Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Dynamis_    05/12/2013    2 recensioni
{ È la mia prima fanfiction MattxMello, speriamo in un buon esito.
“E gli occhi azzurri del ghiaccio incontrarono quelli verdi dell'erba, in un contatto visivo che non lasciava adito a stupore e meraviglia. I loro occhi saettanti e guizzanti si soffermarono gli uni sugli altri prima che le loro labbra, prese da immane desiderio, si toccassero.”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
« Mello, dobbiamo andare. »

Il giorno della partenza, ore 15:03. Mello fissò il suo compagno, mani dietro la nuca e sigaretta tra le labbra, con un cipiglio quantomai spazientito sul viso. Odiava particolarmente quando gli si parlava in tale maniera e gli lanciò un'occhiataccia, una di quelle che - se fosse stato concesso - avrebbero persino potuto ucciderlo. Matt trasalì appena, cercando di non darlo a vedere e - quasi a mascherare la precedente reazione - assunse un ghigno profondo, portando le mani avanti, all'altezza del petto.

« Ehi, non c'è bisogno di fare così, volevo semplicemente ricordarti che tu stesso mi hai trascinato in questa missione e mi hai detto di non ritardare. »

Mpf’ come avrebbe potuto dimenticarlo!
Aveva passato intere giornate a pensare al suo piano e al coinvolgimento del compagno stesso: probabilmente, se lui avesse saputo cosa avrebbe comportato quella missione, non avrebbe assunto quella espressione così serena. Stette ancora in silenzio, mordendosi le labbra per non rispondere a tono a quella provocazione: il rosso sapeva essere davvero irritante, quando voleva.
Tirò con forza la cordicella che legava la borsa per chiuderne l'imboccatura e la issò sulle proprie spalle con un solo gesto fluido ed elegante, che fece crollare persino l'espressione beffarda del compagno. Non era la prima volta che Matt lo guardasse in tal maniera e più e più volte Mello stesso aveva ricambiato il suo sguardo, così profondo e passionale, ma entrambi non avevano accennato a nessun coinvolgimento emotivo, avevano semplicemente fatto finta di nulla. In quel mondo, nell'incessante profilarsi di missioni, inseguimenti, sparatorie, morti, non c'era posto per un sentimento puro e casto, lo sapevano entrambi, non quando il rischio era quello di perdere l'oggetto del proprio interesse. Era egoistico, sul serio, ma a Mello non importava, e il rosso aveva tacitamente acconsentito alla sua decisione: tra di loro vigeva un assoluto silenzio.
Voltò la testa, nascondendo il suo viso - e con questo il suo stesso sguardo - tra i fili biondi della sua chioma, interrompendo quel contatto. Varcò l'uscio, diretto verso l'auto, e lasciò il rosso all'interno del seminterrato umido e sozzo, interdetto e ancora incapace di pensare razionalmente dopo essersi perso nei suoi occhi, anche se per un effimero istante.
Il biondo poggiò il gomito sulla portiera, sorreggendo il peso con un'unica gamba, l'altra piegata in una posa del tutto naturale e rilassata.
Non appena il rosso - anch'esso - uscì dall'appartamento, mise in mostra un mazzo di chiavi, affinché quello lo notasse e lo prendesse.

« Hai dimenticato qualcosa. »

Lo mosse appena, facendo tintinnare le chiavi e sghignazzando, tanto per suscitare l'irritazione di Matt; quello, d'altro canto, con un rapido gesto, glielo strappò dalle mani e lo fissò, uno sguardo indecifrabile che frenò la fuoriuscita delle risa dalle labbra del boss.
Entrambi sapevano che quello era un addio, uno di quello seri e necessari, poiché non si sarebbero mai più incontrati - nemmeno all'inferno, Mello lo sapeva, quello non era posto per Matt. Non c'era bisogno di parlare, dopo tutto quel tempo passato insieme erano in grado di intendersi perfettamente, bastava un singolo sguardo, una parola non detta, un sospiro o un movimento. Restarono così, in silenzio, per parecchi minuti, gli occhi dell'uno erano specchio di quelli dell'altro, probabilmente non ci sarebbero state nemmeno parole per esprimere ciò che tacitamente si stavano dicendo, un discorso denso di occhiate, quasi potessero comunicare soltanto con quelle, quasi non esistesse una realtà oltre loro due.
Dopo interminabili secondi, Mello si spostò appena e aprì la portiera, facendo accomodare il compagno nell'abitacolo, e la richiuse producendo un sonoro schiocco che riecheggiò nel box dove la macchina era posteggiata.
Matt calò il finestrino, per fissare ancora una volta - e l'ultima - i suoi occhi, per fare suoi i lineamenti di quel viso angelico e oltremodo perfetto, per ricordare anche quella cicatrice che gli segnava il volto e lo rendeva più umano, più vero. Avrebbe voluto toccarlo almeno quell'ultima volta, avrebbe voluto sentire delle parole di conforto, la sua stretta sulla spalla magari, anche solo quello...
Il rosso abbassò lo sguardo e fece un sorriso sghembo, portando due dita alla fronte quasi in un saluto militare.

« Alla prossima, Mello. »

No, non ci sarebbe stata nessuna "prossima", tutto finiva lì in quella merda di stanza che puzzava di fumo e piscio insieme, nel corso di una vita che non gli aveva mai sorriso. Cercò di girare la chiave per ingranare le marce, ma venne strattonato e tirato verso il finestrino da una mano forte ma delicata, che stringeva nel pugno il suo colletto.
E gli occhi azzurri del ghiaccio incontrarono quelli verdi dell'erba, in un contatto visivo che non lasciava adito a stupore e meraviglia. I loro occhi saettanti e guizzanti si soffermarono gli uni sugli altri prima che le loro labbra, prese da immane desiderio, si toccassero. Entrambi sentirono rimorso e disprezzo per la loro vita, ma stettero lì, ancora per qualche minuto, a godere dell'unico regalo che questa aveva loro donato.
I loro respiri si mischiarono in un turbine di sensazioni, sentirono i brividi percorrere le loro schiene, facendo capire loro che qualcosa di realmente umano esisteva ancora al loro interno, qualcosa per cui, tornando indietro nel tempo, sarebbe valsa la pena lottare. Ma non in quel momento, quel bacio era solo una consolazione e un addio più che meritato, una promessa di reciproca appartenenza per l'eternità.
Mello carezzò appena il suo viso, prima di interrompere il bacio, gli spettinò i capelli e disse:

« Ci vediamo al traguardo, Matt. Vedremo chi arriverà per primo! »

L'ultima sua intenzione fu quella di rasserenarlo, forse ci sarebbe riuscito se la sua voce non fosse stata spezzata e sin troppo tirata. Matt comprese ben più di ciò che il biondo aveva detto.

« Sì, Mello, ci vediamo al traguardo. »

Inforcò gli occhialini che teneva al collo e alzò il finestrino, svanendo tra le vie della città fino a che Mello vide solo un puntino, perso tra i tanti di quel mercoledì pomeriggio.






Note
Salve, mi ritrovo qui, all'1:40 a scrivere questa fanfiction che mi sembrava non volesse mai terminare. E invece siamo qui, se siete arrivati a leggere i deliri notturni di una folle come me è perché avete letto tutta la ff, spero quantomeno che sia stata di vostro gradimento. È la prima volta che scrivo una one shot MattxMello, non sono nemmeno in grado di tentare un'autocritica - sarà l'ora tarda e il fatto che il letto mi reclami (?). Fatemi pervenire i vostro giudizi, positivi o negativi che siano, ho in mente già di scrivere qualcos'altro sul loro pairing. Alla prossima!
p.s.: perdonate il titolo, ma non sono proprio un asso in queste cose!




   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Dynamis_