A Winter Story
E volano le urla nel silenzio tombale della stanza.
Parole che si innalzano nell'aria,
disegnando traiettorie indelebili.
Grida prive di senso che si susseguono in un via vai di frasi disconnesse.
Lacrime che segnano il viso e pianti disperati che bruciano la gola.
Resto immobile attonita mentre il fracasso delle porte sbattute nasconde i singhiozzi che colmano il vuoto.
Tremo perchč so che non č ancora finita e che l'inizio č, e sarā, sempre lo stesso.
Lui che urla, lei che risponde, lui che accusa e lei che ribatte con le medesime parole che continua a ripetere anche a sč stessa.
Io che guardo, estraniata, resa solo spettatrice di una reminescenza amara da scordare.
Io che rimango in in silenzio.
Un silenzio che stride, che vive dentro di me e che muore tutte le notti, quando il buio avvolge ogni cosa.
Io che vorrei scappare via da tutto.
Mentre intorno a me c'č solo il vuoto.
Un vuoto che riempe, ma che al contempo non ha il sapore di nulla.