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Autore: Blooming    06/12/2013    5 recensioni
Nona stagione. [9x09]
Flashfic su Kevin Tran, uno dei miei personaggi preferiti.
La cosa che mi fa sorridere è che solo in questi anni, in questi anni devastanti e intrisi di dolore corrosivo, mi sono sentito veramente vivo, capace di provare veri sentimenti e vere emozioni. [...] tutte emozioni che mi sembravano scontate, si sono amplificate e ti sciolgono la carne come acido.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Io voglio diventare il primo presidente Asio-Americano degli Stati Uniti e invece… Sono qui, a leggere una tavoletta scritta da Metatron per cercare di rimediare, per sistemare ogni disastro fatto. Per riportare gli Angeli al Paradiso e sistemare tutto quanto.
Forse è meglio dire che volevo diventare il primo presidente Asio-Americano degli Stati Uniti.
Sembra ieri che studiavo per andare a Princeton quando tutto è cambiato.
Essere il custode, il profeta, l’idiota obbligato a leggere la parola di Dio non è poi così figo. Ho perso tutti in questa avventura, se così possiamo chiamarla.
Mia madre, la mia ragazza, la mia vita, i miei sogni… ho perso tutto.
Ho perso me stesso ma alla fine mi sono ritrovato, mi sono ritrovato in una persona nuova. Un soldato che combatte per la vita e per i suoi amici, la sua nuova famiglia, che combatte per vendicare sua madre e la sua ragazza. Che si difende e che crede che un giorno questa sofferenza svanirà e tornerà tutto alla normalità, alla solita vita di un tempo.
Anche se credo che niente tornerà normale, soprattutto adesso, adesso che sono morto.
Adesso sarà impossibile far tornare tutto come prima.
La cosa che mi fa sorridere è che solo in questi anni, in questi anni devastanti e intrisi di dolore corrosivo, mi sono sentito veramente vivo, capace di provare veri sentimenti e vere emozioni. Il dolore, la paura, la felicità anche se in piccole dosi quasi impercettibili… tutte emozioni che mi sembravano scontate, si sono amplificate e ti sciolgono la carne come acido.
E ho imparato a volere bene a una famiglia che mi ha preso con sé e che mi ha protetto finché ha potuto, e io in qualche modo ho protetto loro. E anche se in principio ero solo, credevo di essere solo, adesso non è così.
La mia famiglia. È strana, complicata, brutale e stronza, egoista ma amorevole. È tutto quello che ho sempre desiderato fin dall’inizio della mia storia e che sempre desidererò.
Una volta mi chiamavo Kevin Tran, lo scrivevo a chiare lettere su tutti i test che facevo e ora sono Kevin, il profeta. Colui che diede tutto e non ricevette che dolore, colui che pianse e colui che rise, colui che conobbe i suoi amici e imparò ad amarli. Colui che morì per qualcosa di più grande.
Kevin Tran.
Ricordatemi come colui che amò la sua famiglia e come colui che pianse nel momento della morte.
Ricordatemi come Kevin Tran, un ragazzo.
   
 
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