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Autore: Kessi    02/12/2013    5 recensioni
"E tu non me lo chiedi?"
"La tua vita privata non mi interessa".
[...]
Scendiamo dal veicolo, l'unico rumore attorno a noi sono le portiere che sbattono e la leggera brezza che ci circonda e ci si scompiglia i capelli. [...] Ha la barba incolta, l'aria trasandata, proprio come la prima volta in cui lo vidi ...

SPOILER 6x09
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A new beginning; 
my blue heaven







"Non credere di cavartela così, Jane" gli urla dietro Abbott, mentre il diretto interessato corre giù per le scale dell'edificio. Vedo in lontananza Cho sorridere alla scena a cui ormai ha imparato, abbiamo imparato a fare l'abitudine.
Io scendo le scale con tranquillità, non potendo però evitare l'insorgere di un mio sorriso sulle labbra.
Mi è mancato davvero tanto in questi due anni e poterlo rivedere mi sembra quasi un sogno.
Ho riletto fino alla nausea tutte le sue lettere, gelosamente conservate in una scatola. Le rileggevo ogni volta che la sua mancanza si faceva più forte il che equivaleva ad ogni sera.
Mi blocco quando lo vedo parlare con l'agente Fisher. Con Kim. Sento una fastidiosa sensazione all'altezza dello stomaco: è gelosia, forse? No, io non sono gelosa di Jane! Non stiamo nemmeno insieme ! Eppure è la stessa sensazione che ho provato quando seppi che lui e Lorelei furono amanti.
Li vedo scambiarsi un veloce abbraccio, dopodichè Patrick esce velocemente, mentrre Fisher rimane incantata a guardarlo.
Faccio una smorfia: si è innamorata di lui, si vede. Ma come posso io darle torto? Io che ho imparato ad amarlo anno dopo anno? Che l'ho sempre sostenuto e protetto? Io che sono stata la sua partner per tutti questi anni?
Abbott continua a definire Patrick il mio ragazzo, ma non è così, purtroppo. Forse dall'esterno può sembrarlo dato che io e Jane stiamo sempre insieme ma non siamo una coppia e forse non lo saremo mai. 
L'unica cosa di cui ora mi importa è che finalmente lui è qui. E' tornato. 
Non appena esco dall'edificio, la prima cosa che vedo è una berlina grigia parcheggiata. Jane si sporge dal finestrino e mi fa segno di entrare.
Senza aggiungere altro, entro all'interno del veicolo.
"Che fine ha fatto la tua Citroen?" dico, vedendolo guidare con scioltezza la nuova auto.
Lui alza le spalle, lanciandomi uno dei suoi sorrisi migliori, di quelli che sanno sempre lasciarmi senza fiato.
"Oh, è da un amico".
"Hai intenzione di andare a riprendertela?".
"Non ti piace questa?"
"E a te?".
"Non mi dispiace. Va più veloce" poi, come a dar conferma di ciò che ha appena detto, spinge di più sull'acceleratore, facendomi sobbalzare. La sua guida spericolata, però, non è cambiata.
"Jane!" lo riprendo, come ai vecchi tempi.
"Andiamo, Lisbon. E' la prima volta dopo due anni che un uomo ti fa provare un brivido così, no?".
"Non contarci troppo, Jane".
"Sei fidanzata?".
"Io no.".
Lui mi guarda, forse per accurarsi che io non stia mentendo, ed io mi perdo nell'oceano dei suoi occhi. Manteniamo il contatto visivo ancora per un pò, poi io distolgo lo sguardo, imbarazzata.
"E tu non me lo chiedi?".
"La tua vita privata non  mi interessa".
Ride, di nuovo. E' molto diverso, cambiato, dal Jane ossessionato da Red John. Seppur prima fosse allegro, non lo è mai stato come ora. Prima della morte del serial killer, era sempre molto pacato, controllato, mai totalmente rilassato come adesop. Finalmente posso vedere il vero lui.
"E' l'unica cosa che mi dici dopo due anni?" domanda "Non vuoi chiedermi di Kim?".
"No".
Lui scuote la testa, divertito mentre io sbuffo. Odio quando mi entra nella testa.
"L'ho conosciuta poco prima di tornare qui. Abbiamo cenato insieme e mi ha lasciato il numero." 
"Okay".
"Non è successo nulla tra noi." dice, quasi come per rassicurarmi, ed odio doverlo ammettere, ma ci riesce.
"Bene" dico, tirando fuori la mia tonalità di voce neutra migliore ma la verità è che sono tremendamente sollevata da questa notizia. Non sono andati a letto insieme.
Non mi ha tradita, penso inconsciamente. E' un pensiero sciocco ed infantile perchè noi non stiamo insieme ma non posso fare a meno di pensarlo.
Arriviamo ad una spiaggia, una spiaggia che riconosco subito. E' la spiaggia in cui mi ha lasciata dopo avermi abbracciata, dopo avermi detto che io non avevo idea di quanto significassi per lui. Mi sembra di vivere un deja vu. Siamo di nuovo soli, al tramonto.
Scendiamo dal veicolo, l'unico rumore attorno a  noi sono le sportiere che sbattono e la leggera brezza che ci circonda e ci scompiglia i capelli.
I suoi riccioli biondi sono leggermente spettinati dalla brezza marina. Ha la barba incolta, l'aria trasandata, proprio come la prima volta in cui lo vidi ma rimane sempre bello come il sole. Mi ha sempre affascinato, fin dal primo istante in cui lo conobbi.
"Te lo ricordi,vero?" mi chiede. La sua voce è calda e rassicurante. 
"Sì" dico solamente e non ho bisogno di essere una mentalista per capire a cosa si stia riferendo.
"Stavolta niente sotterfugi o inganni." poi mi guarda negli occhi. Blu nel verde. "Sono passati due anni ed ho pensato molto in questo tempo, Teresa". L'uso del mio primo nome mi fa sobbalzare. "Ho pensato molto tempo a te, a noi. Non hai idea di quanto tu mi sia mancata. Sono successe tante cose, tutte troppo velocemente. Ho ucciso Red John, ti ho lasciato un messaggio di due secondi e sono fuggito. Ma non ti ho mai dimenticata, Teresa. Non potrei mai. Sono tornato qui, per te. Ho chiesto ad Abbott di lavorare con te perchè ho capito di non poter più stare senza di te. Non potrei volere nessun'altra." mi sorride debolmente "adesso non c'è più nessuno che può tenerci divisi.".
Si avvicina leggermente a me, afferra un ciuffo dei miei capelli e me la mette dolcemente dietro l'orecchio "Ti amo.".
"Non stai per spararmi, vero?" chiedo, con la voce tremolante, abbozzando un sorriso.
Lui ridacchia "No. Vedo che hai trovato il senso dell'umorismo".
"Jane ..."
"Patrick" mi corregge lui.
Stavolta sono io a sorridere "Mi sei mancato anche tu, Patrick" e detto questo mi fiondo tra le sue braccia. Lo guardo negli occhi blu e sorrido. Lui ricambia e mi bacia. Un bacio vero, non come quello tra due adolescenti impacciati, ma un bacio tra adulti rimasti lontano troppo a lungo. La sua barba mi punge un pò ma non mi importa.
Affondo le mani tra i suoi capelli biondi e lo attiro più verso di me. Lui ricambia il bacio e dopo quello che mi sembra un'eternità, ci stacchiamo.
Credo di aver dimenticato persino di respirare. Ho il cuore a mille e troppa adrenalina nel corpo.
"Ti amo, Patrick".
Lui sorride e mi prende la mano. Noto che manca qualcosa al suo anulare: la sua fede.
Ha capito che l'ho notato e mi mostra la mano, abbozzando un sorriso.
"Ho voltato pagina. E' un nuovo inizio".
Guarda il mare di fronte a sè poi guarda me e mi abbraccia, stringendomi a lui, sussurrando "my blue heaven".

Note Autrice: 
One shot JISBON!
Finalmente ce l'ho fatta a scrivere su di loro! sono la coppia TV che più adoro e dopo essermi vista la nuova puntata non ho potuto trattenermi.
Ecco quello che immagino possa essere un possibile e bellissimo seguito.
Li amo li amo! Tanta stima per Abbott che come me, li shippa :)
Spero vi piaccia e che lasciate qualche recensione.
Baci, Franci!
  
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