Nick: Lady Atena.
Fandom: Thor.
Challenge: La sfida dei duecento prompt.
Prompt: 58; Lacrime.
Personaggi: Sigyn, Sif.
Prompt: La solitudine a volte è solo una strada più ardua per trovare l'amore
Lanciata da: Claudia De Sessa

Sif passò le dita callose sulla federa del cuscino, lo sentì umido e strinse le labbra abbassando la testa; la chioma nera le circondò le guance ondeggiando in avanti sfiorando la federa umida. Udì dei passi, alzò il capo e guardò Sigyn avanzare tenendo in mano un vassoio. Sigyn le sorrise, piegò il capo in avanti facendo strofinare contro le spalline di seta nera le ciocche di capelli cremisi.
“Ti ho portato una tisana, Lady Sif” disse.
Sif annuì, si toccò la spada al fianco e si sedette su una sedia a lato di un tavolino.
“Sono le tue lacrime quelle che bagnano il cuscino?” domandò.
Sigyn batté le palpebre, avanzò e poggiò il vassoio sul tavolino. Si sedette sulla sedia, lisciò le piede della gonna e sorrise.
“Le lacrime di una donna innamorata non vanno via nemmeno dopo molti lavaggi” rispose.
Abbassò il capo, socchiuse gli occhi e arrossì rendendo rosate le guance pallide.
“Mi 'spiace tu abbia dovuto notarle”.
Sif sbuffò, sfoderò la spada e la roteò trasformandola in una lancia. La passò nell'altra mano, la fece ondeggiare stringendo le labbra e alzò il capo osservando la punta dell'arma.
“Loki non merita le lacrime di nessuno” disse.
Fece roteare la lancia rendendola nuovamente una spada, la rinfoderò e afferrò la tazza sentendola calda sotto le dita.
“Soprattutto non le lacrime d'amore di una donna che lascia sempre da sola” aggiunse.
Sigyn si tolse una ciocca rossa da davanti al volto, strinse le ginocchia e accentuò il sorriso.
“Il mio Nobile marito è un uomo complicato, ma molto sensibile” disse.
Scrollò le spalle, si morse il labbro pieno e scosse il capo portando una mano tra i seni sodi.
“Verserei molte più lacrime sapendo che soffre nel lasciare il luogo che ama per rimanere con me”.
Sif grugnì, bevve due sorsi della tisana sentendola dolciastra. Si leccò le labbra, poggiò la tazza e scosse il capo alzandosi; i capelli neri batterono contro l'armatura metallica che le stringeva i seni.
“Dovresti tornare ad Asgard. Tu sei l'unica con cui Loki si mostra gentile”.
Sigyn scosse il capo, strinse le mani dalle dita sottili tra loro.
“Lo soffocherei. Il mio Nobile marito ha bisogno di sapere che ci sono sempre e che può decidere liberamente quando venire da me”.
Sif indicò il cuscino, ringhiò sfregando i denti tra loro e sgranò gli occhi.
“Anche a costo di continuare a versare tutte quelle lacrime?” domandò, con tono alto.
Sigyn alzò il capo, sorrise e socchiuse gli occhi rizzando la schiena.
“La solitudine alle volte è solo una strada più ardua per trovare l'amore” rispose.
Si alzò, mise la tazza sul vassoio e lo sollevò.
“Non mi lascerò sfuggire l'occasione di avere quello del mio Nobile marito solo per evitare di versare qualche lacrima. L'amore di Loki ne vale almeno mille più di quante potrò mai piangerne”.
Camminò di lato al letto, superò la porta e Sif la guardò girare l'angolo. Grugnì, scosse il capo facendo ondeggiare i capelli mori e si sedette sul letto con un tonfo.
< Se lasci sola una persona, quelle che versi non sono lacrime d'amore >.
Carezzò la federa umida del cuscino, sorrise addolcendo lo sguardo.
< Solo lacrime di rassegnazione per non poter mai essere scelte > pensò.