanavi era così forte che,
per un motivo o per un altro,
mi è mancato il coraggio di restare."
[SasukexSakura | Angst, sentimentale, triste | One-shot].
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Il coraggio di restare.

"Ehy, Sasuke, ti ricordi di me?
Cerca di tornare indietro con la mente.
Torna al giorno in cui Naruto è diventato hokage.
Ricordati della ragazza dai capelli rosa.
Ricordati di noi."


 
Lo yukata cominciava a stringerle la pancia e le mancava l'aria quanto mai. Decise di avvicinarsi ad una delle finestre di quella che prima poteva chiamarsi il piccolo appartamento abitato da Naruto, guardando malinconica il territorio circostante.
Naruto era stato eletto Hokage e lei era un ninja medico a tutti gli effetti. La vita continuava tranquilla.
Erano passi solo due anni dal ritorno di Sasuke a Konoha, e ancora a stento riusciva a crederci. L'Uchiha aveva abbandonato la vendetta per vivere una vita piuttosto pura e libera, anche se ancora oggi Sakura non sapeva bene il perché lui avesse ucciso tutta quella gente. A Konoha restava comunque un nukenin, anche se ormai la sua reputazione era cambiata notevolmente in quasi tutti i villaggi - quasi.
L'ultimo pensierò che passò per la mente di Sakura fu anche il più vero: tutti i ninja di Konoha avevano realizzato i propri sogni. Persino Sasuke!
Si ritrovò a ridacchiare come una stupida, anche se si sentì un po' vuota al ripensare a tutti i suoi sogni, poiché alcuni non si erano affatto avverati. Tipo quello di farsi amare dall'Uchiha, o quello di renderlo felice a tutti i costi. Sbuffò, per poi udire dei passi che si facevano sempre più vicini.
«Sakura» Quella voce - la sua, dannazione! - le fece mancare il respiro. Si voltò disorientata, incontrando nervosa gli occhi nero pece di lui.
Erano rare le volte in cui Sakura comiciava a tremare, con le mani fredde e il cuore che cominciava a sembrare un vero e proprio uragano. Erano rare le volte in cui lui spiccicava parola.
«Sasuke» La sua voce era piatta, tremante, accompagnata da un insignificante sorrisetto forzato. «Come mai da queste parti?» Già, come mai era da quelle parti? Anzi, perché mai stava in casa di Naruto? Come era entrato?
«Finalmente è diventato Hokage, lui» Sasuke guardò Sakura con un sorrisetto impertinente, mettendosi con le spalle al muro e le braccia incrociate.
«Geloso?» Lo provocò Sakura, ricevendo per risposta uno sguardo fulminante.
Sasuke fece una smorfia. «E' cambiato, inoltre ha realizzato il suo sogno» Le sue parole sembravano tristi quanto vere.
«Se è per questo, Sasuke-Kun, siamo cambiati un po' tutti» Constatò la rosa, assottigliando gli occhi per colpa del sole - tramonto - che le annebbiava la vista. Guardò fuori dalla finestra, sospirando. «Naruto è Hokage, io un ninja medico e tu un anbu, le cose sono cambiate dai tempi dell'accademia» Dove parlavano, litigavamo, combattevamo e ridevamo. Ai tempi felici, Sasuke-Kun!
L'Uchiha parve farsi cupo, così come da darle pienamente ragione con il suo silenzio.
Nessuno dei due pareva voler ricominciare a parlare, forse a causa dei pochi argomenti che potevano condividere, o a causa di quel poco coraggio che serviva col fare la prima mossa.
In fondo Sakura aveva ragione: non erano più i tempi dell'accademia. Non poteva più sorridere a Sasuke con fare innamorato, né chiamare e prendere a pugni quel baka di Naruto, perché era cambiato tutto.
Non c'erano più allenamenti, né più chiacchierate e né più quei piccoli spaccati di vita che a volte condividevano e vivevano insieme. Non c'era più nulla.
«Anch'io sono cambiata, Sasuke» E la lacrima non poteva mancare.
Sasuke abbassò lo sguardo. «Anch'io non sono più lo stesso di prima» Chissà quanto ci aveva messo a trovare il coraggio di dire quella frase...
«Konoha è un uragano, vero? Si è risollevata in poco tempo» Tanto per cambiare argomento.
«Mh».
Konoha nascondeva ricordi, passati tristi e futuri felici. Konoha era solo un villaggio, quello della foglia, che comunque aveva ottenuto ciò che meritava: il coraggio e la forza, così come quella dei propri abitanti, di rialzarsi davanti a qualunque ostacolo.
«Ci sono troppi ricordi».
«Sei triste persino nel giorno in cui il tuo migliore amico diventa Hokage? Complimenti, signorina Sakura» Tanto per alleviare la situazione.
Sakura ridacchiò, per poi ricomporsi, arrossendo.
«Sei cambiata molto. Sei strana e meno fastidiosa, non sei più la Sakura di un tempo» Mormorò Sasuke, guardando il sole che mano mano andava via.
«E com'ero? Cioè, tu lo saprai, no?» Quella era più che altro una sua pura curiosità. Si era sempre chiesta cosa Sasuke pensasse di lei e, beh, quello era il momento perfetto per domandarglielo.

«Pazza» E ti pareva. «Insopportabile, irritante, con una voce squillante ed eri completamente inutile...» Avrebbe potuto continuare per un bel po'.
«Davvero?» Ridacchiò. «Ora sono utile, invece?».
«Per niente» Ma queste cose Sasuke non le diceva con un sorriso, ma con gli occhi che si immergevano sul bianco pavimento di quella camera, triste e dannatamente pensieroso.

«Ti ringrazio, allora» Sakura non si offese, dal momento che oramai ci era abituata. «Anche tu sei cambiato. Mai e poi mai mi avresti parlato così a lungo. Diciamoci la verità: ti sto simpatica».
«Ti piace farti odiare, vero?» Sakura sorrise divertita, incontrando i suoi scuri occhi, perdendosi nuovamente all'interno.
In quelle iridi scure lei intravedeva l'oceano. 

«Mi piaci, Sasuke. Mi piaci più di prima» E quella dichiarazione a cosa era dovuta?
Il rossore ben visibile sulle guance dell'Uchiha fece sorridere la rosa, che altrettanto arrossì imbarazzata. L'aveva detto senza pensarci nemmeno un attimo. Era una cosa che le era uscita spontanea.
Sospirò, con gli occhi lucidi. Alzò lo sguardo per incrociare quello del moro, ma preferì spostarlo altrove. Non sapeva bene dove Naruto si trovasse in quel momento e che ore fossero. Aveva perso completamente l'ordine del tempo. Da quando stavano parlando loro due? Forse nemmeno mezz'ora, eppure poteva affermare di non aver mai chiacchierato con Sasuke così tanto. I suoi occhi scorsero uno sguardo buio in quello di Sasuke, come tutti quelli che le aveva mostrato in quella giornata. Incapace di tenersi a freno, si avvicinò a lui con un sorrisetto dolce e delicato, sfiorandogli una guancia con l'indice. Gli cinse il collo con le braccia, stringendolo affettuosamente. In primo momento Sasuke sussultò, sorpreso dal gesto ancora troppo strano per lui.

«Ed io ti piaccio, Sasuke-Kun?» Che domanda stupida.
La mano dell'Uchiha le sfiorò la spalla con delicatezza, ancora troppo imbarazzato per abbracciarla completamente. Sakura si chiese perché ogni volta che guardava o abbracciava Sasuke sentiva come se il cuore smettesse di battere, perché si sentiva come una dodicenne al suo primo amore, e perché ogni dolore e distrazione passasse in secondo luogo. Il suo cuore ormai era rinato da quella forte tempesta in cui si era imbattuto, anche se quella ferita non era stata ancora rinchiusa del tutto. L'unico sogno di Sakura era quello di vivere felice assieme a lui, vederlo sorridere, condividere una casa con lui, con tanto di marmocchi tra i piedi; quello era l'unico modo per rinsanare quel dolore.
Dopo aver rimuginato per qualche altro secondo, si rese conto che il cuore di Sasuke aveva cominciato a battere più forte, forse per l'imbarazzo o forse per ciò in cui lei sperava.
Guardò Sasuke negli occhi, intravedendo qualcosa che subito le fece capire tutto.

Sorrise, sciogliendo il ragazzo dalla stretta, togliendosi dagli occhi una ciocca di capelli. Si aggiustò lo yukata, sparendo chissà dove, con gli occhi lucidi.
Ma no, non era ancora il momento.
E forse il loro momento non sarebbe mai arrivato.


 
"Sai, Sasuke,
sarei voluta rimanere lì con te per sempre,
anche al costo di farmi odiare.
Probabilmente ora ti starai chiedendo il perché non io non l'abbia fatto,
ma il calore che emanavi era così forte che,
per un motivo o per un altro,
mi è mancato il coraggio di restare."





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Ciao a tutti. <3
Ammetto di non essere proprio in vena di fanfiction, ma scrissi questa piccola storia qualche mese fa. Mi sembrava un vero e proprio peccato non farle qualche modifica e pubblicarla, perché ricordo di averci messo tutta me stessa. Ovviamente il pairing è il SasuSaku - come se non si fosse capito, lol -, il mio OTP per eccellenza. Spero che vi sia piaciuta almeno quanto l'apprezzo io, nonostante stia un po' giù di corda. Ringrazio vivamente coloro che recensiranno e coloro che leggeranno soltanto!
E' la mia solita ff triste e depressa, dove i personaggi non sono mai completamente felici.
Purtroppo io sono strana, che volete farci.
Scusate se fa schifo! *si guarda con disprezzo* Vi adoro :)

Hika Uchiha.
 

ps. non chiedetemi come abbiano fatto SakuSaku e SasuSasu ad entrare nell'appartamente di NaruNaru. *manda bacini e muore*
TAO! <3 *abbraccia dall'aldilà e si chiede il perché sta scrivendo queste cazzate*
   
 
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