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Autore: Black Apple    08/12/2013    9 recensioni
Il loro odio si stava trasformando in qualcos'altro.
Un fugace inizio di SwanQueen. La mia prima fic scritta in assoluto, premetto che non sono una scrittrice, ma ho voluto mettere su carta un idea balenata all'improvviso. Spero vi piaccia :)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa volta era diverso - 




Era fuori di se, non era possibile.
Nessuno le aveva più fatto un affronto del genere da anni. Insomma, lei era la Regina! Che diamine! 
Chi si credeva di essere quella Emma Swan?
Si era permessa di alzare il tono di voce con lei, di guardarla con aria di sfida, di stuzzicarla, di contestarla.
Per l'ennesima volta quella settimana avevano finito per litigare, sempre per Henry.
Questa volta però, avevano un po'esagerato. 
Erano a qualche metro di distanza, tesissime, con i nervi a fior di pelle.
Avevano entrambe il fiato corto, Emma aveva la gola che le bruciava leggermente, era da tempo che non si sgolava cosi.
Avevano gli occhi fissi l'una sull'altra. La tensione nell'aria era quasi palpabile.
Lo sguardo di Regina era carico di odio, quello di Emma carico di determinazione.
Eppure non riuscivano a staccarsi gli occhi di dosso.

Regina non era in grado di staccare lo sguardo da quel verde-ghiaccio. 
Ghiaccio ardente, che la stava bruciando lentamente, lasciandola impazzire un po' alla volta.
Regina era determinata, si avvicinò lentamente ad Emma, con fare intimidatorio, come una pantera pronta all'attacco.
Emma rispose a sua volta avanzando, senza voler dare alla mora la soddisfazione di soggiogarla. 
Erano ormai a pochi centimetri l'una dal viso dell'altra, ancora con il fiato corto.
Il tempoi parve come fermarsi.

Normalmente dopo la stoccata finale ,Regina se ne andava, irritata e frustrata , con la rabbia che ancora le scorreva nelle vene.
Ma questa volta era diverso. Il bagaglio di emozioni che solo quella donna pareva in grado di scatenarle era immenso.
Dall'arrivo di Emma Swan in città una piccola fiamma si era riaccesa in Regina, una fiamma che era stata assopita per 28 anni. La determinazione nell'affrontare di nuovo qualcuno. Era la sola cosa, apparte Henry, che pareva darle soddisfazione. 

Ma Emma Swan non era facile da manipolare, anche lei provava uno strano e indefinibile tipo di appagamento nel fronteggiare Regina. Solo che quella volta si sentiva spiazzata, non sapeva più come rispondere, si era immersa troppo in quello sguardo, nero, profondo. Uno sguardo che nulla diceva e tutto nascondeva. 
Non riusciva a staccarsi. Non voleva staccarsi.
Erano così vicine oramai, che Emma riusciva a vedere le venature nelle iridi della donna davanti a lei, sembravano come violacee. 
Era una tempesta di emozioni, un sentimento forte le si stava formando nel petto.
Era più un istinto che un sentimento.

Una respirava il fiato dell'altra, cotinuando a mangiarsi con gli occhi, occhi capaci di esprimere solo odio per la donna che si trovavano di fronte.Finché il loro odio non si trasformò in qualcos'altro.

I loro nasi quasi si sfioravano,le braccia lungo il busto, con i pugni chiusi.Ad un tratto Emma fu percossa da un fremito, che le fluì lungo tutto il corpo. Sentì che la sua rabbia si stava improvvisamente trasformando in desiderio.
Spostò inevitabilmente lo sguardo, prima puntato verso quelle iridi così scure, alle labbra di regina, così rosse, semi aperte, grandi e carnose." Maledizione! " Stava pensando Emma. Però, quelle labbra. 
Regina non poté fare a meno di reagire con un sussulto.
Emma inspirò a fondo, cercando di resistere a quell'indomabile impulso. 

Emma persisteva a combattere contro quel suo desiderio indomabile, come poteva solo pensare di baciarla? Regina le stava rovinando la vita, la stava facendo impazzire. 
Ma era così enigmatica, misteriosa, affascinante. Letale.

Successe tutto in un secondo.
I loro battivi combaciavano perfettamente. I loro cuori stavano entrambi correndo all'impazzata. Finché non ce la fece più. 
Con l'ultima scintilla di rabbia si scagliò sulla donna di fronte a se, ormai spiazzata da quei sentimenti contrastanti. 

Le loro labbra si scontrarono con violenza, la mano di Regina si scagliò contro la testa di Emma, andando a colmare quel poco spazio che separava i loro visi.

Emma era spiazzata, non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere dal sindaco.
Esplose.
Afferrò la schiena della donna e la tirò con forza verso di sé. I loro bacini so scontrarono violentemente , ma nessuna delle due parve gemere a quel dolore improvviso.Troppo occupate a togliere il respiro dell'altra, Emma aprì la bocca di Regina con la lingua, ed entro di prepotenza. Era caldo, morbido, con un retrogusto di mela. Le loro lingue iniziarono una danza tutta loro, nessuna delle due parve comandare, erano in perfetta sintonia.

Le unghie di Regina andarono a conficcarsi nella nuca di Emma, l'altra mano correva verso la vita, stringendo, voleva di più. 
I pensieri si annebbiarono. Non esisteva più nessun sentimento. Solo un accesa passione. La mente si svuotò. Regina spinse il suo corpo contro quello di Emma, finchè non raggiunsero la scrivania dell'ufficio del sindaco. Si stavano divorando, alimentate da quel risentimento che oramai si stava trasformando in passione.
Con un violento gesto Emma sgomberò la scrivania, e vi gettò sopra Regina. Ormai non pensavano più a nulla.






 

Hey, salve a tutti...:) E' il mio primo esperimento da scrittrice, e dopo qualche settimana passata da accanitissima lettrice ( sto seguendo assiduamente un numero esorbitante di fic) ho deciso di dedicarmi alla scrittura. Non sono molto brava, non è il mio ambito, spero però che con un po' di pratica i risultati possano migliorare.

Ringrazio in anticipo... baci, Anna :)

  
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