L'isola di Pfira




Domenica, 17 agosto 1504


Questo è il venticinquesimo giorno di viaggio. Quattro settimane fa lasciai casa, salendo su questa barca. Sapevo che sarebbe stata un'avventura pericolosa e que ciò che ci aspettava, a me e ai miei compagni, non era altro che il nulla, qualcosa che nessuno conosceva.
Stiamo cercando un posto sconosciuto, un'isola dove vive un mostro chiamato ''Pfira'', che protegge un tesoro costituito da rubini, diamanti e dell'elisir della vita eterna, però senza sapere se questo posto esiste realmente. Sono un pazzo? No, sono un avventuriero!
Essere il medico di bordo è meno stancante rispetto al lavoro in coperta, però ieri ho dovuto curare il terzo marinaio malato. Questo era già il terzo caso: anche lui, come gli altri due precedenti, sanguinava da una ferita, un taglio lungo quanto il palmo di una mano, che gli apparve improvvisamente mentre stava custodendo la ''Chiave di Misok''. La trovammo in una piccola isola dove viveva una popolazione nomade che la teneva nascosta in una grotta, lontano dalle abitazioni. Ci vollero ben dieci marinai per farci intendere da loro che, a quanto pareva, parlavano una lingua ormai morta da secoli. Secondo la leggenda questa chiave è maledetta, però è fondamentale per aprire la cassa del tesoro. Non si parla di quale genere di maledizione essa porti, ma da quanto era risultato, tutti i marinai presentavano tagli più o meno profondi.
Qui, nel mio ufficio, se così si può chiamare, ho avuto la possibilità di leggere alcuni libri sull'isola si Pfira, e si narra che per trovarla si necessiti della Chiave di Misok, di una carta nautica dello sconosciuto Mare Shut, dove si trova l'isola leggendaria, e bisogna risolvere un indovinello. Quando tutti questi elementi vengono riuniti, allora la via si aprirà davanti ai propri occhi.
Noi abbiamo tutto: la chiave, la carta e l'enigma, però che nessuno sa risolvere. Ce l'ha il comandante nella sua cabina e sono giorni ormai che nessuno più lo vede in coperta. Se ne sta seduto sulla sua poltrona di pelle, passando le giornate a girare e rigirare il papiro giallo sul quale è riportato l'indovinello.

Il tavolo sta tremando...proprio in questo momento!
Inizio ad avere timore...
La barca ondeggia paurosamente...
E' un istante e sento una voce: ''Il capitano ce l'ha fatta! L'ha risolto!''




Lunedì, 18 agosto 1504


L'abbiamo trovata!
Siamo arrivati sull'isola misteriosa!


Note dell'autrice:
Mi scuso per la storia corta, ma è tratto da un tema che ho dovuto fare in spagnolo ^.^''  Alla professoressa è piaciuto e siccome anche a me, essendo la prima volta che scrivo questo genere di avventure, non mi sembrava brutto, ho deciso di pubblicarlo :) Di solito scrivo racconti  (urban)fantasy --> Il segreto del demone. Passate!
SophieClefi