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Autore: VhCeline    04/12/2013    0 recensioni
Lei era sempre più confusa. Senza neanche girarsi rispose irritata.
-Allora perché sei qui?-
-Perché siamo una coppia, e un giorno saremo una famiglia. Non voglio che i nostri figli subiscano ogni nostra litigata. E poi, litigata o no, ti amo, e dormire insieme rimane una delle cose più belle del mondo. Per questo dormiremo insieme ogni sera, fino alla fine, nonostante tutto.-
Le diede un bacio fra i capelli e poi si addormentò.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voi cosa siete soliti fare la mattina, appena svegli?
A me personalmente, piace alzarmi mentre ancora ho gli occhi quasi chiusi, preparare goffamente la colazione, per poi sedermi al tavolo della cucina e riprendere possesso delle mie facoltà mentali sorseggiando una tazza di latte caldo.
Loro no.
Loro erano decisi a sfruttare ogni momento possibile passato a dormire.
Non erano persone mattiniere, ma questo era risaputo.
Solitamente dormivano abbracciati, e si risvegliavano allo stesso modo. Da quando la sveglia suonava, iniziavano a girarsi e rigirarsi nel letto, per poi alzarsi solo quando gli occhi di entrambi erano completamente sbarrati.
Ovviamente questo non accadeva più da un po’.
Da quattro anni, con esattezza.
Da quando Joseph e Noëlle erano entrati nelle loro vite.
 
3 mesi prima
-Mamma, papà! Sveglia!-
Zayn aveva sentito aprire la porta della stanza e prima ancora che i due bambini potessero avvicinarsi al letto matrimoniale, era già in piedi pronto a farli uscire pur di non svegliare la moglie.
-Shh Joseph. Non urlare, altrimenti sveglierai la mamma.-
Mentre solleva in braccio la piccola Noëlle, che si stropiccia gli occhi ancora assonnata, prende per mano Joseph e tutti e tre si dirigono in cucina per fare colazione.
-Papà, stanotte ho sognato un mostro grandissimo e mi sono svegliato. Però poi ho capito che non era vero e non sono venuto nel lettone con voi. Sono stato bravo?-
-Sei stato bravissimo! Ormai sei diventato proprio un bimbo grande. E tu principessa, cos’hai sognato?-
Zayn rise nel vedere che la bambina stava per riaddormentarsi sulla sua spalla. Evidentemente anche lei avrebbe preferito restare a letto a dormire, se non fosse stato per l’irruenza e la vivacità del fratello.
 
Quella domenica invece, come accadeva già da un paio mesi, Zayn si svegliò presto per andare a prendere i suoi bambini per trascorrere insieme la giornata. Da quando lui e Perrie avevano litigato, tutto era diventato più complicato.
One Direction e Little Mix erano ormai ricordi. Non troppo lontani, ma pur sempre ricordi.
Non erano un ricordo, tuttavia, l’amicizia che legava Zayn a Harry, Louis, Liam e Niall.
E così, in una serata un po’ folle, i cinque ragazzi si ritrovarono brilli in un famoso club londinese a divertirsi. Quello che fece infuriare Perrie, non fu tanto il fatto che suo marito si divertisse, tanto il modo in cui lo aveva fatto. Poteva accettare il pensiero di lui fuori con gli amici; quello che non poteva proprio mandare giù, era che lui fosse tornato al mattino, puzzando d’alcool. Per non parlare delle foto che giravano sul web, che ritraevano Zayn ballare in maniera piuttosto provocante con una ragazza.
Per quanto lui si fosse scusato, lei non voleva sentire ragioni. Si sentiva umiliata, offesa. Anche un po’ amareggiata. Non gli aveva dato propriamente modo di spiegarsi, a dire il vero, ma non si sentiva pronta. Non ancora, perlomeno.
Così, da due mesi a questa parte, Perrie e Zayn non vivevano più insieme.
Non era una vera e propria rottura, entrambi ne erano certi, a non sapevano quanto sarebbe andata avanti.
Fosse stato per Zayn, non sarebbe durata più di un’ora e mezza, mentre Perrie, per quando soffrisse la lontananza dal suo uomo, sembrava irremovibile.
Così, il bel moro era stato costretto a installarsi temporaneamente a casa di Anthony, suo migliore amico storico, finché le cose non si sarebbero sistemate.
 
-Ehi piccolini! Come state?-
Non appena Perrie aprì la porta dell’appartamento, Zayn la salutò mentre lei si limitò a chiamare i gemelli affinché Zayn potesse andare via al più presto.
I bambini, ancora troppo piccoli per cogliere certe dinamiche, erano semplicemente contenti di vedere il padre.
-Stasera possono dormire con te? Domani mattina non posso accompagnarli all’asilo, devo lavorare.-
Sia Zayn che Perrie, dopo la brillante carriera di entrambi i gruppi, avevano rinunciato all’idea di una carriera da solisti, per cui ora si ritrovavano entrambi giudici del programma da cui tutto cominciò, X Factor UK.
-Si, restano con me stanotte. Nessun problema. Ma quando pensi che potremmo avere una discussione da persone mature?-
-Non ora. Vai via.-
Perrie baciò i bambini e diede a Zayn la borsa con i loro cambi.
-Mamma tu non vieni con noi? Potremmo andare a mangiare il gelato insieme. Non stiamo mai tutti insieme.-
-Lo so principessa, ma la mamma deve lavorare oggi. Sarà per un’altra volta.-
Zayn sapeva che era una bugia e un po’ amareggiato se ne andò con i bimbi.
 
4 anni prima
Zayn e Perrie erano reduci da una furiosa discussione. Non litigavano quasi mai. Quella sarà stata la terza, massimo quarta volta in due anni.
Era quasi mezzanotte. Perrie, esausta, era già a letto, mentre Zayn la raggiunse dieci minuti dopo.
La ragazza era abbastanza sorpresa. A dir la verità, non sapeva come comportarsi in queste situazioni, e non si aspettava minimamente che lei e Zayn avrebbero dormito insieme, quella sera.
Lui in silenzio, si mise sotto le coperte e accese la TV. 
Lei spense la luce posta sul comodino e si girò in modo da dare le spalle al suo fidanzato, quasi indignata dalla sua indifferenza.
Passò più di mezz’ora. Perrie fingeva di dormire, quando in realtà non faceva altro che pensare e ripensare a quanto era strana quella situazione. Zayn, avvertendo la tensione nell’aria, decise di rompere il ghiaccio.
-So che non stai dormendo. E so anche che sei arrabbiata perché non ti ho chiesto scusa. Sappi che non ho intenzione di farlo.-
Lei era sempre più confusa. Senza neanche girarsi rispose irritata.
-Allora perché sei qui?-
-Perché siamo una coppia, e un giorno saremo una famiglia. Non voglio che i nostri figli subiscano ogni nostra litigata. E poi, litigata o no, ti amo, e dormire insieme rimane una delle cose più belle del mondo. Per questo dormiremo insieme ogni sera, fino alla fine, nonostante tutto.-
Le diede un bacio fra i capelli e poi si addormentò.
 
Era martedì sera, la sera della diretta.
Joseph e Noëlle erano con il fratello di Perrie.
Zayn era deciso a chiarire la situazione, una volta per tutte.
Finita la diretta, Zayn si offrì di accompagnare Perrie a casa.
La ragazza, all’inizio un po’ scettica, decise di accettare, perché in cuor suo sperava in una riappacificazione.
Entrarono in casa e mentre Zayn si sedette sul divano, Perrie iniziò a rassettare la cucina. Tutto pur di evitare il suo sguardo.
Zayn si alzò e la raggiunse.
-E’ inutile far finta di niente. Sai perché sono qui, e non possiamo rimandare questa conversazione all’infinito. Ne va della nostra famiglia, Perrie.-
-Zayn, io...-
-Fammi finire. Non voglio darti un ultimatum, ne tantomeno questa vuole suonare come una minaccia, ma è passato già un bel po’ di tempo, e dobbiamo risolvere la questione. Io sono pronto a parlarne. Ora. Se a te ancora non va, lo accetto, ma non posso garantirti che quando sarai pronta tu a me andrà di ascoltarti.-
Gli occhi azzurri della ragazza si riempirono di lacrime che, tuttavia per orgoglio, non lasciò scappare.
-Io non voglio che tra noi finisca tutto, Zayn. Ma ho una rabbia dentro che non so come cacciare.-
-Spiegati meglio perché non capisco, davvero...-
-Da quando ci siamo sposati e sono arrivati i bambini, non è stato facile né per me né per te, lo ammetto. Fare i genitori non è una passeggiata e non era assolutamente previsto. Io so che tu quella sera, non hai fatto niente di male. Le foto con quella ragazza sono state solo una scusa.-
-Ti ho chiesto scusa mille volte per quello. Qual è il vero problema allora?-
Perrie prese un respiro profondo.
-Sono arrabbiata con me stessa, non con te. Perché tu riesci in tutto. Sei riuscito a conciliare la tua vita da venticinquenne con l’avere una moglie e una famiglia, con il lavoro, con gli amici. Io a stento riesco a stare dietro ai bambini.-
Zayn si sentiva uno stupido. Come aveva fatto a non accorgersene in tutto questo tempo?
Raggiunse la compagna e la strinse in un abbraccio, mentre lei si lasciò andare ad un pianto liberatorio.
-Io... scusa. Non avevo capito niente...-
-Non fraintendermi, Zayn. Io amo la mia vita, amo te e i bambini. Ma sento che mi manca qualcosa. Non ero pronta a questo, lo sai.-
-Forse la colpa è stata anche mia. Non sono stato molto d’aiuto.-
-No! Tu sei perfetto, davvero.-
-Ricominciamo. Tutto da capo. Però se ti prometto che tutto andrò meglio, tu fai una promessa a me?-
-Cosa?-
-Che dormiremo insieme ogni notte. Qualsiasi cosa accada.-
-Promesso!-
 
5 mesi dopo
Zayn e Perrie erano seduti sulla poltrona del salone. I bambini sul divano di fronte a loro.
-E dai mammina, ci dici qual è questa sorpresa? E’ una cosa bella?-
-Bellissima, tesoro mio. Siete pronti?-
-Siiii!-
-Tra qualche mese, arriverà un nuovo fratellino!-
  
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