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Autore: girlsgowild8    01/12/2013    4 recensioni
Mi racconta che quel Natale, come gli altri, l’ha dovuto passare guardando uno di quei soliti film natalizi che amano i suoi genitori. E io rido, mi diverto.
E nessuno dei due si accorge che stanno già facendo il conto alla rovescia, ci guardiamo soltanto quando il numero 1 echeggia fra i presenti.
E allo scoccare della mezzanotte lo bacio.
Per la prima volta sento le farfalle allo stomaco.
Per la prima volta mi sento amata, davvero.
Per la prima volta, in quel mercoledì del 31 dicembre, il passato è passato.
One Shot ispirata a "Begin Again" e "The Moment I Knew" di Taylor Swift.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedico questa OS a Maria, Simona, e a tutte le ragazze insicure.
Siete tutte quante perfette a modo vostro, non lasciatevi condizionare da nessuno.

Essendomi ispirata a due canzoni, vi consiglio di ascoltarle: Begin Again e The Moment I Knew.
(dovete cliccare sui titoli, poi ascoltate quello che vi pare ahahahah)
 
 
.

 

E sono qui, pronta.
Fa un freddo cane e cerco di arrotolare meglio la sciarpa attorno al collo.
Magari il suo orologio va un’ora indietro.
Magari ha trovato traffico.
Magari non ha trovato il paio di calzini che cercava.
Magari sta avendo problemi a caricare i regali nell’auto.
Magari un cazzo!
Se l’è dimenticato, come sempre. Si dimentica sempre tutto.
Sbuffo per la sedicesima volta nel giro di un minuto, ricontrollo l’orario sul cellulare e mi deciso a telefonarlo.
Uno squillo.
Due squilli.
Tre squilli.
E continua così fino a quando non sono quasi pronta per riattaccare, ma la sua voce mi fa riportare subito l’apparecchio al viso.
“Logan? Ma dove sei? Dovevi venirmi a prendere alle otto e sono le … otto e cinquantasei” preciso controllando il mio orologio da polso.
Lo sento armeggiare con qualcosa che spero sia la porta di casa o, meglio ancora, la portiera della macchina.
“Sì, scusami Kristen, è che non sono a casa adesso. Ci vediamo direttamente lì, ok?”
E vaffanculo! 
Solo scuse. Non è vero! E adesso mi sono rotta di fare la cagnolina che gli sta sempre dietro. 
Mi sono stufata, diavolo.
“Ah, beh …. Insomma, io … ok. Ci vediamo dopo” riesco a dire solo quello, perché sono una povera cogliona innamorata.
“Non te la sei mica presa?” chiede lui.
“Chi, io? No, no!” esclamo subito.
No che non me la sono presa, certo.
Perché mai dovrei prendermela? Insomma, è la ventottesima volta che non si presenta, ma che fa? 
Senza contare tutte quelle volte che ha fatto tardi, quelle in cui si è scordato che mi sarebbe dovuto venire a prendere a scuola, quelle in cui mi  ha lasciato sola sotto la pioggia, quelle in cui si è dimenticato che saremmo dovuti uscire insieme, quelle in cui mi ha piantato in asso all’ultimo minuto per ‘un impegno di famiglia’, quelle in cui ha usato la scusa del ‘devo stare anche con i miei amici’ per non uscire con me … insomma, ne ho una bella lista.
“Bene, ci vediamo dopo” non sembra rassicurato, più che altro è passivo e strafottente come sempre, ma io lo immagino che tira un sospiro di sollievo perché è felice di non avermi fatto arrabbiare, ma so che non è così.
“Ciao” rispondo riattaccando.
Perché non ci diciamo mai ‘ti amo’ alla fine delle conversazioni come due veri fidanzati?
Prenderò un taxi, chi se ne frega di Logan? Lui può anche fare quello che vuole.
E il bello è che sono vestita una merda per colpa sua e dei suoi 'non puoi indossare quel vestito perché è troppo scollato, non puoi indossare calze perché ti guarderebbero le gambe, non puoi camminare a testa alta perché sei mia'  e io finisco sempre come una di quelle monache di clausura che vedono la luce per la prima volta. 
Ci manca solo che mi faccia uscire con un sacchetto di patatine sulla faccia.
Io con lui ed i suoi amici non posso uscire perché dice che non mi starebbero simpatici.
Ma secondo me si vergogna del fatto che io non esca con le cosce scoperte, sia perché a me non piace, sia perché lui non me lo permetterebbe mai.
Oppure non vuole che i suoi amici mi guardino. Per questo mi fa sempre stare rinchiusa in casa e quelle poche volte che usciamo insieme –potrei contarle sulle dita di una mano di sicuro- mi mantiene il fianco, mi presente come sua e guarda male tutti quelli che mi sfiorano il braccio passandomi affianco involontariamente.
Eppure sono sempre innamorata di lui.
Il primo taxi che passa, ovviamente, non si ferma. Così decido di chiamare le mie amiche.
“Kris, dimmi” esclama la mia amica Joy al secondo squillo.
“Dove siete?” chiedo.
“Alla festa, tu?”
“Io sono ancora sotto casa … sai se qualcuno può darmi un passaggio?”  domando senza speranze.
“Aspetta” dice.
Dal telefono sento il brusio delle voci degli invitati, i miei parenti. Quelli che avrebbero dovuto vedere almeno per la seconda volta il mio fidanzato, nel giro di otto mesi. 
Ma conoscendolo non si sarebbe presentato nemmeno al mio compleanno, figurati a Capodanno.
Ma chi se ne importa?
… io.
“Kris?” domanda Joy dall’altra parte del telefono.
“Sì” le rispondo subito tornando sul pianeta terra.
“Tua madre ha detto che sta per arrivare un tizio parente di non so chi … vieni con lui”
Un tizio che nemmeno conosco, fantastico no?
Potrebbe violentarmi, strozzarmi e gettarmi nel Tamigi. Potrebbe rapirmi e farmi diventare una cotoletta con la sabbia del Sahara, ma non fa niente.
Certo.
“Mh, come faccio a riconoscerlo, e che ne sa lui?” le chiedo un po’ preoccupata.
“Adesso lo chiamano. Tu aspetta sotto casa tua. Ci vediamo dopo” mi saluta.
Bene, devo aspettare una persona che nemmeno conosco, fra l’altro alla vigilia di Capodanno, da sola.
Devo solo attendere un po’, poi vedrò Logan alla festa.
La festa di Capodanno, bah.
I miei genitori, qualche settimana fa, hanno avuto l’idea di invitare parenti e amici, e amici dei parenti, e parenti degli amici, nella loro grande villa. Tanto ci sarebbero entrati anche venti squadre di calcio e tredici di basket, oltre noi.
Sbuffo ancora e il mio fiato si condensa nel’aria fredda di quel 31 dicembre.
Fa un freddo cane e tornerei volentieri dentro casa, accenderei la mia stufetta a gas e farei il conto alla rovescia davanti alla televisione mentre scocco un bacione al mio gatto nero, tanto lui mi ama.
Aspetto altri minuti e mi riprometto di vivere come un’eremita per davvero se quel tizio non arriverà fra cinque minuti.
Ma finalmente un’auto nera si ferma davanti a me, che sono seduta sulle scalette di casa.
Abbassa il finestrino e sorride.
E io rimango incantata, perché non ho mai visto un sorriso così.
Mai.
“Sei Kristen o ho sbagliato casa?” domanda, senza staccare i suoi occhi dai miei.
Sono ancora incantata, ancora ad osservarlo … oddio!
“Io … sì. Sono io” cerco di sorridere, ma so che la mia è solo una smorfia da procione impaurito, quindi ritorno passiva, accennando un’espressione alzando gli angoli della bocca.
“Beh, dovresti salire in macchina, no?” chiede ovvio.
Quanto sono cogliona.
Mi alzo subito, sperando di non cadere nonostante abbia quelle vecchie Converse del cazzo che metto ogni santo giorno.
Converse.
Io amo le Converse, ma amo anche i tacchi.
E perché mi sono vestita in questo modo?
Per colpa sua, di Logan. Perché gli permetto sempre tutto.
“Senti” comincio giocherellando con le dita “Dovrei prendere una cosa sopra, penso ci metterò un po’ … vuoi salire?” chiedo.
Mi sento una di quelle che alla fine dei film dice ‘Vuoi salire?’ al suo amico e poi se lo tromba appassionatamente.
Infatti lo vedo sogghignare.
Seconda figura di merda, fantastico.
“I-io non intendo quello che pensi … sempre se pensi a quello. Nel senso che non pensavo male, devo solo cambiarmi” oddio “Non è che voglio farti uno spogliarello, ma devo cambiarmi perché così mi sento veramente l’omino della Michelin, e non mi piaccio sinceramente” mi blocco un secondo, lui è già sceso dall’auto, ovviamente. E sta venendo verso di me. “Ma ovviamente se non vuoi venire fa niente. Puoi sempre aspettare qui, o in auto ad ascoltare la radio. Anche se oltre a canzoni natalizie non penso troverai altro” ho quasi il fiatone, senza quasi, quando lui mi interrompe prendendomi le chiavi di casa che mi stavo rigirando fra le mani.
“Ho capito” ride mentre cerca la chiave giusta per aprire la porta.
Meno male …
Quando entriamo mi vergogno del casino presente, dei mobili da maschio, di quanto sia brutta la tappezzeria e tutto il resto.
La mia casa fa cagare.
“Vivi con … tuo fratello, o il tuo ragazzo?” chiede guardandosi intorno.
Mi sbatto una mano sulla fronte provocando la sua faccia stralunata, mentre mi viene voglia di uccidermi, sotterrarmi e rimanere sotto terra.
Poco dopo Romeo comincia a strusciarsi sulle sue gambe.
Oh cazzo, perché devo sembrare una psicopatica che vive con un gatto, da sola, in una casa fatta di tappezzeria maschile, perché?
“No, vivo sola. Lo so, fa schifo tutto. Ma ha scelto la maggior parte delle cose il mio … ragazzo. E io ovviamente annuivo” riflettei, abbassando la voce alle ultime parole.
Lo vedo annuire “Sai, non è tanto male alla fine, mi piace” sorride. “Comunque io sono Harry” mi porge la mano.
“Kristen” dico stringendola.
“Lo sapevo” ride.
“Dettagli” aiuto “Senti, vado di sopra a prepararmi, vuoi venire?” 
Ed eccolo che trattiene una risata, ancora “Non è possibile che ti faccia ridere ogni cosa che dico!” esclamo sorridendo per colpa delle sue fossette “Ma pensavo ti avrebbe fatto piacere aspettare sopra, con me. Io mi cambierei nel cesso. Va bene?” 
Per poco non si piega in due, forse perché sono diventata rossa come un peperone.
“Va bene, va bene” annuisce ancora ridendo.
Ho un'espressione da ebete, ma fa niente, mentre salgo le scale con lui alle mie spalle.
Sono proprio una cogliona, devo sempre farmi riconoscere per quanto sia cazzona.
Appena entriamo in stanza mi beo di quell’atmosfera. Solo quella camera non è stata scelta da Logan, ecco perché è la mia preferita forse.
Ma a Logan non piace.
“Cambiamento radicale” osserva Harry entrando.
“Sì, beh … questa l’ho scelta io” spiego. 
Lo vedo sedersi sul letto mentre apro l’armadio e comincio a cercare qualcosa di decente. Ma ci sono solo maglie a collo alto fino al naso, pantaloni a vita alta e maglioni giganti.
Poi però lo vedo. È un vecchio vestito rosso che non avevo mai messo, perfetto insomma.
“Ti piace?” gli chiedo girandomi.
Oh aspetta, so che non gli piacerà, è troppo scollato.
“Sì, è bellissimo”
“Davvero?” chiedo sospetta.
“Sì” ripete inarcando un sopracciglio.
Ah, che bello.
Prendo delle calze da un cassetto e corro in bagno liquidando Harry con un “Torno subito”.
Appena esco corro a guardarmi allo specchio, e mi piaccio.
Per una volta finalmente mi trovo … guardabile.
Bella.
Mi abbasso per prendere una scatola sotto il letto e la apro ammirando tutte le mie scarpe, tra cui spiccano più di tutte quelle con quel tacco carinissimo che mi piacciono tanto.
Le guardo e mi beo della loro magnificenza, le prendo e le infilo.
E ricorro allo specchio dopo aver preso il mio rossetto preferito, quello rosso e classico.
Quello che mi piace tanto.
Quello che Logan odia perché se deve baciarmi davanti agli altri gli sporca la bocca.
Quelle scarpe mi stanno bene.
Quelle che adoro.
Quelle che Logan non sopporta perché mi fanno diventare alta quasi quanto lui, che deve essere più alto. 
Quelle che a Logan fanno cagare perché secondo lui le mie gambe non sono adatte per stare scoperte e per dei tacchi.
Ma io mi piaccio e anche tanto.
“Sei perfetta” dice Harry facendomi girare di scatto “Ma ora dovremmo andare”.
Sei perfetta. 
Nessuno me lo aveva mai detto … ed è bello sentirselo dire.
“Grazie ….” sono quasi commossa, mi sento una cretina.
Ma fa nulla.
Prendo una giacchetta nera e calda e la infilo velocemente.
Scendiamo giù di corsa e saluto Romeo con il nostro bacio di Capodanno.
Ma Harry si ferma verso la mia collezione di cd di James Taylor, all’angolo della casa. A Logan non piacevano e li avevo riposti per bene, quasi nascosti, in un vecchio mobiletto.
“Ti piace James Taylor?” domanda quasi sorpreso.
Oddio. Penso i stare per stare per morire.
Adesso riderà di me, e mi lascerà a piedi.
“Io … sì” annuisco abbassando lo sguardo.
“Io lo adoro” borbotta.
“Sul serio?” esclamo io avvicinandosi.
“Sì, ne hai un sacco”
“Li ho tutti, e qualche contenuto extra” sorrido fiera di me e di un mio acquisto, finalmente.
“Devi prestarmeli qualche volta”
“Certo”
“Adesso andiamo”
“Certo”
“Kristen?”
“Certo .. cioè, sì andiamo”
Ride.
Oh pace!
Quando saliamo in auto accende subito la radio, pochi minuti dopo parte Stronger, di Kally Klarkson.
Amo quella canzone, ma Logan non la sopporta perché non ne comprende il significato, quindi io sono costretta ad annuire e dire che non piace nemmeno a me.
Harry comincia a canticchiarla e quasi comincio anche io, ma mi blocco.
Ho una voce di merda, Logan me lo ripete sempre.
“Sei timida? Non me n’ero accorto … o forse si” sorride.
“La mia voce è orrenda, anche quando parlo” dico io.
“Non è vero. È bellissima. Perché dici così?” chiede sorpreso. 
Certo, cazzate. 
“Perché sì …”  rispondo guardando fuori dal finestrino mentre l’aria natalizia mi invade.
Arriviamo a casa dei miei.
Mi guardo intorno per cercarlo, trovarlo e chiedergli se anche a lui piaccio vestita in questo modo, come piaccio ad Harry.
Ma c’è qualcosa che manca.
E quello è il momento in cui capisco.
Ma io faccio finta di nulla, perché ho capito male.
Logan non c’è, dovrebbe essere qui. Dovrebbe aprire la porta e dire “Eccomi piccola, sono qui” sorridendo, e io dovrei essere così felice.
Ma non c’è. 
Non ancora.
Ed il tempo corre.
Mi siedo dopo aver salutato un po’ di gente e io sono ancora con lo sguardo verso la porta, ma lui non la apre.
Le persone a volte si fermano a chiedermi come sto, se va tutto bene, come va … e io dico di stare bene, che è tutto ok e che non c’è nulla di nuovo da dire.
Lui dovrebbe essere qui.
Lui aveva detto che sarebbe stato qui.
E le ore passano.
Ora voglio solo stare sola, le mie amiche se ne accorgono, e mi seguono di nascosto mentre corro nel seminterrato a rinchiudermi nel bagno con le lacrime agli occhi.
Mi chiedono che succede, ma io continuo a piangere e a rovinarmi quel trucco di merda.
Sono una merda.
Singhiozzo e loro mi abbracciano.
Mi sento cadere a pezzi.
Vorrei diventare così piccola da lanciarmi nel buco del lavandino, ma non posso purtroppo.
“Lui … lui aveva detto che sarebbe stato qui”
Passiamo altri minuti insieme, nel bagno, a Capodanno.
Quando torniamo alla festa nessuno sembra essersi accorto della nostra mancanza, Joy mi ha aggiustato il trucco e da lontano vedo Harry che mi sorride.
E io ricambio.
E rimangio la mia preghiera a Dio di darmi fuoco, perché mi sento bene.
Sento le farfalle nello stomaco e non so nemmeno io il motivo.
“Allora, come va con … Logan? Si chiama Logan, vero?” chiede mia cugina.
Risento il naso pizzicarmi, ma cerco di non farci caso.
“Bene” rispondo solamente.
“E dov’è?” chiede quasi con aria di sfida.
“Lui … non è potuto venire. Mi raggiungerà dopo”
Certo, come no.
La vedo sogghignare e allontanarsi verso il suo ragazzo, ma io giro la faccia per non piangere di nuovo.
C’è qualcosa che manca, cazzo.
La persona che conta di più per me non si è presentata, come al solito. Ma devo farmene una ragione.
Quando i miei genitori annunciano che la cena è pronta un ammasso di gente si raduna nei tavoli più grandi, pronti per essere serviti dai camerieri che mio padre aveva avuto idea di pagare per servirci.
Amo casa dei miei. C’è quella stanza enorme e indescrivibile che è la mia preferita, dove di solito si organizzavano feste di quel genere.
Io noto un tavolo per due, lontano dagli altri. E immagino me e Logan lì, a parlare fra noi, a divertirci come due veri fidanzati.
Ma sono costretta ad andare lì da sola, che importa tanto? Arriverà presto.
Prima che possa prendere la sedia, Harry la sposta per farmi sedere, e mi sorride ancora nell’arco di qualche ora.
È un gesto carinissimo, che apprezzo molto, non può immaginare quanto.
“Posso sedermi qui?” chiede indicando il posto di fronte al mio.
“Certo” sorrido.
Iniziamo a parlare, e mi fa ridere. Lui butta la testa indietro come un bambino ogni volta che dico qualche battuta. Non credevo di far ridere, secondo Logan non sono divertente.
Ma invece sì … forse.
Verso fine serata ci raduniamo tutti fuori all’enorme terrazzo, per aspettare la mezzanotte e osservare i fuochi d’artificio.
Altri erano rimasti dentro.
Prima di uscire all’aria aperta controllo ancora una volta la porta, sperando che Logan entri correndo verso di me per baciarmi.
Ovviamente non arriva però.
Io ed Harry abbiamo passato l’intera serata insieme, e sono stata bene.
Mi sono sentita bella e perfino amata.
Harry non mi ama, ma mi ha trattato bene. 
Logan non mi tratta mai così.
Io ed Harry stiamo fuori, in disparte, a parlare, quando il mio cellulare squilla e sulla schermata c’è il nome di Logan.
Il cuore comincia a battermi fortissimo, sussurro un “Scusa” ad Harry e rispondo subito.
“Pronto?” esclamo.
“Kris?” borbotta lui.
È ubriaco?
“Sì, sono io .. che succede?” chiedo preoccupandomi.
“Senti … m-mi dispiace per non esser venuto” borbotta in modo quasi indecifrabile.
Non ce la faccio più, no.
“Sai Logan, dispiace anche a me”
“Sì, scusa”
“Certo. Non chiamarmi più, ok?” chiedo.
“Eh?” domanda lui con la voce ancora impastata dall’alcool.
“Preferisco stare sola, piuttosto che dire di essere la tua ragazza. Tu non mi ami davvero” gli dico.
Non so da dove mi sia uscita quella forza, quel coraggio.
“Che dici, Kristin?”
“Sono Kristen” lo correggo “E dico quello che penso, per una volta. Voglio chiudere con te, finire la nostra relazione nonostante non sia mai iniziata davvero. Cos’ero per te? Niente” 
Ha perfino sbagliato il mio nome. Ok, è ubriaco. Ma se pur ubriaco dovrebbe esserlo qui, non in chissà quale locale a osservare delle escort, e magari farsele pure.
Scommetto che sono cornuta.
“Kris, aspetta dai” piagnucola.
“No, ho aspettato otto mesi. Non ce la faccio più, non dipendo da te. Domani voglio iniziare una nuova vita, e senza di te, perché quella che ho vissuto fino ad ora non era la mia vita, ma la tua” esclamo “E ora se non ti dispiace torno a divertirmi” gli dico.
“Cosa? Aspetta Kris”
“Sì, certo. Ciao” riattacco.
L'ho davvero lasciato? Io? Dopo otto mesi mi sono finalmente decisa a concludere tutto?
Mi sono perfino dimenticata di Harry, avanti a me, che mi fissa a bocca aperta.
“Scusa per lo show” gli dico, mentre scoppia a ridere.
“Cazzo, sei stata fantastica!” esclama ridendo ancora di più.
“Grazie” dico fiera di me “Non ce la facevo più” spiego.
Fiera di me, per la prima volta mi sento davvero stupenda.
Continuo a parlare con Harry per tutto il resto del tempo.
Mi racconta che quel Natale, come gli altri, l’ha dovuto passare guardando uno di quei soliti film natalizi che amano i suoi genitori. E io rido, mi diverto.
E nessuno dei due si accorge che stanno già facendo il conto alla rovescia, ci guardiamo soltanto quando il numero uno echeggia fra i presenti.
E allo scoccare della mezzanotte lo bacio.
Per la prima volta sento le farfalle allo stomaco.
Per la prima volta mi sento amata, davvero.
Per la prima volta, in quel mercoledì del 31 dicembre, il passato è passato.




          Con quale coraggio pubblico questa One Shot che si chiama "31 dicembre" il primo di dicembre? Non lo so.
Perché la pubblico? Non lo so. Cioè, questo lo so: perché sono stupida, perché mi andava di pubblicarla, e perché non aggiorno la mia ff da secoli e volevo farmi perdonare :) vi voglio bene.
Comunque, se siete arrivati fino a questo punto, vuol dire che la mia OS non vi ha fatto venire istinti suicidi e quindi non l'avete richiusa subito, perciò grazie mille <3. Avevo scritto questa caccola un sacco di mesi fa, e siccome oggi è finalmente dicembre *balla la conga* ho pensato di pubblicarla, tanto ce ne sono già tante di merde su EFP, una in più, una in meno, che cambia? 
Per chi legge la mia ff, vorrei dirvi che aggiornerò presto, lo dico sempre ma questa volta è vero, visto che manca poco alla settimana alternativa a scuola, e pure alle vacanze di Natale.
Come ho scritto sopra, dedico questa OS a Maria, che è la mia migliore amica a distanza e che ha problemi di autostima, ma lei è bellissima, a Simona, che è la mia migliore amica non a distanza (?) che ha lo stesso problema di Maria, e poi la dedico a tutte quelle che l'hanno letta e che non si piacciono (quindi la dedico anche a me, sì). Nessuno ha il diritto di giudicarvi, ok? Non lasciatevi mettere i piedi in testa da nessuno e siate voi stesse. Anche voi troverete il vostro principe azzurro, tipo Harry hgfhjklk.
Bene, per finire, scusate per eventuali errori/orrori, spero che la OS vi sia piaciuta, lasciatemi una recensione per dirvi che ve ne pare magari. E qui sotto vi lascio dei link "utili". Vabbè utili a un cazzo ahahahahahah.

la mia ff in corso: 50 giorni per farla innamorare. 
qui il mio profilo facebook
e qui quello di twittah @fossettediHazza
qui quello di ask @xmirea
e qui il mio gruppo facebook


A presto principesse <3
 

 
   
 
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