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Autore: Aleline    05/12/2013    2 recensioni
Può un semplice umano legarsi a una creatura tanto potente? Beh, nessuno ha detto che è impossibile.
Mi dicevano che ero una pazza nel seguire questa passione, si parla di cavalli, esseri possenti e mistici, creature che hanno segnato il mio passato, il mio presente e il mio futuro.
Genere: Generale, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Amo la mia passione a quattro zoccoli. Specialmente se mi perdo nel vento con loro: i cavalli.

È tutto così mirabolante! 

Eppure ho avuto molti ostacoli, alcuni non ancora superati! Ma ogni volta che torno in sella, mi sembra la prima volta. Mi piace sognare.

 

 

Oltre a Play provai altri cavalli, una di quelle fu Missis Dunnit Princess, Dorothy per gli amici.

 

È la cavalla di Emanuela. 

Aveva quattro anni, una Quarter Americana, manto isabella. Lele mi aveva consigliato di montarla perché Play, ormai, mi aveva insegnato quel che bastava. Mi trovai malissimo. Era delicatissima, al tocco delle gambe partiva subito. Tutto il contrario di PlayBoy.

E lo dirò sempre, potrei anche urlarlo al mondo, quella cavalla mi ha fatto blasfemare in tutte le lingue. 

Ma si sa... Questa non è una passione fatta per tutti, se fosse stata facile chiunque l'avrebbe fatta, ma riguarda solo un ristretto gruppo di persone, chiamati cavalieri, persone che sono disposte a rischiare, rischiare di cadere e rialzarsi sapendo di essere più forte di prima.

Ogni difficoltà che si ha nel mondo dell'equitazione è una piccola goccia di un oceano enorme, un cavaliere può passare anche nell'inferno, nel purgatorio e nel paradiso, ma lo troverete con le redini in mano.

 

 

La prima cosa che impari quando lavori con questi animali è che i sogni esistono eccome! Solo che per essere esauditi devono essere pagati, proprio il termine giusto, ma non con soldi veri, con il coraggio. 

Poi a mano a mano che passi più tempo con i cavalli, cambia proprio tutto il tuo stile di vita, e non sono mica bugie! Guardi il mondo con occhi diversi, cambia anche il modo di parlare quando ti rivolgi a queste creature.

Una frase che io tengo particolarmente al cuore è "Potrebbe andarsene, essere libero e non lasciarsi domato dallo spirito umano, ma perde tempo con me, ad ascoltarmi... anche quando non parlo."

È dannatamente perfetta, mi rappresenta in pieno, anzi credo rappresenti tutti i cavalieri di questo mondo.

 

Vi chiederete "Cosa centra tutta questo commento con un'autobiografia? " Centra e come! Mi rappresenta in pieno, ogni singola lettera, virgola o spazio.

Ora? Ora sono arrivata a scrivere un racconto sulla mia passione, devo dirlo, l'ho fatto con le lacrime agli occhi.

Pashà, oggi non c'è più.

Se esiste un Dio, beh, Pashà è il suo destriero, sta insegnando agli altri l'arte di essere puledri intoccabili ma allo stesso tempo docili e dannatamente perfetti, eppure guardando nel passato è stato lui a far partire il mio mondo equino, chi sa se mi guarda e se è soddisfatto di me. Penso non lo saprò mai.

 

Algebra, anche lui, il 03.12.13 ha lasciato questo mondo.

Lo sapevo che prima o poi accadeva, quel cavallo era un angelo, si sa che il mondo non è fatto per gli angeli, no? Probabilmente quello spirito indomabile -con tutti i "peccati" commessi- è stato così forte e determinato che l'inferno ormai è passato da un bel pezzo. Forse adesso starà galoppando felice con la sua cavalla amata, Natalia e il suo puledro Gilles, morti entrambi nel momento del parto. Sarei davvero felice di rincontrarli ancora una volta e lasciarmi crollare per piangere dall'orgoglio.

 

PlayBoy e Missis Dunnit Princess, loro sono la parte del mio cuore che mi mancava, il mio respiro, la mia luce nei momenti bui, i battiti del mio cuore. Il mio tutto.

Play, finalmente è arrivato alle stelle.

Si diverte a impressionare la gente quando è in campo. I suoi graziosi e veloci movimenti lasciano a bocca aperta chiunque, i suoi occhi azzurri e accesi, incanta ogni passante, ma appena gli si avvicina qualcuno, si scopre che dietro al suo lato leggiadro c'è ancora il puledro selvaggio che ho sempre amato.

 

 

Doroty invece è sempre rimasta la solita "stronzetta"

Non si guarda, ne si tocca, se no si rischia di innamorarsene ma dopo pentirsene amaramente. Scalcia, morde, fa tutto l'immaginabile per allontanare un "povero" umano che non si rende conto della creatura posta davanti a lui.

 

Emanuela, Lele, Marta ed Emiliano? Loro sono belli che felici a casa loro, si godono il meritato riposo invernale, dopo così tanto lavoro estivo, anche loro, devono avere dei momenti per ricrearsi, dopo tutto... il lavoro da seconda famiglia lo hanno compiuto. Meglio di qualsiasi altro genitore. Tuttora, lo stanno facendo. 

 

 

Spero che questa mia passione, o meglio, questo mio stile di vita, possa tramandarlo ai miei figli, ai nipoti, e a tutte le persone che ho intorno perché può cambiare la vita a chiunque, non sono mica bazzecole, conosco molte persone che dalla depressione, dall'autolesionismo o dalla tossica dipendenza sono arrivate a brillare come stelle. Perché insieme al loro destrieri sono bellissimi. Totalmente diversi tra di loro, ma così diversi da essere perfetti insieme.

Poi beh, comosco anche molta gente che ha perso quel gusto dell'equitazione e l'ansia della competizione in questo sport. Arrivando fino a doppare cavalli, ma con quale scopo? Vincere un'altra medaglia da attaccare alla parete? E poi quando nel futuro penseranno a quelle maledette coppe, coccarde o medaglie, come si sentiranno? Che soddisfazione avranno nel sapere che hanno vinto quella competizione solo grazie alla droga?

 

Ora che ho "concluso" il mio racconto equino, ritorno nel mio paradiso, cercando ancora invano di togliermi il fieno onnipresente dai miei capelli e lo sporco delle mie mani. Prendo gli stivali con gli speroni lucidi, il cappello da cowgirl e la sella americana, salgo in groppa, a uno degli animali più mistici e misteriosi al mondo e mi diverto a sentirmi dinuovo come un bimbo davanti a delle caramelle.

 

Fine.

Angolo Scrittrice.

Ecco! Qiesta è il fortunato racconto a finire in un concorso letterario, spero davvero che sia decente, se avete consigli, perfavore non esitate a recensire, ogni vostro commento è un grosso aiuto.

Baci Clara.

   
 
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