-Amber! Amber guarda! Quello non è il tipo della nostra scuola! Guarda!
Mi urlò Yoona all’orecchio.
Io distolsi lo sguardo dal cellulare e la guardai storto.
-Ma si! E’ proprio lui!
Continuò ad urlare saltellando ed indicandolo. Quella ragazza, pur essendo più grande di me, era di un infantile pazzesco.
-Intendi Sehun?
Chiesi guardando il tipo che ci stava dando le spalle.
-Ecco, si! Sehun! Lui!
-Ok va bene, ma adesso smettila di urlare.
Cercai di tranquillizzarla bloccandola per le spalle.
-Si si, ok. Hai notizie delle ragazze?
Mi chiese riscaldandosi le mani accuratamente rivestite da un paio di guantini rosa.
-Allora… Luna e Sunny vengono di sicuro, Sulli dipende da Minho e Jessica arriva più tardi.
Dissi tutto d’un fiato, ma la ragazza non mi stava ascoltando per niente, infatti continuava a guardare Sehun e a saltellare.
-Ya! Yoona!
La richiamai, ma lei era proprio rimbambita.
-Oh… ha un mazzo di fiori in mano! Che carino!
Strillo ancora più forte di prima. Da un momento all’altro i proprietari del bar che avevamo dietro di noi sarebbero usciti e ci avrebbe riempite di parole se quella non la smetteva di strillare.
A d’un tratto una ragazza dai lunghi capelli neri di avvicinò al ragazzo e riuscii ad intravedere un sorriso sul suo volto.
-Oh… è la sua raga…
Yoona lasciò la frase in sospeso quando vide che la ragazza se ne andò con un altro ragazzo lasciando di sasso il poveretto.
La guardai e dallo sguardo da cerbiatta che aveva capii subito le sue intenzioni.
-No. Non ci pensare neanche lontanamente!
Ma la cerbiatta non mi ascoltò neppure e si fiondò su Sehun. Io scattai verso di lei. Stavo per bloccarla quando scivolai e mi ritrovai per terra a un paio di metri da loro.
-Hei Sehun! Ciao, sono Yoona e vengo nella tua stessa scuola. Hai impegni per stase…
Non la lasciai terminare che urlai dal mio bel posticino al freddo.
-DILLE DI SI! DILLE DI SI!
Il ragazzo si girò di scatto verso di me con un espressione spaventata.
-Ragazzo, tutto bene?
Mi chiese una vecchietta fermandosi davanti a me.
-Ragazzo?!
Sbottai scioccata.
-Si si, tutto bene, non si preoccupi.
La liquidò velocemente Yoona, aiutandomi ad alzarmi. Mi portò con se davanti a Sehun e chiese nuovamente.
-Allora? Impegni per stasera?
-Be ecco…
Il ragazzo guardò il mazzo di fiori ancora in mano con aria triste.
-Ma dai… anche lei te lo chiede!
Disse l’altra tirandomi su le guance e facendomi annuire. A quella penosa scenetta il ragazzo si mise a ridere ed annuì poco convinto.
-Ya! Ragazzacce!
Urlò la forte voce di Luna. In una mossa mi liberai dalla presa di Yoona e mi fiondai su di lei, poco distante da noi insieme a Sunny.
-Luna! Yoona è cattiva!
Piagnucolai stritolandola in un abbraccio e procurando altre risate da parte di Sehun e di Sunny.
-Amber, grazie mille per l’abbraccio, ma ora basta.
Disse secca la bionda. Io la mollai ancora col broncio da bimba e la guardai male.
-Andiamo dentro che è meglio.
Disse dopo un po’.
 
-Quattro cioccolate calde, grazie.
Dissi al barista per poi tornare al nostro tavolo.
-Allora io gli dissi che era troppo costoso e quello si arrabbiò così tanto che non mi fa più entrare nel suo negozio…
Sentii dire da Sunny. Guardai Sehun che la osservava stranito.
-Tranquillo, è una storia che tira fuori ogni anno per non comprare le decorazioni natalizie e così fa fare tutto agli altri.
Gli disse Luna sorridendo nella maniera più amorevole possibile, il che fece sentire un po’ più a suo agio il ragazzo.
-Ma è vero!
Contestò Sunny, facendo ridere tutti i presenti, ma stranamente non sentii la solita risatina di Yoona.
-Hei, ma Yoona dov’è?
Chiesi preoccupandomi un po’… quella ragazza bisognava averla sempre sott’occhio!
-Ah, è uscita poco fa.
Rispose tranquillamente Sunny, per poi mettersi a raccontare un’altra delle sue storielle. Io guardai Luna che mi lanciò un’occhiata preoccupata quanto la mia. Colto al volo il messaggio mi scusai ed uscii per controllarla.
-Cosa?! Ma…
Sentii dire dalla sua voce. Mi sporsi un dalla porta e la vidi davanti alla fontana spenta circondata da lucine al telefono con qualcuno e con lo sguardo basso.
-Kevin… ma… no, ti prego… Kevin…
Ti tolse il telefono dall’orecchio e lo guardò incredula. Si coprì la bocca con una mano e si girò dall’altro lato. Lentamente mi avvicina a lei, immaginando già cose fosse successo.
-Hei…
Lei si girò e mi si fiondò al collo mettendosi a piangere.
-Ha detto… ha detto che torna in America… e… e che… è finita…
Cercò di spiegarmi, interrotta da alcuni singhiozzi. Io le accarezzai la testa.
-Dai Yoona, tra un po’ è Natale, non vorrai mica rovinarti per quello!
Dissi scuotendola e sciogliendo l’abbraccio. Lei scosse la testa asciugandosi gli occhi.
-Bene, ora torniamo dentro e finiamo di decidere gli addobbi e tutto il resto per la festa!
La esortai tirandola per la mano.
 
***
 
Dopo un po’ Amber e Yoona tornarono dentro il bar e si sedettero al loro posto, fiondandosi sulla tazza di cioccolata calda.
-Bene! Ora che ci siamo dobbiamo metterci d’accordo! Chi porta cosa?
Chiesi con la mia voce acuta. Le tre stupide si guardorono attorno facendo finta di non avermi sentito mentre il povero ragazzo che Yoona aveva arruolato mi guardò ancora più confuso di quanto non lo fosse mentre raccontavo le mi e belle avventure.
-Non preoccuparti tesoro, tu non devi portare nulla.
Lo tranquillizzai sorridendogli. Improvvisamente gli suonò il cellulare ed uscì inchinandosi.
-Poverino… gli facciamo paura…
Mugugnò Luna appoggiando il mento sulle mani. Io scossi la testa ridendo senza un vero motivo.
Adoravo l’inverno e il periodo vicino al natale era il migliore, per questo ero sempre allegra, e alle volte potevo risultare anche esagerata…
Stavo per riformulare la mia domanda quando dalla porta entrarono rumorosamente tre persone. Si guardarono intorno per poi raggiungerci.
-Ya! Dove cavolo ti eri cacciato? Perché non hai risposto alle mie chiamate?
Chiesi al mio fratellino Taemin, il quale abbassò la testa bionda ridacchiando.
-E voi due? Avvisarmi che era con voi?
Chiesi questa volta a Minho e a Sulli che, senza problemi, mi risero in faccia.
-Non ditemi che avete bevuto!
Urlò Luna, attirando l’attenzione di tutto il locale.
-Sh! Ma cosa dici! Abbiamo fatto una lotta di palle di neve e basta!
La tranquillizzò Sulli sedendosi accanto a lei. A quel punto la bionda tornò al suo stato semi depresso ironico che la investiva in ogni festività perché si ritrovava sempre single.
-Ya! Luna! La stessa storia ogni anno!
La richiamò Minho, facendolo sedere dritta invece che completamente distesa sul tavolo.
-Ma è vero…
Mugugnò lasciandosi andare di nuovo.
-Ragazzi!- urlai avendo l’attenzione di tutto –Insomma! Gli addobbi!