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Autore: Sarah_Bartowski    05/12/2013    1 recensioni
Emma ha lasciato Lucas quasi un anno fa. Un giorno si incontrano di nuovo e sulle note di una bellissima canzone, Lucas rifletterà su quella che Emma era per lui e su quella che sarebbe potuta essere la loro vita insieme. Ma si sa, la vita non va come vuoi tu e lui ora si ritrova senza Emma ad affrontare il dolore.
Dal Testo:
Fu l'ultima volta che la vide. Continuò i suoi combattimenti, ora non lo faceva più per i soldi, ma per rabbia, picchiava per fuggire dal dolore che quella piccola ragazza gli aveva procurato e che lui non voleva più provare. Perchè se da fuori sembrava essere tornato il solito Lucas, duro e forte, dentro era ridotto a pezzi.
La vita continuava, ma a lui non importava, tutto gli scivolava addosso, come fosse impermeabile, da quando lei non c'era più la sua vita non serviva a niente. Aveva semplicemente raccolto i pezzi del suo cuore ed era andato avanti, come non si sa, ma era andato avanti.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il lunedì non è mai stato il suo giorno preferito. Anzi, lui il lunedì lo odia proprio.

Il lunedì è il giorno in cui si ritorna a scuola o al lavoro.

Il lunedì è il giorno in cui si è più assonnati e più nervosi.

Il lunedì si odia per un sacco di motivi.

Lucas odia il lunedì per quello che è successo un anno prima.



1 anno prima, lunedì 24 settembre.


Lucas aveva appena varcato la soglia di quel piccolo appartamento che la sua ragazza condivideva con la sua migliore amica, quando la vide, seduta sul divano, con la testa tra le mani.

<< Tesoro, che è successo? >> le chiese posizionandosi davanti a lei, preoccupato per lo stato della ragazza che stava davanti a lui.

<< Lucas, siedi per favore. Dobbiamo parlare >>

Quelle parole ebbero la forza di mandare quel ragazzo grande e grosso nello sconforto più totale. Lui, lo stesso che faceva il duro e che non mostrava sentimenti a nessuno, era sbiancato e la paura si era impossessata del suo corpo muscoloso.

<< Non ne posso più Lucas, non ce la faccio più! La vita che fai, che stai facendo fare anche a me mi sta facendo impazzire. Le amicizie che hai, i posti che frequenti, mi mettono paura. Ho paura di non vederti tornare da me per quegli stupidi combattimenti che ti sei messo in testa di fare tutte le sere. Io non posso stare qui seduta ad aspettare di vederti tornare per stare tranquilla. Non posso, non ce la faccio, non più >>

Se possibile, Lucas sbiancò ancora di più.

<< Emma, mi stai lasciando? >>

<< Ti amo più della mi stessa vita, Lucas, davvero. Ma non posso continuare così. Torni a casa con la faccia ferita dai pugni, e devo stare attenta a toccarti, persino quando facciamo l'amore, perchè hai lividi su tutto il corpo. Ti amo, ma si. Ti sto lasciando. >>

Lucas non riusciva a credere alla sue orecchie. Emma, la sua Emma, lo stava lasciando.

Si alzò e si diresse alla porta chiudendosela alle spalle non prima di aver sentito un singhiozzo uscire dalle labbra della ragazza.

Fu l'ultima volta che la vide. Continuò i suoi combattimenti, ora non lo faceva più per i soldi, ma per rabbia, picchiava per fuggire dal dolore che quella piccola ragazza gli aveva procurato e che lui non voleva più provare. Perchè se da fuori sembrava essere tornato il solito Lucas, duro e forte, dentro era ridotto a pezzi.

La vita continuava, ma a lui non importava, tutto gli scivolava addosso, come fosse impermeabile, da quando lei non c'era più la sua vita non serviva a niente. Aveva semplicemente raccolto i pezzi del suo cuore ed era andato avanti, come non si sa, ma era andato avanti.


Quasi un anno dopo.


Lucas non ci potava credere.

Davanti a lui c'era Emma, bella come sempre, i capelli biondo ceneri scompigliati dal vento e quella postura che solo lei aveva.

Non so neanche lui perchè, ma nel vederla la strofa di una canzone, sentita da poco, gli rimbombò nelle orecchie.


Un giorno, non so dirti quando, ci
rincontreremo io e te!
Tu per la strada coi dischi e la spesa,
io ancora ubriaco a un
caffè.


Passeggiava per le vie del centro. Nelle mani teneva le buste dei più costosi negozi di moda. Lui seduto in un bar, con quattro amici, svegli dal giorno prima, facevano colazione prima di sdraiarsi finalmente nel letto.

Si alzò di scatto e per poco non fece cadere il tavolino con sopra le loro ordinazioni. Quasi la rincorse per raggiungerla.

<< Emma >>


Occhi negli occhi, diremo
qualcosa sul tempo che va,
senza il coraggio di chiederci quanto
è costata la felicità...


<< Lucas? >>

Sorrise, lui. Incapace di odiarla per il male che gli aveva procurato tempo prima.

Sorrise, lei. Incredula di trovarselo davanti. Bello come sempre, non più suo.

<< Che ci fai in giro a quest'ora? >>

<< Colazione con i ragazzi. Prima di andare al lavoro >>

Emma sorrise. Lucas era cambiato ancora. Sulla faccia non c'erano più segni di lotta, ma era quasi sicura che non avesse smesso del tutto.

<< Come te la passi? >>

<< Sto bene, sono felice >>

<< Almeno ce l'hai fatta. Lasciarmi ne è valsa la pena >> ribattè Lucas sorridendo. Non ci soffriva più, o almeno era quello che diceva agli altri, perchè nella sua voce, Emma riconobbe del risentimento.

<< Lucas.. >>

<< Nono, Emma va bene. L'ho superata ormai, sono stato male per troppo tempo, ma ora sto bene >> e sorrise di nuovo, mentre il suo cuore piangeva, deluso e amareggiato.

Emma stava per rispondere, ma un clacson la bloccò.

<< E' il mio ragazzo devo andare. E' stato bella rivederti. >> depositò un bacio sulla guancia di Lucas e se ne andò, di nuovo, lontana da lui.


I versi di quella canzone continuano a ronzargli nella mente, e lui cominciava a capire perchè quelle parole gli erano rimaste in testa, quelle frasi sembrano raccontare di lui ed Emma.


Sai, certe volte ci passo il mio
tempo a invecchiare con te,
vivere per le abitudini come due
inglesi all’ora del the.



Ci ha pensato spesso a come sarebbe stato invecchiare con lei. Trovarla nel letto, al suo fianco, ogni giorno per il resto della sua vita. Tornare a casa e trovarla ad aspettare lui e solo lui. Avere dei figli, educarli e amarli insieme. Addormentarsi con la consapevolezza che la vita ti ha fatto un grande regalo. Guardare la televisione insieme, contrattando sul programma da guardare o bere la cioccolata per merenda. Avere abitudini solo loro e non condividerle con nessuno.

Si ci ha pensato spesso a come sarebbe stato invecchiare con lei, ma non lo saprà mai.


Pensare per un attimo di averti ancora,
se avessimo una vita
in più, chiamarti prima di dormire
come allora, solo per dirti
una volta in più:
I love you, I love you! I love you,
I love you!


Forse in un'altra vita si rincontreranno, e avranno la vita che non hanno avuto in questa.

Lui l'avrebbe protetta da ogni male e lei lo avrebbe curato e accudito. Avrebbero litigato e poi avrebbero fatto pace facendo l'amore su quel letto rifatto alla perfezione. Lui l'avrebbe chiamata le sere in cui non poteva starle accanto e avrebbe ascoltato il racconto della giornata di Emma senza parlare, perchè il suono della sua voce lo rilassava. L'avrebbe baciata sotto la pioggia, sotto il sole o la neve. Avrebbe risposto alle sue chiamate nel bel mezzo della notte dopo un incubo e le avrebbe dello delle semplici parole di conforto per poi chiudere la chiamata con un”Ti Amo” detto al buoi di una stanza con un sorriso sulle labbra. Le avrebbe sempre ripetuto che l'amava, sempre.


Quante domande impaurite ci siamo scambiati,
io e te?
Quante risposte smarrite in un attimo
senza capire il perché...
Un uomo e una donna non sanno pensare
una vita a metà.
Ma quando finisce davvero l’amore
ancora nessuno lo sa!


Le notti passate a confidarsi segreti, a rispondere alle domande dell'altro ancora se le ricordava tutte. Risposte, che da quando lei non c'era più, sembravano non avere più senso.

Non aveva mai immaginato la sua vita senza di lei, non avrebbe mai potuto. Emma lo completava, era la parte mancate di Lucas. Quando erano stretti in un abbraccio combaciavano alla perfezione, come se fossero fatti l'uno per l'altra. Una vita senza Emma era una vita a metà.

Ma mentre la vedeva andare via, sulla macchina di quel tipo, capì.

Forse il loro amore era davvero finito. Finito per sempre, scoppiato come una bolla di sapone, troppo fragile per resistere all'impatto con qualsiasi materiale.

Troppo fragile, Emma, per sopportare la vita da duro di Lucas. Anche se lui, per lei era cambiato. Aveva smesso di fare cose pericolose con le moto, e aveva perfino cambiato compagnia per riuscire a dare a Emma tutto ciò di cui aveva bisogno.

Ma poi cominciarono i combattimenti e forse il loro amore finì davvero.


Pensare per un attimo di averti ancora,
se avessimo una vita
in più, chiamarti prima di dormire
come allora, solo per dirti
una volta in più:
I love you, I love you! I love you,
I love you!

Un giorno, non so dirti quando, ci
rincontreremo io e te,
forse ridendo davanti alle stesse parole...
I love you, I love you!
I love you, I love you!
I love you, I love you!
I love you, I love you!

Prese il cellulare e fece il suo numero. Prima ancora di sentire la voce di lei, Lucas parlò.

<< I love you >>

E riattaccò.


Sul display del telefono, una data troneggiava.

04 Giugno. Lunedì

  
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