Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: cicia123456    05/12/2013    5 recensioni
"Credi sarebbe successo comunque, se le bombe di Gale non ti avessero..."
"Si. Lei e Gale sono troppo simili, Peeta è il suo opposto, lui è il suo yang. Lui la completa."
-
Qualcuno guarda quei due dall'alto, li segue mentre cercano di riprendersi dalla guerra.
La fine del canto della rivolta, visto e narrato da una dolce paperella.
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen, Rue, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
giardino fiorito cap 8

                                                                                                                                                                                                       

http://3.bp.blogspot.com/-AKCSdU-XEnM/T6JFb3h0mrI/AAAAAAAACqM/LoySM8InktA/s1600/lavanda1.jpg

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

Guardando tramite il laghetto Ranuncolo sdraiato beato al sole, mi rendo che Giugno è alle porte, di solito, ogni anno in questo periodo l'aria nei distretti diventava più tesa, l'arrivo dell'estate oltre alle belle giornate significava anche l'arrivo della Mietitura.

Ma quest'anno nessuno si presenterà per estrarre i nomi di due innocenti bambini, nessun genitore dovrà abbracciare il proprio figlio per l'ultima volta, nessun bambino verrà mandato in un’arena a morire. Nessun: Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore.

Per la prima volta io e Rue dirigiamo la nostra attenzione verso Capitol City, dove troviamo la presidente Paylor mentre viene intervistata, da quella che riconosco come Cressida, la giovane ragazza che si occupava dei pass-pro nel tredicesimo Distretto, le sta ponendo delle domande senza sosta del tipo: E' vero che la Coin aveva proposto di realizzare un’altra edizione degli Hunger Games? Come mai non si sono svolti? I vincitori cosa ne pensavano? E ora loro dove sono, che fine hanno fatto? La ricostruzione di Panem sta andando a gonfie vele, cosa pensa di fare per migliorare ancora di più la situazione?

La Paylor, comincia a parlare con calma, risponde a tutte le domande, spiega che è vero che l’ex Presidente Coin aveva proposto degli ultimi Hunger Games dove avrebbero dovuto partecipare i bambini di Capitol City, dice che i vincitori rimasti avevano discusso perché metà era favorevole, ma che una volta che la carica era passata a lei, la proposta era stata rifiutata, proprio perché non tutti erano d'accordo e perché organizzare altri giochi, avrebbe sconvolto la pace che si stava cercando di creare, spiega anche che ha intenzione proprio com’era stato deciso dall'inizio di far eleggere al popolo dei rappresentanti, uno per ogni distretto, in modo tale da dare voce a ogni singolo cittadino, e infine annuncia in diretta che sarebbe contenta di vedere qualche vincitore eletto rappresentante. Poi Cressida sorride e chiudono la diretta.

 

Quando sposto l'attenzione sul mio vecchio Distretto, noto che alla stazione c'è un bel po' di confusione, circa venti persone sono appena scese da un treno, le conosco tutte chi più chi meno, c'è Delly Cartwright con il suo fratellino Sean, ci sono i tre fratelli Grange rimasti orfani dopo i bombardamenti, c'è Taissa che stava a due case di distanza dalla nostra nel Giacimento, che tiene per mano un ragazzo che credo di aver visto nel 13, poi ci sono i coniugi Wasel che nei bombardamenti invece hanno perso la giovane figlia, e tutti gli altri di cui non ricordo il nome. Ma sono lì, sono in quello che è rimasto del nostro vecchio Distretto, e dalle loro espressioni capisco che sono tornati per restare, in fondo questa è comunque la loro casa.

E' Rue a farmi notare che alla stazione ci sono anche Peeta e mia sorella, stanno parlando con uomo che gli ha appena consegnato un pacco, con sicuramente dentro il materiale inviato dal dottor Aurelius.
Quando Delly li vede e li chiama a gran voce, tutti i presenti si girano sentendo il nome della famosa Ghiandaia imitatrice, e mia sorella imbarazzata abbassa gli occhi, come se si volesse nascondere, si limita a seguire Peeta che appena vede Delly, sorride e lo abbraccia.

-Peeta! Pensavo fossi ancora a Capitol! Ti trovo molto meglio! Anche tu Katniss sei meravigliosa come al solito.- Delly sorride sinceramente, ho sempre apprezzato questa sua qualità, tra le ragazze figlie dei negozianti, lei era sicuramente la più gentile con i ragazzi del Giacimento.

-Anche io non sapevo che saresti tornata così presto.- Peeta sorride, non è il solito sorriso che fa in presenza di Katniss, ma trasuda gioia e amicizia ugualmente.

-Ci hanno detto di tornare, tra una settimana ci saranno le votazioni ma Sean ed io progettavamo di tornare da tempo, ci mancava la nostra casa, la nostra terra.-

-Ti hanno detto, dove alloggerai?-

-Ad alcuni sono state assegnate le case vuote rimaste, come nel mio caso, mentre le famiglie più numerose come i tre fratelli Grange o Ida la sarta che ha con sé i suoi tre bambini, sono stati collocati nelle ville del villaggio, fino a quando non saranno pronte altre case. Nessuno vuole stare nel Villagio dei vincitori. Non si sentono a casa lì.- Delly si rende conto di quello che ha detto solo dopo che le parole le sono uscite dalla bocca, subito s’interrompe, diventa rossa e si affretta a scusarsi con mia sorella e Peeta.

-Tranquilla, non hai detto niente di male.- Peeta sorride rassicurante, poi Delly guarda mia sorella che è nascosta dietro Peeta, esattamente com’è nascosto il piccolo Sean dietro lei.

-E voi? Che cosa ci facevate qui? Stavate aspettando Gale?- Mia sorella sentendo quel nome s’irrigidisce e subito dopo di lei anche Peeta, che senza neanche accorgersene prende la mano di mia sorella e la tira un po' verso di se.

-No, Katniss doveva prendere un pacco.- Il sorriso di Delly vedendo la mano di Peeta intrecciata in quella di mia sorella si allarga, e lui accorgendosene, imbarazzato la lascia, si asciuga il palmo della mano nei pantaloni e la mette in tasca. Inaspettatamente è mia sorella a prendere parola e cambiare discorso.

-Delly perché non vieni con noi, Sae prepara sempre il pranzo per me, vederti la renderà felice.- Delly entusiasta accetta e tutti e quattro si incamminano verso casa.

-Sean ti piace ancora colorare? Sai, ho dei colori che mi avanzano, dovresti proprio prenderli tu e mostrarmi i tuoi progressi.- Il bambino stretto alla mano di Delly finalmente per la prima volta sorride e apre la bocca ringraziando a bassa voce Peeta.

Quando arrivano davanti il portone di casa, Peeta porta con se Sean a casa sua per prendere i colori, dicendo che torneranno subito, Katniss e Delly invece entrano in casa, dove trovano Sae in cucina che sta mescolando qualcosa dentro un recipiente, quando si accorge delle giovane ragazza accanto a mia sorella, corre ad abbracciarla e si informa sulle condizioni di Sean.

-Dice qualcosa ogni tanto, la sera ancora fatica ad addormentarsi, a volte lo guardo mentre fissa il vuoto per ore e quando si accorge della mia presenza, si affretta a sorridermi come se lo facesse per forza, ma sta meglio, non ha tentato più di farsi male e per ora mi basta.- Il sorriso di Delly durante il discorso a volte sembra sparire, ma alla fine torna tranquilla.

Mia madre subito dopo esser arrivate nel Tredici mi aveva parlato di un bambino che aveva avuto degli episodi di violenza verso se stesso, che aveva smesso di parlare e mangiare ma non sapevo che fosse il fratellino di Delly. L'ultima volta che ho visto Sean è stato durante il matrimonio di Finnick Odair, dove vedendolo attaccato al fianco di sua sorella, non avevo minimamente pensato che potesse essere lui.
Sae abbraccia nuovamente la ragazza bionda che ha davanti.

- Per qualsiasi cosa puoi contare su di me e Kara ok?- Delly sorride, e finalmente capisco perché Sae abbia preso così a cuore il fratellino di Delly, sua nipote. Sia lei che Kara (sua nuora) possono capire quanto sia difficile crescere un bambino che ha bisogno di più attenzioni rispetto a gli altri. Poi la vecchia cuoca si asciuga le mani in una pezza, e manda Katniss e Delly nel soggiorno a preparare la tavola.

-Lo vedo molto meglio sai? Peeta intendo, non dico che è quello di prima, ma ci somiglia.- Delly appoggia una forchetta in tavolo e posa gli occhi su mia sorella che imbarazzata non sa cosa dire.

-Si, sta meglio, perlomeno ora non mi urla più addosso che sono uno schifoso ibrido.- Delly sorride e mia sorella prova a ricambiarla, anche se le esce più una smorfia che un sorriso.

In quello stesso istante la televisione si accende da sola, spaventando entrambe, nello schermo si vede la Paylor che annuncia il giorno preciso in cui si svolgeranno le votazioni e subito dopo lo schermo torna nero.

-Stanno passando vari vecchi spezzoni degli Hunger Games, non le scene cruente a cui eravamo abituati, ma tutto ciò che di solito Capitol puniva. L'altro giorno ti ho visto in uno spezzone dei secondi giochi, c'è ancora gente che pensa che vi siate sposati veramente sai?- Delly ride, mette l'ultimo piatto in tavola e continua -Ho sempre pensato che Peeta fosse bravo a mentire, ma nella seconda intervista con la palla del bambino ha dato il meglio di se.- Anche Katniss ride finalmente, e proprio in quel momento si sente il rumore della porta d'ingresso che si apre, Peeta entra nel soggiorno con in mano un cesto pieno di pane, Sean gli sta accanto sorridente con in mano una scatola di colori e un blocchetto da disegno, Delly sorride guardando il suo fratellino felice e lui subito corre al suo fianco per mostrarle i regali ricevuti.

-Oh Peeta grazie! Sean tu hai ringraziato?- Il piccolo colto impreparato, corre verso Peeta e lo abbraccia, tutti sorridono nella stanza, compresa Katniss che guarda Peeta in un modo strano, un misto tra tenerezza e qualcosa che non riesco a capire, so solo che non l’ho mai vista guardare nessuno così.

Nello stesso istante si sente di nuovo il rumore della porta, e dopo poco entra nel soggiorno Haymitch visibilmente brillo.

-Ragazzo eccoti qui! E da un’ora che ti cerco!- Haymitch si siede nella poltrona e comincia a ridere – Indovina cosa mi ha appena chiesto la presidente in persona.- Nessuno risponde perciò Haymitch continua. – Vuole che uno tra noi due si renda disponibile per l’elezione, dolcezza l’hanno esclusa perché è nota per uccidere presidenti, io mi auto escludo perché non me ne frega proprio niente, perciò resti solo tu come voce per il Distretto 12.- Tutti per un po’ restano zitti è Delly infine a prendere parola.

- Sarebbe fantastico, dovresti farlo, tua madre ne sarebbe stata molto orgogliosa.- le parole di Delly, seppur innocenti, fanno stringere le mani a Peeta, non ho neanche il tempo di capire se ha appena avuto un flashback che lui chiude gli occhi e risponde.

-No, non m’interessa.- Peeta ha la voce bassa e ferma, Haymitch gli sorride e gli fa l’occhiolino e la discussione si chiude lì, dopo cominciano a parlare dei tre candidati, che scopro essere tutti (nonché gli unici rimasti) insegnanti della mia vecchia scuola, rimango sorpresa quando fanno anche il nome della signora Herm, era la mia insegnante, suo figlio è morto nei settantaduesimi giochi e da allora non era stata più la stessa. L’anno in cui il mio nome fu estratto, e mia sorella prese il mio posto, quando tornai a scuola mi abbracciò così forte che mi mancò il respiro, sospetto di essere sempre stata la sua preferita.

Il pranzo e poi il pomeriggio passano tranquilli, Sae è al solito la prima ad andarsene, seguita a ruota da Haymitch, dopo un po’ anche Delly saluta dicendo che deve proprio andare, Peeta si offre volontario per accompagnarla, visto che il piccolo Sean si è addormentato in uno dei divani del soggiorno. 

Quando lo prende in braccio, rivedo lo sguardo strano di prima negli occhi di mia sorella.

-Ho lasciato il pacco del Dottor Aurelius a casa mia, puoi aspettarmi lì, così appena torno, ci mettiamo a lavoro, nel forno ci sono le focaccine al formaggio se ti viene fame.- Katniss annuisce e saluta Delly augurandole di trovarsi bene nella nuova casa.

Quando i tre escono, mia sorella corre di sopra a prendere la lista di nomi e il disegno di Peeta, e poi si dirige verso casa di Peeta.

Quando entra la prima cosa che fa, è dirigersi verso il forno per prendere i suoi adorati snack al formaggio, poi si siede su uno sgabello dell’isola della cucina, e scarabocchia altri nomi sulla lista, aggiunge altri nomi dei tributi di entrambe le edizioni, che evidentemente aveva dimenticato, e poi ancora Leeg 1, Leeg 2, Castor, Pollux.

A volte ci sta un po’ per ricordare un nome, sta lì seduta mangiucchiando la focaccina, a un certo punto forse ricordando il commento di Delly di oggi scrive: famiglia Mellark e Famiglia Everdeen.

Continua ad annotare tutto ciò che vuole che sia presente nel libro, gira il foglio e appunta i fatti che non devono mancare, come quando Rue le ha spiegato che si è fidata per via della spilla, il pane che le ha regalato Peeta quando stava morendo di fame o quanto fosse bravo Finnick nel fare nodi.

Dopo un po’ si addormenta, con la testa appoggiata su un braccio e la penna ancora in mano.

Quando è passata un’ora e noto che ancora Peeta non è tornato, mi preoccupo e punto l’attenzione del lago verso di lui, la tensione si allenta quando vedo che è a casa di Delly, hanno appoggiato Sean in un divanetto, e lui sta montando quello che sembra essere un letto.

-Meno male che mi hai accompagnato, io non avrei saputo proprio come fare- Delly ride e passa a Peeta un attrezzo.

-Avresti potuto chiamare Thom.- Peeta comincia a ridere, e Delly imbarazzata lo spintona con una mano.

-Non sei per nulla divertente!- entrambi ridono e poi Delly diventa d’un tratto seria.

-State insieme veramente adesso?- Peeta guarda la sua amica come se questo discorso fosse stato fatto centinaia di volte.

-Non lo so. Non credo.- Lui sospira e continua -Non so come comportarmi, è sempre tutto così difficile quando si parla di lei, e poi ogni tanto ho ancora quelle orrende visioni, e ho paura di fargli male, capisci?- Delly annuisce, ma subito dopo sorride.

-Ma almeno non c’è lui qui, hai meno concorrenza.- le parole di Delly è come se schiaffeggiassero Peeta che subito lascia cadere l’attrezzo che stava utilizzando per terra.

-E’ questo il problema! Io non voglio che lei stia con me perché Gale è via, o perché lo odia per aver ucciso Prim! Non voglio che mi veda come un animaletto a cui badare perché è stato torturato da Snow.- Delly è visibilmente sconvolta, sia per lo sfogo di Peeta, sia per la rivelazione sulla mia morte, d’altronde non credo proprio che sapesse bene come fossi morta, o perlomeno credo che pensasse che fossero state le forze di Capitol ad uccidermi, lei però resta zitta e mette una mano sopra la spalla di Peeta, lui si è appena fermato, ha gli occhi bassi e la voce rotta.

-Non voglio credere che Gale abbia avuto ragione quando ha detto che avrebbe scelto chi riteneva indispensabile per la sua sopravvivenza.- poi tira un sospiro e riprende ad assemblare i piedi del letto. Delly invece si è alzata e ha preso delle coperte.

-Io credo che se lei volesse, non avrebbe proprio bisogno di nessuno per sopravvivere, inoltre so per certo che se ti vedesse come un animaletto ferito non ti riserverebbe certi sguardi.- Peeta alza la testa, incuriosito.

-Quali sguardi?- Delly sorride felice di aver attirato l’attenzione dell’amico.

-Oh certe cose le vedono solo le ragazze.- Poi ride e lui ride insieme a lei.

-Ecco fatto.- Peeta si alza e Delly batte la mani.

-Ottimo lavoro!- Peeta sorride e dopo che Delly ha messo le lenzuola, prende in braccio Sean e lo sposta nel letto.

Poi Delly lo butta praticamente fuori di casa dicendo che ha già fatto aspettare Katniss abbastanza, lui ride, la saluta e poi si dirige verso casa.

Lei invece resta lì fuori dalla porta, la casetta che gli hanno assegnato è proprio vicino il Prato, e quando capisco cosa sta guardando sorrido. Thom è fuori dalla porta di una casa proprio uguale alla sua, sta parlando con una ragazza che riconosco come la sorella maggiore di Ronald, non mi ricordo il suo nome, lui invece era un mio compagno di scuola, non avevamo mai stretto amicizia ma quando scappammo nel Tredici, so per certo che lui non c’era, è rimasto intrappolato nella casa insieme al padre, solo sua sorella, la ragazza che ora parla con Thom è riuscita a mettersi in salvo.

Delly quando nota il tono scherzoso con cui quei due parlano, sembra rattristarsi, ma quando sente la vocina di suo fratello che la chiama, entra dentro la casa sorridente come sempre.

«Poveretta, è proprio sfortunata con i ragazzi.» Rue sbuffa, credo che abbia una sindrome speciale per la quale vuole vedere tutte le persone accoppiate e contente. Io continuo a guardare Thom, che saluta la ragazza, e si dirige verso la piazza, a un certo punto però lo guardo mentre si ferma a osservare la casa di Delly, poi scrolla le spalle e si dirige verso gli uomini che lo aspettano vicino la recinzione.

«Forse invece c’è ancora speranza.» Sorrido mentre faccio apparire dei fiori di Lavanda nelle mani di Rue, lei mi guarda interrogativa «E questi che significano?»

«Sono i fiori della sfiducia, ho visto mia madre metterli parecchie volte nei bagni di Katniss, credo che significhino: Credi in te stessa.» Rue annuisce sorridendo, e butta i fiorellini nel laghetto, facendoli apparire proprio su un tavolino vicino il letto di Delly.

 

Quando Peeta arriva a casa, trova mia sorella ancora addormentata in cucina, quando la guarda la sua espressione si addolcisce, e di conseguenza anche quella di Rue.

Peeta gli si avvicina, le toglie un ciuffo di capelli dalla fronte e gli accarezza il viso, mia sorella però messa in allarme da quel tocco si sveglia e appena vede la figura che le sta davanti si tranquillizza.

-Scusa non volevo svegliarti.- Peeta si siede nell’altro sgabello dell’isola mentre mia sorella si stiracchia.

-Tranquillo, non mi ero neanche accorta di essermi addormentata.- Lui ride e prende gli appunti che facevano da cuscino a mia sorella.

-Credo che dovremmo iniziare dai settantaquattresimi giochi, e poi pian piano dedicheremo una pagina a ogni persona che abbiamo conosciuto durante questi due anni. Scriveremo prima delle bozze e poi se saremo contenti di com’è venuto fuori, lo riporterai in bella grafia nelle pagine che ci ha spedito il Dottore.- Mia sorella annuisce soddisfatta della sua proposta.

-Il tuo nome quante volte c’era quell’anno?- Peeta lascia cadere la domanda con leggerezza, ma già una domanda così innocua fa irrigidire mia sorella, che risponde inacidita.

-Venti volte. C’erano venti bigliettini con scritto il mio nome, e loro invece hanno estratto il tuo che potevi avere si e no cinque nomine, e quello di Prim che ne aveva uno solo. Non credo che la sorte quell’anno fosse stata tanto favorevole.- Peeta guarda Katniss preoccupato e lo vedo spremersi le meningi in cerca di una domanda che possa rendere più tranquilla, mia sorella.

-Tuo padre, parlami di lui, io c’è l’ho presente solo come l’uomo che conquistò il cuore della ragazza che desiderava mio padre. Una volta da piccolo l’ho spiato sai, dopo che mio padre mi disse che tua madre si era innamorata di lui, per la sua voce, mi fermai a guardarlo mentre cantava le strofe di una canzone abbastanza tetra se ci penso ora ma, allora non ci feci caso, notai solo che le ghiandaie si fermavano a cantare con lui.-

Mia sorella sorride tristemente, forse ricordando le parole della canzone che nostra madre ci vietò di cantare da piccole, e lo interrompe.

-Si Haymitch me l’ha detto, è stato il primo video di me che non ti ha fatto andare in escandescenza.- Peeta le sorride, prende una matita e comincia a tracciare delle linee morbide sul suo blocchetto da schizzi, mia sorella invece comincia a scrivere su un foglio. Dopo un po’ è lei a riprendere il discorso.

-Perché hai rifiutato di renderti disponibile per le votazioni? Saresti stato perfetto, ho sempre pensato che saresti stato il perfetto Leader della rivoluzione, tu hai sempre avuto questo dono. Anche la Coin pensava che tu avresti fatto meglio al mio posto, e credo che sia l’unica cosa su cui andavamo d’accordo.- Peeta s’interrompe e posa gli occhi su quelli di mia sorella.

-Invece hai fatto un ottimo lavoro.- Lei sbuffa, ma lui continua senza darle il tempo di ribattere –Anche Haymitch è abile con le parole se vuole, ma proprio come lui non voglio, ho sempre pensato che da grande avrei seguito le orme di mio padre, c’era questa sorta di empatia tra noi due da quando mi aveva confessato quella cosa di tua madre, sapevo che come lui, sarei finito a guardarti da lontano, mentre tu ti sposavi con Gale, eri irraggiungibile per me, proprio come lo era stata tua madre per lui.- Mia sorella dopo le parole di Peeta, assume l’espressione sbigottita che ha sempre quando Peeta le dice cose del genere con così tanta leggerezza.

-Non avresti mai visto sposarmi allora. E’ stata la mia promessa fin da quando avevo undici anni, niente matrimonio, niente figli da veder morire negli Hunger Games e di conseguenza nessun dolore.- Peeta continua a tenere gli occhi sul foglio, e in cinque secondi c’è uno scambio di battute così veloce che riesco a seguire il discorso per un pelo.

-Saresti scappata allora.-

-No, non avrei mai lasciato Prim.-

-E ora cosa t’impedisce di farlo?-

-Non ho più un vero motivo per scappare, e poi tu nei boschi faresti troppo rumore.- Katniss ammutolisce Peeta, che alza gli occhi dal disegno e le sorride proprio come gli ho visto fare una volta nella caverna durante i primi Hunger Games, solo che questa volta sono sicura che mia sorella non finga.

Lei notando il sorriso di lui, sorride a sua volta, poi Peeta le passa lo schizzo che ha realizzato.

-E’ perfetto. Non riesco proprio a capire come fai- Mia sorella è entusiasta del disegno che raffigura lei seduta su un tronco circondata da ghiandaie imitatrici, l’immagine seppur schizzata è così chiara che riesco perfino a sentire la voce di mia sorella che intona “l’albero degli impiccati”.

Poi lei come se non fosse successo nulla, cambia discorso, gli chiede della sua famiglia, gli racconta di quando suo padre le ha portato i biscotti dopo la mietitura, gli chiede dei suoi fratelli, e Peeta per quella che credo sia la prima volta parla dei suoi familiari, racconta di come suo padre fin da piccolo gli avesse tramandato la cultura del pane, di quanto fosse difficile avere due fratelli maggiori che passavano le giornate a prenderlo scherzosamente in giro, poi parla di sua madre.

-Delly aveva ragione quando ha detto che sarebbe stata orgogliosa di vedermi come portavoce del Distretto 12, non credo che abbia mai creduto molto in me, perciò senz’altro l’avrei stupita, si era già rassegnata a non vedermi tornare dagli Hunger Games, lei aveva un carattere particolare, va be lo sai era molto rigida, questo lo sapevano tutti, anche tu stessa sapevi che dovevi portare gli scoiattoli solo quando lei non era presente, perciò questo era evidente. Non dico che fosse una cattiva madre, era severa sì e il suo lato materno era davvero poco sviluppato, ma quando ho saputo dei bombardamenti, mi sono rimproverato per non aver minimamente pensato a lei, ho pensato a mio padre ai miei due fratelli e altre mille cose, ma non a lei, non credo di essere stato un bravo figlio in quel momento. Sono del parere che qualsiasi cosa ti faccia una madre, non puoi fare a meno che ringraziarla, in fondo è sempre grazie a lei se sono qui, che esisto.- Le parole di Peeta so che non sono solo riferite a se stesso, lo capisco da come guarda Katniss, e da come lei, ora ha abbassato gli occhi, fingendo di avere qualcosa d’importante tra le mani.

Poi il ragazzo del pane cambia discorso e Katniss scrive da brava allieva tutto ciò lui le racconta, dopo un’oretta si fermano giusto per mangiucchiare delle focaccine, Peeta prepara del tè, ed entrambi si dichiarano sazi.

«Pensi che c’è la faranno a scrivere tutte le cose brutte che sono successe senza crolli o episodi?» Rue mi pone la domanda che anch’io segretamente mi ponevo e che mi spaventa da un po’.

«Spero di sì, anche se ne dubito. Spero almeno che riescano a farsi forza a vicenda.»

Io guardo mia sorella, che trattiene le lacrime, mentre riporta sulla carta quello che è successo durante la mietitura, la vedo mentre fatica a tenere la mano ferma, stringe con rabbia la penna, mentre ripensa a Effie Trinket che chiama a gran voce il mio nome. Ha chiesto a Peeta di provare a disegnare le mani alzate nel tipico ultimo saluto del distretto 12, quello è stato il primo atto di disubbidienza da parte del mio Distretto verso Capitol, merita di esserci nel libro.
Quando dopo parecchi minuti, Peeta richiama l’attenzione di mia sorella mostrandole, il disegno, lei ha il viso umido, segno che ha pianto silenziosamente, lui le toglie la penna dalla mano, e la stringe nella propria.

-Continueremo domani Kat, ora andiamo a letto.- Lei annuisce, e poi entrambi salgono le scale dirigendosi verso la stanza di Peeta, lui arrivato in stanza, le presta dei vestiti comodi per dormire, e dopo che entrambi si sono preparati per la notte, s’infilano nel letto silenziosi, l’unico rumore che si sente è il rumore che produce la mano di Peeta mentre gioca con i capelli di mia sorella.

Poi interrompendo il silenzio mia sorella alza il viso, cercando gli occhi del ragazzo -Peeta?- Lui la guarda e smette di accarezzarle la testa -Dimmi.- Mia sorella scossa da chissà quale pensiero, gli sorride e rimette la testa appoggiata contro il suo petto.

-Tu non hai idea dell’effetto che puoi fare.- Peeta sorride e gli accarezza la testa.

-Credo di aver già sentito queste parole.- Katniss nascosta dai capelli e dall’oscurità, sorride di nuovo, e si accuccia tra le braccia del ragazzo del pane. Non ho bisogno di guardarla in faccia per sapere che Rue sta sorridendo, sento il suo sghignazzare silenzioso e inquietante, lei mi spinge con un gomito e si mette a ridere.

«Tanto lo so che anche tu tifi segretamente per lui, ti contieni solo perché conosci il cacciatore.» Io mi giro e la guardo, poi ripenso a una cosa che ha detto Delly oggi, e cambio di colpo la proiezione del laghetto.

 

Gale è seduto in un divano, di fianco a Rory, stanno guardando una specie di documentario, quando la trasmissione s’interrompe, si vede la faccia della Paylor che annuncia il giorno delle votazioni, seguita da dei pass-pro, nel primo si vedono tutti i Distretti durante la guerra e dopo, facendo notare come procede la ricostruzione di Panem, dopo tutti i vari bombardamenti.

Il secondo, è una serie di spezzoni, che mostrano i due volti che hanno dato teoricamente inizio alla rivolta, Peeta e Katniss, è breve, ci sono solo attimi, loro due con le bacche in mano, lui che lancia il coltello e lei che butta per terra l’arco, loro due durante il tour della vittoria, che sfilano oscuri e arrabbiati sopra il carro con i cavalli dell’edizione della memoria, seduti spalla contro spalla sulla spiaggia dell’arena e infine appare mia sorella con il vestito da matrimonio mentre prende fuoco per essere sostituito da quello da Ghiandaia imitatrice, una scritta scorre sotto: Grazie per aver dato vita alla scintilla.

Poi la trasmissione riprende, ma Gale, visibilmente cambiato in volto, spegne la tv.

-E ora di andare a letto, domani dobbiamo preparare le valigie, il treno parte di sera, ma sai che la mamma vuole che sia tutto pronto.- Rory lo guarda e annuisce.

-Le parlerai quando saremo nel Dodici?- Gale guarda suo fratello, come se si fosse accorto che è cresciuto di colpo.

-Non credo che lei voglia.- Rory si alza e senza guardare il fratello in faccia risponde.

-Secondo me, invece, hai paura di vederla con il figlio del fornaio.- Gale guarda il fratellino e ride.

-Oh non è paura, sono sicuro che la troverò con lui, questo lo so da un pezzo, non ho più avuto speranze da quando è partita per i secondi Hunger Games, lo ha scelto allora, anche se inconsapevolmente.- Rory guarda il fratello non sapendo cosa dire, poi Gale continua –Sai, quando siamo andati a prenderlo, sapevo già che l’avevo persa, volevo solo di fare la cosa giusta, poi quando lui si è svegliato e ha provato a strozzarla, ho riacquistato di nuovo un po’ di speranza ma mi sbagliavo, se le serviva qualcosa che le confermasse che era veramente innamorata di lui era proprio quella. Perderlo per poi ritrovarlo.- poi a un certo punto sorride -La cosa che mi diverte, è che non riesco a odiarlo, non provo per lui molta simpatia naturalmente ma so che con lui Catnip è in buone mani, credo di avere solo bisogno che lei me lo dica in faccia una volta per tutte.- Rory alle parole del fratello sorride ed io non posso che provare una sorta di dispiacere per Gale, Rue ha ragione quando ha detto che tifo leggermente di più per il ragazzo del pane ma prima di conoscere Peeta, se provavo a immaginare un compagno per mia sorella, era sempre lui, tutti ne erano convinti nel Distretto, anche mia madre credeva che Katniss avrebbe scelto lui, quando lo portarono a casa dopo la fustigazione, negli occhi di Katniss era chiaro che lo amava. Gli Hunger Games e la guerra hanno stravolto la vita e il destino di tutti.

«Cosa pensi che succederà quando Katniss lo rincontrerà?» Rue mi guarda, ha in mano dei fiori colorati tutti diversi.

«Non lo so, non si può mai sapere cosa pensa mia sorella. Voglio solo che non incolpi lui della mia morte, non voglio essere la causa della fine della loro amicizia.» Rue mi guarda e butta uno dei fiorellini nel laghetto, non capisco neanche quale sia, perché lei subito si concentra e la figura di Gale viene sostituita dalle sue sorelline che dormono beate.

«Che cosa hai lanciato?» Chiedo curiosa, ma lei si gira, mi guarda e ride.

«E’ un segreto! Te lo dirò in futuro.» Io sorrido e le strappo dalle mani i fiorellini colorati rimasti, creando una piccola ghirlanda di fiori, Rue che tira un fiore a Gale è una cosa troppo nuova e curiosa, ma decido di rispettare quello che ha detto e anche quando lei si allontana per andarsi a sdraiare all’ombra del pino, non sbricio nel laghetto.

Poi la raggiungo attirata dalla sua voce che mormora la melodia di una canzone, le appoggio la coroncina di fiori sulla testa e mi unisco a lei nel dolce canto.

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

Angolo autrice: Salve a tutti! Questa volta sono davvero in ritardo, me ne rendo conto ma giuro di essere giustificabile, il capitolo era pronto settimane fa, è sorto un problema, quando il mio pc ha deciso di cancellare tutto. Ero entrata nell'isteria totale, perciò capitemi! Mi sono rimessa a lavoro, ho finalmente un programma di scrittura decente (prima utilizzavo il blocco note del pc, ed era terribile, visto che non riuscivo ad usare neanche le virgolette basse per i dialoghi diretti), con questa scusa ho rivisto l'intera storia e ho corretto i vari errori a cui non avevo fatto caso.  Volevo inoltre ringranziarvi tutti! Siete gentilissimi e pazienti, spero che continuerete a seguirmi e a dirmi cosa ne pensate, perché io ogni volta che leggo un vostro giudizio mi sento davvero parte di questa grande famiglia che è EFP!
Il capitolo è stato un parto, credo che sia uno dei piu lunghi che ho scritto ma serviva ai fini della storia perciò anche se può risultare abbastanza piatto, per questa volta va bene così. 
Al solito ringrazio le persone che mettono la mia storia tra le seguite/ricordate/preferite è sempre una sorpresa vedere che c'è gente che mi segue davvero! Siete adorabili!

Vi aspetto nelle recensioni, fatemi sapere che ne pensate. E inoltre, voi avete visto il film? ditemi se vi è piaciuto. Io personalmente l'ho adorato!

Al prossimo capitolo. 
Baci!

Cicia.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: cicia123456