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Autore: Debbyh_CRC    04/12/2013    10 recensioni
Fanfiction creata per il contest "Lettera di un assassino" organizzato dal gruppo su facebook "La Creme della Creme di Efp".
Trovi una lettera sul cuscino. Non c'è mittente e non riconosci la scrittura... ma Lui ti parlerà come a un fratello.
Genere: Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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3 dicembre 2013

Ciao,

tu non sai di me, ma io ti conosco da quasi una vita...
Tutto iniziò con un piccione.
Quando ero ragazzo, mio padre mi ha insegnato ad ucciderli per mangiarli. Fino a qui niente di eclatante, starai pensando, dato che usavano farlo anche a casa tua, no? Ma io non mi limitavo ad ucciderli.
Mi è stato insegnato ad affogarli e via, invece io, quando raggiungevano il limite, li tiravo fuori dall'acqua, aspettavo che si riprendessero e li immergevo nuovamente. Ho iniziato a farlo per curiosità, per vedere cosa sarebbe successo... poi ha iniziato a piacermi.
Capirai che alla lunga è noioso. Non ci vuole molto ad immobilizzare un uccello e giocare con lui. Con la sua vita, la sua morte... Sentire il suo piccolo cuore accelerare contro il palmo della mano, rallentare ed infine fermarsi. Delizioso.
Ecco, non mi bastava più.
Non ricordo il nome della prima, era una bella ragazza alta, dai capelli scuri. Era timida e forse è stata proprio questa caratteristica ad attirarmi, farmi venire l'idea. Una volta deciso, sai che non è stato difficile conquistarla e farmi seguire.
L'ho uccisa proprio come facevo coi piccioni, immergendola esattamente nella stessa vasca. Ho trovato solo un po' scomodo sentire il battito del suo cuore lì, dietro i seni. E' stato anche più impegnativo tenerla ferma: ho dovuto usare tutto il corpo, di peso. Ho gettato il suo cadavere nel fiume vicino, che sfocia in mare dopo pochi chilometri.
Le altre sono state scelte meglio, con più calma e soprattutto più ingegno. Ho imparato a legarle prima, per esempio.
Dopo qualche tempo, però, mi sono stancato anche delle donne. Sono un ex militare, con forza e muscoli che so sfruttare alla perfezione, una ragazza è vittima ancor prima che la sfiori con un dito. Che gusto c'è? Con un viso così, poi... era diventato troppo facile.
Così ho deciso di provare a scegliere un uomo. Anzi, perché un semplice uomo? Perché non uno forte, preparato ad affrontarmi? Un poliziotto.
Il primo che ho scelto mi sembra avesse persino condiviso con me una parte dell'addestramento, ma ormai è passato tanto tempo e non ricordo bene... Se così fosse, evidentemente lui non era stato attento.
Non dico sia stato facile, sia chiaro, ma credo che l'essere seduto ad un tavolo mentre lui quasi sicuramente è sdraiato sul fondo del mare parli da sé. Anche se confesso che l'esperienza è stata così impegnativa che ho deciso sarà il primo agente di una nuova serie.
Perché ti scrivo tutto questo?
Innanzitutto, la mia esperienza è così piacevole e mi rende tanto soddisfatto che sentivo il bisogno di raccontarla e tu sei l'unica scelta sicura. Se lo avessi raccontato a qualcun altro, mi darebbero la caccia e dovrei smettere...
E poi ci sono le tue domande. Hai capito che qualcosa non va e ne sei preoccupato.
Quei vuoti di memoria sempre più numerosi...
... andare a dormire presto ed essere stanco come se avessi passato la notte in bianco...
... tutti quei vestiti messi a lavare, che non ricordi di aver indossato...
Non preoccuparti, sono io.
Ovviamente sto ricambiando il tempo che mi permetti di utilizzare con qualche piccolo piacere che so non ti concederesti: per esempio, ricordi la responsabile del negozio che ti ha fatto perdere il posto? Ci ho pensato io. Oppure posso raccontarti della proprietaria di quell'appartamento che ti ha buttato fuori dopo averti derubato fino all'osso...
Come vedi, non sono un ingrato.
Adesso devo lasciarti, tra poco sarà l'alba e tu devi alzarti presto stamattina.
E' stato un piacere comunicare con te.

Con affetto,

 
Te Stesso                                                                                 
   
 
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