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Autore: Angie Mars Halen    11/12/2013    1 recensioni
Un'ipotetica lettera di addio (o monologo?) che Nikki Sixx scrive a Sikki, la parte malaticcia di sé che per parecchi anni ha fatto ombra su quella che era una persona come tante altre.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nikki Sixx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GOODBYE, SIKKI




Caro Sikki,

di solito si manda una lettera a qualcuno che non ci è abbastanza vicino, che vive lontano, e lo si fa a malincuore perché sentiamo molto la sua mancanza. Però io – tu che mi conosci bene lo sai – devo sempre rompere gli schemi e fare qualcosa di anormale, e stavolta ho deciso di scrivere a te, che vivi nel mio stesso corpo e ti servi della mia stessa mente. Per anni hai vissuto in me come un parassita, e come tale hai tentato di rendermi tuo schiavo. Hai tratto nutrimento dal mio sangue, mi hai piegato alla tua volontà costringendomi a fare tutto ciò che volevi perché l’unica via che avevi per ottenerlo, la tua unica vittima, ero io.

Ricordo ancora ogni singolo momento in cui hai preso il sopravvento. Mi guardavo allo specchio, nel buio gelido della mia casa deserta e troppo grande per una persona sola, e tutto quello che riuscivo a vedere era un giovane dalla pelle gialla come un foglio sgualcito, dai capelli stopposi e dalle occhiaie livide che circondavano i suoi occhi vacui e grigi. Mi domandavo che fine avesse fatto quel ragazzino che un tempo voleva diventare qualcuno di importante e degno di rispetto. Già, rispetto! Ed io, che vivevo in condizioni disumane ed ero ridotto come una disperata bestia in cattività, quanto ne meritavo, di rispetto? Non è una domanda retorica, me lo sono sempre chiesto per davvero e, a giudicare da come mi trattavano, spesso ho pensato che la risposta fosse “nessuno”. Tutti mi guardavano con disprezzo, soffermandosi sui miei vestiti stropicciati e sul viso scavato e insudiciato dalle righe di trucco sbavato, convinti che fossi solo un tossico schifoso che si era accorto troppo tardi di avere dei limiti, così adesso ne stava pagando le conseguenze – e se lo meritava! Loro però non potevano capire... mi guardavano e tutto quello che vedevano eri tu, non me. Vedevano un essere dalle sembianze umane che aveva come unico obiettivo quello di distruggere tutto, tutti e soprattutto sé stesso, senza rendersi conto che sotto quell’orribile corpo sfatto c’era una persona vera, una come tutto loro, dall’animo fragile e sensibile che aveva bisogno di sentirsi accettata nonostante avesse un carattere difficile e vivesse in un mondo tutto suo. Non era pazzo, e nemmeno da biasimare. Non era come te. Aveva qualche questione irrisolta, certo, questo lo sapeva, ma se ti avesse permesso di alloggiare nella sua mente per ancora qualche tempo non sarebbe mai riuscito a risolverle.

Hai capito?

L’unico problema di tutto questo è che tu eri me, e liberarsi di una parte di sé stessi, nonostante sia negativa e dannosa, non è per niente semplice. Io però ci sono riuscito, ho fatto una fatica terribile, ho pianto e sputato sangue, ma alla fine ce l’ho fatta. Sono riuscito a mandarti via o, meglio, a ridurti ad un essere insignificante che ora se ne sta rinchiuso nel mio cervello, sotterrato da tanti altri ricordi di un passato turbolento e dalla polvere.

Tu per me non vali più niente. Non esisti più, sei un brutto capitolo di un pessimo romanzo che non voglio mai più rileggere.

Adesso ci sono solo io, colui che hai sopraffatto per troppo tempo, e giuro che questa è l’ultima volta che ti degno di un minimo della mia attenzione. Noi due non andiamo più d’accordo come una volta.

Sono contento di dovertelo dire, ma ha vinto Nikki.

Addio, Sikki.

Nikki Sixx




N.d’A.: La Mars colpisce ancora, cari Crüeheads! =)
Per cominciare, è bene precisare che Nikki Sixx, per mia sfortuna, non mi appartiene, e che tutto ciò non è stato fatto a scopo di lucro.
Passiamo a cose più importanti, che è meglio... oggi è il compleanno del vecchio Sixx, e la sottoscritta ha pensato bene di postare questa storia. Ho provato ad immaginare una sorta di dialogo avvenuto tra il Nikki appena ripulito e Sikki, la sua parte malaticcia, ovvero quella che prendeva il sopravvento nei peggiori momenti della sua vita, nascondendo una persona come tante altre – anche le rockstar più dure e casiniste sono persone, ma molta gente non se ne rende conto.
Spero che il mio esperimento sia riuscito bene, e mi auguro che questa roba possa essere definita un omaggio a Nikki, che personalmente ritengo un grande artista e un ottimo songwriter. Sono molto legata a lui perché l’ho sempre visto vicino a me stessa, e spero di incontrarlo (aspetta e spera, Maaaaaars!) e dirgli una sola parola: GRAZIE. Di tutto.
Ciò detto e consapevole che ho certamente dimenticato di scrivere qualcosa, ringrazio tutti coloro che hanno letto e spero che mi lascerete qualche recensione – ricordo che accetto qualsiasi tipo di consiglio!
Grazie di cuore a tutti voi e una montagna di auguri a quel matto di Sixx! ♥
Angie Mars :)

   
 
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