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Autore: _azzurro    09/12/2013    1 recensioni
–Sta’ tranquillo, non fa male. Lo faccio ogni volta alla mia sorellina Lottie e lei non piange mai. E ha solo quattro anni e mezzo! Tu ne hai già sei, sei più grande. Vedrai che non ti faccio male!- Harry sollevò lo sguardo e –Promesso?- chiese titubante. Louis gli porse il mignolino che Harry subito intrecciò col suo. –Promesso!- esclamò tutto contento.
Larry!AU Kids!AU
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Promise?
Harry era caduto. Di nuovo.
E Nick rideva. Di nuovo.
Il piccolo si sentiva male ogni volta che il cugino lo derideva perché non sapeva andare in bici senza rotelle. A dire il vero si sentiva male ogni volta che Nick lo derideva, e basta.
Si alzò dall’asfalto asciugandosi con le manine paffute due lacrimucce scappate dai suoi occhietti verdi da bambino di sei anni e, dopo essersi ripulito la polvere dai pantaloni, prese la sua bici e andò verso il parco mentre Nick ancora rideva, ora accompagnato da alcuni suoi coetanei.
Quando giunse al parco, le lacrime ormai scendevano copiose sulle sue guanciotte rosse e faceva fatica a vedere chiaramente dove stesse andando, ma conosceva la strada a memoria. Arrivato dietro la casetta dei giochi, lasciò cadere la bici a terra con un tonfo e andò a sedersi sull’erba, continuando a piangere nascondendo il viso tra le manine.
Dopo un po’ sentì una mano posarsi sulla sua spalla e un respiro affannato arrivargli sui capelli ricci e disordinati. Scostò di poco le mani per vedere chi fosse il nuovo arrivato, ma quando riconobbe Louis Tomlinson, un compagno di classe di Nick, non fu granché contento.
-Se sei venuto per prendermi ancora in giro, puoi pure andartene. - sussurrò tornando a coprirsi il volto da bambino con le mani.
Appena Louis riprese fiato le uniche parole che disse furono –Ti sei fatto male?- e nella sua voce c’era tanta preoccupazione, quasi quanta ce n’era nella voce della mamma quando tornava a casa con le ginocchia sbucciate.
Harry lo guardò imbronciato e –No.- mentì. Ma Louis non gli credé e gli prese il braccino per osservare il gomito e –Sì, invece- annunciò solenne. –Guarda!- esclamò indicando il gomito del più piccolo con l’indice. Poi gli guardò le ginocchia e osservò anche lì una sbucciatura sul ginocchio destro.
-Aspetta, ho quello che ti serve!- quasi urlò, e Harry pensò di aver perso l’udito di un orecchio. Il più grande tirò fuori dal suo zainetto un pacchetto di fazzoletti, una bottiglietta d’acqua e alcuni cerotti. Harry lo osservò armeggiare con la bottiglietta per bagnare i fazzoletti e appena realizzò cosa voleva fare fece un salto indietro e –NO!- esclamò. Louis lo guardò interrogativo perciò il ricciolino spiegò –Ogni volta che lo fa mamma, mi fa male. Non voglio.-
Dopo aver detto quella frase abbassò la testa e tutta la massa di ricci finì davanti ai suoi occhietti verdi. Louis sorrise e gli spostò alcuni ciuffi all’indietro. –Sta’ tranquillo, non fa male. Lo faccio ogni volta alla mia sorellina Lottie e lei non piange mai. E ha solo quattro anni e mezzo! Tu ne hai già sei, sei più grande. Vedrai che non ti faccio male!- Harry sollevò lo sguardo e –Promesso?- chiese titubante. Louis gli porse il mignolino che Harry subito intrecciò col suo. –Promesso!- esclamò tutto contento. Harry annuì e il più grane prese a tamponargli la ferita sul gomito con il fazzoletto bagnato, quando finì ci mise sopra due cerotti che formarono una X che fece ridacchiare Harry. Poi passò al ginocchio e fece le stesse cose prima di applicare altri due cerotti a forma di X.
Dopo tutto questo estenuante lavoro, Louis osservò soddisfatto le sue opere d’arte sorridendo e in quel momento Harry osservò che gli mancava un incisivo. –Hey, ma ti è già caduto un dente!- esclamò sorpreso e il maggiore sorrise ancora di più. –A dire il vero questo è il secondo!- rispose orgoglioso. –Wow! Tu sì che sei davvero grande! A Nick ancora non glie n’è caduto nemmeno uno!- A quell’affermazione Louis si accigliò e –Lascia perdere Nick, è solo un bambino cattivo!- affermò. Il piccolo annuì in risposta, serio. Stettero seduti uno accanto all’altro in silenzio per qualche minuto finché –Vuoi che ti insegni ad andare in bici?- propose Louis. Harry sgranò gli occhi sorpreso, ma annuì vigorosamente.
Così si alzarono dall’erba e per tutto il pomeriggio non fecero che correre in bici e ridere.
Quando iniziò a fare buio, Harry comprese che era ora di tornare a casa, così si voltò verso Louis e –Grazie.- sussurrò prima di posare un piccolo bacio sulla sua guancia e arrossire come un pomodoro maturo. Il maggiore sorrise e gli posò a sua volta un bacino sulla guancia paffutella e –Di niente.- rispose prima di incamminarsi per tornare a casa sua.
 
Quello che Harry non seppe mai, nemmeno anni dopo, fu che, dopo quel bacio, Louis non si lavò la guancia per due giorni.
 
E quello che Louis non seppe mai, nemmeno anni dopo, fu che,dopo quel bacio, Harry non si lavò la guancia, il gomito e il ginocchio per due giorni.
  
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