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Autore: grace_law_smith    01/12/2013    6 recensioni
Dal testo:
[Attenzione! Potrebbe contenere SPOILER per chi non ha letto Mockingjay]
Mi mordo il labbro mentre una lacrima scende piano e riga il mio volto, contratto da un’espressione indecifrabile agli occhi di Gale che fingono di avermi compreso. Il mio sguardo va oltre le spalle di Gale dovè c’è Peeta, seduto che giocherella con il ciondolo che porta al collo.
-E’ vero. E’ vero tutto quello che hai detto. Non posso negarlo, Gale. Non posso negare nulla.-
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The real Peeta.

-Gale… tu lo sai…-
-Sapere cosa, Katniss? Che adesso ami Peeta? Che da quando è tornato da Capitol City non fai altro che tentare di proteggerlo nonostante lui ti odi? Lo ami, oh sì che lo ami.-
Mi mordo il labbro mentre una lacrima scende piano e riga il mio volto, contratto da un’espressione indecifrabile agli occhi di Gale che fingono di avermi compreso. Il mio sguardo va oltre le spalle di Gale dovè c’è Peeta, seduto che giocherella con il ciondolo che porta al collo.
-E’ vero. E’ vero tutto quello che hai detto. Non posso negarlo, Gale. Non posso negare nulla.-
Gale abbassa lo sguardo. Fissa le mani, le mie, le sue. Forse sta prendendo consapevolezza di ciò che ho appena detto e spero lo faccia al più presto, prima che lo faccia io. Guardo ancora Peeta: i capelli biondi sono ormai rovinati dal viaggio che abbiamo fatto e il suo sguardo è più vuoto che mai. Non credo di averlo mai visto così: dov’è il Peeta sorridente che mi guardava con occhi dolci? L’ho davvero perso per sempre? E’ rimasto un briciolo di quel Peeta dentro questo nuovo?
Gale alza lo sguardo. Avevo completamente perso di vista lui. –Quindi è finita, Katniss?
Non so cosa rispondere. Mi guarda con quegli occhi colore ghiaccio ai quali non riesco a mentire. Occhi soffrenti, occhi tristi, occhi pieni di rabbia, occhi che, però, non sono da panettiere dolce e gentile con me. Sono gli occhi di un ragazzo vissuto nel Giacimento, occhi di un ragazzo che ha perso tutto.
-Gale, io…- non riesco a completare la frase che una bomba esplode davanti i miei occhi. Mi ritrovo a terra, confusa. Tento di aprire gli occhi ma il fumo offusca tutto. Puzza di bruciato e di carne umana appena esplosa. Come ho fatto a salvarmi? Con fatica mi alzo e cerco Peeta in mezzo al fumo. Trovo la figura di Gale rannicchiata per terra e immobile. Per un attimo ho paura possa essere morto e mi avvicino per controllare.
-Gale? Gale? GALE!- gli do calci alla schiena per vedere se si sveglia e risponde con un ampio movimento del braccio. Tiro un sospiro di sollievo e lo aiuto a mettersi in piedi.
-Catnip…- sentirlo chiamarmi così fa male. La sua voce è spezzata dal dolore provocato da una ferita alla coscia.
-Ti ha preso in pieno, eh? Dov’è Peeta?- lo cerco con lo sguardo. Tento di aggrapparmi a quel piccolo bagliore di speranza chiamato amore che però non vince contro la morte. Dove sono i suoi capelli biondi? Non riesco a vederli. Anche Gale lo cerca, anzi, lui si muove tra i corpi che sono lì vicino. Capitolini favorevoli alla ribellione, probabilmente. Gale è consapevole: io amo Peeta. Lui ama me. Adesso vuole solo rendermi felice, sperando anche lui che Peeta sia vivo.
-Katniss!- sento la voce profonda di Gale urlare da qualche metro di distanza e lo cerco con gli occhi in mezzo ai resti che la bomba ha lasciato.
Quando lo trovo, corro più in fretta che posso perché so che ha trovato Peeta ma non tenta di svegliarlo come io ho fatto con lui e allora rallento. –Gale? Cos’è successo? Peeta…
-Katniss, ti prego. Vieni qui…- Gale parla con voce ferma e rassegnata.
Muovo lentamente le gambe e mi ritrovo a un metro di distanza dal corpo di Peeta. Lo fisso un instante e poi sposto il mio sguardo, ormai perso e vuoto, verso Gale che scuote la testa ed è allora che capisco. Quello è il corpo di Peeta, morto. Per una frazione di secondo mi manca il respiro, mi sento come bloccata. Poi, quando realizzo che quello davanti a me è un cadavere la mia testa comincia a formulare idee, emozioni, rimpianti, rimorsi. Il cadavere della persona che ho tentato di proteggere. Mi sento così egoista a pensare che la vita sia ingiusta con me perché ho fatto tanto per salvare Peeta e adesso è morto. Comincio a darmi pugni in testa e a contrarre i muscoli del viso mentre serro gli occhi. Le mie ginocchia cedono e cado per terra, vicino Peeta. Toccarlo mi fa stare ancora bene e sapere che dovrò abituarmi alla sua assenza è una morte sicura.
Allora perché non morire? Morire ora piuttosto che morire dopo. Sento la voce di Gale che mi implora di non dare di matto ma sa perfettamente che non ci riuscirò mai.
Prendo delicatamente la collana che Peeta porta al collo mentre le mie lacrime cadono sul suo volto sporco e unto.
Gli accarezzo la guancia con la punta delle dita mentre i miei occhi ancora appannati cercano disperatamente di guardare un’ultima volta Peeta. Quel Peeta che, anche da morto, riesce a calmarmi e a farmi ragionare. Quel suo viso sereno che Capitol non gli avrebbe mai potuto portare via. Così, mentre il mio corpo mi abbandona, penso a Peeta, a quanto mi ha amata e a quanto lo ami io.


Salve a tutti ragazzi! Oggi ho scritto di tutta fretta questa Everlark (mi scuso per gli eventuali errori D:) perché ultimamente sono troppo bloccata con questa OTP. Bene, non mi dilungherò molto quindi leggete e recensite pleeeease,
Marianna.

 
  
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