12/12/2013
5 recensioniQualcosa, però, lo aveva spinto entrare. Forse, il buon profumo di cannella che s'ispirava dall'entrata, assieme a quei mugolii innocenti dei cuccioli spaventati e stanchi. Non seppe spiegarsi perchè, ma con accortezza spinse il pannello di vetro e chiese l'accesso al negozio.
Si perse, contemplando quelle cento e più palle di pelo che si lamentavano dalle loro fredde catapecchie, senza quasi rendersi conto che c'erano anche dei cuccioli che giravano indefferenti per il negozio, sorvegliati stancamente dal commesso che tentava di rimetterli tutti nei loro scatoloni.
Poveri cuccioli, mi sembra tanto peggio di un canile.
Non si accorse nemmeno che qualcosa si scontrò col suo polpaccio, fino a quando non abbassò lo sguardo alla moquette sulla quale stava camminando. Il suo viso si colorò di un improvviso stupore, e di due occhi che brillavano d'un azzurro cielo. Meow, s'udì, mentre la bestiola si strusciava contro le gambe del ragazzo. - E tu? Come ci sei finito qui? -, mormorò, alzando il gattino per la collottola e fissandolo intensamente, senza però l'intenzione di incutergli timore.
Meeeow! Il cucciolo mosse la zampa verso il viso del giovane, come farebbe con la sua mamma se questa dovesse tornare a riprenderlo e a riportarlo dai fratellini, rimproverandolo. Quasi gli sembrò stesse sbuffando, come a dire Oh no, non di nuovo!. Miagolò, ancora, mostrando questa volta un lamento strozzato. Mettimi giù, mettimi giù!, sembrava pregasse. Il giovane sorrise, riflettendo tra sè e sè, mentre non sembrava voler mettere giù il micino, che annoiato iniziava a miagolare sempre più forte.
Gli occhi di quel gatto gl'erano familiari. Li aveva già visti. Quella dolcezza, il modo in cui lo guardavano, l'intensità, il loro color nocciola, così profondi... Pensò ad una sola cosa. Quegli occhi, gli avevano ricordato qualcuno. Tommy Joe. Il suo bassista.
E lui, che pensava che quegl'occhi non l'avrebbero guardato mai più. Che sciocco illuso, che era stato.
Invece, ora, si rispecchiava negli stessi occhi d'un vero gatto, che con curiosità e sicurezza ricambiavano quell'intesa, reggendo quello sguardo di due occhi dal colore del ghiaccio. Sorrise.
Che canaglia. Sei sempre tu. Micetto. Pensò, mentre portava con dolcezza il suo gattino al petto, tenendolo in braccio con tanta cura. Il cucciolo si accoccolò a lui facendo le fusa migliori che mai avrebbe potuto fare. Sarò la tua nuova casa, TJ. Che ne dici, può andare? Non ti mancherà niente. Staremo bene, insieme. Come sempre.
Si avvicinò alla cassa. - Lo compro. -, disse in un sorriso splendente, che avrebbe fatto invidia alle stelle.
Chi muore, non se ne va mai per sempre.
Ti rivedo ancora nelle più piccole cose, Amore Mio.
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N.d.A
Prima di tutto, questa è la canzone che mi ha ispirato e per la quale ho scritto. Vi consiglio di ascoltarla perchè è davvero bella.
Breathe Hope - A Day To Remember
Sì, è una One-Shot piuttosto drammatica, io non scrivevo da tanto e volevo aggiornare comunque con qualcosa. E' anche un tema inusuale, non avevo mai letto una FF che presentasse dei veri gattini in questa sezione, credevo fosse il caso di presentare qualcosa di nuovo! Grazie a chi continua a seguirmi e scusate tantissimo la mia assenza ma è un periodo bruttissimo per me, questo. Spero possiate capirmi. Vi lascio un abbraccio speciale.
Come al solito, se la FF vi è piaciuta lasciate una recensione. Vi adoro tutti.