“Non possiamo più continuare così” disse la donna dai capelli castani, in lacrime “Che amore è se fa soffrire le persone a cui teniamo?” chiese l’uomo affianco a lei, retorico, conosceva la risposta e, solo il pensiero, gli faceva male. “Uno sbaglio” sussurrò lei, con gli occhi bassi “Già” sospirò lui, con gli occhi che gli bruciavano, ma non voleva piangere, non davanti a lei. “Dimmi che non è vero” aggiunse, lei accennò un sorriso smorzato “Cosa?” chiese poi “Che…che…” l’uomo non riuscì a completare la frase, se gli faceva male il solo pensarlo, allora quanto male poteva fargli dirlo?
La donna capì, ma neanche lei completò la frase, anche a lei faceva male, troppo male.
Erano passati anni da quando stavano insieme, nessuno poteva immaginarlo.
Lu, vedovo, aveva perso la moglie in un incidente stradale ed era rimasto solo, con due figli da crescere, e si era ripromesso di non aprire di nuovo il suo cuore, prima di incontrarla; lei, era una semplice donna, che lavorava in un bar, infondo alla strada, non aveva nessuno. I suoi genitori erano morti anni prima e lei era figlia unica e, quindi, era rimasta sola, senza nessuno; fino a quando non aveva incontrato lui, ma adesso la vita le stava portando via anche lui. Perché?
Be’ perché, i figli di lui non avevano accettato la loro storia, non volevano che qualcuno potesse prendere il posto della madre. Lui, invece, amava troppo i suoi figli per farli soffrire, quindi, aveva preso il colpo, decidendo di chiudere la loro relazione; ma non potevano stare lontani e, così, iniziarono a vedersi di nascosto, come due adolescenti troppo innamorati.
Tutto andò liscio, fino al giorno in cui, suo figlio maggiore se ne accorse, ma non disse nulla alla sorella, poiché il padre gli promise che avrebbe chiuso quella storia, stavolta, per sempre.
“Allora, questo, è un addio?” chiese, tremante, la donna “Credo proprio di sì” disse lui a voce bassa, l’uomo dai capelli neri, oramai, lasciò libero sfogo alle lacrime “Addio” sussurrò lei, prendendogli il viso tra le mani, per guardarlo negli occhi, ormai rossi; lo aveva visto piangere molte volte, quando era costretto ad alzare la voce con i figli, sforzandosi di fare il severo. Piangeva perché amava i suoi figli come nessuno, ed il solo pensiero che, alzando la voce arrabbiato, i figli provassero quel odio-momentaneo per  lui, gli provocava un dolore enorme e non riusciva a non piangere così, chiuso nel suo studio, rigava il suo viso perfetto, con quell’acqua salata che gli bruciava in gola e nel cuore. Oppure, a volte, lo aveva visto piangere, quando un ricordo della moglie era troppo chiaro e non riusciva a placare il dolore che lo invadeva. Ma mai, in questi anni, lo aveva visto piangere…per lei. Questo, però, non fece altro che aumentare il dolore, racchiuso in quel maledetto addio.
“Ti amo” mimarono le labbra di lui, prima di farle combaciare con le sue, assaporandole per un’ultima volta.
Si amavano tanto, forse troppo.

-Questa storia l'ho scritta mentre stavo a scuola, durante un ora di supplenza. Mi è venuta di getto, senza un motivo preciso.
Grazie anche solo per aver letto <3