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Autore: Kumiho    01/12/2013    4 recensioni
[Aomine x Kise]
Il sorriso che, quel giorno, Kise vide sbocciare radioso sul volto di Aomine, fu il più bello che riuscisse a ricordare. Mentre Daiki stringeva le piccole mani pallide di Hana tra le sue e la sollevava da terra, roteando su se stesso, quel sorriso era nato improvvisamente, abbagliando tutto il resto.
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Fan fic ambientata in un ipotetico futuro distante una decina d'anni dalla trama attuale.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Nuovo personaggio, Ryouta Kise, Satsuki Momoi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quel fiore di un giorno d’estate
 
 





Il sorriso che, quel giorno, Kise vide sbocciare radioso sul volto di Aomine, fu il più bello che riuscisse a ricordare. Mentre Daiki stringeva le piccole mani pallide di Hana tra le sue e la sollevava da terra, roteando su se stesso, quel sorriso era nato improvvisamente, abbagliando tutto il resto.
 
La bambina rideva guardandolo, e lo abbracciò stretto stretto appena i suoi piedi nudi toccarono di nuovo l’erba. Le manine pallide gli stringevano la maglia, ed il vestitino color panna risaltava contro i riflessi rosati dei capelli. La sua risata era cristallina e squillante come una campanella anche quando affondava le piccole guance nella pancia di Aomine, tanto più alto, che rideva a sua volta.
 
Kise provò un moto di gelosia bruciante e di rimorso, vergognandosene subito dopo e nascondendo gli occhi dietro i ciuffi biondi.
 
- Lo conosco da anni, ma riesce sempre a sorprendermi…- Aveva detto Satsuki guardando sua figlia giocare con Aomine -… e dire che Dai-chan non ha mai sopportato i bambini.- Concluse con un sorriso divertito, prima di rammentare ad Aomine di non far correre troppo Hana che, per tutta risposta, si voltò verso la madre facendole una smorfia che costrinse Aomine a ridere ancora più forte -di quella risata sguaiata e bellissima-, e Momoi fu costretta a rimproverarla con un tono più divertito di come sarebbe dovuto sembrare.
 
Kise rimase in silenzio, continuando a guardare Aomine, continuando a fissare le sue mani che sollevavano la bambina sempre più in alto, continuando a sentire le risate di entrambi farsi sempre più forti.
 
 
 
 
 
- Hana-chan ti adora, Aominecchi…- Gli aveva detto sulla strada di ritorno e Aomine aveva di nuovo sorriso, in quel modo miracoloso e bellissimo, stringendo il volante tra le dita, compiaciuto.
 
-… quella bambina è uno spasso!- Rispose continuando a  sorridere – E guarda che anche tu le piaci. Dovresti solo parlarle di più…-
 
Kise era rimasto in silenzio finché le parole non gli erano uscite fuori assieme al respiro, stanche di pesargli sul cuore.
 
- Mi dispiace, Aominecchi. Io non posso darti nessun figlio… Se solo fossi una donna e potessi darti un bambino… saresti un padre meraviglioso.-
 
 
Aveva sentito la macchina frenare di colpo, e per poco non aveva sbattuto la testa contro il parabrezza. Quando si era voltato si era ritrovato davanti l’espressione mortalmente seria di Aomine e i suoi occhi di un blu terribilmente tetro. Prima che potesse dire qualcosa, l’altro, lo aveva circondato con un braccio e lo aveva stretto a sé con una forza tale che gli aveva spezzato il fiato.
 
- Non t’azzardare mai più a dire una stronzata simile. Mai.-
 
Kise avrebbe voluto dire qualcosa, qualcosa di stupido, come suo solito, qualcosa di divertente, qualcosa di rassicurante. Ma tutto quello che fu capace di fare fu stringere Aomine e piangere nella curva della sua spalla. Sentendosi stupido, sentendosi in colpa… sentendosi, irrimediabilmente, sempre più innamorato di lui.
 
 
 
 
 
La mattina dopo, tra le lenzuola sfatte e le prime luci del mattino, Kise lo aveva abbracciato di nuovo e aveva detto:
 
- … Se davvero avessimo un bambino e dovesse somigliare a te, penso che mi fareste venire una crisi di nervi dopo appena due giorni.-
 
Aomine lo aveva guardato per pochi secondi prima di scoppiare a ridere, in quel modo adorabile e disarmante che Kise aveva tanto bramato. Il cuore gli si era riempito di felicità e le braccia di Aomine lo avevano avvolto di nuovo in quell’abbraccio stretto e forte che gli spezzava il fiato, impedendogli di piangere ancora.
 
 

 
 
FINE
 
 
 
 
 
 
 

Io odio i bambini… non so come sono riuscita a scrivere una cosa simile. D:
…L’Aokise mi fa male!
La bambina di Satsuki, Hana, non ho idea di chi sia figlia, inizialmente avevo pensato di scrivere anche del padre, ma è un’idea che non mi ha mai convinta del tutto, anche perché mi sembrava solo di allungare il brodo… (spero solo che sia un uomo bello, sano, ricco e intelligente… perché amo Satsuki e lei se lo merita! <3)
Indi, per cui, poscia… fatemi sapere che cosa ne pensate ;)
 
P.S: Il titolo di basa sulla parola “fiore” poiché è la traduzione di “Hana”, dal giapponese, appunto: fiore.
… faccio schifo anche coi titoli oltre che con i bambini! X°D

 
 
  
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