PROLOGO.
Angel
è una ragazza di
diciannove anni.
La sua vita è fatta di
alti e bassi, come del resto la sua salute fisica.
Questa bellissima ragazza
soffre di una malattia chiamata anoressia nervosa di sottotipo
bulimica.
Questa malattia di
alterna a periodi di digiuno con attività fisica eccessiva e
periodi di abbuffate seguite da vomito ed attività fisica
eccessiva. Da un anno intero soffre di questo problema, ma un giorno
tutto
cambia.
Era il due ottobre e la
ragazza era a cena a casa della zia e lì lo vide per la
prima
volta. Nonostante la sua timidezza e il dover affrontare una cena
davanti ad un estraneo per lei quello fu un colpo di fulmine a ciel
sereno.
Bastò che quell'uomo più
grande le sorridesse per far scattare qualcosa in lei.
CAPITOLO 1.
Angel
il giorno dopo si
era risvegliata nel suo letto e restando tra le calde coperte
ripensò
alla sera prima: Era andata a casa della zia per una cena in
famiglia. Era nervosa e tesa, doveva affrontare quella cena sapendo
che forse poi sarebbe successo qualcosa che era per altro collegato
alla sua malattia.
Non riusciva proprio a
restare rilassata, ma quando quell'uomo, Christian, era quello il suo
nome, le aveva sorriso tutto era andato a posto. Il nervosismo per
quella cena era passato, si era tranquillizzata e guardarlo negli
occhi aveva fatto scattare qualcosa in lei come un fulmine a ciel
sereno.
Christian in un
momento di dialogo le chiese: «Come
ti chiami? Cosa ti piace fare? Perché hai lasciato la
scuola?» la
ragazza rimase sorpresa da quelle domande: «Mi chiamo Angel.
Mi
piacciono molto la musica, i libri e disegnare. Ho lasciato la scuola
per inseguire la mia passione per i tatuaggi e diventare
così una
tatuatrice» Non parlarono di molto altro visto che lui
parlò anche
con tutti gli altri.
La serata del giorno
prima era stata davvero strana, così si alzò dal
letto domandandosi: Chissà se potrò mai
incontrare di nuovo Christian?
Mi dispiace avergli detto, una mezza verità. Non ho lasciato
la
scuola solo per seguire la mia passione per i tatuaggi. L'altra cosa
che mi dispiace e non averci parlato molto di più.
Lentamente
e con calma si preparò per la giornata. Non aveva ancora
idea di
cos'avrebbe veramente fatto, così scese in cucina e
andò a
mangiare qualcosa, prese il borsone e andò in palestra.
Rientrata
dalla palestra andò a fare qualche tatuaggio visto che aveva
quegli
appuntamenti.
A
ora di pranzo mangiò qualcosa di veloce e poi
tornò in palestra.
Solo
alle otto rientrò a casa e assieme ai parenti
mangiò qualcosa per
poi rinchiudersi in bagno e vomitare tutto quello che aveva ingerito.
Andò a letto ed era completamente sfinita, tanto che si
addormentò
poco dopo aver appoggiato la testa al cuscino.